Mia cugina Lucia 2A

di
genere
incesti

Dopo che mia cognata Lucia aveva detto che sarebbe stata libera, per tutta la notte intera, avevo iniziato a informarmi per trovare un posto fuori mano dove poter passare la serata. Avevo chiesto a vari colleghi ma le loro indicazioni non mi convincevano. Ero in mensa in pausa pranzo, ancora 4 ore e avrei finito, stavo per alzarmi per tornare in ufficio, quando il signor Giorgio Un ragioniere dell’ufficio contabilità si era seduto al mio tavolo. Giorgio era il classico ragioniere sui 50 anni, quasi insignificante, occhialini un po’ di pancetta ma a detta di qualcuno un gran scopato re e porcone. Il fatto che si era seduto al mio tavolo mi aveva sorpreso, ma la sorpresa era stata maggiore quando rivolto a me aveva detto:
- So che stai cercando un posto discreto dove passare una bella serata con una amica.
- Certo che in questa società la discrezione è un optional. Ma si è vero.
- Se ti va ti posso indicare io il posto. So che sei un tipo discreto e riservato per questo voglio fidarmi.
- Devo essere riservato per forza, anche se sembra che in questa società non si riesce.
- Con la mia signora, spesso, ci facciamo il weekend su un localino sul lago. C’è ristorante, discoteca, grande parco esterno con una grande piscina, per chi ci volesse passare la giornata, ed in più al piano superiore ci sono camere per chi volesse stare in intimità.
- Da come lo descrivi sarebbe il posto ideale per me.
Mi aveva ragguagliato ancora sul posto, avevo sentito parlare di certi posti ma non ci ero mai stato, lui mi aveva rassicurato che tutto era normale, restando al piano terra, se poi qualcuno voleva trasgredire doveva salire al primo piano. Gli avevo confermato, con la riserva di parlarne con Lucia. Lui avrebbe prenotato anche per me una camera in un hotel che si trovava di fronte al locale. Eravamo d’accordo che ci saremmo trovati la sera verso le 20 ed avremmo fatto viaggio insieme. Mi stavo alzando per andare quando mi aveva fermato. Aveva tirato fuori il portafoglio ed aveva estratto un bluster con delle pastiglie arancioni
- Se vuoi fare un weekend indimenticabile prendi una di queste come faccio io, è Cialis.
Detto questo aveva ingoiato una pastiglia, poi furtivamente ne aveva passata una a me. Non avevo bisogno di prenderla, non avevo problemi, lui aveva insistito ed infine l’avevo ingoiata.
Le ore che mancavano non passavano mai, anche perché continuavo a pensare a come si sarebbe svolta la serata. Contro ogni mia convinzione la pastiglia faceva effetto, avevo il cazzo duro e non voleva ammosciarsi. Era stata una liberazione l’arrivo dell’orario di uscita dall’ufficio. Lucia mi aspettava affacciata alla finestra e quando ero arrivato era subito scesa a casa mia. Gli avevo subito detto del posto, senza andare nei dettagli, temevo rifiutasse, invece aveva accettato subito. Poi mi aveva detto
- Avremo più tempo a disposizione, il pullman dei ragazzi arriva alle 21, mio marito allo stesso orario. Mi ha detto che va a prenderli lui e che rientrano verso le 23.
Nel frattempo, avevo iniziato a spogliarmi per fare una doccia, a Lucia si era illuminato il volto quando aveva visto il mio cazzo duro, mi aveva guardato e senza dire nulla si era spogliata. Anche io avevo voglia, eravamo in bagno, non avevo perso tempo, l’avevo fatto appoggiare al lavandino ed avevo iniziato a scoparla a pecorina. Il cazzo gli era scivolato dentro senza forzare, era bagnatissima ed era bastato poco ed aveva goduto, ma non era sazia, aveva ancora voglia
- Dai ti prego scopami ancora. Avevo detto che volevi mettermelo nel culo, fallo adesso.
- Non è meglio rimandare? Se ti faccio male ci roviniamo weekend.
- È da quando lo hai detto che ci penso ed ho voglia se fa male te lo dico. Ma inculami.
Eravamo andati sotto la doccia, lo shampoo era servito a fare schiuma, gli avevo spalmato il buco del culo infilando un dito dentro, sembrava dilatata. Avevamo. Cercato la posizione adatta, avevo appoggiato il cazzo ed avevo spinto, la cappella era entrata facilmente ma Lucia aveva urlato di dolore
- Ti fa male? Vuoi che lo tiro fuori?
- Non fa tanto male, spingilo fammelo sentire tutto dentro
Avevo spinto piano piano fino a che il mio cazzo non era scomparso tutto nel suo culo. Sentivo le contrazioni del suo culo che mi facevano provare un piacere enorme
- Mamma che bello, lo sento tutto dentro. Fa un po’ male ma e bellissimo. Sbattimi ti voglio
- Tesoro se inizio a sbatterti finisce che sborro subito. Sono troppo eccitato.
- Non importa voglio sentirti, sbattimi e sborrami dentro. Ho tanta voglia ti prego.
Avevo Portato Una mano sulla sua figa ed avevo iniziato ad accarezzargli il clitoride, era un lago.
- Dai così non fermarti sto per godere. Ti prego sborrami nel culo voglio sentirlo. Adesso godo.
Non mi ero più trattenuto gli schizzi del mio cazzo si erano riversati nel suo culo, mi tremavano le gambe. Eravamo rimasti sotto la doccia a lavarci, fosse per Lucia avrebbe scopato ancora anche perché il mio cazzo era sempre in semierezione. Ma dovevamo prepararci ed uscire.
Lucia aveva indossato un paio di jeans ed una maglietta, in una borsa aveva messo il vestito per la sera, ed io ci avevo aggiunto un mio cambio. Giorgio e la moglie Lella ci aspettavano. Lella, nonostante andasse più verso i 60 che i 50 era ancora una bella donna, bel seno e bel culo e con uno sguardo che era tutto un programma. Ci eravamo accodati ed eravamo partiti verso il lago
- Azz hai visto come ti guardava lei? Se avesse potuto ti avrebbe scopato.
- Beh anche lui ti ha squadrata ben bene. Come va il culetto? Fa male?
- Solo piccolo bruciore ma niente di che. Quando lo vuoi è pronto a riceverti.
- Mi devi promettere una cosa però. Il culo lo devi dare solo a me ed a nessun altro.
- A te do tutto. Sei stato il primo che mi ha sborrato in bocca, il primo a cui ho dato il culo, il primo che mi ha fatto godere tante volte di fila. Farò tutto quello che mi chiederai.
- Dimmi una cosa. Ti ho detto che il locale è un po’ trasgressivo. Se loro ci provassero?
- Decidi tu. Qualunque cosa decidi mi sta bene. Tanto io ho già il tuo bel cazzone.
Eravamo arrivati in hotel, saremmo saliti in camera così le donne avevano la possibilità di cambiarsi e poi ci saremmo ritrovati. Lucia era entrata in bagno aveva fatto una doccia veloce ed era riapparsa facendomi restare a bocca aperta. Aveva indossato un vestitino di colore nero, era un gonnellino a metà coscia, non aderente, un po’ ampio, dalla vita partivano due strisce di stoffa che coprivano il seno e si annodavano dietro la nuca, la schiena restava completamente scoperta, era molto sex.
- Ti piace? L’ho comprato almeno 10 anni fa, ma mio marito non mi ha mai permesso di metterlo
- Mi piace si. Sei un gran figone. Stasera lo farai venire duro a parecchi, le mutande le hai messe?
- Si certo, ma se preferisci posso toglierle.
Dicendo così aveva alzato il vestito, sotto aveva un minuscolo perizoma bianco, era davvero molto sex. Aveva ricevuto i complimenti sia di Giorgio che di Lella, che a sua volta indossava un vestito simile di colore rosso ed elasticizzato. Il locale era dall’altro lato della strada, non c’era ancora molta gente e Giorgio ci aveva portato a visitarlo. La zona pranzo era un buffet, ci si serviva poi si andava ai tavoli, dopo un bar c’era la zona disco, dove si poteva ballare su una grande pista, una grande vetrata dava sul parco, usciti c’era un grande patio a una ventina di metri una grande piscina illuminata circondata da sdraio e con un chiosco bar, il parco si estendeva per un centinaio di metri c’erano alberi e cespugli ed era leggermente illuminato. Il posto era bellissimo e ci era piaciuto molto. Giorgio ci aveva detto che la parte esterna era aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19 con possibilità di pranzare sul posto, ci aveva anche detto che durante il giorno, praticamente tutti prendevano il sole nudi e c’era molta libertà, senza specificare bene cosa intendesse, non vi aveva portato a vedere il piano superiore dove c’erano le camere.
Avevamo cenato in allegria, man mano che la gente affluiva 3-4 coppie erano venuti a salutare Giorgio e Lella, era chiaro che erano frequentatori assidui. Avevamo bevuto del buon vino e a fine cena Lucia era euforica come una adolescente alla sua prima uscita. Aveva espresso il desiderio di ballare, Giorgio e Lella mi avevano invitato ad accontentarla dicendo che ci saremmo rivisti più tardi o al bar o nel patio. Lucia era felicissima, continuava a baciarmi e ridere, ero molto contento della sua gioia. Molti uomini indugiavano con lo sguardo sul suo corpo e si leggeva sui loro volti il desiderio di possederla. La cosa non mi ingelosiva, anzi mi inorgogliva e mi eccitava, anche perché avevo notato qualche osservarmi e sorridermi, il posto mi intrigava molto. Era ormai da quasi una oretta che eravamo a ballare, avevamo iniziato a sudare ed allora avevo proposto a Lucia di fare una pausa, avevamo preso un drink ed eravamo usciti nel patio. Fuori c’era molta gente seduta che chiacchierava avevo intravisto anche Giorgio insieme a una signora bionda scambiarsi qualche effusione per questo motivo ci eravamo diretti alla piscina. Ci eravamo seduti sulle sdraio e quando avevamo finito il drink avevo invitato Lucia a una passeggiata.
Superata la piscina, man mano che ci inoltravamo nel parco le luci si affievolivano, a una ventina di metri dalla piscina dietro un cespuglio, c’era un gazebo, eravamo a non più di 5 metri e le figure erano nitide. La
era stata grande, un ragazzo sui 30 anni stava scopando alla pecorina Lella che avevamo riconosciuto subito. Avevo preso per un braccio Lucia ed invitata a proseguire, non avevamo avuto nemmeno il tempo di allontanarci abbastanza per commentare che alla nostra destra avevamo visto un altro gazebo. Altre 2 coppie nudi stavano facendo l’amore, ci eravamo fermati ad osservarli, era molto eccitante ma quando una delle donne con la mano ci aveva fatto cenno di avvicinarci eravamo andati via.
- Hai visto? Ti sei scandalizzata? Che effetto ti ha fatto.
- Non mi ha scandalizzato. Sono rimasta sorpresa da Lella, Giorgio non c’era.
- Non ti avevo detto nulla ma quando siamo usciti lo avevo intravisto nel patio a pomiciare.
Giunti al patio avevamo trovato un tavolo libero e ci eravamo seduti. Subito ci aveva raggiunto Giorgio. Lucia non ricordava dove si trovavano i bagni e Lella si era subito offerta di accompagnarla, aveva approfittato che erano da soli per fargli un discorso che poi Lucia mi aveva riportato.
- Avete fatto la passeggiata nel parco e mi sono accorta che mi avete visto. Ti sei scandalizzata?
- Scandalizzata no. Ognuno può fare quello che vuole. Direi sorpresa perché non c’era Giorgio.
- Sai cara, noi siamo una coppia aperta, non abbiamo gelosia, quando siamo in questo posto siamo liberi di andare con chi abbiamo voglia, ma fuori di qui non guardiamo nessuno. Tutti quelli che sono qui stasera sono come noi, c’è chi fa tutto chi si pone limiti. Io ti consiglierei di provare qualche piccola trasgressione. Se ti va potremmo andare sopra in una camera dove possiamo chiudere e fare l’amore tu con Alberto ed io con Giorgio si fa restando vicini, senza fare altro, e liberamente se non ti piace puoi alzarti e finire tutto.
- Non so non saprei, io voglio Alberto sempre vicino e faccio solo quello che lui desidera.
- Ok tranquilla quando torniamo glielo propongo io.
Nel frattempo anche Giorgio mi aveva fatto un discorso simile, ma senza invito, lui mi aveva pregato di mantenere la massima discrezione puntualizzando che si era fidato di me certo che non avrei parlato.
Al ritorno Lucia mi aveva rivolto un sorriso, ormai la capivo subito i suoi occhi avevano una strana luce
- Alberto, quando siamo andati in bagno ho proposto a Lucia di andare insieme in una camera sopra, chiuderci e fare l’amore ognuno per conto suo ma vicini. Ha detto che lei fa tutto quello che vuoi tu
- Beh se ha detto così, allora che aspettiamo a fare, andiamo.
Ci eravamo alzati e li avevamo seguiti, Lucia mi aveva abbracciato stretto. Quando avevamo iniziato a salire le scale, approfittando che non ci vedeva nessuno avevo messo la mano sotto il vestito e raggiunto la figa, era bagnatissima, mi aveva guardato sorridendo era chiaro che la situazione la eccitava tremendamente. La camera era arredata in stile arabo, non c’era un vero letto Ma un grande materasso per terra dove ci sarebbero state comode almeno 4 di coppie, completavano il tutto decine di cuscini, c’era inoltre un piccolo bagno. Mentre Giorgio si spogliava Lella dimostrando di conoscere bene la stanza, aveva abbassato le luci ed acceso degli incensi, ora l’atmosfera era ideale. Lucia mi aveva aiutato a spogliarmi, poi era bastato che sciogliesse il nodo pe restare nuda, il perizoma era subito volato via. La prima cosa che avevamo notato era che loro erano totalmente depilati, ed avevano commentato che eravamo eccitanti perché era da molto che non incontravano gente non depilata. A noi eccitava la loro depilazione.
Loro erano già stesi sul materasso, la situazione era eccitante e quando avevo fatto stendere Lucia avevo fatto in modo che fosse vicino a Lella. Avevo iniziato A baciare ed accarezzare la figa a Lucia, lei ormai era al limite, avrebbe goduto solo con la mano, ed era stata lei a chiedermelo
- Ti prego amore sto per venire lo voglio dentro,, per favore scopami.
Aveva goduto appena lo aveva avuto dentro, Giorgio e Lella la osservavano compiaciuti, Lella non aveva perso tempo si era inginocchiata e Giorgio adesso la scopava a pecorina, mentre era in quella posizione aveva allungato una mano ed aveva iniziato ad accarezzare il seno di Lucia, poi gli aveva preso in bocca un capezzolo ed aveva iniziato a succhiare, in un attimo di pausa aveva chiesto
- Ti dà fastidio cara? Vuoi che smetto?
Lucia si era girata verso di lei gli aveva fatto un sorriso e con il movimento della testa gli aveva fatto cenno che non voleva che smettesse. Quando po’ Lella l’aveva baciata in bocca e Lucia aveva risposto al bacio, avevo raggiunto un punto di eccitazione che avevo dovuto fermarmi per non sborrare. Appena mi ero staccato Lella si era fiondata al volo con la bocca sulla figa di Lucia iniziando a leccare. Giorgio mi dice
- Dai Alberto scopa Lella mi eccita un sacco vederla scopare da un altro
Lella si era inginocchiata, adesso poteva leccare Lucia mentre io la scopavo. Lucia continuava a godere ma ad un certo punto aveva allungato la mano ed aveva preso il cazzo gli Giorgio, lo teneva stretto in mano continuando a godere sotto le leccate di Lella. Giorgio aveva osato ancora, si era spostato e glielo aveva messo in bocca. Si muoveva come se gli scopasse la bocca. Ormai per Lucia era un continuo sborrare non capiva più nulla e quando Lella aveva iniziato a gemere sempre di più Giorgio mi dice
- Adesso, la porcona adesso gode sborragli in figa gli piace ed eccita anche me.
Appena I miei primi schizzi erano arrivati Lella aveva iniziato a godere aveva smesso di leccare la figa a Lucia e si era anche lei avventata sul cazzo di Giorgio, alternava il cazzo di Giorgio ed i baci a Lucia. Poi anche Giorgio aveva sborrato nelle loro bocche, lo avevano succhiato fino alla fine poi avevano continuato a baciarsi. Io mi ero steso accanto a Lucia mentre Giorgio si era fiondato fra le gambe di Lella iniziando a leccare ed a ripulirla di tutta la sborra che gli avevo riversato dentro. Rilassati aveva parlato Lella
- Per essere la vostra prima esperienza devo dire che siete andati alla grandissima. Spero con tutto il cuore che ci possano essere tante altre volte.
Poi avevano iniziato a vestirsi, ci consigliavano di stare un po’ da soli e raccontarci sensazioni provate, loro avevano tanti amici e ci davano appuntamento per il giorno dopo a colazione in hotel.
- Allo che mi dici? Sei pentita di quello che è successo?
- Non sono pentita, sono stralunata. Mamma mia che troia che sono, non credevo di esserlo.
- Più troia sei più mi piaci. Quando ti baciavi con Lella era eccitantissimo guardarti
- Ma ti rendi conto cosa ho fatto? Mi sono baciata con una donna, lei mi ha leccato la figa ed ho fatto un pompino ad un uomo, e la cosa strana è che ho goduto tantissimo.
- Dimmi una cosa, se Giorgio invece di dartelo in bocca cercava di scoparti lo avresti preso.
- Sono sincera, quando vedevo te che scopavi Lella anche io volevo il tuo cazzo dentro, ma vista la situazione penso che se lui si fosse avvicinato mentre scopavi Lella lo avrei preso. Hai sentito Giorgio ti ha detto che si eccitava tantissimo vederti scopare Lella. Per te sarebbe lo stesso?
- Non saprei dirti. Dovremmo provare. Ahahah. Una cosa è certa scopare Lella e vederti fare pompino a Giorgio e stato molto eccitante, non so come sarebbe vedere uno che ti scopa.
Quando eravamo scesi nonostante fossero quasi le 2 di notte continuava ad arrivare gente. Avevamo preso un drink e ci eravamo avviati alla piscina e ci eravamo seduti sulle sdraio. Davanti a noi era passata una coppia sui 35 anni molto carini, la seconda volta si erano fermati ci avevano salutati e detto
- Vi va fare una passeggiata nel parco. Nella zona n fondo c’è molta privacy.
- Adesso stiamo rilassandoci e bevendo un drink forse più tardi.
Avevano detto che ci avrebbero aspettato e poi erano andati a sedere sulle sdraio a una decina di metri.
- Tesoro hai capito? Hanno fatto invito esplicito e loro non sanno che per noi e prima volta.
- Sono una bella coppia e giovani. Promettimi una cosa quando mi scopa resti accanto a me.
- Ahahah dai per scontato che ti scopa quindi hai voglia di scopare.
- Te l’ho detto da quando mi scopi tu ho sempre voglia di cazzo. Più mi scopi più ho voglia
- Si ma in questo caso non sarò io a scoparti ma lui.
- Beh tu hai scopato Lella e non sono stata gelosa, ora lo sei tu?
- Dai, visto che siamo qui e che sei in vena proviamo tutto.
Appena ci eravamo alzati e diretti verso il parco anche la giovane coppia si era alzata ed aveva iniziato a seguirci a una ventina di metri di distanza. Come avevano detto loro ci eravamo diretti in fondo al parco, mentre alcuni gazebo durante il percorso li avevamo visto occupati in fondo c’è ne erano due nascosti dietro le siepi che erano liberi. Ad una trave del gazebo c’era un attaccapanni, ci eravamo spogliati e distesi su letto. La coppia si era fermata, sembrava confabulassero, noi avevamo iniziato a baciarci e toccarci, poi avevo chiesto a Lucia di venirmi sopra, lei si era impalata al mio cazzo gli avevo chiesto di stare eretta e di muoversi lentamente. Finalmente la coppia si era avvicinata, era rimasta in piedi al bordo del letto, ero stato io per primo ad allungare una mano ed iniziare ad accarezzare le cosce della ragazza, a quel punto lei aveva allungato le mani sul seno di Lucia, che ormai sembrava inarrestabile, infatti aveva attirato a sé la ragazza e la aveva baciato in bocca. Il ragazzo da dietro l’aveva spogliata ed adesso aveva iniziato a spogliarsi lui. Avevo sentito l’orgasmo di Lucia bagnarmi cazzo e palle, poi si era staccata da me e fatto stendere la ragazza gli era andata sopra. Continuavano a baciarsi ed accarezzarsi le loro fighe si strusciavano fra loro poi all’improvviso si erano messe a 69 si leccavano le fighe emettendo gemiti.
Io ed il ragazzo le osservavamo, Lucia era sopra la ragazza, ed a me era o venute in mente le parole di Giorgio, dentro me sapevo che prima o poi sarebbe capitato quindi rivolto al ragazzo gli avevo detto
- Vagli dentro scopala a pecorina
Poi avevo portato labbra all’orecchio di Lucia e gli avevo detto
- Preparati tesoro adesso te lo mette dentro e ti scopa.
Appena Lo aveva sentito dentro aveva iniziato a leccare con più foga la ragazza facendola godere. La ragazza si era sfilata da sotto e mentre il suo compagno scopava Lucia, lei aveva iniziato a succhiare il mio cazzo. Non era un pompino quello che volevo e per essere più comodo l’avevo fatta mettere sul bordo del letto e mi ero messo in piedi le su gambe sulle mie spalle così il mio cazzo gli era entrato tutto fino in fondo. A lungo aveva alternato leccate e pompate e lei aveva sborrato parecchie volte come Lucia. Poi il ragazzo aveva goduto, subito dopo aveva iniziato a rivestirsi, immaginavo che presto la ragazza lo avrebbe imitato ed allora gli avevo scaricato in figa la mia sborrata. In effetti subito dopo erano andati via.
- Allora che mi dici? Come è andata ti è piaciuto?
- Bene dai, piacevole ma è stato troppo veloce, tu mi scopi meglio. La cosa più eccitante è stata guardare te mentre scopavi lei ed allo stesso tempo sentire il suo cazzo che mi scopava.
- Che ne dici se tornassimo domani di giorno? Mi piacerebbe vedere come è di giorno.
- Va bene per me. Ormai abbiamo provato tutto. Adesso andiamo in hotel a dormire, ma prima di addormentarci me lo metti nel culo.
- Azz non sei mai sazia. K prima di addormentarci te lo metto nel culo.
Arrivati n hotel avevo fatto prima io la doccia poi era andata Lucia, era ritornata nuda si era stesa accanto mentre facevo finta di dormire, non avevo detto nulla mi aveva preso il cazzo in bocca ed aveva iniziato a succhiare. Il Cialis di Giorgio faceva effetto il cazzo era diventato subito duro e lei mi aveva detto
- Sapevo che facevi finta di dormire. Tu sei come me hai sempre voglia di figa. Ma adesso lo voglio nel culo. Voglio essere una vera troia, la tua troia. Scopami quanto vuoi e come vuoi.
- Vuoi davvero essere la mia troia? Potrei avere molte fantasie
- Non importa ne puoi avere quante ne vuoi te le soddisfo tutte. Importante che mi scopi
Stavolta era bastata un po’ di saliva il cazzo gli era scivolato nel culo, non riuscivo a raggiungere il suo clitoride allungando la mano ed allora era stata lei a iniziare a masturbarsi. Quando stavo per godere mi era venuto da pensare. Ero stato io a renderla così troia o lo era lei di natura?
- Dai porco inculami spingi più forte sto per godere. … Dai adesso sborrami in culo godo.
Gli avevo sborrato nel culo poi gli avevo tenuto il cazzo dentro che era rimasto duro. Ci eravamo addormentati così, domani volevo capire quanto era troia e cosa era disposta a fare per me.
scritto il
2022-08-02
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