Per un'ultima volta

di
genere
dominazione

Quel giorno ero appena rientrato in casa molto stanco e nervoso, dopo aver passato una giornata estremamente stressante, decido immediatamente di spogliarmi e di fare una lunga doccia calda e rilassante. Una volta terminato ed essermi preparato un buon gin tonic pre-cena prendo il cellulare e scorrendo tra le notifiche vedo due messaggi, arrivati poco dopo il mio arrivo a casa, ma prontamente eliminati senza che io potessi leggere ciò che vi era scritto, il mittente era lei, era G.
G. è una ragazza che vive nel mio stesso paese, con cui alcuni anni fa avevo intrapreso una storia fatta di passione, follia e sesso, tanto, meraviglioso sesso, lei con l'indole da sottomessa, io con indole dominante eravamo quello di cui avevamo bisogno, quando ne avevamo bisogno. Ma tutto questo ormai apparteneva ad un'altra vita, tanto tempo era passato, lei per quel che ne sapevo era anche impegnata in una relazione da anni, quindi dopo che che le nostre strade si divisero, non provai a contattarla o a vederla nemmeno una volta, almeno fino a quel giorno...
Sapevo che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato, la nostalgia per una vita fatta di pazzie si fa sentire quando si decide di smettere di farlo e con me sapevo bene quanto si fosse sentita libera.
Così decisi di contattarla chiedendole delle finte spiegazioni e lei dopo qualche finta smentita ed una piccola chiacchierata di circostanza decise di dirmi il motivo per il quale aveva provato a contattarmi cioè che da un po' di tempo le capitava di pensare sempre più spesso a noi, di sentirsi sempre costantemente eccitata al pensiero di noi due mentre scopavamo, che avrebbe tanto voluto chiamarmi nel cuore della notte per salire a casa mia, da qualche mese praticamente vicino casa sua, ma che non lo faceva perché comunque vuole bene alla persona con la quale sta, oggi vedendomi era stava presa dalla voglia di scrivermi e non ha resistito pentendosene subito dopo. Le dissi che aveva ragione e che se non era pienamente convinta non doveva farlo ma aggiunsi anche di scrivermi solo ed esclusivamente quando si fosse sentita davvero pronta e sopratutto alla condizione che sarebbe stata la mia obbediente e devota schiava per un'intera notte. Non rispose e così passarono alcuni giorni fino a quando un pomeriggio mi arriva un messaggio con scritto "Mio Signore." Lascio trascorrere qualche ora e le scrivo un messaggio dicendole l'ora in cui venire da me e cosa doveva indossare per l'occasione.
Allo scoccare della mezzanotte sento bussare alla porta, aprendo me la ritrovo davanti, G. Occhi azzurri, capelli biondi, due labbra molto carnose messe in risalto da un rossetto rosso acceso saggiamente utilizzato, fisicamente aveva preso su qualche chiletto, prontamente finiti su tette e culo rendendola ancora più eccitante ai miei occhi, le avevo ordinato di indossare dei tacchi a spillo neri molto alti, calze a rete rosse, una minigonna ed un top entrambi neri che ricordavo avesse ai tempi della nostra relazione, ma che ormai le stavano strettissimi, la minigonna riusciva a coprire a malapena il culo, il tutto rigorosamente senza intimo, ad ogni passo fatto con i tacchi rimaneva praticamente nuda ed il top era sostenuto dai capezzoli ormai durissimi per via del freddo e dal fatto che camminare così per strada, sembrando una vera puttana, la eccitava da morire. Una volta entrata in casa e chiusa la porta dietro di sé, mi girai e senza nemmeno dire una parola iniziai a salire le scale che portano in camera, lei mi seguì in silenzio sapeva che qualsiasi cosa avesse detto sarebbe stata futile.
Una volta arrivati in camera accesi la luce e mi distesi sul letto, occhi fissi puntati su di lei, ferma lì immobile, in piedi, vestita come una puttana da strada, il suo volto rosso di vergogna ma quello che la tradiva erano gli occhi, sapeva cosa la stava aspettando ed essi brillavano di desiderio, sentiva la figa bagnata come non le capitava da tempo.
Le dissi di mettersi davanti il grande specchio che ho in camera ordinandole di mostrarmi se avesse rispettato i miei ordini, era già abbastanza evidente ma la visione di lei che con leggera titubanza inizia a scoprire quel po di culo che le rimaneva coperto è pur sempre uno spettacolo da godersi, ovviamente non indossava nessun tipo di mutandine, figa completamente depilata, il mio cazzo a quella scena iniziò a svegliarsi, le ordinai di divaricare un po' le gambe, di guardarsi allo specchio e cominciare a masturbarsi un po, il suono delle dita che entrano nella sua figa completamente bagnata iniziarono a riempire la stanza interrotti di tanto in tanto da qualche sospiro o gridolino che lei non riusciva a trattenere, mi alzai dal letto ed iniziai ad avvicinarmi a lei, i suoi occhi non mi lasciarono per un istante ma non smise di fare ciò che le era stato ordinato, la fissai dritta negli occhi le presi la mano ed iniziai a leccare ogni singolo dito con il quale si era toccata, senza staccare i miei occhi dai suoi, non appena cominciai a leccare il primo dito un violento impeto le attraversò il basso ventre, e squirtò violentemente sul pavimento, si fece rossa in viso, come se la reazione del suo corpo l'avesse sorpresa, imbarazzata, finì di leccare i suoi umori dalle dita e la baciai, un lungo, lunghissimo bacio, presi le sue mani e le legai dietro la schiena, le feci inginocchiare ai piedi del letto, piegata in avanti, con il culo rivolto verso lo specchio, presi qualcosa per tapparle la bocca e con un cinturino di cuoio iniziai a frustarle quel bel culo che si ritrovava, i suoi gemiti attutiti dal bavaglio riempirono la stanza, godeva e soffriva nello stesso momento, il culo diventava sempre più rosso, sempre più strisce iniziavano a vedersi, mi divertiva colpire lo stesso punto più volte, volevo che rimanesse il segno per qualche giorno, i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime, ma si vedevano perfettamente anche i suoi umori colarle tra le cosce, smisi di frustarla mi avvicinai al suo volto, tolsi il bavaglio, i suoi occhi si fecero per un momento dolci, probabilmente si aspettava un momento di dolcezza dopo quello che le avevo appena fatto invece avvicinandomi come se stessi per baciarla le sputai in faccia, spalancò gli occhi, capì che non era ancora finita, le misi nuovamente il bavaglio, la girai in modo tale che si guardasse in faccia, le inumidì il culo con un po di saliva e le entrai dentro in un solo colpo, il suo viso si fece sofferente, il suo urlo soffocato, per quanto il suo culo fosse stato già aperto da molto tempo, il suo uomo non volle mai farlo il che mi rendeva l'ultimo ad aver goduto di quel buchino che ora si era fatto un po più stretto, cominciai a muovermi dentro di lei per permetterle di abituarsi, poi cominciai ad affondare sempre di più, sempre più veloce, continuai ad incularla per molto tempo lei iniziò a godere e squirtare, la presi per i capelli togliendole il bavaglio, mi pregò con la voce ansimante di sborrarle nel culo, pompai sempre più forte mentre lei pregava così sborrai dentro di lei riempiendole il culo mentre lei raggiungeva l'ennesimo orgasmo.
Dopo essere rimasti immobili qualche minuto le slegai i polsi e le dissi di ricomporsi e andar via, si sistemò un po i vestiti ed i capelli si girò ed andò via con la mia sborra che le colava tra le cosce... fu l'ultima volta.. o forse no?













scritto il
2023-02-13
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