La prima volta di G.
di
Mr.White
genere
dominazione
Voglio raccontare la storia di come ho conosciuto G, un intreccio di vite e anime che persiste ancora oggi nonostante le nostre vite abbiano preso strade completamente differenti, uno di quei legami che considero indissolubile allo scorrere del tempo.
Tutto iniziò una noiosa serata d'estate di alcuni anni fa, mi trovavo in compagnia di uno dei miei amici fraterni, che tra una birra e un'altra mi propose di concludere la serata a casa mia, una villetta di campagna sperduta tra le montagne, in compagnia di due sue amiche che io conoscevo solamente di vista e che mai avrei immaginato che potessero far parte della mia vita. Accettai senza secondi fini, non avevo voglia di rimanere in giro a far nulla ma non avevo nemmeno intenzione di provarci con una ragazza che credevo cosi lontana da me e dal mio essere, quindi andammo li con l'intenzione di continuare a bere e chiacchierare un po per rendere un po più interessante quella serata.
Arrivati a destinazione feci gli onori di casa ed iniziai a porgere birra e alcol ai miei ospiti e così quando il livello dell'alcol in corpo fu abbastanza elevato ad uno di noi venne la brillante idea di fare un tuffo in piscina, ci spogliammo tutti rimanendo in intimo e ci tuffammo in acqua, fredda tanto quanto basta per svegliare i nostri sensi e i nostri corpi. Il mio amico iniziò a baciare, lì davanti a me e G, l'altra ragazza, e fu così che mi ritrovai per la prima volta a guardarla con molta attenzione, solamente adesso mi rendevo conto di quanto fosse bella, bionda con due grandi occhioni azzurri, due belle labbra carnose che definire da pompino sarebbe il minimo, con un corpo molto minuto, piccolo, quasi potesse rompersi ad ogni minimo urto, in intimo con la pelle bagnata dall'acqua sotto il chiaro di luna era una visione decisamente eccitante anche per me, solitamente molto posato e controllato ma fu un particolare a colpirmi maggiormente e fu il modo in cui lei si bloccò a guardare i due ragazzi, con un sorrisino appena accennato sul volto e con gli occhi che brillavano, pieni di desiderio... la vista di quei due mentre si baciavano la eccitava visibilmente... con fare scherzoso chiesi al mio amico che se voleva poteva spostarsi in camera e senza nemmeno farmi terminare la frase i due scapparono via per regalarsi la loro serata di sesso, guardai G che osservava i due allontanarsi con una certa delusione che gli si intravedeva negli occhi poi guardò me e vedendo la mia espressione compiaciuta arrossì dopo aver capito di essere stata beccata. Guardandola in quello stato, mortificata, imbarazzata, completamente indifesa mi eccitai come non succedeva da molto tempo ma dovevo rimanere calmo... il gioco era appena iniziato. Iniziai a farle domande sul suo modo di vedere il sesso, perché guardando i suoi occhi si notava perfettamente quanto lei in fondo potesse essere perversa, mi disse che era qualcosa che amava fare ma che sentiva come se in fondo mancasse qualcosa che la riempisse completamente, così mi avvicinai a lei, poggiandomi con le mani sul bordo della piscina così da darle la sensazione di essere in trappola e le dissi sussurrando al suo orecchio che potevo darle io quello che stava cercando ma ad una condizione... vidi il suo corpo fremere e le venne la pelle d'oca, un brivido attraversò la sua schiena e rividi la scintilla illuminarle nuovamente gli occhi.. quale sarebbe mi chiese... doveva concedersi a me completamente e fare tutto quello che chiedevo, anzi ordinavo, di fare... non rispose mi mise una mano dietro la testa, mi tirò a se e mi baciò, un lungo ed eccitante bacio, non appena ci staccammo mi guardò con gli occhi pieni di desiderio e disse... si, per questa sera sono tua.
Iniziai a baciarle il collo, a leccarle i lobi delle orecchie, e le tolsi sia il reggiseno che le mutandine mentre ancora i nostri corpi erano coperti dall'acqua, le dissi che era meglio spostarsi in camera e lei quasi delusa dal dover interrompere ciò che era appena iniziato mi chiese di ridarle il suo intimo le dissi che se voleva doveva raggiungere la casa così com'era... completamente nuda. Lei rossa in volto uscì dall'acqua e iniziò a dirigersi verso casa lasciandomi dietro di sé ad ammirarla mentre si allontanava sculettando.
Una volta entrati in casa fummo investiti dalle urla e dai gemiti dei due che nel frattempo avevano iniziato a darci dentro, la portai nell'altra camera da letto le dissi di stendersi con le mani sopra la testa e le gambe ben aperte, presi dall'armadio la mia valigia piena di sex toys e ne estrassi una lunga corda con cui legai i suoi polsi al letto, una fascia che misi davanti ai suoi occhi bendandola ed iniziai a baciarle il corpo iniziando dal collo fino a raggiungere i capezzoli, che ormai erano dritti e durissimi e mi soffermai a leccarli mordicchiarli e torturarli un po, ne strinsi uno con l'intento di farle male urlò dal dolore subito strozzato dal uno schiaffo in piena faccia dicendole che doveva fare silenzio altrimenti avrei trovato un modo per farla stare zitta io. Le misi una mano tra le gambe trovandola completamente zuppa di umori, praticamente un lago, giocai un po con il suo clitoride e quando il suo corpo iniziò ad irrigidirsi tolsi la mano lasciandole quelle sensazione di incompiuto, presi le sue mutandine ed iniziai ad infilarle completamente dentro la sua figa fino a lasciarne fuori un piccolo pezzo mi alzai dal letto e la osservai... in quello stato la mia voglia di scoparla era troppa ma ancora una volta mi costrinsi ad aspettare, il cazzo, durissimo, contenuto a forza dentro le mie mutande iniziava a fare male ma avevo voglia di regalarle qualcosa... che non avrebbe dimenticato facilmente.
La feci girare a pancia sotto e le diedi quattro schiaffi ben assestati sul culo, urlò di nuovo, più per la sorpresa che per il dolore, così tirai via le mutande dalla sua figa in un colpo secco ed erano bagnatissime, gocciolavano umori e decisi di mettergliele in bocca così che non potesse più urlare, dovetti fare uno sforzo per convincerla ma non appena le tappai il naso obbligandola ad aprire la bocca subito le misi dentro quelle mutandine completamente fradicie dei suoi umori, poteva sputarle quando voleva ma le consigliai vivamente di non farlo, le consigliai di farlo solo nel caso in cui quello che stavo per farle fosse per lei un po troppo da accettare e sopportare, dandole una parola d'ordine da dire quando questo sarebbe successo, le dissi di annuire se aveva compreso e lei lo fece, avevo voglia di farle del male ma avevo voglia di farlo con una certa dolcezza, volevo farle vivere a pieno quella esperienza senza spaventarla, del resto era la prima volta che si trovava in quello stato... presi una cintura di cuoio, una di quelle che si usa per i pantaloni e che lasciava segni ben evidenti sulla pelle, la feci scorrere lentamente sulla sua schiena e le diedi un colpetto al culo, leggero, così da farle capire la sensazione e sopratutto farla abituare al contatto del cuoio sulla sua pelle, poi le tolsi la benda dagli occhi volevo vedere la sua espressione, volevo vedere il modo in cui mi avrebbe guardato mentre continuavo a dedicarmi in quel modo al culo, le diedi un forte colpo di cinturino che lasciò immediatamente una lunga striscia rossa sul suo culo, iniziò a contorcersi per il dolore, gli occhi le si riempirono di lacrime aspettai che si riprendesse un po mi avvicinai a lei guardandole negli occhi chiedendole se volesse che continuassi, mi guardò un po spaesata poi prese un po coscienza ed annui dandomi il permesso, la baciai anche con le mutandine ancora in bocca presi la sua testa e la schiacciai contro il cuscino dandole un'altra frustata sul culo, avrei dovuto legarle anche i piedi perché ad ogni colpo si contorceva e non mi permetteva di dargliene due di fila, ma per essere la prima volta andava bene cosi. Dopo una decina di colpi il suo culo era ricoperto dai segni evidenti della cintura sulla sua pella chiara, ero solito al colpirla sempre sullo stesso punto, decisi che era il momento di controllare il risultato di questo trattamento le misi nuovamente del tuna mano tra le gambe trovandole entrambe la cosce completamente bagnate e la figa un lago che mi apprestai immediatamente a succhiare e leccare, un po per alleviare la sensazione di dolore un po per non sprecare tutto quel succo dall'odore e soprattutto dal sapore così invitante, raggiunse l'orgasmo quasi subito dopo aver sentito il contatto con la mia lingua, un orgasmo che la lasciò immobilizzata e senza fiato, sospesa tra sogno e realtà.
Le slegai i polsi e le tolsi le mutandine dalla bocca, mi baciò ringraziandomi del trattamento appena ricevuto le dissi che avevo appena iniziato... mi misi con il corpo tra le sue gambe le misi una mano intorno al collo e strinsi guardando il suo viso farsi immediatamente paonazzo e la sua espressione di sorpresa e le infilai il cazzo dentro la figa iniziandola a scopare con forza con ancora le mani a stringerle il collo, senti il suo corpo tremare con gli occhi rivolti verso l'alto stava avendo un orgasmo sul mio cazzo riempiendolo completamente di umori, le liberai il collo e le dissi all'orecchio di che sei la mia troia lo urlò a squarciagola incurante dei nostri amici nell'altra stanza e non smise fino a raggiungere un altro orgasmo, il terzo di quella ancora breve ma già intensa serata... mi alzai dal letto per tornare alla mia valigetta dalla quale tirai fuori un dildo di 20 cm ma abbastanza largo, lei era lì ancora sul letto distrutta dai precedenti orgasmi con gli occhi semichiusi che subito spalancò una volta che le ficcai dentro quel grosso dildo lo accesi ed inizia a masturbarla in quel modo nel mentre le ordinai di pulirmi il cazzo da tutti i suoi umori così iniziò a leccare e succhiarmi il cazzo mentre io le leccavo la figa con il dildo ancora ben piantato venne un'altra volta, stavolta squirtandomi in piena faccia e con il mio cazzo ancora in bocca così le tenni ferma la testa con le mani ed iniziai a scoparle la bocca fino alla gola sentivo i suoi conati di vomito ma lei non faceva alcun cenno a tirarsi indietro, aveva capito che amava essere trattata in questo modo e come tale stava imparando ad apprezzarne tutte le sue sfumature. Non volevo sborrarle in bocca, non ancora almeno, così la presi per i capelli e la tirai verso il mio viso aveva rivoli di saliva che colavano dai lati della bocca, quel poco trucco rimasto che colava insieme alle lacrime che le rigavano il volto insomma era bellissima... la baciai e la feci salire sopra di me concedendole il lusso di scoparmi per un po le misi un dito dentro il culo mentre mi scopava notando che fosse già aperta lei sorrise e continuo a scoparmi mentre io infilavo sempre più dita all'interno del suo culo arrivai ad infilarne 3 e vidi che lei stava impazzendo sopra il mio cazzo... piena in ogni buco... così la lanciai in aria, la misi a pancia sotto e dopo averle inumidito un po il culo con leccate e sputi lo misi dentro in un colpo solo... inizialmente urlò per il dolore ma le tappai immediatamente la bocca con le mani e continuai a scoparla prima leggermente per farla abituare ma poi sempre più forte e velocemente, con crescente violenza e lei iniziò a leccarmi la mano come una cagna lecca il suo padrone. Mi pregò di sborrarle nel culo, mi pregò di venire e riempire di sborra il culo della mia puttana e fu così che ebbe il suo orgasmo anale subito seguito dalla mia sborrata nel suo culo. Rimanemmo in quella posizione abbracciati per un po a riprenderci dai rispettivi orgasmi sfilai il cazzo dal suo culo ma non ero ancora completamente soddisfatto la feci accovacciare in modo tale che uscisse tutta la sborra mettendole una mano sotto per raccoglierla, una volta uscita gliela misi davanti la faccia e le ordinai di leccarla. Lo fece guardandomi dritto negli occhi.
Era solo l'inizio...
Per suggerimenti critiche e quant'altro scrivere a mr.whiteod96@gmail.com
Tutto iniziò una noiosa serata d'estate di alcuni anni fa, mi trovavo in compagnia di uno dei miei amici fraterni, che tra una birra e un'altra mi propose di concludere la serata a casa mia, una villetta di campagna sperduta tra le montagne, in compagnia di due sue amiche che io conoscevo solamente di vista e che mai avrei immaginato che potessero far parte della mia vita. Accettai senza secondi fini, non avevo voglia di rimanere in giro a far nulla ma non avevo nemmeno intenzione di provarci con una ragazza che credevo cosi lontana da me e dal mio essere, quindi andammo li con l'intenzione di continuare a bere e chiacchierare un po per rendere un po più interessante quella serata.
Arrivati a destinazione feci gli onori di casa ed iniziai a porgere birra e alcol ai miei ospiti e così quando il livello dell'alcol in corpo fu abbastanza elevato ad uno di noi venne la brillante idea di fare un tuffo in piscina, ci spogliammo tutti rimanendo in intimo e ci tuffammo in acqua, fredda tanto quanto basta per svegliare i nostri sensi e i nostri corpi. Il mio amico iniziò a baciare, lì davanti a me e G, l'altra ragazza, e fu così che mi ritrovai per la prima volta a guardarla con molta attenzione, solamente adesso mi rendevo conto di quanto fosse bella, bionda con due grandi occhioni azzurri, due belle labbra carnose che definire da pompino sarebbe il minimo, con un corpo molto minuto, piccolo, quasi potesse rompersi ad ogni minimo urto, in intimo con la pelle bagnata dall'acqua sotto il chiaro di luna era una visione decisamente eccitante anche per me, solitamente molto posato e controllato ma fu un particolare a colpirmi maggiormente e fu il modo in cui lei si bloccò a guardare i due ragazzi, con un sorrisino appena accennato sul volto e con gli occhi che brillavano, pieni di desiderio... la vista di quei due mentre si baciavano la eccitava visibilmente... con fare scherzoso chiesi al mio amico che se voleva poteva spostarsi in camera e senza nemmeno farmi terminare la frase i due scapparono via per regalarsi la loro serata di sesso, guardai G che osservava i due allontanarsi con una certa delusione che gli si intravedeva negli occhi poi guardò me e vedendo la mia espressione compiaciuta arrossì dopo aver capito di essere stata beccata. Guardandola in quello stato, mortificata, imbarazzata, completamente indifesa mi eccitai come non succedeva da molto tempo ma dovevo rimanere calmo... il gioco era appena iniziato. Iniziai a farle domande sul suo modo di vedere il sesso, perché guardando i suoi occhi si notava perfettamente quanto lei in fondo potesse essere perversa, mi disse che era qualcosa che amava fare ma che sentiva come se in fondo mancasse qualcosa che la riempisse completamente, così mi avvicinai a lei, poggiandomi con le mani sul bordo della piscina così da darle la sensazione di essere in trappola e le dissi sussurrando al suo orecchio che potevo darle io quello che stava cercando ma ad una condizione... vidi il suo corpo fremere e le venne la pelle d'oca, un brivido attraversò la sua schiena e rividi la scintilla illuminarle nuovamente gli occhi.. quale sarebbe mi chiese... doveva concedersi a me completamente e fare tutto quello che chiedevo, anzi ordinavo, di fare... non rispose mi mise una mano dietro la testa, mi tirò a se e mi baciò, un lungo ed eccitante bacio, non appena ci staccammo mi guardò con gli occhi pieni di desiderio e disse... si, per questa sera sono tua.
Iniziai a baciarle il collo, a leccarle i lobi delle orecchie, e le tolsi sia il reggiseno che le mutandine mentre ancora i nostri corpi erano coperti dall'acqua, le dissi che era meglio spostarsi in camera e lei quasi delusa dal dover interrompere ciò che era appena iniziato mi chiese di ridarle il suo intimo le dissi che se voleva doveva raggiungere la casa così com'era... completamente nuda. Lei rossa in volto uscì dall'acqua e iniziò a dirigersi verso casa lasciandomi dietro di sé ad ammirarla mentre si allontanava sculettando.
Una volta entrati in casa fummo investiti dalle urla e dai gemiti dei due che nel frattempo avevano iniziato a darci dentro, la portai nell'altra camera da letto le dissi di stendersi con le mani sopra la testa e le gambe ben aperte, presi dall'armadio la mia valigia piena di sex toys e ne estrassi una lunga corda con cui legai i suoi polsi al letto, una fascia che misi davanti ai suoi occhi bendandola ed iniziai a baciarle il corpo iniziando dal collo fino a raggiungere i capezzoli, che ormai erano dritti e durissimi e mi soffermai a leccarli mordicchiarli e torturarli un po, ne strinsi uno con l'intento di farle male urlò dal dolore subito strozzato dal uno schiaffo in piena faccia dicendole che doveva fare silenzio altrimenti avrei trovato un modo per farla stare zitta io. Le misi una mano tra le gambe trovandola completamente zuppa di umori, praticamente un lago, giocai un po con il suo clitoride e quando il suo corpo iniziò ad irrigidirsi tolsi la mano lasciandole quelle sensazione di incompiuto, presi le sue mutandine ed iniziai ad infilarle completamente dentro la sua figa fino a lasciarne fuori un piccolo pezzo mi alzai dal letto e la osservai... in quello stato la mia voglia di scoparla era troppa ma ancora una volta mi costrinsi ad aspettare, il cazzo, durissimo, contenuto a forza dentro le mie mutande iniziava a fare male ma avevo voglia di regalarle qualcosa... che non avrebbe dimenticato facilmente.
La feci girare a pancia sotto e le diedi quattro schiaffi ben assestati sul culo, urlò di nuovo, più per la sorpresa che per il dolore, così tirai via le mutande dalla sua figa in un colpo secco ed erano bagnatissime, gocciolavano umori e decisi di mettergliele in bocca così che non potesse più urlare, dovetti fare uno sforzo per convincerla ma non appena le tappai il naso obbligandola ad aprire la bocca subito le misi dentro quelle mutandine completamente fradicie dei suoi umori, poteva sputarle quando voleva ma le consigliai vivamente di non farlo, le consigliai di farlo solo nel caso in cui quello che stavo per farle fosse per lei un po troppo da accettare e sopportare, dandole una parola d'ordine da dire quando questo sarebbe successo, le dissi di annuire se aveva compreso e lei lo fece, avevo voglia di farle del male ma avevo voglia di farlo con una certa dolcezza, volevo farle vivere a pieno quella esperienza senza spaventarla, del resto era la prima volta che si trovava in quello stato... presi una cintura di cuoio, una di quelle che si usa per i pantaloni e che lasciava segni ben evidenti sulla pelle, la feci scorrere lentamente sulla sua schiena e le diedi un colpetto al culo, leggero, così da farle capire la sensazione e sopratutto farla abituare al contatto del cuoio sulla sua pelle, poi le tolsi la benda dagli occhi volevo vedere la sua espressione, volevo vedere il modo in cui mi avrebbe guardato mentre continuavo a dedicarmi in quel modo al culo, le diedi un forte colpo di cinturino che lasciò immediatamente una lunga striscia rossa sul suo culo, iniziò a contorcersi per il dolore, gli occhi le si riempirono di lacrime aspettai che si riprendesse un po mi avvicinai a lei guardandole negli occhi chiedendole se volesse che continuassi, mi guardò un po spaesata poi prese un po coscienza ed annui dandomi il permesso, la baciai anche con le mutandine ancora in bocca presi la sua testa e la schiacciai contro il cuscino dandole un'altra frustata sul culo, avrei dovuto legarle anche i piedi perché ad ogni colpo si contorceva e non mi permetteva di dargliene due di fila, ma per essere la prima volta andava bene cosi. Dopo una decina di colpi il suo culo era ricoperto dai segni evidenti della cintura sulla sua pella chiara, ero solito al colpirla sempre sullo stesso punto, decisi che era il momento di controllare il risultato di questo trattamento le misi nuovamente del tuna mano tra le gambe trovandole entrambe la cosce completamente bagnate e la figa un lago che mi apprestai immediatamente a succhiare e leccare, un po per alleviare la sensazione di dolore un po per non sprecare tutto quel succo dall'odore e soprattutto dal sapore così invitante, raggiunse l'orgasmo quasi subito dopo aver sentito il contatto con la mia lingua, un orgasmo che la lasciò immobilizzata e senza fiato, sospesa tra sogno e realtà.
Le slegai i polsi e le tolsi le mutandine dalla bocca, mi baciò ringraziandomi del trattamento appena ricevuto le dissi che avevo appena iniziato... mi misi con il corpo tra le sue gambe le misi una mano intorno al collo e strinsi guardando il suo viso farsi immediatamente paonazzo e la sua espressione di sorpresa e le infilai il cazzo dentro la figa iniziandola a scopare con forza con ancora le mani a stringerle il collo, senti il suo corpo tremare con gli occhi rivolti verso l'alto stava avendo un orgasmo sul mio cazzo riempiendolo completamente di umori, le liberai il collo e le dissi all'orecchio di che sei la mia troia lo urlò a squarciagola incurante dei nostri amici nell'altra stanza e non smise fino a raggiungere un altro orgasmo, il terzo di quella ancora breve ma già intensa serata... mi alzai dal letto per tornare alla mia valigetta dalla quale tirai fuori un dildo di 20 cm ma abbastanza largo, lei era lì ancora sul letto distrutta dai precedenti orgasmi con gli occhi semichiusi che subito spalancò una volta che le ficcai dentro quel grosso dildo lo accesi ed inizia a masturbarla in quel modo nel mentre le ordinai di pulirmi il cazzo da tutti i suoi umori così iniziò a leccare e succhiarmi il cazzo mentre io le leccavo la figa con il dildo ancora ben piantato venne un'altra volta, stavolta squirtandomi in piena faccia e con il mio cazzo ancora in bocca così le tenni ferma la testa con le mani ed iniziai a scoparle la bocca fino alla gola sentivo i suoi conati di vomito ma lei non faceva alcun cenno a tirarsi indietro, aveva capito che amava essere trattata in questo modo e come tale stava imparando ad apprezzarne tutte le sue sfumature. Non volevo sborrarle in bocca, non ancora almeno, così la presi per i capelli e la tirai verso il mio viso aveva rivoli di saliva che colavano dai lati della bocca, quel poco trucco rimasto che colava insieme alle lacrime che le rigavano il volto insomma era bellissima... la baciai e la feci salire sopra di me concedendole il lusso di scoparmi per un po le misi un dito dentro il culo mentre mi scopava notando che fosse già aperta lei sorrise e continuo a scoparmi mentre io infilavo sempre più dita all'interno del suo culo arrivai ad infilarne 3 e vidi che lei stava impazzendo sopra il mio cazzo... piena in ogni buco... così la lanciai in aria, la misi a pancia sotto e dopo averle inumidito un po il culo con leccate e sputi lo misi dentro in un colpo solo... inizialmente urlò per il dolore ma le tappai immediatamente la bocca con le mani e continuai a scoparla prima leggermente per farla abituare ma poi sempre più forte e velocemente, con crescente violenza e lei iniziò a leccarmi la mano come una cagna lecca il suo padrone. Mi pregò di sborrarle nel culo, mi pregò di venire e riempire di sborra il culo della mia puttana e fu così che ebbe il suo orgasmo anale subito seguito dalla mia sborrata nel suo culo. Rimanemmo in quella posizione abbracciati per un po a riprenderci dai rispettivi orgasmi sfilai il cazzo dal suo culo ma non ero ancora completamente soddisfatto la feci accovacciare in modo tale che uscisse tutta la sborra mettendole una mano sotto per raccoglierla, una volta uscita gliela misi davanti la faccia e le ordinai di leccarla. Lo fece guardandomi dritto negli occhi.
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