Schiava ventenne pt.2
di
Gattinaxx
genere
dominazione
Ormai ero nuda, bagnata e totalmente eccitata.
Ancora in ginocchio davanti a lui, con le labbra schiuse e lo sguardo sul suo cazzo duro e pulsante.
-Lo vedi che sei una brava cagnolina.
Afferma lui mentre mi afferra per i capelli ed inizia a camminare.
Mi tira ed io non posso fare altro che gattonare, raggiungendo così la stanza da letto.
- Toccati.
Mi sdraio sul letto, parallelamente a lui e allargo le gambe, mi metto due dita in bocca per succhiarle bene e inumidirle, nonostante la mia fighetta fosse già bagnata, per poi strusciarle tra le grandi labbra.
Stuzzico un po' il clitoride prima di iniziare a penetrarmi con le dita, iniziando a godere.
Lui inizia a segarsi e si avvicina a me, salendo sul letto.
È in ginocchio tra le mie gambe, strattona la mia mano dalla mia fighetta e poggia la sua cappella sul mio buchino, senza però entrare.
— Dimostrami che sei la mia puttanella
— Sono la tua puttanella... Ti prego scopami...
Dico ansimante mentre lui continua a segarsi il cazzo e a strusciarlo sulla mia fighetta.
Senti che ansima e in qualche secondo sborra sulla mia fighetta e sul mio buchino, godo nel sentire la figa bagnata e la sua cappella che struscia sulle mie grandi labbra.
— Masturbati adesso.
Una parte di me non voleva farlo, ma le dita iniziarono a muoversi da sole e a penetrarmi.
Sento la sborra entrarmi dentro e continuo a scoparmi con le dita e a godere, muovendo il bacino contro la mia mano.
Lui si rimette il cazzo nei pantaloni e poi inizia ad aprire i miei cassetti, finché non trova quelli della biancheria e prende un semplice perizoma nero, si avvicina a me e me lo mette in bocca.
— Ora basta, non devi venire.
Vai a dormire con queste, io adesso devo andare a casa.
Domani, alle 18 ti passo a prendere. Fatti trovare pronta.
Ti voglio con un vestitino senza mutandine, se fai la brava ti scopo.
Dice, mi dà un bacetto sulla fronte ed esce da casa.
Come da ordine smetto di masturbarmi e metto le mutandine.
Sono così arrabbiata che non mi abbia scopata, spero che domani plachi le mie voglie.
Ancora in ginocchio davanti a lui, con le labbra schiuse e lo sguardo sul suo cazzo duro e pulsante.
-Lo vedi che sei una brava cagnolina.
Afferma lui mentre mi afferra per i capelli ed inizia a camminare.
Mi tira ed io non posso fare altro che gattonare, raggiungendo così la stanza da letto.
- Toccati.
Mi sdraio sul letto, parallelamente a lui e allargo le gambe, mi metto due dita in bocca per succhiarle bene e inumidirle, nonostante la mia fighetta fosse già bagnata, per poi strusciarle tra le grandi labbra.
Stuzzico un po' il clitoride prima di iniziare a penetrarmi con le dita, iniziando a godere.
Lui inizia a segarsi e si avvicina a me, salendo sul letto.
È in ginocchio tra le mie gambe, strattona la mia mano dalla mia fighetta e poggia la sua cappella sul mio buchino, senza però entrare.
— Dimostrami che sei la mia puttanella
— Sono la tua puttanella... Ti prego scopami...
Dico ansimante mentre lui continua a segarsi il cazzo e a strusciarlo sulla mia fighetta.
Senti che ansima e in qualche secondo sborra sulla mia fighetta e sul mio buchino, godo nel sentire la figa bagnata e la sua cappella che struscia sulle mie grandi labbra.
— Masturbati adesso.
Una parte di me non voleva farlo, ma le dita iniziarono a muoversi da sole e a penetrarmi.
Sento la sborra entrarmi dentro e continuo a scoparmi con le dita e a godere, muovendo il bacino contro la mia mano.
Lui si rimette il cazzo nei pantaloni e poi inizia ad aprire i miei cassetti, finché non trova quelli della biancheria e prende un semplice perizoma nero, si avvicina a me e me lo mette in bocca.
— Ora basta, non devi venire.
Vai a dormire con queste, io adesso devo andare a casa.
Domani, alle 18 ti passo a prendere. Fatti trovare pronta.
Ti voglio con un vestitino senza mutandine, se fai la brava ti scopo.
Dice, mi dà un bacetto sulla fronte ed esce da casa.
Come da ordine smetto di masturbarmi e metto le mutandine.
Sono così arrabbiata che non mi abbia scopata, spero che domani plachi le mie voglie.
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