Spiando Mamma!

di
genere
masturbazione

Salve a tutti, vi ricordate mamma Anna del primo racconto? Forse non benissimo perché sono stato un po vago e poco dettagliato ma questa volta voglio raccontarvi di più descrivendo meglio anche i protagonisti.
Ho 20 anni e vivo in casa con mia madre perché i miei si sono separati qualche anno fa e devo dire che non ci manca niente, ci rispettiamo e ci siamo sempre l'uno per l'altra ed io nonostante studio e lavoro cerco di aiutarla il più possibile.
Non esiste niente per il quale mia madre mi metterebbe al secondo posto e cerca sempre di accontentarmi quando voglio qualcosa o ne ho proprio bisogno come ad esempio il telefono nuovo o dei soldi in prestito così come per la scuola mi paga tutto lei senza neanche chiederglielo.
Io molte volte nel tempo libero le do una mano nelle faccende di casa e anche a cucinare, poi ci sono le volte che esco con il mio gruppo soprattutto il sabato e poi ci sono le giornate piene di studio dove resto tutto il giorno sui libri.
Mamma è fiera di me, per l'impegno che ci metto per la mia volontà e per non lasciarla sola a fare tutto, siamo in due quindi giustamente i compiti si devono dividere.
Amo di bene mamma, mi chiedo come non si possa amare la propria madre. Ho 20 anni ma vi posso assicurare che mamma è una donna bellissima per i suoi 38 anni, ha un sorriso che mette in risalto le sue guance e le fanno sorridere anche i suoi bellissimi occhi verdi.
Capelli color castano molto scuro, viso ben curato così come le mani, morbide liscie e sempre molto decorate dal gel che ogni settimana si va a fare dall'estetista.
Sono un ragazzo giovane quindi ho gli ormoni sempre accesi e la voglia di avere una donna tutta per me credo sia diventato un tormento nella mia testa quasi permanente.
Non sono un brutto ragazzo, sono alto 1 metro e 75 e peso 70kg.
Faccio palestra 2 volte a settimana e gioco spesso e volentieri a calcio con il mio gruppo, giocando a 5 o a 7.
Ho un bel fisico con i muscoli formati non dico di essere un pugile ma ho comunque le mie spalle larghe, pettorali e bicipiti nella norma. Forse ho più muscoli sulle cosce e sui polpacci perché le tengo più allenate della parte sopra facendo calcio anche per questo ho glutei sodi e duri.
Ho gli occhi azzurri e i capelli biondi esattamente l'opposto di mamma semplicemente perché ho preso tutto da mio padre che non vedo da quando ero un adolescente e la cosa certo non mi dispiace.

Ora vi racconto di una notte dove mi svegliai di colpo, spaventato dai tuoni che si schiantavano sulla città e dal forte vento che faceva battere le finestre tenute aperte dato il caldo insopportabile dell'estate.
Mi alzai per chiudere le finestre e abbassare le tapparelle, nel buio totale della camera.
Mi rimisi nel letto e cercai di riaddormentarmi ma altri rumori catturarono la mia attenzione, sembravano provenire dalla camera di mamma che è proprio di fronte la mia. Quindi preoccupato e incuriosito mi alzai uscendo dalla mia stanza e mi avvicinai alla porta di mamma.
Stranamente la luce era accesa, pensai che anche lei si fosse svegliata per colpa del temporale in piena notte, ma i rumori continuarono impersistenti, il fatto era che non avevo neanche idea di cosa fosse fino a quando non riconobbi la voce di mamma.
Non era chiaro ciò che dicesse, ma una cosa chiara riuscì a percepirla. Il mio nome, mamma stava dicendo il mio nome, ma non per chiamarmi.
Incuriosito mi avvicinai alla sua porta e cercai di origliare.
Concentrai il mio udito appoggiando un orecchio alla porta e riuscivo a sentire mamma che emetteva versi come se si stesse masturbando, ovviamente non ci credevo, pensai che la mia testa mi giocava brutti scherzi con tutta la voglia che avevo. Quindi volevo capire cosa realmente mamma stava combinando per pronunciare il mio nome, mi abbassai con la schiena piegando leggermente le ginocchia e spiai dal buco della serratura facendo attenzione a non fare rumore per non essere sorpreso e magari giudicato un guardone.
Cercai di mettere a fuoco guardando attraverso il buco e rimasi pietrificato quando vidi mamma sdraiata sul letto, completamente nuda a gambe divaricate mentre si masturbava, una scena stupenda certo, ma dato che era mia madre l'imbarazzo non poteva mancare.
Continuai a guardare la mia meravigliosa mamma, con una mano si sfiorava i capezzoli e con l'altra si massaggiava il clitoride, era eccitante e lei era stupenda.
Quando iniziò a concentrarsi sul clitoride con le dita e godeva a bassa voce iniziai anche io ad eccitarmi e quando vidi con che violenza stava maltrattando il clitoride in pochi istanti mi venne duro.
Dopo qualche minuto la vidi prendere un grosso vibratore che accese e appoggiò la punta sul clitoride, i suoi versi si fecero più profondi stava godendo e si potevano sentire i suoi versi di godimento.
Io stavo andando fuori di testa ero eccitatissimo, mi palpai il cazzo attraverso i pantaloncini del pigiama e sentii tutta la sua durezza, era in totale erezione e la mia voglia era fuori controllo.
Continuando a spiare vidi mamma che iniziò a penetrarsi la figa con il grosso vibratore rosa.
Se lo spinse dentro quasi fino in fondo iniziando a scoparsi da sola, continuando a ficcarselo dentro e a godere ecco che di nuovo pronunciò il mio nome, pensai che dopo quella volta che mi vide sborrare gli rimasi impresso e che adesso si masturba Immaginando il mio cazzo al posto di quel vibratore.
Continuò a trapanarsela quando tutto d'un tratto la figa iniziò a pulsare sputando fuori con potenza il vibratore seguito da una squirtata fuori controllo che allagò il letto arrivando anche oltre bagnando il pavimento, rimasi scioccato!
Subito dopo si portò la mano sulla figa cercando di calmarla perché stava impazzendo, ma questo non gli bastò perché la vidi mettersi a pecora appoggiando il vibratore sul buco del culo e leggermente se lo spinse dentro facendo versi di dolore confusi col piacere.
Si stava inculando e gli piaceva, dopo qualche minuto un grido soffocato in gola era il segnale di un altro orgasmo avuto inculandosi, il mio cazzo era fuori controllo ma non sapevo cosa fare, pensai di tornare in camera e farmi una sega ma non credo che mi sarebbe bastata. Continuai a guardare mamma, sfinita, senza più le forze di respirare che si sfilò il vibratore tirandolo sul letto e voltarsi nuovamente buttandosi di peso a faccia in su, stanca ma più felice di prima.

scritto il
2022-08-29
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