Lo spogliatoio pt.2
di
Nonsaichisono
genere
tradimenti
Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori di battitura i di ortografia.
Parte 2 del racconto “lo spogliatoio”.
Samuel e Felix entrarono in doccia e si misero a parlare, io aspettai ancora un paio di minuti, per cercare di far calmare l’è reazione che avevo nei pantaloni, la conversazione di prima e i loro corpi mi avevano fatto particolarmente impazzire.
Mi alzo e mi dirigo verso la doccia, entro, accendo l’acqua e inizio a lavarmi.
È la prima volta in due anni che mi ritrovo da solo in doccia con loro due, non riesco a scacciare determinati pensieri dalla mia testa, la mia grossa paura è che con certe idee nella mia testa il mio cazzo possa rispondere, senza che io possa controllarlo, sarebbe decisamente imbarazzante dato che già così loro mi prendono in giro.
A svegliarmi dai miei sogni ad occhi aperti è il rumore della porta dello spogliatoio che si aprì. Sul momento il mio pensiero fu che fosse finita la partita, ma realizzai immediatamente che non poteva essere, era troppo presto, qualche compagno che era stato sostituito quindi? La risposta mi arrivò dura in faccia quando invece che sentire rumore dei tacchetti di un scarpa da calcio sentii il rumore dei tacchi di una scarpa da donna.
Il mio cuore mancò un battito.
A farmi capire che avevo intuito bene la situazione fu la voce di Valentina. “Amore dove sei?” Io uscii dalla doccia e mi avvicinai a lei prendendola e spingendola verso la porta arrabbiato, chiedendo come cazzo le fosse venuto in mente di entrare nello spogliatoio
“Felix mi ha scritto che avevi bisogno e di entrare, quindi sono venuta”
Non feci in tempo a rispondere che era una presa in giro che la vidi guardare verso le docce, la voce di Felix che mi interruppe
“Sisi Vale, aveva bisogno, ci ha detto lui di chiamarti, voleva ti facessimo gli auguri” disse ridendo
La scena era assurda, la mia ragazza, vestita con un vestito rosso, un paio di tacchi e sexy come non mai era nello spogliatoio davanti a me nudo, che mi coprivo con le mani senza neanche sapere bene perché, dato che era tutta gente che mi vedeva abitualmente nudo, e dietro di me Samuel e Felix, con i loro corpi decisamente più muscolosi, la loro pelle nera bagnata che brillava e i loro cazzi che invece di coprire sembrava volessero proprio mettere in mostra.
Valentina rise, a metà tra l’imbarazzata e il divertita, finché io non le dissi che ora dopo questa cazzata poteva uscire, lei sempre ridendo si girò, fece per uscire ma Samuel la chiamò e disse “dai almeno fatti fare gli auguri, solo un bacino sulla guancia”
Non feci in tempo ad elaborare la situazione che lei era già ad un passo da loro.
Felix la abbracciò, le diede un bacio per ogni guancia, ma io non potevo non notare il suo cazzo, mezzo duro, che era a contatto con le cosce della mia ragazza. Rimasero così per quelli che a me sembrarono minuti, ma verosimilmente erano solo secondi. Passata a Felix la scena si ripetè in maniera identica, se non per il fatto che la mano di Felix andò dritta sul culo di Valentina.
Lei non disse nulla.
Appena si staccò da lui mi guardò, ridendo, mi diede un bacio sulla bocca e mi disse che mi avrebbe aspettato fuori.
Felix la prese per il polso, la fermò e disse “no dai perché lui in bocca e noi sulla guancia, non è giusto”
Samuel si avvicinò a lei, era letteralmente in mezzo a loro.
Valentina non disse una parola, mise le mani sull’addome di Felix, si alzò in punta di piedi e lo baciò, un bacio vero, carico di passione. Credo che in quel bacio ci fosse tutta la tensione accumulata in quella situazione negli ultimi 5 minuti.
Samuel le si fece più vicino da dietro e vidi il suo cazzo andare ad appoggiarsi sul culo di Valentina, le mani prenderla per i fianchi e iniziare a muoverla come voleva lui, per sfregare il suo cazzo su di lei.
Lei era ormai andata, al momento io non esistevo più. La sua mano andò a prendere il cazzo di Samuel dietro di se iniziando a segarlo, mentre quello di Felix puntava duro e dritto sulla sua pancia, finché l’altra mano si staccò dagli addominali di Felix e gli prese il cazzo.
La scena era surreale. Mi resi conto solo in quel momento che il mio cazzo non era mai stato così duro in vita mia, mi venne da nasconderlo di nuovo.
Vale si girò, baciò anche Samuel poi si mise in ginocchio. Con la faccia tra quei due cazzi neri bellissimi, diede un bacio prima ad uno, poi all’altro, inizio un lento pompino decisamente più passionale di quelli che ha mai fatto a me, fino a quando per la prima volta lei mi guardò dritto negli occhi, le sue bellissime labbra, quelle che credevo solo mie, erano già tutte bagnate, umide. Mi guardò a lungo, e mi sorrise. Un sorriso da Troia, da chi non vedeva l’ora di trovarsi in quella situazione. Quella scena io l’avevo immaginata milioni di volte, l’avevo vista in una quantità assurda di video, ma vederla dal vivo fu una cosa che non mi sarei mai aspettato. Venni in maniera incontrollata e assolutamente inaspettata, venni in una quantità che non pensavo fosse possibile. Avevo le mani completamente ricoperte.
Lei guardò divertita, Samuel e Felix scoppiarono a ridere. Per quella scena mi avrebbero preso in giro per tutta la vita.
“Ma come fai a stare con quello?” “Lo sa quante corna ha?” Le chiede Samuel, lei stava per rispondere, ma non fece in tempo, Samu le prese la testa e la spinse sul suo cazzo, iniziò a scoparle letteralmente la bocca, smise solo quando lei doveva riprendere fiato, ma durò poco perché fu il turno di Felix farle la stessa cosa. Io non pensavo tutto ciò fosse possibile, lei riusciva a prenderli tutti, per quanto fossero grandi, eppure quelle volte in cui avevamo visto dei video insieme lei mi aveva sempre assicurato che quelle scene non le piacevano. Sembrava tutt’altro che contraria, anche perché iniziò presto ad alternarsi lei da uno all’altro senza più le loro mani. Questa alternanza finì solo quando Felix la prese in braccio e la portò sul lettino per massaggi che c’era al centro dello spogliatoio, le fece togliere il vestito che era già completamente sporco nella parte sotto al collo, e lì realizzai l’ennesima cosa che mi gelò il sangue, non aveva intimo. Non avevi mai fatto niente del genere con me, quindi dentro di me pensai immediatamente che tutto era già organizzato.
Appena appoggiata sul lettino Samuel non perse tempo, prese in mano il suo cazzo, e guardandomi dritto negli occhi la penetrò di colpo. Valentina urlò. Io spostai lo sguardo subito sulla sua faccia. Aveva gli occhi chiusi e la bocca aperta, la testa completamente all’indietro, Samuel iniziò a scoparla, prima piano poi forte, finché lei non iniziò ad urlare decisamente troppo forte. Felix decise che era il caso di chiuderle la bocca, salì sul lettino e le piantò letteralmente il cazzo in bocca. Lei iniziò subito a muoversi per occuparsi di lui.
Io non riuscivo a proferire parola, ma ci pensavano loro a coinvolgermi, chiedendole di guardarmi ogni tanto, lei non riusciva a tenere lo sguardo su di me, non per sensi di colpa o simili, ma per il godimento che le stava dando Samuel. “Ma tu lo sapevi che la tua ragazza è così troia?” mi chiese, io scossai la testa, loro risero e aggiunse “non hai ancora visto niente”
Samuel aumentò i colpi, aumentarono anche i suoi gemiti, i loro gemiti, perché anche quelli di Valentina aumentarono, finché Samuel esplose. Venne dentro. A giudicare dai gemiti, anche Valentina venne.
Felix si spostò, Samuel tirò fuori il cazzo e lo punto direttamente sulla sua bocca. Lei pulì tutto, il cazzo di Samuel, lucido dalla saliva di Vale e dalla sborra era lucido, con le vene in risalto, era davvero bello, in quel momento forse invidiai lei.
Felix ovviamente non poteva essere da meno, la prese in braccio come se pesasse come una piuma, la girò e iniziò a scoparla. Tempo 10 secondi e torno sul volto della mia ragazza quella sensazione di beatitudine, tornarono gli urli, e tornò la necessità di “chiuderle la bocca”
Ovviamente ci pensò Samuel, il suo cazzo era già tornato duro al massimo, ma al contrario di Felix non si accontento di lasciare sfogare lei, iniziò di nuovo a scoparle la bocca.
Felix accelerò, sembrava il momento di conclusione di questa follia ma si fermò all’improvviso. Estrasse il cazzo, sputò sulle sue dita e iniziò a giocare con il culo della mia ragazza. Non potevo credere a ciò che vedevo, era sempre stato un no categorico quando glielo chiedevo, ora mi sembrava che lui non facesse neanche fatica con le dita.
Tempo qualche minuto e lo vidi puntare il suo cazzo sul suo culo. Mi scappò un “no ti prego”, Felix mi guardò, lei mi guardò, sorrise e mentre la guardavo dritta negli occhi vidi i suoi occhi andare all’indietro, sentì un urlo, e vidi lei che iniziò a tremare.
Felix iniziò piano, ma si rese conto che lei iniziò a godere aumentò il ritmo, parecchio, finché non resistette più, tirò fuori il cazzo e le venne sulla schiena.
Raccolse con le dita, e la portò alla bocca di Vale, nello stesso momento Samuel aumentò la velocità della sua sega, la prese per i capelli e le venne in bocca e in faccia. La lasciarono stesa sul lettino distrutta, sempre con solo i suoi tacchi addosso.
Le fecero una foto con la faccia completamente sporca, lei sorrise. Con me non ha mai voluto fare foto “compromettenti” La aiutarono ad alzarsi e Samuel le disse che doveva andare a farsi una doccia, finché però Felix lo bloccò, venne verso di me e mi prese per un braccio.
Non so cosa pensai in quel momento, probabilmente una parte di me voleva essere sottoposto a tutto ciò che aveva avuto lei, invece mi fece mettere davanti a lei in ginocchio e mi obbligo a leccare. Partendo dal piede iniziai a baciare, arrivai tra le sue gambe e trovai un sapore forte, del resto Samuel era venuto dentro. Iniziai a leccare delicatamente, finché lei non mi prese per i capelli e mi spinse la testa contro di lei, mi fece leccare e pulire tutto finché Felix non mi prese lui per i capelli, mi fece ricominciare a baciare salendo finché non arrivai al collo, allla bocca, al viso, che erano completamente ricoperti dalla sborra dei due. Iniziai a baciarla, lei mi baciò come non aveva mai fatto e mi fece leccare ogni singolo angolo sporco.
Finito quel momento surreale, loro la presero e la fecero alzare, la portarono a fare la doccia e dissero “meglio che ci muoviamo, altrimenti arrivano tutti gli altri, anche se non so se a lei dispiacerebbe ahahahah”
Parte 2 del racconto “lo spogliatoio”.
Samuel e Felix entrarono in doccia e si misero a parlare, io aspettai ancora un paio di minuti, per cercare di far calmare l’è reazione che avevo nei pantaloni, la conversazione di prima e i loro corpi mi avevano fatto particolarmente impazzire.
Mi alzo e mi dirigo verso la doccia, entro, accendo l’acqua e inizio a lavarmi.
È la prima volta in due anni che mi ritrovo da solo in doccia con loro due, non riesco a scacciare determinati pensieri dalla mia testa, la mia grossa paura è che con certe idee nella mia testa il mio cazzo possa rispondere, senza che io possa controllarlo, sarebbe decisamente imbarazzante dato che già così loro mi prendono in giro.
A svegliarmi dai miei sogni ad occhi aperti è il rumore della porta dello spogliatoio che si aprì. Sul momento il mio pensiero fu che fosse finita la partita, ma realizzai immediatamente che non poteva essere, era troppo presto, qualche compagno che era stato sostituito quindi? La risposta mi arrivò dura in faccia quando invece che sentire rumore dei tacchetti di un scarpa da calcio sentii il rumore dei tacchi di una scarpa da donna.
Il mio cuore mancò un battito.
A farmi capire che avevo intuito bene la situazione fu la voce di Valentina. “Amore dove sei?” Io uscii dalla doccia e mi avvicinai a lei prendendola e spingendola verso la porta arrabbiato, chiedendo come cazzo le fosse venuto in mente di entrare nello spogliatoio
“Felix mi ha scritto che avevi bisogno e di entrare, quindi sono venuta”
Non feci in tempo a rispondere che era una presa in giro che la vidi guardare verso le docce, la voce di Felix che mi interruppe
“Sisi Vale, aveva bisogno, ci ha detto lui di chiamarti, voleva ti facessimo gli auguri” disse ridendo
La scena era assurda, la mia ragazza, vestita con un vestito rosso, un paio di tacchi e sexy come non mai era nello spogliatoio davanti a me nudo, che mi coprivo con le mani senza neanche sapere bene perché, dato che era tutta gente che mi vedeva abitualmente nudo, e dietro di me Samuel e Felix, con i loro corpi decisamente più muscolosi, la loro pelle nera bagnata che brillava e i loro cazzi che invece di coprire sembrava volessero proprio mettere in mostra.
Valentina rise, a metà tra l’imbarazzata e il divertita, finché io non le dissi che ora dopo questa cazzata poteva uscire, lei sempre ridendo si girò, fece per uscire ma Samuel la chiamò e disse “dai almeno fatti fare gli auguri, solo un bacino sulla guancia”
Non feci in tempo ad elaborare la situazione che lei era già ad un passo da loro.
Felix la abbracciò, le diede un bacio per ogni guancia, ma io non potevo non notare il suo cazzo, mezzo duro, che era a contatto con le cosce della mia ragazza. Rimasero così per quelli che a me sembrarono minuti, ma verosimilmente erano solo secondi. Passata a Felix la scena si ripetè in maniera identica, se non per il fatto che la mano di Felix andò dritta sul culo di Valentina.
Lei non disse nulla.
Appena si staccò da lui mi guardò, ridendo, mi diede un bacio sulla bocca e mi disse che mi avrebbe aspettato fuori.
Felix la prese per il polso, la fermò e disse “no dai perché lui in bocca e noi sulla guancia, non è giusto”
Samuel si avvicinò a lei, era letteralmente in mezzo a loro.
Valentina non disse una parola, mise le mani sull’addome di Felix, si alzò in punta di piedi e lo baciò, un bacio vero, carico di passione. Credo che in quel bacio ci fosse tutta la tensione accumulata in quella situazione negli ultimi 5 minuti.
Samuel le si fece più vicino da dietro e vidi il suo cazzo andare ad appoggiarsi sul culo di Valentina, le mani prenderla per i fianchi e iniziare a muoverla come voleva lui, per sfregare il suo cazzo su di lei.
Lei era ormai andata, al momento io non esistevo più. La sua mano andò a prendere il cazzo di Samuel dietro di se iniziando a segarlo, mentre quello di Felix puntava duro e dritto sulla sua pancia, finché l’altra mano si staccò dagli addominali di Felix e gli prese il cazzo.
La scena era surreale. Mi resi conto solo in quel momento che il mio cazzo non era mai stato così duro in vita mia, mi venne da nasconderlo di nuovo.
Vale si girò, baciò anche Samuel poi si mise in ginocchio. Con la faccia tra quei due cazzi neri bellissimi, diede un bacio prima ad uno, poi all’altro, inizio un lento pompino decisamente più passionale di quelli che ha mai fatto a me, fino a quando per la prima volta lei mi guardò dritto negli occhi, le sue bellissime labbra, quelle che credevo solo mie, erano già tutte bagnate, umide. Mi guardò a lungo, e mi sorrise. Un sorriso da Troia, da chi non vedeva l’ora di trovarsi in quella situazione. Quella scena io l’avevo immaginata milioni di volte, l’avevo vista in una quantità assurda di video, ma vederla dal vivo fu una cosa che non mi sarei mai aspettato. Venni in maniera incontrollata e assolutamente inaspettata, venni in una quantità che non pensavo fosse possibile. Avevo le mani completamente ricoperte.
Lei guardò divertita, Samuel e Felix scoppiarono a ridere. Per quella scena mi avrebbero preso in giro per tutta la vita.
“Ma come fai a stare con quello?” “Lo sa quante corna ha?” Le chiede Samuel, lei stava per rispondere, ma non fece in tempo, Samu le prese la testa e la spinse sul suo cazzo, iniziò a scoparle letteralmente la bocca, smise solo quando lei doveva riprendere fiato, ma durò poco perché fu il turno di Felix farle la stessa cosa. Io non pensavo tutto ciò fosse possibile, lei riusciva a prenderli tutti, per quanto fossero grandi, eppure quelle volte in cui avevamo visto dei video insieme lei mi aveva sempre assicurato che quelle scene non le piacevano. Sembrava tutt’altro che contraria, anche perché iniziò presto ad alternarsi lei da uno all’altro senza più le loro mani. Questa alternanza finì solo quando Felix la prese in braccio e la portò sul lettino per massaggi che c’era al centro dello spogliatoio, le fece togliere il vestito che era già completamente sporco nella parte sotto al collo, e lì realizzai l’ennesima cosa che mi gelò il sangue, non aveva intimo. Non avevi mai fatto niente del genere con me, quindi dentro di me pensai immediatamente che tutto era già organizzato.
Appena appoggiata sul lettino Samuel non perse tempo, prese in mano il suo cazzo, e guardandomi dritto negli occhi la penetrò di colpo. Valentina urlò. Io spostai lo sguardo subito sulla sua faccia. Aveva gli occhi chiusi e la bocca aperta, la testa completamente all’indietro, Samuel iniziò a scoparla, prima piano poi forte, finché lei non iniziò ad urlare decisamente troppo forte. Felix decise che era il caso di chiuderle la bocca, salì sul lettino e le piantò letteralmente il cazzo in bocca. Lei iniziò subito a muoversi per occuparsi di lui.
Io non riuscivo a proferire parola, ma ci pensavano loro a coinvolgermi, chiedendole di guardarmi ogni tanto, lei non riusciva a tenere lo sguardo su di me, non per sensi di colpa o simili, ma per il godimento che le stava dando Samuel. “Ma tu lo sapevi che la tua ragazza è così troia?” mi chiese, io scossai la testa, loro risero e aggiunse “non hai ancora visto niente”
Samuel aumentò i colpi, aumentarono anche i suoi gemiti, i loro gemiti, perché anche quelli di Valentina aumentarono, finché Samuel esplose. Venne dentro. A giudicare dai gemiti, anche Valentina venne.
Felix si spostò, Samuel tirò fuori il cazzo e lo punto direttamente sulla sua bocca. Lei pulì tutto, il cazzo di Samuel, lucido dalla saliva di Vale e dalla sborra era lucido, con le vene in risalto, era davvero bello, in quel momento forse invidiai lei.
Felix ovviamente non poteva essere da meno, la prese in braccio come se pesasse come una piuma, la girò e iniziò a scoparla. Tempo 10 secondi e torno sul volto della mia ragazza quella sensazione di beatitudine, tornarono gli urli, e tornò la necessità di “chiuderle la bocca”
Ovviamente ci pensò Samuel, il suo cazzo era già tornato duro al massimo, ma al contrario di Felix non si accontento di lasciare sfogare lei, iniziò di nuovo a scoparle la bocca.
Felix accelerò, sembrava il momento di conclusione di questa follia ma si fermò all’improvviso. Estrasse il cazzo, sputò sulle sue dita e iniziò a giocare con il culo della mia ragazza. Non potevo credere a ciò che vedevo, era sempre stato un no categorico quando glielo chiedevo, ora mi sembrava che lui non facesse neanche fatica con le dita.
Tempo qualche minuto e lo vidi puntare il suo cazzo sul suo culo. Mi scappò un “no ti prego”, Felix mi guardò, lei mi guardò, sorrise e mentre la guardavo dritta negli occhi vidi i suoi occhi andare all’indietro, sentì un urlo, e vidi lei che iniziò a tremare.
Felix iniziò piano, ma si rese conto che lei iniziò a godere aumentò il ritmo, parecchio, finché non resistette più, tirò fuori il cazzo e le venne sulla schiena.
Raccolse con le dita, e la portò alla bocca di Vale, nello stesso momento Samuel aumentò la velocità della sua sega, la prese per i capelli e le venne in bocca e in faccia. La lasciarono stesa sul lettino distrutta, sempre con solo i suoi tacchi addosso.
Le fecero una foto con la faccia completamente sporca, lei sorrise. Con me non ha mai voluto fare foto “compromettenti” La aiutarono ad alzarsi e Samuel le disse che doveva andare a farsi una doccia, finché però Felix lo bloccò, venne verso di me e mi prese per un braccio.
Non so cosa pensai in quel momento, probabilmente una parte di me voleva essere sottoposto a tutto ciò che aveva avuto lei, invece mi fece mettere davanti a lei in ginocchio e mi obbligo a leccare. Partendo dal piede iniziai a baciare, arrivai tra le sue gambe e trovai un sapore forte, del resto Samuel era venuto dentro. Iniziai a leccare delicatamente, finché lei non mi prese per i capelli e mi spinse la testa contro di lei, mi fece leccare e pulire tutto finché Felix non mi prese lui per i capelli, mi fece ricominciare a baciare salendo finché non arrivai al collo, allla bocca, al viso, che erano completamente ricoperti dalla sborra dei due. Iniziai a baciarla, lei mi baciò come non aveva mai fatto e mi fece leccare ogni singolo angolo sporco.
Finito quel momento surreale, loro la presero e la fecero alzare, la portarono a fare la doccia e dissero “meglio che ci muoviamo, altrimenti arrivano tutti gli altri, anche se non so se a lei dispiacerebbe ahahahah”
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