Mia moglie mi tradì un mese dopo sposati 2

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tradimenti

Al rientro a casa, realizzando quello che era successo al mare, avevo dei sentimenti contrastanti, da una parte l'avrei mandata via immediatamente, mentre dall'altra avevo una sorta di eccitazione che mi faceva vibrare il corpo. Non avendo avuto esperienze con altre donne, ed essendo di indole buona, nella mia innocenza immaginavo di essere il punto di riferimento per Micaela e mi convinsi che nel tradimento, agevolato da me, forse non c'era nulla di male. Queste erano solo mie riflessioni, parlandone con lei rivivendo quel contesto si esprimeva anche volgarmente "Aveva un cazzo da Dio, lo sapeva usare benissimo, mi ha fatto impazzire, se lo incontro ancora lo distruggo con la figa" Queste parole sussurratemi nell'orecchio con leccate sul lobo mi eccitarono in maniera indescrivibile e raggiungemmo un orgasmo forse irripetibile, come se il mio corpo librasse nell'aria. La mia Micaela sapeva perfettamente dove portarmi, la sua esperienza, nonostante la sua giovanissima età, aveva il sopravvento sulla mia mente. Aveva capito che eccitandomi avrebbe ottenuto tutto da me. Mi consultai con mio padre pensando che mi consigliasse, laconicamente commentò "Se vuole scopare con altri ed a te sta bene, lasciala fare, tua madre si è scopata mezzo mondo". La sera a letto rivelai a Micaela la risposta di papà, si mise a ridere e precisò "Amore, tuo padre l'ho sempre ammirato e quindi non è una novità, però voglio dirti che il tradimento come normalità per me non ha senso, io sono innamoratissima di te, a volte però una situazione improvvisa ti può portare ad una eccitazione irrinunciabile, come è successo quella volta al mare, bada che può succedere anche a te ed io tranquillamente ne sarei felice" La risposta mi tranquillizzò e mi eccitò ulteriormente e come al solito la scopata che ne seguì fu eccezionale. Sapeva toccare i tasti giusti, in questo era una ragazza speciale. Nel mio cervello, in un angolino era rimasta la scena del mare, la scena in cui tornò con la sborra tra le gambe, questo contribuiva enormemente nei nostri rapporti sessuali, inutile negarlo. Nella vita di tutti i giorni cercavo di spingerla, in modo subliminale, tra le braccia di un altro, la facevo vestire in modo da suscitare l'interesse di altri uomini, non volevo che indossasse l'intimo, era lei a rivolgersi ai commessi nei negozi, e diverse altre iniziative. Con la sua intelligenza capì subito i miei obiettivi e si comportava di conseguenza eccitandomi tanto che l'avrei scopata sul posto. La situazione giusta a volte, anche se la cerchi insistentemente non capita e non puoi fare altro che attendere. Il mare era la nostra prima risorsa sotto l'aspetto sessuale, cercavo sempre di selezionare i tipi che la potevano interessare, sembravano tutti disinteressati alla splendida figa di Micaela. Questo non vuol dire che non avevamo rapporti, li avevamo eccome, anche molto appaganti. Facemmo la cena di Natale organizzata dall'azienda da cui dipendevo, di tutti i dipendenti e le loro famiglie e per l'occasione ci venne presentato il nuovo capo reparto, un ragazzo giovanissimo. Sorprese tutti come un ragazzo così giovane venisse a dirigere un reparto importante. Sorprese tutti ancora di più Micaela che ne rimase colpita. Tornammo a lavorare dopo l'Epifania e da quel giorno al rientro a casa ero sottoposto da Micaela ad un terzo grado riguardante l'attività del capo reparto che si chiamava Giulio. "Ho capito che lo vorresti scopare, mettiamo il caso che non abbia il cazzo, ed allora"? "Questo lo possiamo accertare se lo invitiamo a cena una sera" E' riemersa la scaltrezza di Micaela. "Non posso mostrare a tutti che invito il capo reparto a cena" "Certo che no, cerca di farlo quando non ti vedono i colleghi". Ci riuscii ma declinò l'invito perché voleva conoscere l'atmosfera che si era instaurata in quel reparto. Ci provai altre due volte con lo stesso risultato. Alla quarta volta mi espressi sfacciatamente "Mia moglie vorrebbe conoscerti e ti invita a cena, scegli tu il giorno" (Figlio di puttana) Accettò senza riserve, prenotò per il sabato sera, e precisò "Nessuno" deve sapere niente. Eravamo già al giovedì Micaela organizzò tutto alla perfezione. Si presentò con un mazzo di rose rosse, lei era vestita in modo abbastanza sobrio non per questo meno bella, Giulio mi fece i complimenti, ci sedemmo in salotto a parlare di argomenti poco interessanti e squillò il mio telefonino. Se l'avessimo organizzato sicuramente la tempistica sarebbe stata diversa. Era papà che mi invitava ad andare a casa che mamma stava poco bene, non era preoccupante ma voleva me. Una riflessione istantanea, decisi di lasciarli fingendo un dispiacere e che sarei tornato appena possibile. A mezzanotte e quindici squillò il telefonino, mamma si era assopita ed apri gli occhi, era Micaela "Quando torni"? "Riparto ora, qui va tutto bene"
Infatti mamma stava meglio, ammesso che avesse avuto qualcosa, li salutai e tornai a casa. La cena era sul tavolo, lei mezza nuda il letto disfatto mi sfece spogliare e volle fare subito l'amore. Lei era sazia di cazzo, voleva farmi assaporare la sborra di Giulio cosa che feci voluttuosamente e dopo la scopata mi disse:" Dubitavi sul cazzo di Giulio? Lo ha, è stupendo, è grosso, scopa benissimo, abbiamo raggiunto mille orgasmi e spesso lo avremo a cena" "A proposito ti è piaciuto il piano del malessere di tua madre? Eravamo d'accordo" Restai di sasso. Scopammo (scopai) ancora, io soltanto perché lei era soddisfatta totalmente.
scritto il
2022-07-10
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