Lezioni pomeridiane
di
romolo 2022
genere
gay
Da ragazzino ho vissuto in provincia. In fatto di sesso sono venuto a conoscenza di particolari e posizioni solo tramite riviste porno e incontri con coetanei e amici un po’ più grandi. Oggi però voglio raccontare di un amico particolare. Nel palazzo dove abitavo e nello stesso pianerottolo abitava un vedovo, Luca credo avesse 40 anni circa. Era alto circa 180 cm, biondo capelli corti, faceva l’insegnate di liceo. Era rimasto vedovo da un anno circa. I miei genitori lo invitavano spesso ed era in breve tempo diventato un amico di famiglia. I miei genitori lavoravano tutto il giorno e avevano chiesto a Luca se al pomeriggio poteva aiutarmi per i compiti. Quindi avevo iniziato a trascorrere i miei pomeriggi in compagnia di Luca. In quel periodo avevo già iniziato con le prime seghe con altri ragazzi e confesso che mi piaceva tenere un cazzo in mano per farlo godere e schizzare. Non ero quindi uno stinco di santo, anzi.
Luca si interessava ai miei compiti, gli controllava e mi spiegava quelle parti che non capivo. Di tanto in tanto poggiava la sua mano sulla mia coscia, oppure mi accarezzava la testa provocandomi dei brividi. In casa Luca indossava sempre una tutta aderente, si vedeva benissimo quando aveva un’erezione.
La sua mano un giorno mentre mi accarezzava è scesa fino al mio inguine. Vidi il cazzo crescere velocemente. Improvvisamente si alzo e corse in bagno. Quando rientro era rilassato e la sua erezione era sparita.
Un giorno, preso dall'eccitazione mentre lui continuava a palparmi con una mossa innocente gli sfiorai il suo cazzo, ebbe un fremito quasi di piacere allora mi prese e mi fece sedere sulle sue ginocchia, facendomi sentire delicatamente il suo cazzo.
Quell’estate i miei non mi potevano portare in vacanza al mare, per problemi economici. Luca si offri quindi di portarmi con se al mare. Lo chiese ai miei che inizialmente erano contrari, poi su sua e mia insistenza accettarono.
I primi giorni trascorsero tranquilli, ci sdraiavamo in spiaggia, facevamo il bagno. Ero felice.
Dopo pranzo Luca aveva l’abitudine di andare a fare un riposino, io se volevo non ero obbligato e potevo rimanere in albergo a giocare. Ma io preferivo andare in camera con lui, perché speravo di poter giocare con il suo e il mio cazzo.
Era il terzo giorno delle nostre vacanze e avevo deciso che avrei ottenuto qualcosa. Gli chiesi se potevo sdraiarmi accanto a lui. Ci mettemmo sul letto lui con solo un pantaloncino io solo con il costume Ci sdraiammo a pancia in su e chiacchierammo un po' mentre la mia mano cercava di toccare il lato della sua coscia. Vedevo perfettamente il suo corpo. Dopo circa 10 minuti Luca si giro su un fianco iniziando a respirare regolarmente, dai suoi slip spuntava la punta del suo cazzo, rossa e lucida, la guardai con attenzione e iniziai a sfiorarlo con due dita, più la toccavo più vedevo che si gonfiava fino a quando due goccioline chiare non comparvero sulla punta. Mi fermai. Lui rimase un poco in attesa. Aveva capito che il suo cazzo mi .... Interessava. Luca si mise subito sul fianco rivolto a me e vidi subito la mazza pronta non resistetti e iniziai a toccarla divenne enorme e più della metà spuntava fuori lo segai pian piano ormai era sul punto di esplodere, allora lasciai la presa e innocentemente mi girai dal lato opposto. Luca era ormai deciso a farmi fare il salto. Era quello che da tempo speravo. Sentii le sue dita abbassarmi il costume nel frattempo mi diceva di star tranquillo, perché aveva capito che mi piaceva il cazzo. Mi levo il costume, mi accarezzo con dolcezza il culo e lo lecco a fondo, poi mi mise l'enorme mazza tra cosce e natiche iniziando a muoversi pian piano. Sentivo l'enorme cazzo vibrare e dopo poco inizio a sborrrare. Rimanemmo un attimo fermi, mi girai presi in mano il suo cazzo lo portai alla bocca lo scappellai e pian piano con la lingua lo pulii.
Iniziarono così le nuove lezioni pomeridiane con Luca.....
Luca si interessava ai miei compiti, gli controllava e mi spiegava quelle parti che non capivo. Di tanto in tanto poggiava la sua mano sulla mia coscia, oppure mi accarezzava la testa provocandomi dei brividi. In casa Luca indossava sempre una tutta aderente, si vedeva benissimo quando aveva un’erezione.
La sua mano un giorno mentre mi accarezzava è scesa fino al mio inguine. Vidi il cazzo crescere velocemente. Improvvisamente si alzo e corse in bagno. Quando rientro era rilassato e la sua erezione era sparita.
Un giorno, preso dall'eccitazione mentre lui continuava a palparmi con una mossa innocente gli sfiorai il suo cazzo, ebbe un fremito quasi di piacere allora mi prese e mi fece sedere sulle sue ginocchia, facendomi sentire delicatamente il suo cazzo.
Quell’estate i miei non mi potevano portare in vacanza al mare, per problemi economici. Luca si offri quindi di portarmi con se al mare. Lo chiese ai miei che inizialmente erano contrari, poi su sua e mia insistenza accettarono.
I primi giorni trascorsero tranquilli, ci sdraiavamo in spiaggia, facevamo il bagno. Ero felice.
Dopo pranzo Luca aveva l’abitudine di andare a fare un riposino, io se volevo non ero obbligato e potevo rimanere in albergo a giocare. Ma io preferivo andare in camera con lui, perché speravo di poter giocare con il suo e il mio cazzo.
Era il terzo giorno delle nostre vacanze e avevo deciso che avrei ottenuto qualcosa. Gli chiesi se potevo sdraiarmi accanto a lui. Ci mettemmo sul letto lui con solo un pantaloncino io solo con il costume Ci sdraiammo a pancia in su e chiacchierammo un po' mentre la mia mano cercava di toccare il lato della sua coscia. Vedevo perfettamente il suo corpo. Dopo circa 10 minuti Luca si giro su un fianco iniziando a respirare regolarmente, dai suoi slip spuntava la punta del suo cazzo, rossa e lucida, la guardai con attenzione e iniziai a sfiorarlo con due dita, più la toccavo più vedevo che si gonfiava fino a quando due goccioline chiare non comparvero sulla punta. Mi fermai. Lui rimase un poco in attesa. Aveva capito che il suo cazzo mi .... Interessava. Luca si mise subito sul fianco rivolto a me e vidi subito la mazza pronta non resistetti e iniziai a toccarla divenne enorme e più della metà spuntava fuori lo segai pian piano ormai era sul punto di esplodere, allora lasciai la presa e innocentemente mi girai dal lato opposto. Luca era ormai deciso a farmi fare il salto. Era quello che da tempo speravo. Sentii le sue dita abbassarmi il costume nel frattempo mi diceva di star tranquillo, perché aveva capito che mi piaceva il cazzo. Mi levo il costume, mi accarezzo con dolcezza il culo e lo lecco a fondo, poi mi mise l'enorme mazza tra cosce e natiche iniziando a muoversi pian piano. Sentivo l'enorme cazzo vibrare e dopo poco inizio a sborrrare. Rimanemmo un attimo fermi, mi girai presi in mano il suo cazzo lo portai alla bocca lo scappellai e pian piano con la lingua lo pulii.
Iniziarono così le nuove lezioni pomeridiane con Luca.....
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