Fammi cornuto parte 1

di
genere
dominazione

Mi chiamo Francesco, ho 23 anni e sono fidanzato con Claudia da due. Nell'ultimo anno il nostro rapporto ha vissuto una drastica svolta, soprattutto da un punto di vista sessuale, e questo perché pian piano con l'aumentare della confidenza con Claudia ho avuto la forza di aprirmi con lei riguardo i miei particolari gusti sessuali, per poi scoprire di aver trovato la controparte perfetta. Fin da piccolo ho provato eccitazione all'idea di essere sottomesso e umiliato brutalmente dalle donne, iniziando con fantasie sulle zie e cuginette, fino alle classiche compagne a scuola. Con mia sorpresa Claudia prese tutto questo molto bene, e iniziammo a sperimentare sempre di più tra le lenzuola, portando la nostra relazione ad un livello decisamente più fantasioso e soddisfacente. Il grande cambiamento che voglio raccontarvi però rappresenta la svolta definitiva che mi porta tutt'ora ad essere non solo sottomesso a Claudia in tutto e per tutto, ma a diventare un vero e proprio cornuto consapevole. Iniziamo...

Era un tardo pomeriggio d'Agosto, faceva un caldo torrido e mi ritrovavo nudo, in ginocchio nei pressi del mio letto, a massaggiare come di consueto i piedi di Claudia, mentre lei ignorandomi completamente stava vedendo una serie tv. Passavamo interi pomeriggi così, io a massaggiarle i piedi, lei a fare le sue cose. Mi rivolgeva la parola o per darmi ordini, per esempio per farsi portare qualcosa o cucinare un piatto quando aveva fame, o per prendersi gioco di me e insultarmi senza pietà, e sapeva che tutto ciò mi faceva impazzire.
-Vorresti leccarmeli vero?- disse Claudia appoggiandomi la pianta del piede in faccia, sapendo che mi era vietato anche solo un bacio finché non mi fosse consentito. - Beh per oggi ancora non te li sei meritati piccolo, vammi subito a prendere dell'acqua che ho sete, e prendi un bicchiere anche per te, ma vuoto...- disse con uno sguardo ironico e sadico stampato in faccia, consapevole della tortura che rappresentava per me stare ore ai suoi piedi perfetti senza poter far niente tranne che massaggiarli. In breve tornai con ciò che mi era stato chieso, Claudia bevve tutto di un sorso, e dopo senza neanche dovermelo dire, con solo lo sguardo,mi ordinò di tornare a fare la mia mansione prediletta.
Mi accorsi che a intervalli regolari sputava grossi grumi di saliva nel bicchiere vuoto che avevo portato, e continuò fino alla fine dell'episodio. Arrivati a quel punto il bicchiere era ormai per metà pieno, e con lo stesso sguardo sadico di prima mi disse - avvicinati schiavo, ho intenzione di darti un regalino per come hai lavorato oggi, un regalino adatto ad una merdina come te hahah-. Iniziai a eccitarmi ancor più di quanto già lo fossi, era disgustoso certo, ma amavo essere trattato in quel modo, e amavo tutto di Claudia, anche la sua saliva. Bevvi avidamente il fiume di calda saliva appicciosa che calava lentamente dal bicchiere, andandomi in parte dritta in gola, e in parte cadendo sul pavimento. -Lecca da terra merda, muoviti prima che ti prenda a calci i coglioni!- mi urlò Claudia guardando la piccola pozzanghera che si era creata a terra. Non me lo feci ripetere due volte e iniziai a succhiare il suo sputo dal pavimento, finché non sentii un piede poggiarsi sulla mia nuca e bloccarmi a terra. -Sei veramente penoso haha, non meriti neanche quella seghina che ti faccio una volta alla settimana-.
Effettivamente da un bel po'io e Claudia non scopavamo più, io non ero più nella posizione di ricevere piacere quotidiano, ed ero troppo sottomesso per soddisfarla come lei voleva, però il nostro patto prevedeva che lei avrebbe potuto godere ogni volta che avesse voluto, e chiaramente io mi adoperavo con dita bocca e sex toys vari, mentre in ricompensa avrei avuto una piccola seghina a settimana, chiaramente colorata con insulti di ogni tipo.
-Mi pare che è proprio oggi il giorno della seghina vero?- disse Claudia ammiccante, sapeva che era quello il giorno, ma amava tenermi sulle spine.
-Si padrona, è questo il giorno- dissi tremante con ancora la faccia spiaccicata sul pavimento. Lei mi levò il piede dalla testa, e mentre mi rialzavo mi disse - allora vieni a stenderti vicino a me, muoviti-.
Così feci, e lei inizio a toccarmi avvicinando il suo viso sexy al mio, guardandomi dritto negli occhi, sapeva che quando mi guardava così venivo in due secondi. - Hai proprio un pisellino Franci hahaa, due dita bastano e avanzano vero?-. Amava umiliarmi così, insultarmi sulle dimensioni e sulla mia incapacità di scoparla a dovere. - Si padrona, due dita sono tutto quello che merito- dissi ansimante.
Ad un tratto, mentre continuava segarmi, accadde qualcosa di strano, che avrebbe cambiato il nostro rapporto definitivamente.
Cambiò voce, divenne più seria e dolce, e mi disse - sai Fra, ormai non scopiamo da mesi, sei in tutto e per tutto il mio schiavetto, io ti amo, però ho pensato che fosse il caso di rendere questa cosa più seria...-. -Che intendi?- dissi stranito dal repentino cambiamento del tono. -Insomma, non mi scopi più, passi gran parte del tempo ai miei piedi, sei in tutto e per tutto il mio schiavo personale, e io sono contentissima così e perfettamente soddisfatta sul piano sentimentale, però ho anche bisogno di essere presa come si deve, da un uomo vero- e mentre diceva ciò sorrise, sapendo quanto mi avrebbe eccitato esser definitivo un mezz'uomo. -Padrona, mi sta dicendo che vuole essere scopata da altri?- dissi impaurito ma allo stesso tempo stranamente eccitato, avevo il cazzetto durissimo. -Si Fra, voglio essere soddisfatta a dovere da un vero uomo, e penso che tu saresti contento di sapere che la tua padrona e fidanzata possa esser soddisfatta completamente, giusto? - Si padrona, effettivamente ho avuto questa fantasia centinania di volte ma non ho avuto mai il coraggio di dirtelo- dissi un po' sconvolto e totalmente eccitato, stavo per venire. Era vero, da tempo facevo fantasie du Claudia e altri uomini, amavo l'idea che potesse tradirmi con maschi più dominanti di me, più dotati, con uomini veri, solo non pensavo che sarebbe mai diventata realtà.
Lei cambiò immediatamente tono di nuovo, sapeva di averla avuta vinta, sapeva che ormai ero in suo totale possesso, disposto a tutto. -Bene amore, allora è deciso, sarai un cornuto-. La parola cornuto mi fece uscire di senno, stavo per esplodere. -Un ridicolo cornuto che vede la sua ragazza soddisfatta da altri uomini, mentre lui sta li e si fa le seghine, ti piace amore?- disse Claudia mentre inziva a segarmi con più energia. -Si padrona, la ringrazio per questa opportunità-. Continuò ancora più vigorosamente a segarmi, ormai ero sull'orlo. - Voglio sentirlo dire da te, dimmi che sei un cornuto, un patetico cornuto di merda, e che vuoi che io ti tradisca con uomini più uomini di te-.
-Si padrona, sono patetico e merito le corna, la prego mi tradisca, non merito di scoparla- dissi ormai al limite.
Finalmente venni, e steso sul letto, tirai un lungo respiro cercando di immaginare come sarebbero cambiate le cose da li in poi...
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scritto il
2022-09-07
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