Finalmente io ed Alba trovammo un cazzo speciale.
di
goldenoro69$
genere
tradimenti
Il medico mi consigliò un ciclo di cure termali, fanghi, sauna, aerosol in una struttura con acque sulfuree. Certamente non sarei andato da solo ed avrei portato mia moglie Alba. La struttura era ad una cinquantina di chilometri da casa, era comunque sconsigliabile viaggiare tutti i giorni, decidemmo di soggiornare per un ciclo di dodici giorni da vivere in completo relax. Ci eravamo attrezzati per fare passeggiate nei boschi dopo le terapie ma già dal primo giorno ci rendemmo conto che era impossibile a causa della spossatezza che le stesse ci lasciavano tanto da costringerci a stare sul letto nell'intero pomeriggio.
Il primo giorno evitammo anche di scopare, eravamo proprio sfiniti. La seconda mattina nella sauna eravamo in sei e proprio vicino a me sedette Romano un signore con cui scambiai qualche parola, ci presentammo commentando il sacrificio a cui ci stavamo sottoponendo, salvo poi ad apprezzare i risultati.
Coincidenza dopo il pranzo rientrando in camera notai che aveva la camera a fianco della nostra. Ci salutammo e sprofondammo sul letto io ed Alba togliendoci gli accappatoi restammo nudi, per gradire facemmo una delicata scopata senza alcun eccesso. La sera a cena Romano chiese se poteva mettersi nel nostro tavolo, acconsentimmo tranquillamente. Ci raccontò parte della sua vita, aveva cinquant'anni, viveva con i genitori, abitava a pochissimi chilometri dalla struttura ed anche lui scelse di soggiornare per evitare di viaggiare. Aveva un modo di parlare tutto suo, ci affascinava ascoltarlo. Alba poi era proprio soggiogata dalla sua bocca, lo ascoltava rapita. La mattina successiva tornammo alle terapie, Romano stava sempre vicino, a pranzo ormai senza neanche chiedere sedeva nel nostro tavolo, non dava fastidio era piacevole. Mi stupì non poco quando tornammo nelle camere Alba lo invitò nella nostra, accettò entusiasticamente, io invece ero contrariato perché andava a discapito della nostra intimità, però non mi opposi. Eravamo tutti in accappatoio, Alba si distese sul letto, noi seduti sulle due sedie di cui era dotata la camera sacrificando il nostro relax, decidemmo di affiancare Alba sul letto continuando a parlare di vari argomenti. Eravamo prossimi ad appisolarci ebbi l'idea di andare alla macchinetta distributrice di caffè per riprendere energie. C'erano quattro persone in fila, avevano avuto tutti la stessa idea, uno di questi lo conoscevo e ci fermammo a parlare per qualche minuto, presi i caffè finalmente e tornai sopra. Trovai Alba con l'accappatoio aperto adagiata sul corpo di Romano. Lasciai i caffè sul tavolo, tanta era la delusione che tornai fuori e feci una passeggiata riflessiva. Non sapevo cosa fare se urlare, prenderli a botte, tornare a casa lasciandoli. Sedetti su una panchina per riflettere. Rivivendo il film dell'azione nella mia testa si aprì uno spiraglio, mi accorsi di avere una certa eccitazione ed il cazzo addirittura uscì dall'accappatoio. Decisi di tornare, rientrai in camera, erano totalmente nudi che scopavano deliziosamente, bevvi il caffè tolsi l'accappatoio e misi il cazzo in bocca ad Alba che non aspettava altro dando in pratica il benestare a proseguire. Passò lei a dirigere le operazioni e mi volle distesa a fianco di Romano. Lasciò momentaneamente lui e venne sopra di me. Il cazzo di Romano era molto più grosso del mio che comunque faceva la sua figura. Ormai ero complice totalmente dei suoi voleri e la invitai a tornare su Romano. Era bellissimo vederli scopare, quasi godevo più a vederli che scopare Alba. Mi sollevai al loro fianco, aiutando Alba nei suoi movimenti per fare in modo che ricevesse interamente il cazzo di Romano.
Quando vidi da vicino il cazzo di Romano nella figa di Alba non riuscii a resistere, mi avvicinai con la lingua leccando tutto ed in quel momento vennero entrambi con gemiti soffocati. La sborra di Romano colava dalla figa,
continuai fino alla pulizia totale. Alba disse a Romano "Grazie mi hai fatto godere come mai era successo" Prima in silenzio vergognandomi appena, mi venne spontaneo ringraziare entrambi per il piacere che mi avevano dato nel solo guardarli. Non pensavo si potesse sborrare senza essere toccato, era avvenuto mentre li leccavo. Chiesi a Romano di restare con noi anche la notte e poi sempre tutti i giorni e le notti. Naturalmente accettò volentieri, Alba ancora di più, ed io entrai in una nuova dimensione. Godevo tantissimo nei rapporti con Alba, godevo molto di più vederla penetrata da Romano, li una parte preponderante l'aveva il cervello. I preliminari erano diventati altrettanto eccitanti perché Leccavo la figa di Alba, succhiavo il cazzo di Romano e lo dirigevo nella figa. Ero diventato il loro paggetto li agevolavo in tutto. I giorni successivi trascorsero troppo velocemente, mi sollevava il fatto che Romano abitava a meno di trenta chilometri da casa nostra e con le nostre disponibilità di tempo si riusciva a trascorrere qualche straordinario pomeriggio di sesso. Quando scopavamo io ed Alba in assenza di Romano ci eccitava il solo pensiero di averlo tra noi.
Il primo giorno evitammo anche di scopare, eravamo proprio sfiniti. La seconda mattina nella sauna eravamo in sei e proprio vicino a me sedette Romano un signore con cui scambiai qualche parola, ci presentammo commentando il sacrificio a cui ci stavamo sottoponendo, salvo poi ad apprezzare i risultati.
Coincidenza dopo il pranzo rientrando in camera notai che aveva la camera a fianco della nostra. Ci salutammo e sprofondammo sul letto io ed Alba togliendoci gli accappatoi restammo nudi, per gradire facemmo una delicata scopata senza alcun eccesso. La sera a cena Romano chiese se poteva mettersi nel nostro tavolo, acconsentimmo tranquillamente. Ci raccontò parte della sua vita, aveva cinquant'anni, viveva con i genitori, abitava a pochissimi chilometri dalla struttura ed anche lui scelse di soggiornare per evitare di viaggiare. Aveva un modo di parlare tutto suo, ci affascinava ascoltarlo. Alba poi era proprio soggiogata dalla sua bocca, lo ascoltava rapita. La mattina successiva tornammo alle terapie, Romano stava sempre vicino, a pranzo ormai senza neanche chiedere sedeva nel nostro tavolo, non dava fastidio era piacevole. Mi stupì non poco quando tornammo nelle camere Alba lo invitò nella nostra, accettò entusiasticamente, io invece ero contrariato perché andava a discapito della nostra intimità, però non mi opposi. Eravamo tutti in accappatoio, Alba si distese sul letto, noi seduti sulle due sedie di cui era dotata la camera sacrificando il nostro relax, decidemmo di affiancare Alba sul letto continuando a parlare di vari argomenti. Eravamo prossimi ad appisolarci ebbi l'idea di andare alla macchinetta distributrice di caffè per riprendere energie. C'erano quattro persone in fila, avevano avuto tutti la stessa idea, uno di questi lo conoscevo e ci fermammo a parlare per qualche minuto, presi i caffè finalmente e tornai sopra. Trovai Alba con l'accappatoio aperto adagiata sul corpo di Romano. Lasciai i caffè sul tavolo, tanta era la delusione che tornai fuori e feci una passeggiata riflessiva. Non sapevo cosa fare se urlare, prenderli a botte, tornare a casa lasciandoli. Sedetti su una panchina per riflettere. Rivivendo il film dell'azione nella mia testa si aprì uno spiraglio, mi accorsi di avere una certa eccitazione ed il cazzo addirittura uscì dall'accappatoio. Decisi di tornare, rientrai in camera, erano totalmente nudi che scopavano deliziosamente, bevvi il caffè tolsi l'accappatoio e misi il cazzo in bocca ad Alba che non aspettava altro dando in pratica il benestare a proseguire. Passò lei a dirigere le operazioni e mi volle distesa a fianco di Romano. Lasciò momentaneamente lui e venne sopra di me. Il cazzo di Romano era molto più grosso del mio che comunque faceva la sua figura. Ormai ero complice totalmente dei suoi voleri e la invitai a tornare su Romano. Era bellissimo vederli scopare, quasi godevo più a vederli che scopare Alba. Mi sollevai al loro fianco, aiutando Alba nei suoi movimenti per fare in modo che ricevesse interamente il cazzo di Romano.
Quando vidi da vicino il cazzo di Romano nella figa di Alba non riuscii a resistere, mi avvicinai con la lingua leccando tutto ed in quel momento vennero entrambi con gemiti soffocati. La sborra di Romano colava dalla figa,
continuai fino alla pulizia totale. Alba disse a Romano "Grazie mi hai fatto godere come mai era successo" Prima in silenzio vergognandomi appena, mi venne spontaneo ringraziare entrambi per il piacere che mi avevano dato nel solo guardarli. Non pensavo si potesse sborrare senza essere toccato, era avvenuto mentre li leccavo. Chiesi a Romano di restare con noi anche la notte e poi sempre tutti i giorni e le notti. Naturalmente accettò volentieri, Alba ancora di più, ed io entrai in una nuova dimensione. Godevo tantissimo nei rapporti con Alba, godevo molto di più vederla penetrata da Romano, li una parte preponderante l'aveva il cervello. I preliminari erano diventati altrettanto eccitanti perché Leccavo la figa di Alba, succhiavo il cazzo di Romano e lo dirigevo nella figa. Ero diventato il loro paggetto li agevolavo in tutto. I giorni successivi trascorsero troppo velocemente, mi sollevava il fatto che Romano abitava a meno di trenta chilometri da casa nostra e con le nostre disponibilità di tempo si riusciva a trascorrere qualche straordinario pomeriggio di sesso. Quando scopavamo io ed Alba in assenza di Romano ci eccitava il solo pensiero di averlo tra noi.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Poesia o volgarità nel sesso?racconto sucessivo
Divenni il giocattolo per mamma e papà.
Commenti dei lettori al racconto erotico