L'amicizia con Francesco (1)
di
mauro mauro
genere
gay
Conobbi Francesco in seconda superiore, lui era ripetente, eravamo compagni di banco. Io con un ottimo curriculum scolastico, lui intelligente ma svogliato, alla fine del primo quadrimestre visto la quantità di insufficienze che aveva rimediato decisi di aiutarlo per cui iniziammo a studiare insieme, a volte a casa mia ma più spesso a casa sua dove godevamo di una certa libertà perchè lui era quasi sempre solo. Un giorno andai a casa sua e lui si presentò a torso nudo con addosso solo gli slip ed una evidente erezione, gliene chiesi il motivo e lui mi rispose che stava guardando un film porno. Mi portò in salotto e sullo schermo della TV si vedeva una ragazza inginocchiata succhiare avidamente il cazzo di un uomo maturo che la incitava a darci dentro e a farlo godere.La scena terminò con una abbondante sborrata,ma ciò che attirava la mia attenzione era la mano di Francesco che si toccava l'uccello attraverso gli slip. Ero ammaliato e Francesco se ne accorse tantè che si abbassò gli slip e cominciò a masturbarsi davanti a me. Aveva un bel cazzo,non molto grosso ma un pò ricurvo verso l'alto con una cappella gonfia e umida. All'inizio il ritmo della sua mano era lento ma poi cominciò ad aumentare finchè non venne con una serie di gemiti e di schizzi di sborra uno dei quali mi colpì la mano, che mi affrettai a pulire sul divano. Vedendo questo gesto Francesco si scusò per non essere riuscito a resistere ma io gli risposi che eravamo amici e quindi dovevamo condividere anche le nostre esperienze sessuale e che anzi sarebbe piaciuto anche a me avere il coraggio di masturbarmi davanti a lui. Per tutta risposta Francesco si alzo e si mise di fronte a me con il cazzo fuori dagli slip a dieci centimetri dalla mia faccia, il cespuglio di riccioli biondi che gli ornavano il pube mi sembrò in quel momento la cosa più bella che avessi mai visto e desiderai ardentemente poterlo accarezzare. Sembrò leggermi nel pensiero, mi accarezzò la testa, con delicatezza la avvicinò al suo cazzo e mi chiese se me la sentivo di baciarlo. Alzai lo sguardo, ero interdetto, da una parte avrei voluto farlo e dall'altra mi vergognavo, alla fine prevalse il no e quindi lui fece sparire dalla mia vista quella meraviglia e ci mettemmo a studiare. Tornando a casa ripensai con rabbia a ciò che era successo perchè mi sarebbe piaciuto pulire con la lingua il cazzo di Francesco sporco di sborra e decisi che non avrei perso la prossima occasione, Francesco mi piaceva molto e vederlo nudo aveva risvegliato in me certi desideri che non conoscevo. Per fortuna l'occasione per dimostrargli la mia disponibilità non tardò a presentarsi. Qualche giorno dopo a scuola durante l'intervallo ci recammo nei bagni per fare pipi e ci servimmo di due orinatoi attigui, per cui io potei bearmi della vista del cazzo di Francesco e guardandolo cominciai a masturbarmi. Lui naturalmente se ne accorse e presa la mia mano se la portò sul cazzo chiedendomi se volevo andare a studiare da lui quel pomeriggio, naturalmente la mia risposta fu posiitiva e ci demmo appuntamento. Appena arrivai a casa sua mi invitò in salotto e accese la TV, sullo schermo un uomo di colore dal cazzo enorme si apprestava ad inculare una donna, che accolse l'enorme cazzo con un grido di dolore ma poi si sottomise fino a quando cominciò a godere. La vista di quel video non mi interessava però, io volevo vedere il cazzo di Francesco e glielo dissi. Lui si alzò dal divano e cominciò a spogliarsi, si tolse la maglia, i pantaloni e le scarpe rimanendo con i soli slip, che erano più bassi dell'altra volta e permettevano ad un ciuffo di peli di uscire dall'elastico. Era eccitantissimo, mi inginocchiai davanti a lui e cominciai a leccare il suo cazzo attraverso gli slip, poi glieli abbassai e mi ritrovai a baciargli la cappella, ad annusare quel meraviglioso cespuglietto e quindi a leccargli le palle. Lui mi lasciava fare senza dire nulla, poi d'un tratto si girò e mi ordinò di leccargli il buco del culo usando degli epiteti come puttana, pompinaro e finocchio. Soggiogato dal piacere che stavo provando non diedi peso a quelle parole e feci tutto ciò che mi veniva richiesto compreso un pompino, il primo in vita mia, con sborrata finale in bocca e conseguente pulitura con la lingua e infine mi obbligò a masturbarmi davanti a lui. Mi masturbai e venni come mai in vita mia anche se mi sentivo umiliato ma avrei fatto qualsiasi cosa per quel cespuglio di peli e per quella cappella umida. La storia non finisce qui per il diploma ci volevano ancora tre anni e mezzo.
3
voti
voti
valutazione
1.7
1.7
Commenti dei lettori al racconto erotico