Nonna tettona
di
manuel
genere
incesti
Be sin da piccolo ho avutto un debole per mia nonna e per le tette enormi ma col passar degli anni la cosa aumento sempre più tanto che fantasticavo sempre sul seno di mia nonna che a parer mio doveva essere al meno un'ottava!tutto in comincio'quando lei venne a vivere da noi.devo essere sincero noi siamo una famiglia molto ricca , ma qualcosa stava lapidando il nostro capitale io essendo anche il comercialista di famiglia incominciai a nottare grossi ammanchi doppo giorni di indaggini scopri che era la nonna a prosciugare il patrimonio di famiglia aveva il vizio del gioco i miei ne erano a loscuro di tutto be io non dissi niente a mio padre ma andai da mia nonna le chiesi spiegazzione e lei incomincio a piangere: be devo dire che mia nonna quasi sulla settantina ma seli porta molto bene:cmq continuo la storia le incomincio' in un pianto infinito io gli vecci capirere che era sbagliatto quello che stava facendo e lei si alzo di scatto e mi abbraccia come non lo aveva mai fatto fu in quel momento che mi venne un brivido di euforia le che stava premendo le sue enormi tettone su di me a quel punto la mia mente incomincio a fantasticare su come avrei potutto fare mie quelle enormi mammelle a l'ora mi giocai la carta del riccatto!le dissi nonna se lo sapesse pappa tu finiresti in uno spizzio ho peggio ancora a fare la barbona a quel punto lei sempre in lacrime mi disse no no ti prego ne morire non dire niente come posso rimediare faccio tt quello che vuoi a vederla piangere e sentendola parlare cosi capi che avevo l'occasione per mettere le mani su quelle enormi tettone!gli dissi ok nonna adesso calmati davero faresti una cosa per me , e lei si dimmi caro, mi faresti vedere il tuo seno, lei ma sei impazzitto, io dai che ti costa ho preferisci finire povera e in mezzo a una strada, lei rincomincio a piangere , io presi e incominciai a toccargli il seno mamma mia nn avevo mai toccatto delle tette cosi grandi, lei sobalzo in piedi dicendo no non posso sei un porco vergogna, io a parli proprio tu di vergogna ci stavi mandando a lastrico ora basta vado da pappa, lei no ti prego e vabene incomincio a togliersi la camicietta e poi si tolse il reggiseno io alla vista di quelle montagne di carne per pocco nn svenni ma la cosa più inpressionante fu che aveva delle aureole gigantesche non cio'visto più gliele averro e incomincio a ciucciare con grende foga avevo il cazzo che mi scopiava e lei rincomincio a piangere ma io preso dalla foga la vecci inginochiare tolsi il mio cazzone fuori , lei rimase sbalorditta dalle dimensioni del mio arnese , disse ma e enorme no no e troppo grande , io al suo disenso mi eccitai ancora di più, incominciai a prenderla a colpi di cazzo in faccia , e lei più piangeva più i colpi diventavano violenti poi mi accorsi che gli stavo facendo male , scusa nonna non volevo e incominciai ad accarezargli la nuca , dissi dai nonna tranquilla addesso prendilo in bocca , lei acceno'un rifiuto, ma io con forza gli misi dentro l'enorme cappella e pian piano incomincio ad imgoiare, io preso sempre dalla foga la acchiappai alle orecchie cercai di metterglielo tutto in bocca ma niente all'ora mi riccordai che la nonna aveva la dentiera , gli dissi dai nonna prova senza i denti lei sempre in lacrime sela tolse, io ripresi a metterglio dinuovo in bocca e questa volta gli senti la gola a tal punto da farla vomitare su le mie scarpe, la cosa mi eccitto ancora di più venendogli in faccia e con l'eruzzione talmente era forte gli accecai un occhio per una settimana, da quel giorno mia nonna non mi rivolse più la parola.
2
1
voti
voti
valutazione
3.8
3.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
La vendetta
Commenti dei lettori al racconto erotico