Una trans bellissima e dominante Quarta parte

di
genere
trans

E’ stata una giornata meravigliosa insieme a Lucrezia, la mia amatissima padrona trans. Lei mi ha portato a pranzo fuori e tutti gli sguardi si sono posati su di lei che indossava un pantalone di lattice rosso aderentissimo e un top che a fatica reprimeva il suo splendido seno duro come il marmo. Come ho già detto, lei adesso possiede tutto ciò che avevo io, soldi, casa, macchina. E a me sembra giusto così. E’ lei che comanda. E a lei piace spendere i soldi. Ha comprato tante cose da quando si è impadronita dei miei soldi. Adesso ad esempio, ha due bracciali d’oro, degli splendidi orecchini con un brillante costosissimo e vari anelli, tra cui un diamante. Ha speso una fortuna ma è lei il diamante più prezioso.
Abbiamo fatto un giro sulla spiaggia tenendoci per mano come due innamorati e ogni tanto si fermava per baciarmi. Ha poi deciso di trascorrere la serata in un pub e ancora una volta lei è stata la più ammirata. Purtroppo, anche lei ha cominciato a guardarsi intorno e il suo sguardo si è posato su due aitanti giovani di circa 25 anni che hanno capito l’antifona e si sono avvicinati. Uno dei due ha fatto le presentazioni
“ Buonasera. Io sono Marco e lui è il mio amico Stefano. Ho visto che ci guardavi. Ci conosciamo?” Lucrezia ha dato loro la mano
“ Salve ragazzi. Io sono Lucrezia e lui è il mio fidanzato Daniele. No, non ci conosciamo ma vi stavo osservando perché siete molto carini”
“ Grazie Lucrezia. Tu invece sei bellissima” le dice Marco incurante della mia presenza
“ Sì, credo proprio di essere bellissima” risponde Lucrezia conscia del proprio aspetto fisico “Che ne direste di concludere la serata a casa mia?”
“ E lui?” chiede l’altro indicandomi. Lucrezia sorride
“ Siamo una coppia aperta”
“ Va bene. Se va bene a lui”
“ Ragazzi, prima di andare, lo avete capito che io non sono una femmina biologica?” I due si guardano smarriti
“ Vuoi dire che tu sei…”
“ Sono una trans”
“ Oh Dio santo! No, non l’avevamo capito. Sei così bella che pensavamo fossi una modella o qualcosa del genere”
“ Beh, questo cambia un po’ le carte in tavola” Lucrezia si alza e avvicina la sua bocca a quello che si chiama Stefano che non si scansa e poi bacia Marco mentre io avrei voglia di mettermi a piangere. I due si guardano di nuovo ed è evidente che la mia bellissima padrona con quel bacio glie l’ha fatto diventare di marmo in quanto la loro erezione è visibile anche coi pantaloni indosso
“ Allora ragazzi, che ne dite”
“ Dico che è stato il più bel bacio della mia vita ma noi siamo solo attivi. Capisci?”
“ Per me non c’è problema. Ho un culetto che brama dalla voglia di prendere un bel cazzo visto che il mio fidanzato con me è solo passivo”
“ Permetti solo un minuto? Vorrei parlare col mio amico”
“ D’accordo” Li vedo allontanarsi e Lucrezia mi osserva seria “Tu non fare un fiato altrimenti sono botte” Le lacrime non possono più resistere e scoppio a piangere. Ma devo obbedire
“ Come lei vuole padrona” Intanto i due ragazzi sono tornati al nostro tavolo
“ Ok, per noi va bene. Ma solo attivi, chiaro? Il cazzo non ci interessa”
“ Ma interessa me anche se non potete immaginare cosa vi perdete. Avete una macchina?”
“ Sì, è parcheggiata qui fuori”
“ Bene. Allora direi di uscire. Voi ci seguirete” Dopo alcuni minuti siamo in macchina mentre i due ci seguono a distanza ravvicinata. Tempo dieci minuti e siamo arrivati, Facciamo entrare i due ragazzi e Lucrezia si avvicina a loro cominciando a baciare prima uno e poi l’altro. E’ il turno di Marco e la mia bellissima padrona inizia a spogliarlo. Ha il cazzo dritto e non potrebbe essere altrimenti. Un bacio della mia padrona farebbe resuscitare i morti. Non ha una misura enorme ma credo sia intorno ai 15 centimetri. Il ragazzo le toglie il top e le splendide tette della mia fidanzata dominante vengono fuori e lui le lecca avidamente. Quanto vorrei essere al suo posto. Sempre più in preda all’eccitazione, Marco la tocca dappertutto. Lucrezia si china e comincia a prenderglielo in bocca mentre anche Stefano si è ormai spogliato e anche lui ce l’ha dritto. Lei alterna i due cazzi e poi se li mette in bocca entrambi fino a farli venire in un fiume di sborra” I due ansimano
“ Non immaginavo che potessi ricevere un pompino del genere. Sei un’artista” le dice Stefano e Marco annuisce
“ Meravigliosa. Peccato che non mi piacciono i cazzi”
“ Spero che in compenso ti piaccia il mio adorabile culetto” Stefano sorride
“ Mi piace, eccome se mi piace. Dacci solo qualche minuto di riposo perché ce ne siamo venuti adesso” Vedo la mia adorata padrona andare verso di lui
“ Qualche minuto? Questo vale per le altre, tesoro. Io faccio resuscitare i morti” dice loro iniziando a baciarli e a toccarli. E’ impossibile resistere a quel concentrato di sensualità e in breve i loro cazzi diventano di nuovo turgidi. La mia padrona sorride “Che vi avevo detto ragazzi? Bene, adesso fatemi vedere che stalloni siete” Si spoglia e si mette a pecora. Uno dei ragazzi inizia a montarla mentre l’altro le mette di nuovo il cazzo in bocca. Non posso vedere una scena del genere. Io l’amo da morire e vederla godere con quei due mi sta facendo piangere lacrime amare. Sto per andarmene ma la mia padrona si toglie il cazzo dalla bocca e mi apostrofa duramente
“ Tu rimani qui. Voglio essere guardata” E’ un ordine della mia padrona e devo obbedire. Anche perché lei è una grande esperta di arti marziali ed è dotata di una forza fuori dal comune e mi picchierebbe senza pietà.
Mi inginocchio e continuo a guardare mentre le lacrime scendono sempre più copiose.


scritto il
2023-03-21
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