Incubo notturno
di
Pinto Dogo
genere
gay
Il mio incubo che voglio raccontare e quello che in una notte di fine estate dormendo con la finestra aperta spalancata per il caldo ancora afoso sento il canto stridulo della civetta che mi porta a quel dormiveglia incosciente.
Cioè ti rendi conto di quello che ti sta accadendo ma non riesci a reagire e a impedirlo.
Sento una serie di voci che si avvicinano, poi delle risatine che mi terrorizzano e mi sento come paralizzato dalla paura.
Una voce maschile ordina scopritelo e preparatelo che al resto ci penso io.
Sento una pressione e subito la voce dice: adesso te lo metto in culo.
Con questo rito sei in mio potere non puoi più ribellarti. E una risata generale. Dopo ripiombò nel sonno più profondo e non mi sveglio solo a mattina dardi.
Cioè ti rendi conto di quello che ti sta accadendo ma non riesci a reagire e a impedirlo.
Sento una serie di voci che si avvicinano, poi delle risatine che mi terrorizzano e mi sento come paralizzato dalla paura.
Una voce maschile ordina scopritelo e preparatelo che al resto ci penso io.
Sento una pressione e subito la voce dice: adesso te lo metto in culo.
Con questo rito sei in mio potere non puoi più ribellarti. E una risata generale. Dopo ripiombò nel sonno più profondo e non mi sveglio solo a mattina dardi.
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