Il risveglio sessuale del giovane Marco
di
Totò24
genere
incesti
Puglia, luglio 2022
Marco Russo ha 18 anni ed è sicuramente quello che si definirebbe come un ragazzo modello.
Fresco di maturità ,conseguita con il massimo dei voti, si appresta a vivere serenamente le vacanze estive presso la sua casa di villeggiatura pugliese, dove ormai va con la famiglia da quando aveva sette anni (anno in cui i suoi genitori acquistarono la casa).
Oltre ad essere bravo è anche sicuramente un bel ragazzo, alto biondo e riccio con un bel fisico frutto di ormai anni e anni di nuoto praticato a livello agonistico.
Marco è figlio unico, infatti, nonostante le insistenze di papà Massimo ,la madre Carla decise di non voler più altri figli.
Suo padre è un noto avvocato della zona, 54 anni ben portati, fisico asciutto frutto delle corse serali alle quali rinunciava solo in caso di maltempo, i segni dell’età erano manifestati solo dagli ormai sempre più numerosi capelli bianchi che come funghi spuntavano sul suo capo.
Sua madre, invece, insegnava inglese presso un liceo linguistico della città. Di anni ne aveva 48, ma nessuno lo avrebbe mai detto. La signora Carla infatti era una bellissima donna, capelli biondi ricci che provvedeva a curare mensilmente, viso pulito con poche righe è un fisico che , nonostante L età, era ancora tonico grazie alle sedute settimanali che si concedeva in palestra. Ma ,in particolare, i punti di forza della signora Carla erano sostanzialmente due: il culo era composto da due emisferi perfetti che avrebbero fatto invidia ad una ventenne; il seno ,grosso e sodo, raggiungeva la quinta misura e vinceva senza difficoltà la sfida con la forza di gravità.
Marco lo sapeva che sua madre era bella, non solo perché ogni tanto gli capitava di sbirciare il suo grosso seno ma anche perché la signora Carla era L argomento preferito delle discussioni dei suoi amici durante le quali il ragazzo provava rabbia e vergogna.
Il raggiungimento della pubertà e l’assenza di alcuna esperienza con il corpo femminile provocavano grandi turbamenti in lui, soprattutto quando la madre, a causa del caldo, girava in vestaglie di lino trasparenti che poco lascivano all’immaginazione. Dunque anche Carlo non poteva esimersi dal guardare la sua bella mamma è più di qualche volta si era anche masturbato furiosamente ,al pensiero di quei grandi globi di carne stretti sempre nei vestiti aderenti che la madre portava, scaricando tutto il piacere in fazzoletti che poi provvedeva a buttare sotto il letto.
La madre Carla era ben consapevole del fatto che Carlo cresciuto ed dunque ormai soggetto agli impulsi sessuali tipici della sua età.
Ogni mattina infatti, nel rifare le lenzuola del letto di , trovava sempre ai suoi piedi fazzoletti umidi e non ci mise molto a capire la causa di quell umidità. Comprensiva della situazione provvedeva quindi a raccoglierli, ma, spinta da una violenta curiosità, non riusciva a esimersi dall’ odorarli. Quel fresco profumo di giovane piacere destavano non poche emozioni fisiche e psichiche in Carla (il più delle volte si sorprese con i capezzoli duri e una forte umidità nell’inguine), ma ridestandosi provvedeva a buttare il tutto nel cestino.
Ma la svolta sessuale di Marco Russo , giovane ragazzo pugliese di 18 anni, avvenne in una caldissima domenica di luglio di iniziò estate.
Come tutte le domeniche marco e la sua famiglia si stavano preparando per recarsi nella loro residenza balneare. La quotidianità di quella domenica mattina fu interrotta da un annuncio di Carla, la madre infatti riferirì a padre e figlio che questa volta non sarebbero andati soli, ma li avrebbe raggiunti Leonarda , un sua amica di vecchia data che aveva abitati a lungo a Milano per poi ritrasferisri in Puglia e che carlo aveva conosciuto solo quando aveva pochi anni e di cui cui dunque non ricordava alcunchè.
Non appena scesero in spiaggia Marco, accaldato dal troppo tempo passato in macchina a causa del traffico ,che faceva da padrone le strade verso le località balneari della Puglia, si andò a fiondare subito in acqua per trovare refrigerio.
Dopo essersi rinfrescato per bene decise che poteva bastare e scelse di raggiungere sua madre sotto l’ombrellone e mangiare magari anche qualche frutto.
Raggiunta la zona dove la famiglia Russo si era adagiata, il giovane diciottenne si accorse che non c’erano solo i suoi genitori ma era arrivato un ospite.
Era infatti arrivata la signora Leonarda, che di spalle stava salutando calorosamente i suoi genitori.
Non appena la nuova arrivata si girò, Carlo per poco non ebbe un mancamento.
Leonarda Polidori era infatti meravigliosa, di statura non troppo alta, mora e con labbra carnose che al ragazzo subito suscitarono le fantasie più sfrenate. Ma la vera punta di diamante della signora Polidori era il seno.
Due tette che Marco definì subito nella sua mente magnifiche, Leonarda aveva infatti un seno mastodontico racchiuso in un costume variopinto che faceva un enorme fatica a contenerlo tutto.
Marco fu colto di sorpresa, non riusciva a smettere di guardarle quelle magnifiche tettone ma si pentì subito della cosa e pregò che nessuno lo avesse notato.
“Marcoo ma ciaoo, come sei diventato grande è tanto tempo che non ti vedo”.
“Salve signora Leonarda” riuscì a bofonchiare Marco in preda alla confusione più totale, ma il peggio arrivò dopo, l’amica della mamma optó infatti per un saluto più caloroso e decise di abbracciare e baciare il ragazzino sulla guance. Durante tutta L operazione la signora Polidori non si accorse che il saluto provocò l’inevitabile contatto tra marco e il suo enorme seno causando quasi uno svenimento istantaneo del ragazzo.
Marco penso che fosse rimasto in piedi per puro miracolo e decise dunque di sedersi nel lettino libero accanto alla madre, copiato subito dopo dalla signora Leonarda che non smetteva di guardarlo sorridendo.
Si fece passare da suo padre l’asciugamano, si era infatti anche dimenticato di essere bagnato a causa del bagno fatto pochi istanti prima.
Ma lo sguardo di Marco non riusciva a dirigersi altrove, catturato e ammaliato dai quei grandi seni mastondontici si chiedeva come fossero stati nudi, ne immaginava la forma dei capezzoli se piccoli o grandi , il colore rosa scuro o rosa chiaro dell areola e infine fantasticó di morderli succhiarli e leccarli.
La vista di quei enormi globi e la conseguente immaginazione, causarono subito un problema al ragazzo. Il suo pene infatti era protagonista di una vigorosa erezione che suscitò subito la preoccupazione di essere scoperto.
In preda al panico decise di togliersi l’asciugamano dalla spalle e di posizionarlo all’ altezza dell’ inguine nella speranza che di lì a poco il problema fosse rientrato.
Ma l’erezione di Marco non voleva saperne di calmarsi, anzi fu rinvigorita da un’ulteriore particolare.
Il ragazzo era stato catturato da un’ulteriore particolare, la mutandine del costume della signora Leonarda era molto aderente e Carlo riuscì benissimo a scorgere le grosse labbra della vulva dell’amica di sua mamma.
Pensava che di lì a poco sarebbe venuto con una sborrata copiosa, alzò la testa e si accorse che la nuova arrivata lo stava guardando sorridendo con aria interrogativa.
“Marco, qualcosa non va ?” disse con un sorriso ironico Leonarda Polidori.
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