Sei Perfetta per Questo

di
genere
prime esperienze

“I nostri clienti hanno richieste particolari...”
Fu questa la frase che mi dissero durante il colloquio. Più che colloquio però, direi che era un provino. Mi trovavo seduta in un camerino sporco sul retro di una fumetteria, in un quartiere molto popolato e affollato del centro città.
Mai nessuno però avrebbe mai sospettato che nel mezzo di un posto come quello ci fosse un locale a luci rosse, per di più nascosta in una vecchia fumetteria.
Ma perché proprio una fumetteria? Questa era la domanda più lecita, ma anche la più facile da rispondere.
C’erano tanti ragazzi bisognosi e particolarmente frustrati, soprattutto chi viveva la propria vita in solitudine o emarginati dalla società, e cosa ancora più bizzarra era che esistevano ragazze che amavano farsi scopare da orde di grassoni nerd.
Quella fumetteria era dunque speciale in quel senso, offriva sottobanco del sesso a chiunque per il giusto prezzo, ed era in grado di soddisfare qualsiasi requisito, per qualsiasi tipo di fetish.
Da quel che sapevo quel luogo doveva chiudere battenti da tanto tempo, ma era solo grazie a quel servizio nascosto, ben tenuto segreto, che la fumetteria continuava a prosperare.
Ho avuto modo di osservare quei servizi dal vivo, da alcuni video online in streaming, trasmessi proprio dalla loro produzione segreta. La ragazza che stavo osservando si chiamava Luna, era una ragazza timidella obesa con una gravosa gigantomastia, tratto che le donava un seno mastodontico, con talmente tanta massa e volume da coprirle l'intero busto. L’ho vista mentre cinque tizi arrapatissimi si facevano fare spagnole a tutto spiano, mentre sborravano come fontane in mezzo alle sue tette gigantesche.
Fu proprio quel video a darmi il coraggio di provarci anche io. Avevo scoperto che c’era invero qualcosa che non tutte le ragazze erano disposte a fare, infatti mi fecero un provino speciale proprio per questo, per testare la mia resistenza.
A detta loro, ero perfetta per questo tipo di lavoro, perchè? A quanto pare avevo il viso e le labbra adatte.
I miei denti erano pronunciati e portavo l’apparecchio, questo evidenziava ancora di più quanto carnose e grandi fossero le mie labbra. Avevo il viso un pochino smunto e magro, con i capelli corti color carota. Se non l’aveste ancora capito, la mia intera faccia urlava: sei perfetta come pompinara.
Mi avevano sempre preso in giro a scuola per questo, dicevano tutti alle mie spalle che ero una macchina succhiacazzi e doveva essere bellissimo farsi fare un pompino da me.
All'inizio questo mi dava molto fastidio, ma con il tempo, dopo tutti questi anni, qualcosa è scattato in me, qualcosa di sopito che con il tempo mi divorava. Ero curiosa, vogliosa, volevo provare a succhiare un cazzo e scoprire se davvero ne ero in grado.
Onestamente non avevo niente da perdere, ecco perché accettai quel provino. Avevo bisogno di soldi e nonostante non avessi alcuna esperienza nel campo del sesso, decisi di provarci ugualmente.

Quando il provino iniziò, ero nuda al centro della stanza. Mi trovavo davanti a diverse telecamere e il mio viso era in streaming su siti pornografici in streaming, gli stessi che seguivo anche io. Il tipo che si occupava delle riprese mi diceva di fare un'espressione vogliosa e io obbedii. Cercai in tutti i modi di sembrare vogliosa di cazzo come una vera troia e ci stavo riuscendo benissimo. Nel mentre arrivavano massicce donazioni e commenti caldi di utenti arrapati.
Dopo un po' ecco che entrarono i ragazzi alla quale avrei succhiato il cazzo.
Quattro tizi obesi si misero attorno a me e iniziarono ad accarezzarmi il capo e a giocare con i miei piccoli capezzoli turgidi. Dopo avermi stuzzicata e fatta eccitare un po', i quattro si tirarono giù i pantaloni.
Io ero in ginocchio e fissavo incredula quattro paia di cazzi lunghi almeno il mio avambraccio. Non avevo mai visto un pisello tanto grosso e massiccio in vita mia, neanche nelle mie fantasie era mai esistito una cosa tanto grande. Ma mentre fissavo con sgomento la gigantesca capella carnosa davanti a me, uno di loro non resistì e iniziò a strofinarmi il suo enorme cazzone sulla mia guancia.
Non credevo ai miei occhi, come potevano esistere delle abberrazioni simili? Aveva un odore forte ed era caldo e durissimo. Il tipo davanti a me sbavava e strofinava voglioso, mentre ansimava come un cane.
Inizialmente ero disgustata, ma volevo andare fino in fondo e finalmente misi in bocca il primo cazzo. Era solido come la pietra, lungo e amaro. La mia salivazione si face sentire e subito le mie enormi labbra si bagnarono e divennero lisce e succose. Mi resi conto fin da subito che le mie labbra e la mia lingua erano fonte di grande piacere e a confermarlo erano i gemiti di piacere del tizio davanti a me, che si reggeva l'enorme pisello con una mano.
Lo succhiavo lentamente, assaporandolo mentre la saliva colava giù dal mio mento. La sua cappella aveva un sapore così amaro e nello stesso tempo salato, mi chiesi se era quello il sapore dello sperma.
In un certo senso però ero felice. Sentivo finalmente di aver superato un mio limite e mentre lui mi accarezzava la testa e strofinava il suo enorme cazzone tra le mie gustose labbra, mi abbandonai a lui e al sapore della sua cappella che ormai aveva completamente conquistato il mio senso di sapore.
A turno misi in bocca il secondo, poi il terzo e infine il quarto, e uno alla volta mi scambiavo per soddisfarli tutti.

Adoravo quella sensazione, amavo tenere quei cazzi in bocca e succhiare. Con la mano destra reggevo il cazzo che succhiavo, con quella sinistra segavo gli altri.
Li sentivo gemere e non mi resi conto che gemevo anche io assieme a loro, mentre guardavo il tipo che filmava che mi fissava soddisfatto mentre si masturbava.
Le visualizzazioni in streaming erano alle stelle. Mi stavano guardando più di 3000 persone in tutto il mondo, e donavano grosse quantità di denaro.
Mi guardavano tutti, mi amavano tutti, mi apprezzavano tutti. Mi chiesi in quanti si stessero masturbando per me in quel momento e quindi non potevo far altro che farli godere, e nel farlo godevo tantissimo anche io, tanto che iniziai a bagnarmi e i miei capezzoli divennero turgidi come diamanti.
Succhiavo lentamente, con passione, mentre le labbra facevano su e giu. La saliva colava dalla mia bocca e con le bollicine di bava che scoppiavano facendo un gustoso e corposo rumore.
Poco dopo però, il tizio a cui stavo succhiando il cazzo iniziò a scoparmi la bocca ferocemente, mentre mi stringeva la testa con le mani. Il suo cazzo mi arrivò in gola e mi sentivo strozzare. I suoi gridi di piacere stavano aumentando, io restai immobile tutto il tempo a subire, mentre sentivo il forte sapore del suo pisello aumentò a dismisura permeando la mia bocca salivosa.
Continuò con più intensità, mi mancava il respiro e iniziarono a lacrimarmi gli occhi. A fatica riuscivo a respirare con il naso e sentirmi il suo cazzo in gola mi provocava costanti conati. Ma lui non si fermava, gli tremavano le gambe e le grida erano diventate incontrollabili, poi improvvisamente tirò fuori tempestivamente il suo enorme pisellone filante di saliva e sborrò, facendo un grottesco ululato di piacere, come un rantolo di una bestia ferita.
Non fu però una sborrata normale, non erano quattro schizzi e basta, mi venne addosso letteralmente come un idrante. Getti potentissimi di melmosa sborra calda e maleodorante si schiantarono sulle mie guancie, sui miei occhi, sulla mia fronte facendo un suono cremoso ad ogni spruzzo. Una volta, due volte, tre volte e continuava a sborrare senza mai fermarsi mentre urlava come un gorilla.
Scossa dalla quantità, voltai lo sguardo. Volevo che la smettesse, ma non la finiva più, stavo soffocando, era disgustoso...
Il secondo, vedendomi scossa, tremante e coperta di sborra, iniziò a sua volta a sborrare. La sua era gelatinosa, quasi gommosa, e si schiantò sulla mia faccia. Non riuscivo neppure più a respirare, per quanta sborra avevo in faccia, mi veniva da vomitare, puzzava da morire e aveva un sapore orribile.

Ma poi sborrarono assieme anche il terzo e il quarto. La stanza si riempì del suono della sborra che si schiantava sulla mia faccia, sul mio corpo, e colava giù fino alle mie gambe.
Per quel che sembrò un eternità, quei cazzi continuarono a sborrare senza mai fermarsi.
Quando tutti e quattro svuotarono completamente i loro scroti pelosi, restarono con i cazzi penzolanti ancora gocciolanti di sperma, mentre io ero totalmente bianca.
I miei capelli, il mio viso, il mio corpo, il mio seno, le mie gambe. Ero seduta in una pozza di sborra.
Ero talmente sotto shock, sconvolta, che non dissi una parola e tremavo ansimando.
Mi sentivo così sporca, così disgustosa, ero tutta imbrattata del liquido seminale di quattro grassoni obesi.
Ma non era finita. Il tipo che filmava che si stava masturbando tutto il tempo, si avvicinò a me e sborrandomi addosso mi disse:

“Visto? Sei perfetta per questo...”




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scritto il
2022-05-30
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