Una nuova vita con mia madre
di
Valerio sissy
genere
incesti
Mia madre è una bellissima donna di 34 anni di nome Ludovica. Io ne ho 18 e mi ebbe quando lei era giovanissima. Mi ha cresciuto da sola facendosi largo nella vita soprattutto grazie alla sua passione per la palestra. Possiede infatti alcune palestre in città ed è diventata una personal trainer ambita e cercata da tantissime persone. Lei ha infatti un fisico da sballo, alta 1.80, una terza abbondante di seno, addominali da urlo e una forza pazzesca nelle braccia e nelle gambe grazie ai suoi continui allenamenti ed è esperta in varie arti marziali. E anche il suo viso è bellissimo, un ovale perfetto con due meravigliosi occhi chiari e lunghi capelli biondi. Ha avuto diverse relazioni ma tutte concluse in breve tempo, forse a causa del suo carattere. E’ sempre stata severa, dura e autoritaria con me e forse lo è stata anche con gli uomini che ha avuto. Questa educazione molto poco permissiva ha fatto sviluppare in me dei pensieri anomali e spesso mi ritrovavo a pensare che mi sarebbe piaciuto incontrare una bella donna come mia mamma per sottomettermi a lei.
E spesso andavo su internet a cercare foto e video di donne dominanti per segarmi poi al bagno pensando di essere il loro schiavo.
Quel giorno, circa un mese fa, ero tornato da scuola come al solito. Mia madre aveva sempre preteso che dovessi essere in grado di cavarmela da solo e sapevo quindi cucinare e fare tutto ciò che c’è da fare in casa. Sapevo che mia mamma non sarebbe tornata a casa prima delle 18 in quanto lei trascorreva gran parte della giornata ad allenarsi e mi apprestavo quindi al mio solito pomeriggio post scolastico. Dopo aver mangiato, avrei studiato e poi mi sari messo sul computer a cercare le mie donne dominanti. Grande fu la mia sorpresa quando trovai la luce accesa nel salone. Immaginai che la mamma avesse dimenticato la luce accesa ma quando giunsi nel salone trovai mia madre che fumava tranquillamente. Era vestita molto sexy, con un vestito a maniche lunghe azzurro cobalto aderentissimo e molto corto e visto che aveva le gambe accavallate quell’abito risultava veramente inguinale. Ai piedi aveva delle decolleté dello stesso colore col tacco altissimo e a spillo ed era truccata alla perfezione con tanto di rossetto rosso. Pensai che se in quel momento lei aveva un compagno, quello si poteva considerare l’uomo più fortunato al mondo perché mia madre era davvero uno splendore. Comunque, rimasi sorpreso
“ Mamma, come mai in casa a quest’ora?” Spense la sigaretta e si alzò. La sua statura e i suoi tacchi alti la facevano svettare nettamente su di me che sono alto appena 1.70 anche se comunque vengo considerato carino
“ Allora Lorenzo, come è andata a scuola?”
“ Bene mamma” risposi. Lei però mi prese per un braccio
“ Vieni con me” mi ordinò. Io provai a ribellarmi
“ Mamma, mi stai facendo male. Che cosa ho fatto?”
“ Ora ne discutiamo. Vieni e non fiatare” Obbedii domandandomi cosa mai avessi fatto ma quando entrammo nella mia camera e vidi il mio computer acceso compresi
“ Chi ha acceso il mio computer?” Chiesi con un filo di voce
“ L’ho fatto io e ne avevo tutto il diritto di farlo anche perché ho trovato delle cose che non mi aspettavo” Rimasi in silenzio per qualche secondo poi provai ad articolare qualche frase sconnessa
“ Ecco… Io… Mamma, non ti arrabbiare, sono cose… Sono cose private” Lei mi prese nuovamente per un braccio
“ Dobbiamo parlare io e te” mi disse mentre mi trascinava quasi di peso verso la sua camera da letto
“ Che cosa vuoi che ti dica, mamma”
“ Ho visto i tuoi video e le foto che hai scaricato. Esigo una spiegazione”
“ Non so spiegarti nulla. Sono fatto così”
“ E dunque, il tuo desiderio sarebbe quello di sottometterti a una donna, baciarle i piedi ed essere usato come zerbino e come oggetto sessuale. E’ così?” Mi veniva voglia di piangere. Non era facile per me parlare di quelle cose proprio con mia madre
“ Credo di sì”
“ E come mai hai questi desideri?”
“ Non lo so mamma. Forse è perché vedo te che sei così dominante e inconsciamente ho iniziato ad avere quei desideri” Mia mamma sembrò rifletterci sopra
“ Non posso tollerare che mio figlio si faccia sottomettere da un’altra donna. Ora cancella tutti i tuoi file. Immediatamente” Avevo le lacrime agli occhi ma le obbedii in silenzio. Dopo pochi minuti avevo cancellato tutte le mie foto segrete, tutti i miei video di dominazione
“ Ecco mamma, ho fatto quello che mi hai ordinato” Lei venne vicino a me accarezzandomi
“ Lorenzo, tesoro, lo capisci che l’ho fatto per il tuo bene? Certe cose virtuali non vanno bene. Ma visto che hai questi desideri, è compito di una madre prendersi cura del proprio figlio. Adesso alzati e spogliati” Non riuscivo a capire e mia madre mi diede uno schiaffo che quasi mi fece girare la testa “Ti ho dato un ordine, obbedisci!” Non avevo mai visto mia madre così arrabbiata. Mi spogliai rimanendo coi miei boxer. Ero nervoso anche perché vedere mia madre così dominante mi aveva fatto avere un’erezione. Lei comunque sorrise
“ Ti voglio completamente nudo”
“ Mamma ti prego, mi vergogno” Lei venne vicino a me e mi prese la mano. Poi iniziò a stringere facendomi urlare dal dolore. Sapevo quanto fosse forte ma lo era molto di più di quanto avessi immaginato
“ Ho detto che non tollero che mio figlio si faccia sottomettere da un’altra donna. Sarò io la tua padrona. Sarai uno schiavetto al mio servizio. Ogni piccola disobbedienza sarai punito duramente. Sarai il mio giocattolino. E’ chiaro?” Ero completamente nel pallone. Facevo fatica a comprendere ciò che stava dicendo mia madre. Sarei diventato il suo schiavo? Ma come era possibile? Io ero suo figlio. Ma intanto continuava a stringermi e a farmi male
“ Basta mamma, mi stai spezzando la mano” mi lamentai ma per tutta risposta mi arrivò un altro schiaffo pazzesco. Iniziai a piangere ma mia madre non sembrava affatto intenerita
“ Ho deciso e non ti resta che obbedire. Dovrai accettare la situazione e, con le tue sensazioni, vedrai che ti piacerà”
“ Va bene mamma, ma basta, non ce la faccio più” Mia madre mi lasciò e mi asciugò le lacrime
“ Adesso basta schiavetto. Devi solo abituarti ma intanto devi cominciare a comprendere qual è la nuova situazione” Mi prese e mi sollevò mettendomi in braccio come se fossi un bambino. Si mise tranquillamente seduta e quindi mi rigirò. Ero sdraiato sopra le sue ginocchia con il cazzo ormai durissimo e mia madre iniziò a sculacciarmi dolorosamente
“ Mamma, ti prego, basta” la implorai piangendo. Avevo il mio povero culetto che mi stava andando in fiamme. Finalmente la mamma smise ma io rimasi a singhiozzare sulle sue ginocchia. Mi ordinò di alzarmi e mi venne vicina accarezzandomi
“ Hai capito la lezione Lorenzo”
“ Sì mamma, ti obbedirò sempre” Ero sempre più eccitato per la vicinanza di mia madre e lo divenni ancora di più quando lei mi accarezzò l’asta
“ Sei ben dotato e io ho bisogno che il mio schiavo mi faccia godere anche sessualmente” Sentii le sue labbra posarsi su di me. Era incredibile! La mia bellissima mamma mi stava baciando. Il mio cazzo stava per esplodere. Non capivo più niente. L’abbracciai
“ Mamma, ti amo” le dissi
“ Lo so che mi ami. E anche io ti amo. Ma questo non significa che tu potrai fare quello che vuoi. Dovrai obbedirmi. In ginocchio!” Lo feci e le baciai i piedi in segno di sottomissione. Nel frattempo mia madre si tolse il vestito rimanendo con solo l’intimo indosso. Aveva un corpo perfetto, da modella fitness. Si tolse anche il minuscolo tanga e per la prima volta nella mia vita potei vedere la fica dal vivo. Era completamente depilata. Alzai la testa verso il meraviglioso volto di mia madre
“ Mamma, tu vuoi che io…”
“ Esatto. Io voglio che tu la lecchi” Lo feci anche se ero inesperto. Ma mia madre mi guidava dicendomi ciò che dovevo fare e dopo un po’ sentii del liquido che scendeva sul mio viso “Bravo cucciolo. Mi hai procurato un orgasmo. Ma non mi basta. Adesso alzati e vatti a lavare il viso” Le obbedii e dopo un paio di minuti tornai da lei che era ormai completamente nuda a parte le scarpe. Mi fece segno di mettermi di nuovo in ginocchio
“ Mamma, non ce la faccio più a resistere” Lei sorrise
“ Lo so. E adesso te ne faccio venire. Ma ricordati che tu puoi venire solo dopo che io ti avrò dato il permesso” Mi toccò il cazzo con la punta della scarpa. Mi stava per esplodere ma mia madre mi aveva detto di attendere il suo ordine e io volevo obbedirle a tutti i costi per dimostrarle il mio amore e la mia devozione. Ma dopo un paio di minuti ero ormai arrivato al capolinea
“ Ti prego mamma. Anzi, padrona. Ho bisogno di venirmene” Mia madre attese qualche secondo e quando si accorse che non riuscivo più a resistere mi diede il permesso di venirmene. Non avevo mai avuto un orgasmo così potente. Mia madre ci sapeva fare. Ed era solo l’inizio.
E spesso andavo su internet a cercare foto e video di donne dominanti per segarmi poi al bagno pensando di essere il loro schiavo.
Quel giorno, circa un mese fa, ero tornato da scuola come al solito. Mia madre aveva sempre preteso che dovessi essere in grado di cavarmela da solo e sapevo quindi cucinare e fare tutto ciò che c’è da fare in casa. Sapevo che mia mamma non sarebbe tornata a casa prima delle 18 in quanto lei trascorreva gran parte della giornata ad allenarsi e mi apprestavo quindi al mio solito pomeriggio post scolastico. Dopo aver mangiato, avrei studiato e poi mi sari messo sul computer a cercare le mie donne dominanti. Grande fu la mia sorpresa quando trovai la luce accesa nel salone. Immaginai che la mamma avesse dimenticato la luce accesa ma quando giunsi nel salone trovai mia madre che fumava tranquillamente. Era vestita molto sexy, con un vestito a maniche lunghe azzurro cobalto aderentissimo e molto corto e visto che aveva le gambe accavallate quell’abito risultava veramente inguinale. Ai piedi aveva delle decolleté dello stesso colore col tacco altissimo e a spillo ed era truccata alla perfezione con tanto di rossetto rosso. Pensai che se in quel momento lei aveva un compagno, quello si poteva considerare l’uomo più fortunato al mondo perché mia madre era davvero uno splendore. Comunque, rimasi sorpreso
“ Mamma, come mai in casa a quest’ora?” Spense la sigaretta e si alzò. La sua statura e i suoi tacchi alti la facevano svettare nettamente su di me che sono alto appena 1.70 anche se comunque vengo considerato carino
“ Allora Lorenzo, come è andata a scuola?”
“ Bene mamma” risposi. Lei però mi prese per un braccio
“ Vieni con me” mi ordinò. Io provai a ribellarmi
“ Mamma, mi stai facendo male. Che cosa ho fatto?”
“ Ora ne discutiamo. Vieni e non fiatare” Obbedii domandandomi cosa mai avessi fatto ma quando entrammo nella mia camera e vidi il mio computer acceso compresi
“ Chi ha acceso il mio computer?” Chiesi con un filo di voce
“ L’ho fatto io e ne avevo tutto il diritto di farlo anche perché ho trovato delle cose che non mi aspettavo” Rimasi in silenzio per qualche secondo poi provai ad articolare qualche frase sconnessa
“ Ecco… Io… Mamma, non ti arrabbiare, sono cose… Sono cose private” Lei mi prese nuovamente per un braccio
“ Dobbiamo parlare io e te” mi disse mentre mi trascinava quasi di peso verso la sua camera da letto
“ Che cosa vuoi che ti dica, mamma”
“ Ho visto i tuoi video e le foto che hai scaricato. Esigo una spiegazione”
“ Non so spiegarti nulla. Sono fatto così”
“ E dunque, il tuo desiderio sarebbe quello di sottometterti a una donna, baciarle i piedi ed essere usato come zerbino e come oggetto sessuale. E’ così?” Mi veniva voglia di piangere. Non era facile per me parlare di quelle cose proprio con mia madre
“ Credo di sì”
“ E come mai hai questi desideri?”
“ Non lo so mamma. Forse è perché vedo te che sei così dominante e inconsciamente ho iniziato ad avere quei desideri” Mia mamma sembrò rifletterci sopra
“ Non posso tollerare che mio figlio si faccia sottomettere da un’altra donna. Ora cancella tutti i tuoi file. Immediatamente” Avevo le lacrime agli occhi ma le obbedii in silenzio. Dopo pochi minuti avevo cancellato tutte le mie foto segrete, tutti i miei video di dominazione
“ Ecco mamma, ho fatto quello che mi hai ordinato” Lei venne vicino a me accarezzandomi
“ Lorenzo, tesoro, lo capisci che l’ho fatto per il tuo bene? Certe cose virtuali non vanno bene. Ma visto che hai questi desideri, è compito di una madre prendersi cura del proprio figlio. Adesso alzati e spogliati” Non riuscivo a capire e mia madre mi diede uno schiaffo che quasi mi fece girare la testa “Ti ho dato un ordine, obbedisci!” Non avevo mai visto mia madre così arrabbiata. Mi spogliai rimanendo coi miei boxer. Ero nervoso anche perché vedere mia madre così dominante mi aveva fatto avere un’erezione. Lei comunque sorrise
“ Ti voglio completamente nudo”
“ Mamma ti prego, mi vergogno” Lei venne vicino a me e mi prese la mano. Poi iniziò a stringere facendomi urlare dal dolore. Sapevo quanto fosse forte ma lo era molto di più di quanto avessi immaginato
“ Ho detto che non tollero che mio figlio si faccia sottomettere da un’altra donna. Sarò io la tua padrona. Sarai uno schiavetto al mio servizio. Ogni piccola disobbedienza sarai punito duramente. Sarai il mio giocattolino. E’ chiaro?” Ero completamente nel pallone. Facevo fatica a comprendere ciò che stava dicendo mia madre. Sarei diventato il suo schiavo? Ma come era possibile? Io ero suo figlio. Ma intanto continuava a stringermi e a farmi male
“ Basta mamma, mi stai spezzando la mano” mi lamentai ma per tutta risposta mi arrivò un altro schiaffo pazzesco. Iniziai a piangere ma mia madre non sembrava affatto intenerita
“ Ho deciso e non ti resta che obbedire. Dovrai accettare la situazione e, con le tue sensazioni, vedrai che ti piacerà”
“ Va bene mamma, ma basta, non ce la faccio più” Mia madre mi lasciò e mi asciugò le lacrime
“ Adesso basta schiavetto. Devi solo abituarti ma intanto devi cominciare a comprendere qual è la nuova situazione” Mi prese e mi sollevò mettendomi in braccio come se fossi un bambino. Si mise tranquillamente seduta e quindi mi rigirò. Ero sdraiato sopra le sue ginocchia con il cazzo ormai durissimo e mia madre iniziò a sculacciarmi dolorosamente
“ Mamma, ti prego, basta” la implorai piangendo. Avevo il mio povero culetto che mi stava andando in fiamme. Finalmente la mamma smise ma io rimasi a singhiozzare sulle sue ginocchia. Mi ordinò di alzarmi e mi venne vicina accarezzandomi
“ Hai capito la lezione Lorenzo”
“ Sì mamma, ti obbedirò sempre” Ero sempre più eccitato per la vicinanza di mia madre e lo divenni ancora di più quando lei mi accarezzò l’asta
“ Sei ben dotato e io ho bisogno che il mio schiavo mi faccia godere anche sessualmente” Sentii le sue labbra posarsi su di me. Era incredibile! La mia bellissima mamma mi stava baciando. Il mio cazzo stava per esplodere. Non capivo più niente. L’abbracciai
“ Mamma, ti amo” le dissi
“ Lo so che mi ami. E anche io ti amo. Ma questo non significa che tu potrai fare quello che vuoi. Dovrai obbedirmi. In ginocchio!” Lo feci e le baciai i piedi in segno di sottomissione. Nel frattempo mia madre si tolse il vestito rimanendo con solo l’intimo indosso. Aveva un corpo perfetto, da modella fitness. Si tolse anche il minuscolo tanga e per la prima volta nella mia vita potei vedere la fica dal vivo. Era completamente depilata. Alzai la testa verso il meraviglioso volto di mia madre
“ Mamma, tu vuoi che io…”
“ Esatto. Io voglio che tu la lecchi” Lo feci anche se ero inesperto. Ma mia madre mi guidava dicendomi ciò che dovevo fare e dopo un po’ sentii del liquido che scendeva sul mio viso “Bravo cucciolo. Mi hai procurato un orgasmo. Ma non mi basta. Adesso alzati e vatti a lavare il viso” Le obbedii e dopo un paio di minuti tornai da lei che era ormai completamente nuda a parte le scarpe. Mi fece segno di mettermi di nuovo in ginocchio
“ Mamma, non ce la faccio più a resistere” Lei sorrise
“ Lo so. E adesso te ne faccio venire. Ma ricordati che tu puoi venire solo dopo che io ti avrò dato il permesso” Mi toccò il cazzo con la punta della scarpa. Mi stava per esplodere ma mia madre mi aveva detto di attendere il suo ordine e io volevo obbedirle a tutti i costi per dimostrarle il mio amore e la mia devozione. Ma dopo un paio di minuti ero ormai arrivato al capolinea
“ Ti prego mamma. Anzi, padrona. Ho bisogno di venirmene” Mia madre attese qualche secondo e quando si accorse che non riuscivo più a resistere mi diede il permesso di venirmene. Non avevo mai avuto un orgasmo così potente. Mia madre ci sapeva fare. Ed era solo l’inizio.
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