Le brutte
di
IL PROFESSORE
genere
bondage
Spesso guardo revenge porn. Il revenge porn è dove l'uomo, forte, filma la propria donna che gli fa in qualche modo una sega. Una sega con la bocca, le mani, col culo, non importa, non è amore, è una sega al cazzo fatta con qualche buco o pezzo di corpo.
Ci sono tanti tipi di revenge porn, ma oggi vi parlo di quello con le brutte. Ne ho appena visto uno in cui una ragazza brutta, non troppo, pure carina, piacevole, ma comunque grassottella, insomma quella che non porti a casa, lo ha succhiato fino alla fine.
Le piaceva? No. Ma le grasse devono essere porche altrimenti non beccano un cazzo. Lei pensa sia amore, invece è un orinatoio di carne. La sborra è amara, lascia il sapore in bocca per ore, fa schifo, ma lei è solo un cesso che serve a liberare i coglioni. È una svuotamaroni, una latrina in cui si potrebbe pure cagare, darle la bianca è quasi farle un favore, come dare un euro a una zingara che ti ha lavato il vetro. Lei non merita niente, fa schifo, è brutta, spero che quel cazzo che ora si prende in bocca prima sia passato nel suo buco del culo lurido e che ora lei mangi quello che è: merda, solo merda. La succhiata è costrizione, devi bere, bere, non ti piace ma la devi buttare in gola, potresti ribellarti ma chi trovi? Devi essere dipendente psicologica da chi si degna di portarti in giro brutto roito. Svuotargli i coglioni è il minimo. Quando ti vedono in strada lo sapranno tutti: non sei niente, sei solo una lurida sborratoia. Nel buco più nobile, che gli altri usano per baciare, mangiare, parlare, tu prendi merda e sburno. E devi stare zitta.
Ecco finita la mia riflessione.
IL PROFESSORE
Ci sono tanti tipi di revenge porn, ma oggi vi parlo di quello con le brutte. Ne ho appena visto uno in cui una ragazza brutta, non troppo, pure carina, piacevole, ma comunque grassottella, insomma quella che non porti a casa, lo ha succhiato fino alla fine.
Le piaceva? No. Ma le grasse devono essere porche altrimenti non beccano un cazzo. Lei pensa sia amore, invece è un orinatoio di carne. La sborra è amara, lascia il sapore in bocca per ore, fa schifo, ma lei è solo un cesso che serve a liberare i coglioni. È una svuotamaroni, una latrina in cui si potrebbe pure cagare, darle la bianca è quasi farle un favore, come dare un euro a una zingara che ti ha lavato il vetro. Lei non merita niente, fa schifo, è brutta, spero che quel cazzo che ora si prende in bocca prima sia passato nel suo buco del culo lurido e che ora lei mangi quello che è: merda, solo merda. La succhiata è costrizione, devi bere, bere, non ti piace ma la devi buttare in gola, potresti ribellarti ma chi trovi? Devi essere dipendente psicologica da chi si degna di portarti in giro brutto roito. Svuotargli i coglioni è il minimo. Quando ti vedono in strada lo sapranno tutti: non sei niente, sei solo una lurida sborratoia. Nel buco più nobile, che gli altri usano per baciare, mangiare, parlare, tu prendi merda e sburno. E devi stare zitta.
Ecco finita la mia riflessione.
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Commenti dei lettori al racconto erotico