Gattina o tigre?

di
genere
etero

Entro nel locale, luci soffuse, radio a volume non troppo alto. Il mio amico arriva baldanzoso e mi accoglie con un sorriso malizioso: "Ti presento C.! Carina, vero?".
"Molto carina, veramente". Decisamente il mio tipo, penso. Non molto alta, capelli castani, lunghi poco sotto le spalle, occhi scuri. Almeno la terza di reggiseno ed un culotto da favola.
Unica nota stonata, un apparecchio ai denti, che si nota parecchio perché lei sorride spesso. Vabbé.
Non è italiana, ma è qui da un po', mi dice. Decisamente "mediterranea", come conferma anche l'accento. Le dico che parla benissimo italiano, e cominciamo a chiacchierare...Più o meno. Lei si dimostra subito molto più spigliata, io di natura sono sempre stato molto timido e taciturno.
Le offro da bere, la osservo bene: camicetta bianca un po' scollata ma neanche tanto, minigonna nera non troppo osé, scarpe con tacco alto ma non troppo. Il suo visino dolce e i suoi abiti le danno un che di angelico che mi fa impazzire a prima vista.
Ad un certo punto è lei che prende l'iniziativa e, col suo visino angelico e innocente mi chiede se mi va di passare un po' di tempo con lei...io, lei e basta. Lascio da parte la mia naturale timidezza e con un sorriso le dico: "Volentieri" - e a quel punto vidi che il suo sorrisino "angelico" diventava sempre più malizioso - "Vado a salutare il mio amico e arrivo subito".
Lo cerco ma non lo vedo. Gli faccio uno squillo al telefono ma non mi risponde. Lei si prende un mio braccio: "Lascia perdere, dopo torniamo qui e vedrai che lo trovi. Però adesso...Andiamo da me?"
Mai fare attendere una signora! Anche se, fino a due secondi prima, sembrava una bimba innocente ed ora una belva pronta all'agguato.
Divertito da questo comportamento, intanto che andiamo nel suo appartamento che è li vicino glielo faccio notare. Lei si volta verso di me, mi passa le lunghe unghie color rosso scuro sul petto, stimolandomi il capezzolo sotto la camicia, si avvicina con voce bassa e suadente e mi mormora ad un orecchio: "Vedrai, tra poco". Già pregusto il suo corpicino...
Arriviamo nel suo appartamento, piccolo, ma ha tutto...Non che mi sia particolarmente soffermato ad osservare maniacalmente dei dettagli, avevo altro da guardare, di gran lunga meglio dei mobili!
Ci spogliamo lentamente, ed io percorro dolcemente il suo corpo con le labbra e le mani, baciando ed accarezzando le sue splendide curve.
Quando arrivo al suo ventre la accompagno dolcemente sul letto, lei sembra non apprezzare che io ricopra di attenzioni anche la sua pancia, incomincia a farsi paranoie dicendo che dovrebbe dimagrire. La rassicuro dicendo che in lei non c'è niente che non vada, ed in effetti lei non è per nulla in sovrappeso, ha giusto un filo di pancetta che a mio parere valorizza ulteriormente le sue dolci forme.
Vedendola però sensibile all'argomento passo a parti più basse e nobili, continuando le coccole sulle sue gambe. Inizialmente fingo di andare verso il basso, verso i suoi piedini, poi torno verso l'alto e le allargo le gambe, arrivando ad accarezzare e baciare l'interno coscia finché...Arrivo alla sua splendida rosa. Rasata, ma non completamente, l'odore del suo sesso mi manda su di giri.
La sfioro con le labbra, sussulta. La bacio, poi più deciso comincio a leccare le sue dolci labbra, fuori e dentro, dentro e fuori. Prima piano, poi veloce, poi ancora piano (lei inizia a gemere), sul clitoride (sussulta)...Mi fermo un attimo e la osservo, il suo sguardo incrocia il mio: "Continua", mi dice con un filo di voce "non fermarti".
Continuo, lecco in senso inverso, ogni tanto il clitoride, ogni tanto vado più sotto, arrivo all'altro buchino, le infilo la lingua dentro e lei sobbalza spaventata: "NO!"
"Calma, tesoro, se non vuoi non c'è problema". Ricomincio la danza, mentre la mia lingua allieta il suo buchino allungo le mie mani sul suo favoloso corpicino, raggiungo i seni, i cui grossi capezzoli sembrano d'acciaio da tanto che sono duri, li stimolo con le dita mentre continuo a leccare, lei continua a gemere di piacere.
"Vieni qui!" urla tirandomi a se. Mi bacia con gran foga e passione, la sua lingua si intreccia con la mia, e intanto mi ribalta sul letto, si mette a cavalcioni su di me e mi guardo come fa il gatto col topo, deliziosa predatrice! Dopo di che, si avventa dolcemente sui miei capezzoli, ne lecca uno, ne stringe un altro tra le dita cominciando a torturarlo dolcemente..."Mordili!" mi guarda un po' stranita.
"Ti prego mordili!" le ripeto, e ad un secondo invito non se lo fa ripetere. Un largo sorriso si dipinge sulle sue labbra e nei suoi occhi - riecco la sguardo da predatrice che mi ha catturato! Favoloso contrasto su quel visino angelico e poi...Dolore...Non si è certo trattenuta, le tigre travestita da innocua gattina! E continua, e continuano le sue dolci zanne! Favolosa!
Poi scende, ancora dolcemente, baciando ed accarezzando il mio ventre ed i miei fianchi, e come io mi allungavo su di lei per stimolarle i capezzoli, così anche lei si allunga su di me e raggiunge i miei, ed avendo ormai compreso i miei gusti, usa i suoi artigli di rosso laccati. Che dolce vibrazione!
Scende ancora, e come io mi sono presa cura del suo sesso lei comincia col mio, me lo accarezza, fino allo scroto ed oltre, fin sotto al mio buchino...Sussulto! E'un'amalgama di sensazioni strane, non avevo mai provato una sensazione del genere, lei poi torna sull'asta ormai dura come marmo, e come io l'avevo riempita di baci e carezze lei fa con me...
Continua con leccate lungo tutta l'asta, lecca la cappella, minuziosamente in ogni sua parte. Mi passa la lingua di taglio sul buco del mio glande e continua a tirare l'asta su e giù, ed ancora più su ed ancora più giù, ed ancora pù su...mi fa quasi male, ma è piacevole...Se continua così però mi fa venire subito!
La tiro a me e comincio a leccarle e succhiarle i capezzoli, solleticandole il clitoride con un dito...Ad un tratto si fa seria, e penso di aver fatto qualcosa che le dia fastidio. Questo deve essere stato molto evidente dalla mia espressione perché lei col suo sguardo dolce da angioletto mi dice di non preoccuparmi, allunga una manina nella borsetta ed estrae il palloncino. Più che giusto, penso, ci siamo conosciuto stasera...
Lo prende tra le labbra e scende ad infilarmelo, accarezzandomi la base dello scroto e tirandomi l'asta per paura che con lo "stop improvviso" perdessi vigore.
Fa per sdraiarsi accanto a me come se volesse concedermi di "stare sopra" (ormai non ci sono più parole, ci capiamo dagli sguardi), ma io le afferro un braccio con la mano, e la tiro su in modo che sia sopra di me.
Lei mi impugna saldamente l'arnese e ci si accomoda sopra, facendolo scivolare lentamente dentro di se. E' calda, talmente calda che anche con addosso il palloncino si sente tutto.
Lei alterna sapientemente carezze e velocità e, l'angelo ed il demone, la tenera gatta e la feroce tigre!
Va avanti per un tempo indefinito poi, ricordandosi di prima, comincia a torturarmi i capezzoli con le sue dita, si china, ne morde uno, molto, MOLTO intensamente! Continua a mordere! DOLORE! Ed io esplodo di piacere!
"Allora non sei così timido dici! La lingua la sai usare, e non solo per parlare, e non solo quella!"
"Bé, anche tu sembri un angioletto e invece sei una tigre!" le rispondo.
"Tigre? Io? No, dai sono una gattina..." e ricomincia ad accarezzarmi e strusciarsi su di me...Ma suona il cellulare!
E' il mio amico che, dal bar, chiede che fine ho fatto e mi tiene al telefono una vita, con me che cerco di riattaccare a più non posso e non riesco a liberarmi di lui! Finalmente con un "resta lì che poi arrivo" me ne libero, mi volto e...lei è appena uscita dalla doccia, con un salviettone che le copre il corpo. Al mio sguardo deluso lei mi si avvicina, si toglie il salviettone, mi bacia.
Gocce d'acqua cadono sulle mie gambe dai suoi capelli bagnati: "Perché quella faccia tesoro? Oggi non esageriamo, poi c'è il tuo amico che ci aspetta al bar. Non mi dirai che non vuoi più venirmi a trovare?"
Torno, torno, vedrai che torno...Ad accarezzare la mia gattina e vederla tramutarsi in tigre!
scritto il
2012-09-07
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