Schiava ventenne pt.1

di
genere
dominazione

(Il racconto è puramente di fantasia, ogni riferimento a fatti e a persone è casuale)

Sono Giada, ho vent'anni e volevo raccontarmi l'evento che mi ha cambiato la vita.
Era un venerdì sera, per varie coincidenze sono rimasta a casa da sola e, un po' per noia, entrai in una chatroom anonima.
Mi è sempre piaciuto corteggiare e sentirmi porca, anche se facevo durare il tutto solo il tempo di maturbarmi, dopo l'orgasmo ho sempre chiuso le chat come se niente fosse successo.
Comunque, quella sera mi ritrovo a chattare con un certo Guido,parlando abbiamo scoperto di essere piuttosto vicini e direi anche molto affini.
Mi masturbai durante la nostra conversazione, me lo aveva chiesto lui.
Mi faceva sentire la sua puttana mentre mi mandava gli audio mentre si segava.
Avevo una voglia matta, non so cosa mi prese, ma lo invitai a casa mia.
Ero in slip e maglietta, senza reggiseno.
I capelli scompigliati, il volto leggermente sudato e la fighetta bagnata.
Mi pentii subito di averlo invitato, che avevo in testa??
Ormai era troppo tardi e il citofono aveva suonato.
Aprii la porta e mi ritrovai davanti un uomo sulla cinquantina, alto, possente dagli occhi Chiari e brizzolato.
Lo vedevo dagli occhi che mi stava studiando e dai suoi pantaloni vedevo che aveva voglia.
Chiude subito la porta e si avventa sul mio collo, inizia a baciarlo mentre le mani mi massaggiano e stringono la mia quarta di seno.

- G-Guido...

Ansimo mentre mi tocca e sento la fighetta bagnarsi.
In automatico stringo le gambe e passo le mani sulla schiena di lui.
La sua mano entra nei miei slip e passa le dita tra le grandi labbra.

-Sei proprio una puttana.. senti come sei bagnata..

Mi stringe la figa con la mano per poi prendermi i capelli e li tira per farmi inginocchiare.
Ero inginocchiata ancora all'ingresso di casa e mi sentivo tutta in calore.
Apro la bocca e tirò fuori la lingua, come se avessi già capito il mio ruolo e lui, compiaciuto, mi sputa prima in faccia e poi in bocca .
Io chiudo le labbra per assaggiare la sua saliva e gioco un po' con il piercing alla lingua, poi riapro la bocca.
Nel frattempo lui ha uscito il cazzo già duro, scappellato e venoso e aveva iniziato a segarlo.
Sputo sulla sua cappella e lui mi tira per i capelli la testa indietro.

- Puttana malata di cazzo, decido io quando poi avvicinarti al mio cazzo.

Mi risputa in faccia mentre si sega il cazzo e spalma la mia saliva su tutta la sua asta.
Mi tappa il naso con due dita e appena apro la bocca per respirare mi ci infila in cazzo.
Una piccola parte di me si vergognava a farsi trattare così, ma avevo la fighetta completamente bagnata ciò vuol dire che il mio corpo approvava.
Ansimo mentre lui mi scopa la bocca e, mantenendo la mia testa sul suo cazzo, mette il suo piede tra le mie gambe, facendo aderire la punta della scarpa in pelle sul mio clitoride.

- Strusciati puttana, fammi vedere che sei la mia cagnolina.

Ancor prima che finisse la frase, iniziò a strusciarmi sulla sua scarpa e il freddo della pelle sul clitoride mi faceva ancora di più venire voglia.
Sentivo la scarpa bagnarsi e ciò mi permetteva di strusciarmi meglio.
Godevo come una porca mentre il suo cazzo entrava e usciva dalla mia bocca, facendomi sbavare.
Mi scopavo sul suo piede mentre gli pompavo il cazzo.
Mi sentivo proprio una puttana e mi piaceva.
Mi tira la testa indietro e fa uscire il suo cazzo, io sono famelica che lo guardo e lo rivoglio in bocca mentre la saliva mi cola addosso.
Mi toglie la maglietta e mi sputa sulle tette.
Inizio a spalmarmi la saliva sui capezzoli e li tiro.
scritto il
2022-08-21
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