Oltre il limite
di
Giorla
genere
etero
Sono accanto a te, mi ecciti tantissimo, ma non posso fare nulla, la gente ci guarda e l’autobus è talmente silenzioso che il minimo sospiro si sente, guardarti mentre penso che finalmente abbiamo realizzato il nostro sogno mi fa venire i brividi, finalmente andremo via dalla città in cui siamo nati e dove abbiamo avuto le prime scopate, certo mi mancherà quel buio parcheggio dove mi facevi gemere fino allo sfinimento ma sono sicura che talmente siamo esperti in questo campo che troveremo qualsiasi altro posto per appannare i vetri di una macchina. Ti sei svegliato i tuoi occhi mi fissano e il tuo cazzo ha proprio bisogno di divertirsi, l’erezione che stai avendo mi sta uccidendo, chissà cosa hai pensato per fartelo venire così duro prendi la mia mano e l’appoggi su di esso ti sussurro all’orecchio che talmente tanto mi stai eccitando che scoperei anche davanti a tutta quella gente che… mi guardo un po’ intorno e noto che tutti dormono c’è silenzio a quanto pare solo noi due siamo svegli, non aspetto un secondo, mi metto sopra alle tue gambe e sento il tuo cazzo che cerca ti introdursi dentro di me, alzo la gonna e tolgo le mutande sento il tuo pene caldo che entra dentro la mia vagina e l’orgasmo che butti mi fa andare più veloce faccio sali e scendi mentre mi tocchi le tette sento il tuo respiro all’orecchio mentre mi dici che mi ami, butto un gemito e sento un calore entrare dentro il mio corpo, ma tu volevo che continuassi allora prendo il tuo cazzo e me lo metto in bocca continuo a succhiartelo mentre tu soffri in silenzio, mi alzi la testa e mi baci io mi metto dinuovo seduta accanto a te distrutta.
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