Desiderio folle
di
PAPI PORCELLO
genere
incesti
Sono stati tempi duri per me in questa ultima estate, dopo anni sono riuscito ad organizzare la vacanza ideale con la mia famiglia insieme a quella della mia piccola amante. Quella di cui parlo è Valeria, la figlia della sorella di mia moglie che negl'anni scorsi mi incantava con il suo corpo favoloso, lo sguardo da puttanella e quel culo di cui sono innamorato, era ancora minorenne ma mi faceva girare la testa ogni volta che la incontravo ed ancora tutt'ora che ormai di anni passati insieme a scopare ne sono trascorsi tanti mi fa sempre un certo effetto. Quella troietta, quest'anno non si è aggregata come fa di solito con la sua comitiva, in genere nelle estati passate ci perdiamo di vista per ovvi motivi, quest'anno invece non ha esitato un solo istante a dire si quando la mamma le ha proposto di fare le vacanze estive insieme a loro e di andare nel posto in cui ci fossi anche io. Sua cugina, ovvero mia figlia, quando ha saputo della presenza di Valeria ne è rimasta entusiasta, quest'anno ha compiuto i suoi diciotto anni e immagino bene che se non sia proprio l'ultima vacanza insieme ma ci siamo quasi che poi lei ci abbandoni per viaggiare insieme alle sue amiche. Ritornando al discorso della mia nipotina, confesso che sono quattro anni che condividiamo la passione per il sesso, aveva diciassette anni quando un pomeriggio mi chiamò per chiedermi un aiuto al PC e da quell'inatteso incontro ne nacque una intensa scopata nel letto della sua cameretta. Aveva sempre me nella testa, me lo confessò in quella nostra prima volta, disse che i miei sguardi le piacevano e non le dispiaceva affatto se prima o poi si fosse concessa con me. Lei oltre a quel bel culetto da urlo ha anche altre qualità che fanno venire il cazzo duro, sono riuscito a scoprirle con il tempo e senza forzare più di tanto le mie richieste. Quello che adora fare sono i pompini, le piace la sborra e adora berla, io non posso che essere entusiasto della cosa e non perdo occasione, anche nei brevi incontri in famiglia di darle ciò che lei desidera. Adesso però voglio dire che nel tempo di questi ultimi mesi abbiamo più volte discusso sulla possibilità che molte ragazzine come lei sono proprio delle gran puttanelle già dalla giovane età e quando un pomeriggio, nascosti a pomiciare come due fidanzati ci scambiavamo queste opinioni, il discorso cadde su mia figlia che anche se più piccola di età, dimostrava una certa smania nel farsi ammirare e come mi ha raccontato la mia nipotina anche lei adorava giocare con il cazzo. A me che nel tempo in cui cresceva e la spiavo, non poteva fare altro che piacermi la cosa. Ricordo con piacere le volte in cui sul divano di casa mi soffermavo a spiare le sue gambe scoperte, quei pantaloncini che la coprivano a malapena la fica mi tenevano incollato con lo sguardo fisso dove potevo immaginare cosa ci fosse, fin quando un giorno, avanzando le mie labbra per un saluto, sono finito accidentalmente sulle sue e ci siamo scambiati un bacio a timbro. Nulla di volgare ma quel contatto fece sì che anche il mio cazzo iniziasse definitivamente a desiderarla ogni volta. Valeria un giorno mi sorprese con un tranello, mentre succhiava la mia cappella e mi guardava nell'occhi, cominciò a nominare mia figlia, facendo spesso il suo nome e chiedendomi se avessi piacere che lei mi succhiasse allo stesso modo. Dalle pulsazioni che emetteva il mio membro lei si accorse di come solo a nominarla mi stavo arrapando come un maiale e dopo pochi attimi da quelle parole, eruttai nella sua bocca un fiume intenso di sperma. Decidemmo insieme di coinvolgere mia figlia nella nostra storia ma prima doveva essere brava lei a capire se fosse porca abbastanza o se fosse solo quella santa che tanto voleva farmi credere in casa. Ad inizio di settembre di quest'anno, dopo che Valeria per tutta la vacanza insieme si era interessata a recuperare le giuste informazioni su Simona, al ritorno in città mi accorsi che mia figlia, aveva cambiato atteggiamento nei miei confronti, se prima dovevo spiarla, adesso bastava che la mamma non ci vedesse che stava sempre attaccata al mio corpo a farmi sentire il suo. Un abbraccio con tanto di contatto o magari le sue tette che appoggiavano sulla mia schiena nel momento in cui da dietro cercava di capire cosa stessi facendo, divennero segnali abbastanza eloquenti da dovermi indurre a cedere e prendendola l'avrei potuta tranquillamente scopare con il suo consenso. Valeria mi disse di essere stata molto chiara sullo scoprire cosa le piacesse fare con un uomo, la troia aveva preso me di esempio spingendo a Simona di confessarsi e trovò conferma nelle sue parole quando ad un tratto le disse di desiderare me, suo zio, da diverso tempo e che non le dispiaceva potermi portare a letto. Simo un po' per gelosia ed un po' per eccitazione disse che anche lei sognava il cazzo grosso di un uomo adulto e giocare con quello del suo papi sarebbe stato l'ideale per iniziare una certa pratica sessuale più da donna adulta. I suoi amici non le sono mai piaciuti, voleva esagerare e voleva fare sesso con un maschio vero e se la cugina non l'avesse convinta a fare ciò sarebbe passata di certo a corteggiare il papà di una sua compagna di classe che le piaceva tanto. Non stavo più nella pelle e circa il sabato di due settimane fa mi sono accordato con la nipotina che venendo a dormire da me, sarebbe uscita con sua cugina per una seratina tra donne, io non dovevo fare altro che aspettare sveglio il loro rientro e attendere gli sviluppi che lei mi aveva preannunciato. Scesero verso le nove da casa vestite come due troie, minigonna e tacco alto le facevano tanto bone che qualsiasi uomo sarebbe potuto cadere ai loro piedi. Valeria mi raccomandó che quando mia moglie si sarebbe addormentata io le avrei fatto uno squillo come segnale per rientrare a casa. La voglia era tanta, avevo necessità di non pensare a ciò per la capacità con cui il mio cazzo si ergeva ogni volta che con la mente pensavo a loro due. Chissà cosa stanno facendo, mi chiedevo nella mia mente e poi cercavo di rilassarmi guardando il calcio alla TV, ma più tempo passava e più ero smanioso di rivederle. Poi finalmente mia moglie stanca, decise di recarsi a letto per dormire. Io come sapevo già si dover fare, inviai un messaggio a Valeria per dirle che il campo era libero e potevano rientrare. Per non generare ulteriori rumori in casa, decisi che ad attendere il loro rientro sarei andato giù un strada aspettando loro che arrivassero con l'auto. Finalmente dopo una piccola attesa mia nipote parcheggiò l'auto e scese, una gamba fantastica era fuori la portiera e lei bona come sa di essere scendendo mi guardò e mi lanciò un occhiolino, ma mi fece anche cenno di raggiungerla vicino l'auto per aiutare a scendere Simona. Accostandomi alla portiera notai la camicetta di mia figlia semiaperta ed intravedevo perfettamente le sue tette nude, non sapevo per quale motivo era senza reggiseno. Valeria si avvicinò a me e mi baciò con la lingua per poi sussurrarmi che forse avevano esagerato con il vino per quella sera. Mia figlia appariva mezza brilla, scese con non poche difficoltà dall'auto e prendendola sotto il braccio la portai verso l'ascensore. Nell'attesa si appoggiò su di me, il suo culetto aderì perfettamente al mio cazzo duro che avevo nel pantalone, facevo il papà premuroso accarezzandole il viso ma la mia nipotina fu lesta a portare la mia mano dai fianchi al seno di mia figlia, facendomi capire di provarci con lei tranquillamente approfittando del suo stato di semi incoscienza. wow, quel seno scoperto era di un duro che mi sembrava finto, i capezzoli sensibili reagirono subito alle mie dita che li stavano stuzzicando. La cabina arrivò al piano ed entrammo dentro, io mantenni la posizione in cui ero dietro a Simona ma facendomi più audace iniziai a spingere la mia erezione sul suo culo e roteando cercavo di farle sentire quanto ero eccitato. Valeria mi guardò negli occhi e in un attimo si avvicinò alla cugina iniziando a limonare con la sua lingua. Una mossa che mi piacque quella che fece, dallo specchio avevo la completa visuale del loro bacio e di come le lingue si cercavano l'una con l'altra. Le porte dell'ascensore si aprirono per essere arrivati al piano e prima di uscire girai velocemente Simona ed anche io ne approfittai per baciarla. Mia nipote contenta mi spingeva verso il suo corpo, il mio bacino prese a roteare sulla fica di mia figlia e lei faceva lo stesso seguendo i miei movimenti. Entrammo senza fare rumore all'interno dell'appartamento, con calma chiusi la porta che separava la stanza da letto con il salone e ci accomodammo sul divano. Valeria era alle mie spalle, nell'orecchio mi chiese di mia figlia e se mi fosse piaciuto baciarla poco prima nell'ascensore, ovviamente risposi di sì e che avevo già il cazzo duro per quello che avevo da poco fatto. Le sue braccia mi cinsero i fianchi e con le mani prese a sbottonarmi in fretta il pantalone, voleva sentire la mia erezione, lo accarezzava da sopra lo slip, intanto Simo stava di faccia a me e con gli occhi fissi nei miei mi venne incontro per continuare il nostro bacio. Valeria mi incitava a proseguire perché non era affatto brilla ma avevano finto il tutto semplicemente per rompere il ghiaccio tra me e mia figlia, mi disse di farla abbassare con la schiena e di controllare come stesse sotto. Feci quello che mi aveva riferito e per mia sorpresa la trovai senza mutandina, con la fica depilata e umida al tatto delle mie dita. Simona mi indicò con un dito la parte in cui voleva essere leccata, adesso era lei che comandava mentre io dovevo solo eseguire il suo ordine. Finalmente dopo tanto immaginare avevo la fica di mia figlia completamente nuda davanti ai miei occhi e la mia lingua, dopo essermi posizionato alla meglio, iniziò a fare il suo dovere leccandola con devozione. Valeria intanto era andata a controllare che la zia stesse dormendo, al suo ritorno si accostò accanto a me e finì di liberarmi il cazzo dallo slip, era duro, esageratamente duro. Con la mano cercò di farmi un po' di sega,i disse di portarlo in bocca a Simona per farla giocare un po' con la lingua. Mia figlia non aspettava altro come anche io, adesso vederla mentre succhiava la cappella era eccitante al massimo ma non dovevo arrivare, era giunto il momento di scoparla per la prima volta. Mi misi seduto sul divano ed attesi che Simo venisse sopra per impalarsi, e così fu. Ero in paradiso, non sognavo altro da anni, lei saliva e scendeva sul mio cazzo per tutta la lunghezza, Valeria ci guardava ed eccitata prese a toccarsi con le dita. La mia bocca era alle prese con un suo capezzolo, il ritmo stava accelerando e in un attimo mi ritrovai al limite. Mia figlia godeva e mi dava del porco, io le rispondevo che era una gran troia e proprio su questa parola venni come una fontana all'interno della sua fica, fregandomi di tutto.
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