La barista

di
genere
trio

Il caffè è un piacere al quale non so rinunciare.
Un rito, una "droga" , quella carica di energia che al mattino, prima del lavoro, mi scuote mi sollecita ad iniziare la giornata col giusto piglio.
Un bel caffè amaro e caldo!
Chiaramente non da solo ma condiviso con  Diana. Compagna e complice di mille avventure...
Il bar è quasi sempre lo stesso, stesso orario, stessa posizione, un rito quasi quotidiano...tranne quella volta.
Avevamo deciso di andare a prendere un caffè in un nuovo locale appena aperto . Un pó periferico e riservato, come piace a noi. Un locale, forse, adatto ad incontri, di quelli preliminari, per conoscere nuove "amicizie" con le quali condividere il nostro vizietto,  la nostra passione...
Ed in effetti è un bel bar, ben curato, belle luci, musica a giusto volume ed un bel profumo di pulito.
Non è molto affollato ma di sicuro a breve lo sarà,  anche se un pó fuori dai giri soliti , si presenta bene.
E poi dietro il banco c'è Lei. Dietro un paio di occhiali con una montatura retrò, come nascosta dietro una maschera  si presenta con un bel sorriso leggermente timido, ma solo in apparenza.
Con una bella voce calda e diamantina si avvicina al nostro tavolo e ci chiede: cosa gradite?...
Subito non si può fare a meno di sentire il suo profumo: avvolgente, fresco ma non aggressivo, leggero ma consistente.
Ha uno sguardo penetrante ed una pelle magnetica.
Quarantina o poco più, non troppo alta, capelli mossi e scuri legati con una mezza coda, attorno ad un viso nascosto, come già detto, da un paio di occhiali di taglio antico, ma con una bellezza ed un fascino che un occhio attento riesce a cogliere in ogni suo aspetto.
Un fisico ben tornito ma nascosto da pantaloni e camicia non aderenti. Classico di chi non intende farsi notare troppo.

Diana non può fare a meno di notare la mia reazione: una scossa dalla testa ai piedi che mi porta a sobbalzare nella sedia.
Ed anche lei se ne accorge, di sicuro, ma da brava professionista, si lascia scivolare via di dosso il mio sguardo.
Quello che invece noto è il suo, che indugia chiaramente sul décolleté di Diana che, con la sua prorompente sesta misura, non lascia niente di celato.
Ci guardiamo tra noi e, con Diana, rimandiamo con un cenno i commenti a dopo.
Hai visto che bella donna? Le dico.
Mi sono accorta che ti piace, brutto porco! Mi fa. Non ti fai fregare neanche da un paio di occhiali da vecchia?!?
Però lei sembrava più interessata alle tue tette!! Le dico io.
Facciamo che paghi tu e vediamo se, quando siete sole davanti alla cassa,  ti dice qualcosa.
Beviamo il nostro caffè (buono...manco a dirlo) due chiacchiere e via.
Diana si avvicina decisa alla cassa, lei è di spalle, le vedo solo da lontano ma non posso fare a meno di notare la luce maliziosa che illumina gli occhi della nostra Fabiana (nel frattempo abbiamo sentito.il suo nome da un altro avventore).
Si sporge anche un pó sul bancone e pronuncia qualcosa verso la mia compagna e le vedo, quasi complici, che si sorridono e si scambiano delle occhiate bellissime. Dura poco ma è un momento eterno.
Quindi? Che ti ha detto la tizia? Ti guardava che un altro pó ho pensato ti infilasse la lingua in bocca!!
Macché,  mi ha solo detto che le fa piacere averci come clienti. Mi ha chiesto se il caffè è stato di nostro gradimento e mi ha invitato a tornare spesso. Molto carina e gentile. Mi fa lei...
Dubito che sia andata solo così ma lascio correre. Non mi va di incalzare con un terzo grado.  Prima o poi mi dirà tutto.
L'indomani decidiamo di tornare. Stessa ora, stessa gente, più o meno.
Fabiana si avvicina quasi subito, nel suo guscio da pantera anonima e si posiziona in favore di Diana.
Soliti caffè, non vi va un pezzo di torta appena arrivata? Oppure qualcos'altro?
E lascia la frase in sospeso come fosse un intrigante invito...
Diana le fa un occhiolino e le risponde che due caffè,  per ora, vanno più che bene....per ora! Cosa avrà voluto dire?
Guardo Diana con fare interrogativo ma mi lascia in sospeso cambiando assolutamente argomento.
Arriva il caffè,  solito gioco di sguardi tra loro ma con una novità, mentre mi porge la tazzina ho la sensazione che lei abbia voluto indugiare con le punte delle dita sulle mie. Come per stabilire un contatto anche tra noi.
Chiedo a Diana come mai quell'occhiolino ed anche qui elude la domanda è passa oltre.
Non mi convince per niente.
L'indomani decido di voler andare in un altro bar, ma Diana mi sorprende dicendomi che a lei va bene andare da Fabiana. Vuole andare lì.  Non si smuove.
D'accordo,  acconsento ma ad una condizione, voglio vederci chiaro. Non mi può far fare la figura del balengo.
D'accordo, mi dice, vedrai che sarai sorpreso e soddisfatto..
Arriviamo al bar e Fabiana è radiosa, ha sciolto i capelli e li ha morbidi e setosi, il profumo è sempre da far svenire ed ha tolto gli occhiali, rivelando un viso con tratti decisi, marcati ma con un fascino unico.
Ed anche Diana e radiosa.  Si salutano con due baci sulle guance ma sono baci lenti,  confidenziali, intimi...quasi un preliminare.
E poi bacia anche me, stringendo il mio fianco con la sua mano destra, quasi volesse affondare le sue lunghe dita dentro la mia carne. Ho un brivido ed una scossa e Diana lo nota divertita.
Cosa vi porto? I soliti caffè o posso offrire dell'altro ai miei più simpatici clienti?
Non sembra la terza volta che andiamo, sembriamo clienti da una vita!!
La proposta è piuttosto esplicita e non me la lascio scappare: magari si potessi avere quello che veramente desidero in questo momento  ..lascio cadere, accompagnato da un sorriso da marpione.
Chiedi e ti sarà dato!! Ribatte lei, per nulla intimorita.
Sembra che insieme agli occhiali abbia tolto ogni freno. Manca solo che tolga immediatamente le mutande...
Che fare, stare al gioco o lasciar perdere? Guardo Diana che sorride sorniona, guardo lei che mi squadra decisa. Ma sì,  o la va o la spacca: gradirei un pompino doppio!!
Al momento non è possibile, se passate più tardi e Diana è d'accordo,  il pompino doppio lo serviamo caldo e umido ai clienti migliori.
Non nego che i battiti in quell'istante siano arrivati a 200 al minuto e le gambe hanno tremato un pó.
Per non parlare della reazione immediata all'altezza inguinale, cosa che sicuramente sia Fabiana che Diana hanno notato.
La lingua si è immediatamente impastata a secco ma, dopo un secondo di attesa, ho reagito con prontezza.
Perfetto, torneremo più tardi per ritirare il pacco.
Il pacco portalo tu Paride, mi raccomando,  è che non sia un pacco napoletano.....capisci a me. 😉
Ci porta il caffè e,  a parte qualche normale risata, l'episodio finisce lì,
Devo dire che è stata una prova piuttosto ostica!!
Andando via restiamo d'accordo per ritrovarci a fine giornata lavorativa, quando anche Fabiana avrebbe staccato dal suo turno, verso le 18,30.
Durante la giornata la mente torna a quello scambio di battute e, sopratutto, alle espressioni di Diana che, nonostante la mia sfacciata richiesta, sembrava  non aspettasse altro.
Arrivano finalmente le 18,00 e sento Diana: ci vediamo lì o passo a prenderti, le chiedo.
No passa pure a prendermi, Fabiana ci aspetta. Ha staccato già da un pó e ci troviamo lì.
Diana è in splendida forma, con i suoi 170 cm. di Donna prorompente, nel suo vestito colorato che le mette in mostra le sue gambe forti e tornite, sopra i suoi 10 cm. di tacchi, il seno in evidenza ed il suo luminoso sorriso che fa resuscitare i morti. Ha un aurea particolare stasera. La sento carica a 1000. È un autentico regalo nella mia vita!
Arriviamo e Fabiana ci aspetta con 3 aperitivi appena preparati,  qualche stuzzichino ed un sorriso malizioso da far paura.
Inoltre indossa, oltre al suo solito e meraviglioso profumo, un vestito a fiori con colori pastello.  Un taglio classico fasciante ed aderente che finalmente mette in evidenza le sue generose e splendide forme. Un paio di chanel color cuoio e una collana di cerchi colorati con la quale gioca con le mani. Non nervosamente, quasi provocatoriamente. Come fosse un lazo pronto per essere lanciato al catturo...
Ci salutiamo con i soliti baci e mi stringe nuovamente il fianco, ancora con più intensità, come se volesse tenermi a sé.
Non accenniamo alla proposta, beviamo il nostro aperitivo chiacchierando del più e del meno, ma la voglia di prendere l'argomento è nell'aria.  E non si fa attendere il momento:
Ho una stanza dove alloggio, sopra il bar. Che ne dite se saliamo? Dice Fabiana
Non ha neanche finito la frase che sono già in piedi.
Diana sorride e scuote la testa...so già cosa sta pensando.
Ci fa strada ed io seguo le due.
Salita la rampa di scale ed entrati, chiusa la porta  Fabiana e Diana son già tutt'uno,  si baciano come non ci fosse un domani.
Mi son perso qualcosa? Domando.
Si staccano, mi guardano e sorridono...
Certo, si capisce, avevano condiviso qualcosa già il giorno prima. Ed io fesso non mi son reso conto di niente.
Vabbè,  posso entrare nella squadra? Chiedo.
Mi invitano tra loro. Le lingue si intrecciano, le mani esplorano, i corpi si strusciano, i respiri si affannano. Abbiamo sete l'uno degli altri.
Comincio a sganciare qualche reggiseno ma mi bloccano entrambe: ora tocca a noi.
Mi prendono e mi sbattono sul letto. Con lenta e misurata arte seduttiva cominciano a spogliarmi: scarpe, calze, maglia, pantaloni e mutande...via tutto.
E gli occhi, gli sguardi? Ne vogliamo parlare?
Due paia di braci che mi infuocano le viscere.
Mi baciano il ventre, il petto, le cosce e poi risalgono.
E con le mani mi accarezzano e mi allisciano. Fabiana mi stringe le carni con le sue lunghe dita. Il brivido stavolta non lo celo. Tra loro si guardano, sensuali e vogliose e le loro lingue si toccano, si attaccano, si incrociano, fluttuano l'una sull'altra e poi vanno sul mio cazzo ormai vibrante e duro da far paura.
Sento il calore delle loro bocche, le carezze delle labbra, lo stringere delicato dei denti, oramai sono in balia del loro volere.
Mi arrendo e guardo. Godo nei 5 sensi ed anche di più.  È meravigliosa la loro danza, variano dalla carezza al bacio, dal succhiare forte al mordicchiare, dalla cappella alle palle  non tralasciano alcuna parte della mia pelle. E con le mani mi toccano, Diana mi stringe le chiappa e mi infila uno o due dita dietro, Fabiana spinge le cosce con una mano e con l'altra stuzzica Diana,  la accarezza, la tira a sé.
Ora si spogliano entrambe e si toccano .
Mi sa che il pompino si evolve, penso.
Ed infatti mi spingono giu sul letto e subito Fabiana su posiziona a cavalcioni sulla mia bocca. Sfrontatamente, senza ritegno, mi sbatte la sua figa sulla faccia. Ha un profumo buonissimo ed un sapore sublime, è già bella umida. Tutta rasata e liscia mi accarezza le labbra e la lingua. È lei che danza su di me. Immediatamente Diana approfitta della situazione e mi cavalca il cazzo. Prima se lo struscia ben bene sul clito, poi lo infila dentro e spinge il bacino verso di me con forza....e poi danza su di me.
Le sento che si toccano, si baciano, si sorridono, la mano di Diana si introduce tra la mia bocca e la figa di Fabiana, mentre la sua tocca il mio cazzo mentre titilla il clito di Diana.
È un apoteosi di piacere.
Mi sento in balia del loro piacere. Pensavo di essere il al centro del gioco ma sono solo l'oggetto del loro piacere.
Estasi allo stato puro.
Da lì in poi i corpi si incrociano, le mani toccano ovunque, mi usano, mi prendono , mi ordinano.
Diana, che ama essere sodomizzata, mi chiede di farlo a Fabiana e lei si porge. Ha un culo fantastico,  due chiappa sode e lisce. Diana le apre e le massaggia  prende un pó di gel con le dirà e inizia a giocare dentro  con perizia , con calma, senza strappi, con garbo. E Fabiana reagisce contorcendosi di piacere. Ma chiede di più,  vuole il mio cazzo. Ed io son pronto ma è Diana che decide quando. Mi prende-lo prende, lo poggia, mi mette una mano sui lombi e mi spinge. Mi accompagna dentro il piacere, fa si che mi accolga e che io sia fonte del piacere di Fabiana. Poi si sposta e si posiziona davanti a lei, apre le sue belle cosce ed accoglie la bocca di Fabiana che, spinta dai miei colpi di reni ondeggia con la lingua sulla sua figa aperta.
È un'immagine talmente eccitante che quasi perdo i sensi. Quasi non credo di poter essere io lì a godere di tanta abbondanza e bellezza. Cerco di concentrarmi e le sento ansimare, Diana sta per venire, solleticata da lingua e dita di Fabiana.  Fabiana inarca la schiena e spinge indietro, vuole più ritmo, la incalzo  sbatto, perquoto. Il suono è quel bel ciabattare classico e la temperatura della sua figa sale. Diana comincia a mugolare, Fabiana sprigiona delle piccole urla con la sua voce calda.  Sento che il suo piacere sta per arrivare ed è lì, pronta ad esplodere.
La incalzo ed aumento ancora il ritmo e lei incalza Diana che si abbandona al piacere e urla. È un effetto domino che provoca l'immediato orgasmo di Fabiana ed il mio. Veniamo insieme con un'esplosione di suoni, liquidi, sapori e gioia .
Un istante di estasi pura che ci porta ad abbracciarci tutti e tre e baciarci come all'inizio,  incrociamo le nostre bocche, le lingue, gli sguardi, grati l'un l'altro per il piacere ricevuto. Non c'è sfinimento e spossatezza nei nostri corpi, c'è ancora energia e voglia di goderci, di tenerci dentro,  di usarci.
E piano piano riprendiamo a giocare....
Son state due ore di sesso estremo e ne usciamo stremati , sazi e soddisfatti.
Ci lasciamo con naturalezza e amicizia. Sappiamo che ognuno deve tornare ai propri ruoli e non vogliamo caricarci di angosce.
La mattina dopo ci si ritrova per il caffè.
Fabiana è tornata ai suoi anonomi occhiali ed alla mezza coda. Ci sorride sorniona, da sotto le lenti, e si passa la lingua tra le labbra come volesse pregustare un piatto prelibato.
Con Diana ci scambiamo un cenno di intesa: il ferro va battuto quando è caldo,  dico loro.
Sono entrambe d'accordo.
La sera, dopo il lavoro, ci si reincontra per l'aperitivo....ma non ne ricordo  nè il colore è neanche il sapore. Ciò che ricordo di quelle sere, sono altri sapori, altri suoni ed altri profumi. Qualcosa di stupendo che resterà indelebile nella mia memoria.




scritto il
2022-06-28
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