Piero,il fratello remissivo 5
di
pierinofratello
genere
dominazione
Arrivati al mare ci sdraiamo in silenzio per qualche ora, ogni tanto lei guarda il telefonino dove le continuano ad giungere dei messaggi, ma non mi comunica niente. Scrive una risposta e chiude. Io non ho il coraggio di chiederle chi la messaggia. Mi mangio il fegato e temo la sua reazione. Alle 14 mi dice che dobbiamo rientrare in hotel e si avvia senza attendere la mia conferma. La seguo con la coda tra le gambe fino all’entrata dell’albergo, due passi dietro. Entrando Claudio la chiama dietro il bancone e mi dice di andare in camera, che doveva parlare con lei. Mi ordina di salire facendo un gesto col dito a sottolineare la sua autorità. Lei si ferma alla reception, viene baciata sulle labbra da lui e la vedo parlare fittamente, sottovoce con l’uomo. Mentre salgo mi chiedo cos’altro potrebbe succedere adesso. L’attesa in stanza è piena di dubbi e di timori. Ecco dopo 10 minuti sale anche lei, si spoglia e si sdraia sul letto. Mi avvicino lei mi respinge con la mano. Quello che hai fatto è molto squallido, mi dice ma ho parlato con Claudio; ho deciso di accettare le sue indicazioni: Perciò non ho intenzione di lasciarti, ma sarà bene che loro ti insegnino come si deve comportare un uomo, scarso come te. Quest’ultima frase mi lascia pieno di dubbi e di domande a cui non ho risposte. Va bene le dico cercando di essere conciliante, capisco che ho sbagliato e cerco di rimediare ai miei errori. Ma lei mi guarda senza nessun affetto, poi dice una sola parola che può significare tutto: vedremo! Ora riposa, aggiunge, Claudio ci viene a prendere alle 18. Poi si gira e si mette a dormire. La guardo nuda sul letto, solo con il perizoma, mi sembra bellissima. Oggi saltiamo anche il pranzo penso avvilito. Ma non è la fame che mi preoccupa. Lei si è addormentata tranquilla e io resto a mangiarmi le mani guardando il soffitto della stanza. Mi rigiro molte volte ma non riesco a chiudere occhio. Verso le 17 ci viene a svegliare Claudio, entra senza bussare e ci guarda. Subito Cinzia, solo in perizoma, salta giù dal letto e lo abbraccia. Lui la stringe, la bacia e le palpa vigorosamente il culetto nudo, tutto caldo e morbido. Capisco che lui è il gamemaster, ci dirige e ci plasma secondo i suoi voleri. Come ti ho detto, le dice, tu e Pierino siete sotto la mia tutela e vi devo dare alcuni principi che voglio che siano rispettati. Non c’è bisogno di dire che le conseguenze in caso di negligenza saranno brutte, questo vale per entrambi. Noi restiamo in silenzio e lo ascoltiamo. Ecco, continua, proviamo subito la vostra aderenza all’educazione. Pierino sdraiati nudo sul letto, un po’ sorpreso mi tolgo lo slip che indossavo, ho un po' di paura. Con le mani mi copro il pube, in particolare il pisellino molle. Lui aspetta che sia pronto poi mi dice di girarmi a pancia sotto, lo faccio ma in forte ansia. Ora apriti bene le natiche, aggiunge, facci vedere bene il buco. Cerco di protestare e faccio per rigirarmi, ma lui mi colpisce con un ceffone al viso ed uno sul gluteo destro. Rimettiti in posizione subito mi dice, non mi far perdere tempo. Improvvisa, un’altra sberla sempre sullo stesso punto mi raggiunge. Lentamente e controvoglia ubbidisco e mi rimetto come prima. Mi apro di poco le natiche con le mani. Forza, apri bene, mi dice lui, mi allargo al massimo. Allora lui mi mette sull’ano e dentro un gel freddo che estrae dalla giacca e lo spalma ovunque. Davvero hai un culo fantastico dice massaggiando lo sfintere, sei meglio di molte donne. Vedrai che successo avrai, aggiunge. Credo che sia più morbido e accogliente di una fica. Devo prepararti bene . Esplode in una risata forte. La crema mi dà un certo sollievo, dopo le penetrazioni della mattina, mi rilasso, ma lui lentamente mi infila un cuneo di plastica trasparente nel buchino. Questo ti aiuta a capire quale sia il tuo nuovo ruolo, dice mentre lo manovra in modo che sia ben posizionato. Poi aggiunge di non toglierlo senza il suo permesso e di iniziare a segarmi girandomi e tirando su le gambe. Eseguo per paura di essere colpito ancora. Cinzia mi guarda del tutto indifferente, il cuneo non è molto grande, ma mi infastidisce, tenendomi aperto il buco. Faccio fatica a segarmi quando mi tocco davanti a loro che mi guardano. Il Pisellino non reagisce, per colpa del plug. Poi a poco a poco è il mio culetto a darmi una nuova sensazione e anche io trovo una parziale erezione. Vedi Cinzia, dice lui, il maritino si gode la penetrazione, come una femmina. Mi viene vicino e mi rovescia con le gambe in alto, il mio culo è ora esposto completamente. Mi dice di continuare a segarmi e con la mano muove il cuneo facendolo quasi uscire per poi rimetterlo dentro. La manovra per effetto della crema mi fa dilatare dietro, lo sento che si apre tutto il buchetto e mi eccita ulteriormente. Mi tiene in quella posizione quasi verticale con le gambe, vede che sono vicino a schizzare. Mi dice di aprire la bocca e di non sporcare nulla, ingoia tutto il tuo seme, mi grida, mentre sto venendo. Tre, quattro schizzi, poco abbondanti mi arrivano diretti in gola. Li sento che mi scivolano giù. Ricado pesantemente sul letto di schiena, loro mi guardano divertiti. Ora vai al bagno depilati e docciati bene, poi metti le cose della busta, mi dice indicandomi un pacchettino. Tra un’ora ci vediamo in garage, siate pronti come sapete! Scappo al bagno e mi preparo, come mi aveva richiesto; dopo poco anche la mia fidanzata mi sostituisce per lavarsi e prepararsi. Anche lei ha le sue istruzioni da seguire e sembra molto presa da cosa decide il maschio. Esce dopo un po' dal bagno e io penso di vestirmi. Apro il pacchettino, secondo istruzioni, ci trovo una maglietta dorata aderente e un pantaloncino bianco corto. Quando lo metto mi rendo conto che non mi copre bene le natiche che restano visibili per quasi metà, inoltre si intuisce la presenza del plug inserito. Essendo poi molto aderente, il cuneo tende a entrare più in profondità, non so come farò a camminare con questo impedimento. Ai piedi sneakers un po’ alte con brillantini dorati. Cinzia intanto indossa una mini molto corta nera a fascia sul davanti, sopra una camicetta semiaperta bianca, senza reggiseno, ai piedi le solite scarpe con catenelle del concorso. Mi vergogno all’idea di cosa può pensare chiunque ci incontrasse….Comunque scendiamo nell’ atrio e Claudio ci fa segno di seguirlo nel garage. Sale su una berlina scura, apre a Cinzia lo sportello davanti e a me dietro. Con un telecomando attiva il cancello e si avvia sulla strada lentamente. Stasera vi porto a conoscere delle persone importanti, che vi sapranno guidare nella vita. Mi aspetto che mi facciate fare una buona figura o dopo faremo i conti. Lo dice mentre poggia la mano sulla coscia sinistra di Cinzia palpandola: lei mi guarda, forse si aspetta una mia reazione. Effettivamente fa’ una certa impressione vedere sotto i tuoi occhi la fidanzata così alla mercè di un altro uomo. Anche lui mi guarda con aria di sfida, lo fa alzando del tutto la mini fino a rendere visibile il perizoma. Io sono imbarazzato, non sono più nascosto, loro sanno che sto vedendo quanto fanno. Quindi è come se approvassi quello che vedo. Il dito del maschio esplora il solco di lei e poi lo vedo sprofondare nella vagina. Il cuore mi batte a mille. Gli occhi fissi sul perizoma, lui guida indifferente. Cinzia mi guarda con un sorriso, aprendo le gambe e scivolando sul sedile, verso la mano di lui. Poi chiude gli occhi e si abbandona l piacere delle dita che le torturano la femminilità. Con le dita si scansa il bordo dello slip, si offre a lui; vedo la sua fica dilatata dal dito del maschio che la esplora. Lui mi dice di sbottonarle la camicetta, del tutto. Da dietro eseguo incerto e umiliato di farlo, esponendo le tette di lei. Claudio estrae la mano dal perizoma, prende in mano una mammella e con due dita afferra il capezzolo. Lo solleva di poco e mi chiede se sto vedendo bene quello che fa. Rispondo di sì, sento il mio pisellino che si gonfia sotto. La tua futura moglie, mi dice, apprezza i veri maschi, non i minidotati come te, tu lo devi capire. Questo sarà il tuo ruolo; di vedere e basta, aiutando con umiltà i maschi che la soddisfano. Dicendolo le prende la mano e la posa sulla sua patta ben sporgente. Mentre Cinzia lo carezza e la palpa, lui continua a stirarle il capezzolo ora allungato a più del doppio della sua lunghezza iniziale. Mi sento messo in disparte e umiliato quando lui ci dice che siamo arrivati. Rallenta con l’auto davanti ad una villa un po' isolata, lui parcheggia e ci dice di scendere. Lo seguiamo davanti a un cancello che si apre con uno scatto elettrico, entriamo dentro in fila indiana. Sulla porta ci saluta il giudice Flavio e dentro vediamo seduto Michael. Sono entrambi eleganti, in abito scuro serale. Michael mi stringe con forza la mano e mi dice di sedermi su una poltrona, mentre loro portano Cinzia su un divano. La fanno accomodare tra loro due, Claudio si siede in un'altra poltrona, accanto a me. Sono stati ubbidienti i ragazzi si informa Michael. Lui risponde con un cenno di assenso. Ma, aggiunge, devono ancora imparare molto. Allora, dice, Cinzia vai a prepararti con quello che ti abbiamo dato. Solo ora vedo che lei ha un pacchettino, si alza e segue il giudice che la porta verso una stanza in fondo al salone. Ora sei sulla strada giusta per te, mi dice Michael, guardandomi. Ti voglio così remissivo e ubbidiente, lieto di essere a disposizione nostra. Mentre aspettiamo la ragazza, continua, alzati e fatti vedere bene. Ubbidisco con il cuore a mille, vado davanti a lui. Michael mi guarda in silenzio, pensando. Girati e cammina molto piano qui, mi dice. Cammino con un passo un poco incerto, il plug mi da fastidio; sono inoltre molto imbarazzato dal sapere il mio culetto a metà nudo, loro lo stanno osservando. Proviamolo, dice dopo un minuto. Flavio occupati tu di lui! Il giudice si alza e mi viene vicino, poi mi viene davanti. Deciso mi appoggia una mano sulla spalla, forzandomi a scendere in ginocchio. Sono tutto tremante di fronte alla sua patta che mi sembra già gonfia. Mi apre la lampo davanti al naso ed estrae il suo membro, un poco eretto. Succhia! Mi dice, senza preamboli. Vedo la sua cappella che mi cresce davanti, cerco di allungare la mano, ma lui me la blocca. Solo con la bocca, mi dice duro, spietato. Mi avvicino con le labbra e lui me lo strofina sul viso. Lo so che ti piace, dice, te lo devi meritare pierina, comincia a succhiare! Apro la bocca, la grossa cappella mi scivola sulla lingua. Lui mi prende con le dita le orecchie e mi tira a prenderlo tutto in bocca. Sento che mi forza per farlo arrivare in gola, ho senso di disgusto e di vomito. Lui mi controlla i movimenti della testa, tirandomi sempre dalle orecchie e inizia un movimento per scoparmi la bocca. Lo sento che mi scivola dalle labbra alla gola. Diventa sempre più duro e più grande, mi obbliga ad aprire al massimo la bocca. Mi sento dominato da lui, che mi sta scopando la gola, dove sono più umido e molle. La mia gola gli deve dare la sensazione di essere in una fica; Il suo membro si sente avvolto tra pareti calde e umide. La penetrazione dura una decina di minuti, ho dolore alle ginocchia e alla bocca troppo aperta. Poi a un certo momento si ferma e tirandomi sempre per le orecchie, ormai doloranti, mi riporta su, in piedi. Mi spinge verso il tavolo a centro stanza e mi obbliga, girandomi, a poggiarmi con il viso sul tavolo, appoggiandomi anche con le spalle. Sento le sue mani dietro che mi palpano il culo, alternando anche con qualche schiaffo e qualche forte pizzico doloroso. Il cornutino ha un gran bel culo, dichiara ai suoi accoliti, ora lo proviamo, se lo prende bene! Grossa risata dei presenti. Mi sento umiliato, come mai nella mia vita. Lui implacabile, mi slaccia il pantaloncino e me lo sfila, gettandolo via. Bene vedo che sei stato preparato da Claudio, lo dice giocando col plug : lo sfila e lo rinfila fino in fondo. Il mio buco ormai non riesce più a resistere ma cede accogliendo dentro il corpo estraneo. Finalmente lo toglie del tutto. Ho la sensazione che il mio buco resti aperto e disponibile. Lui si mette una crema sul membro e sulla corona del mio sfintere, infine me ne spreme una certa quantità direttamente dentro il culo. Mi preparo all’inculata cercando di rilassarmi come meglio posso. Mi appoggia la cappella dura e unta sul buco. Poi spinge progressivamente, fino a farla entrare del tutto. Il dolore è forte, lancio un urlo. Stai zitta troia, mi dice. Quasi subito riprende a penetrarmi, facendomi aprire ancora di più per contenerlo tutto. Dopo pochi tentativi, sento di essere inculato da tutto il suo attrezzo e le sue palle gonfie mi sbattono sulle mie. Che culo fantastico, dichiara agli amici, dovete provarlo! Inizia a pomparmi con forza, io comincio a sentire dolore misto a una sensazione di tremore, in parte piacevole. Le sue mani sui miei fianchi mi obbligano a restare fermo a prendermi a fondo i suoi colpi. Li sento ora più forti e ora più profondi. Ma la cosa inattesa è che mi provoca un sordo piacere e il mio pisellino si alza, nonostante sia schiacciato sul tavolo. A malincuore mi concedo totalmente a lui che mi scopa, ora con un ritmo veloce. Lui scopando mostra agli altri come mi sono aperto e tesse le lodi del mio culo, ben sfondato e accogliente. All’improvviso lo sento schizzarmi dentro mentre lancia una specie di muggiti, sempre tenendomi artigliato per i fianchi. Mi sento una vacca montata dal toro, lui continua a scaricarsi le palle nel mio culo. Alla fine, si ferma col suo pisellone profondamente piantato dentro me. Dopo essersi ripreso, lentamente lo estrae dal mio sfintere ridendo invita gli altri due maschi a vedere il mio buco dilatato. Loro si alzano e vengono a controllare, mi danno pacche sulle spalle, mi fanno complimenti per le capacità del mio culo. Claudio poi mi rimette il cuneo dentro, poi mi fa girare e apre una scatolina. Ne estrae una gabbietta metallica minuscola. La apre e la fissa al mio pisellino, che schiaccia essendo un poco eretto. Con un lucchetto la chiude, mi sento compresso e dolorante sul pube. Vai pure a sederti troia, ora hai finito aggiunge con una forte pacca della mano aperta sulla natica. Mi siedo in poltrona, cerco di controllare il dolore dei due attrezzi che indosso, ma non ci riesco molto. Entra in quel momento Cinzia in sala. La osservo camminare verso noi, si è cambiata. Ha indosso un vestito bianco con una serie di spacchi orizzontali continui che lasciano intravedere il suo corpo nudo: sotto non ha biancheria, solo un paio di autoreggenti bianche e sandali dello stesso colore. Camminando scopre ora una mammella, ora la fica depilata .Il suo esibizionismo mi ferisce, la vedo che si mostra agli uomini senza la minima vergogna, completamente sottomessa ai loro istinti. La gabbietta mi fa molto male…l’incubo continua davanti a me…
critiche e messaggi matcont3@libero.it
critiche e messaggi matcont3@libero.it
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Piero,il fratello remissivo 4
Commenti dei lettori al racconto erotico