L’annuncio
di
Parcheggiogay
genere
gay
Ho messo un semplice annuncio su un sito. “Sabato mattina mi troverete nel parcheggio di fronte al motel della zona industriale di …….. .sono un ragazzo trentenne che vuole provare la prima esperienza gay. Seghe e pompe reciproci “. Da quel messaggio ho ricevuto due risposte da cazzari ma ho deciso lo stesso di presentarmi. Ho troppo voglia di avere tra le mani e in bocca un pene. Mi presento alle 9, nel parcheggio non c’è nessuno. Spengo la macchina e rimango lì in attesa. Mi sento stupido perché non ho appuntamento con nessuno. Il tempo passa, le auto pure. Scendo a fumare una sigaretta. Una macchina entra in parcheggio ma era un cinquantenne al cellulare. Niente. Stavo risalendo in auto., privo di speranza, arriva in parcheggio un’altra auto. Riaccendo la sigaretta e guardo a bordo. Anche qui un cinquantenne a bordo. Noto però che mi fissa. Tira giù il finestrino e mi chiede se ho da accende. Gli porgo l’accendino. Ci guardiamo. Sapevo che era lì perché voleva scopare anche lui ma non sapevo come approcciare. Il tipo, scaltramente, scende dall’auto e guardando la mia mi fa i complimenti. Inizia così un dialogo. Onestamente non era il mio tipo, preferisco un bel giovincello ma sembra pulito e a posto. Dopo 3 minuti di colloquio mi guarda e chiede direttamente se ero lì per l’annuncio. Con il cuore in gola gli rispondo si. “Sei un bel verginello tu eh” mi dice abbracciandomi. “ se vuoi facciamo qualcosa “. Mi invita a seguirlo nel boschetto lì vicino al parcheggio. La folta vegetazione faceva sparite la strada. Lì a terra, una strage di preservativi usati. Il tizio si ferma “ piacere Stefano “. Gli do la mano. Lui si sbottona i jeans e mi invita a fare lo stesso. Mi appoggia ad un albero e inizia a palparmi il cazzo attraverso i boxer. “Che bel cazzone che hai, cosa vuoi fare?” Onestamente dall’eccitazione gli stavo sborrando , lo scosto e inizio a toccare io il suo pacco. “Vorrei segarci e se ti va farti il mio primo pompino, poi se vuoi puoi contraccambiare” gli rispondo. Dalla sua erezione ho capito che era un si. Metto direttamente la mano dentro alle sue mutande, un bel pitone duro depilato mi attendeva. Tirò giù i suoi boxer, mi inginocchio, mi si presenta davanti il mio primo cazzo. Lo sego, appoggio il naso sulle sue palle lisce, un odore di uomo mi ha inebriato. Inizio a tirare fuori la lingua, una palla. La sensazione mi piace, lecco anche la seconda palla, Stefano apprezza, inizio a leccargli l’asta da sotto, arrivato alla cappella mi infilo tutto il cazzo in bocca. Con il cazzo in bocca inizio a spompinarlo, Stefano mi afferra dai capelli e mi scopa la bocca. Era eccitato anche lui. Purtroppo in poco tempo mi tira indietro la testa venendo copiosamente. Mi riaffondo il cazzo in bocca per gli ultimi schizzi. “Sei proprio zoccola” mi dice Stefano. Continua
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