Una trans bellissima e dominante Terza parte
di
Valerio sissy
genere
trans
Vi ricordate di me? Sono Daniele, ricco ragazzo che ha conosciuto Lucrezia, bellissima e dotatissima trans che mi ha fatto suo schiavo e di cui sono diventato il fidanzato. Le obbedisco come un cagnolino anche perché ho una paura pazzesca di lei visto che è un’esperta di arti marziali e ha una forza fisica enorme. Basta che mi guardi storto e me la faccio sotto dalla paura. Ha preteso tutti i miei soldi, la casa e la macchina e adesso devo chiederle anche un euro per un caffè ma l’importante per me è che lei non mi lasci perché sono innamorato pazzo di lei. Ovviamente, lei può avere tutti gli uomini che vuole e ogni tanto ne porta qualcuno a casa e mi fa soffrire di gelosia perché pretende che io assista a quando si incula quei maschi fortunati o quando glie lo mette in bocca. Per lei rimorchiare un maschio è facilissimo perché è di una bellezza fuori dal comune e le basta schioccare le dita per avere chiunque ai suoi piedi. Un corpo splendido, alta 1.84 più gli immancabili tacchi a spillo che la rendono inarrivabile, un viso perfetto sempre truccato alla perfezione. Impossibile resisterle.
Comunque, stamattina sono su di giri perché è sabato e non devo lavorare e forse potrò trascorrere tutta la giornata con la signorina Lucrezia. Le preparo la colazione e glie la porto a letto. La sveglio con un tenero bacio sulla bocca
“ Padrona, la sua colazione è pronta” Mi sorride e mi accarezza
“ Bravo schiavetto. Su, comincia a darti da fare”
“ Subito padrona” Mentre lei inizia a fare colazione, io so ciò che devo fare. Comincio a baciare tutto il suo corpo e presto arrivo sul suo enorme cazzo che è già pronto. Lo lecco con tutto l’amore possibile e poi lo ingoio. Se lei non dovesse essere soddisfatta del pompino, potrebbe picchiarmi e l’ultima volta che lo ha fatto è stato tremendo. Mi ha dato una decina di schiaffi tremendi tanto che sono svenuto e mi sono svegliato diverse ore dopo. Il cazzo di Lucrezia è talmente grosso che non c’entra nella mia bocca e quindi devo alternare ingoio e leccate. Ci starei ore ma sento che sta per venire. La sua mano sul mio collo mi dà il ritmo e finalmente sento il suo piacere. Questo è il primo pompino della giornata ed è anche quello con una quantità di sperma superiore agli altri e me lo godo con immenso piacere. Il sapore è delizioso e poi posso pulire con la lingua quel cazzo possente. Alzo lo sguardo su di lei e sento lo schioccare delle dita. Significa che la mia meravigliosa padrona ha voglia di fumare e corro a prenderle una sigaretta, la metto tra le sue splendide labbra e glie l’accendo
“ Ho deciso di usarti come portacenere. Apri la bocca” Non me lo faccio ripetere e inizio a ingoiare la cenere della sua sigaretta e sono felice di poterle essere utile. Quando ha finito mi sputa in bocca e poi mi spegne la sigaretta sulla lingua
“ Grazie padrona” le dico
“ Dai, voglio andare a fare la doccia” Oh, so cosa vuol dire e per me è un momento meraviglioso. Entriamo nella doccia e comincio a insaponarle tutto il corpo e mi soffermo sui senni massaggiandoglieli a lungo. Sono meravigliosi, duri come il marmo. Poi mi ferma “In ginocchio, devo pisciare”
“ Subito padrona” Prendo con le dita il suo cazzone e lo dirigo verso la mia bocca. Mi usa sempre come cesso ma per me è un grande onore bere l’urina della mia meravigliosa padrona. La vedo sorridere soddisfatta. E’ conscia del mio amore e del suo enorme potere su di me. Riprendo a insaponarla e naturalmente mi inginocchio quando è ora di insaponare quel meraviglioso cazzo. Avrei voglia di riprenderlo in bocca ma vedo che si scansa
“ Stai diventando troppo voglioso. Sei proprio una troietta. Più tardi. Adesso leccami il culo”
“ Sì padrona” Mi metto nella giusta posizione e inizio a far entrare la mia lingua nel suo splendido orifizio. Sono diventato bravo e la sento mugolare di piacere. Leccandole il culo, anche il suo cazzo diventa di nuovo turgido. Mi fa infatti tornare davanti a lei e me lo indica. Mi getto sul cazzo della mia amata come potrebbe fare un affamato con un piatto di pasta
“ Bravo il mio succhiacazzi. Stai diventando uno schiavetto obbediente. Se continui così potrei anche tenerti con me”
“ Farò di tutto per rimanere con lei. Io la amo, mia bellissima padrona” Mi stringo a lei. Solo il pensiero di perderla mi fa sentire male. Ma intanto il suo bel cazzo sussulta per la seconda volta in pochi minuti. E anche stavolta ingoio tutto. Mi afferra e mi bacia
“ Non puoi proprio fare a meno di me”
“ No padrona. Senza di lei non posso vivere” Mi bacia di nuovo. Ho il cazzo durissimo e lei lo guarda soddisfatta
" Vuoi venirtene?"
" Voglio quello che vuole lei”
“ Vediamo se mi ami come dici. Ho in mente una cosa. Adesso usciamo dalla doccia e asciuga il mio corpo” Obbedisco ma sono un po’ agitato. Cosa avrà in mente la mia padrona? Mi ordina di rimanere nudo in ginocchio e lei entra in camera da letto. Attendo sempre più agitato e finalmente esce dalla nostra stanza. Ed è una visione. Dire che è bellissima non rende bene l’idea. E’ semplicemente perfetta e sensuale alla massima potenza. Ha indossato un pantalone di lattice rosso aderentissimo e un top che a malapena copre solo una parte dei suoi floridi seni. Ai piedi ha stivali alti fino al ginocchio naturalmente coi tacchi altissimi e a spillo. Il suo volto è truccato alla perfezione a cominciare dalla sua bocca rossa. Sono senza parole ma per me è quasi una prassi perché ogni volta che si presenta ai miei occhi è bella da perdere il fiato. Mi fa cenno di alzarmi e come al solito mi sento tremendamente minuscolo al suo confronto. Le arrivo ai seni ed è davvero umiliante per me sapere che lei è migliore di me in tutto. E’ più intelligente di me, è ovviamente mille volte più bella, possiede almeno tre volte la mia forza fisica, è autoritaria. Io posso solo ambire al ruolo di schiavo e ringrazio il cielo un milione di volte al giorno che lei mi consideri anche una specie di fidanzato. Schiocca le dita e corro a prenderle una sigaretta ma mentre glie la sto per accendere mi blocca il polso. Conosco la sua forza e so che potrebbe spezzarmelo senza fatica
“ Adesso facciamo un gioco, schiavetto. Vediamo se tu mi desideri come dici. Voglio che tu, senza toccarti, te ne venga soltanto osservandomi. Sono talmente bella e sexy che potresti farcela. Se non ci riuscirai entro un minuto, ti punirò duramente. Altrimenti avrai una ricompensa” Oh mio Dio, ma come farò? Mi sembra assurdo. La guardo mentre fuma in tutta la sua sensualità. Quanto è bella! Mi sorride e il mio cazzetto inizia a crescere. Immagino di toccare il suo corpo perfetto, il suo sedere delizioso e di prendere in bocca il suo meraviglioso cazzo. La guardo, bellissima e sexy come lei aveva detto di essere e il mio cazzo diventa sempre più duro. Immagino di poter essere tra le sue braccia e di essere baciato e sento che posso farcela. La sua bocca rossa disegna nuvole col fumo della sigaretta mentre si sistema i capelli. Il suo corpo strizzato nei pantaloni di lattice è incredibilmente sensuale e forte. Poi sento la sua voce “Adesso schiavo. Voglio che tu venga adesso” La sua voce così autoritaria mi dà il colpo di grazia ed emetto un flotto di sperma inusitato. E’ incredibile! Solo guardando quella meravigliosa creatura e ascoltando la sua voce me ne sono venuto. Lei si avvicina soddisfatta
“ Lo sapevo che ce l’avresti fatta. Tu non puoi resistermi” Mi inginocchio ai suoi piedi e glie li bacio con devozione
“ No padrona, non posso resisterle. Lei è una dea” Mi fa cenno di rialzarmi e mi afferra il viso con le sue mani. Si deve abbassare parecchio considerando l’enorme differenza di altezza e poi sento le sue labbra sopra le mie
“ Ti porterò a pranzo fuori. Sei contento?”
“ Oh sì padrona. Sono felicissimo” le dico gettando le mie braccia sul suo collo. Lei mi bacia nuovamente facendomi assaggiare il suo rossetto
“ Lo sai che vestita così farò rigirare tutti, vero?”
“ Lo so padrona. Ed è giusto. Lei è bellissima. Quale uomo non la desidererebbe?”
“ Ora vai a vestirti. Dopodiché usciamo. Voglio godermi questo sabato” E me lo godrò anche io insieme a questa meravigliosa creatura. Se avevo ancora qualche dubbio, oggi ho compreso quanto è grande il suo potere su di me. Potrebbe farmi fare qualsiasi cosa e io le obbedirei sperando che lei sia soddisfatta di me e che mi conceda di succhiare il suo cazzo o che me lo metta interamente nel culo per farmi sentire di sua proprietà. E ormai io posso considerarmi una cosa di sua proprietà. La amo immensamente e lei può tutto su di me. Farei qualsiasi cosa pur di rimanere lo schiavo di Lucrezia e posso solo sperare che lei mi voglia ancora a lungo accanto a sé.
Comunque, stamattina sono su di giri perché è sabato e non devo lavorare e forse potrò trascorrere tutta la giornata con la signorina Lucrezia. Le preparo la colazione e glie la porto a letto. La sveglio con un tenero bacio sulla bocca
“ Padrona, la sua colazione è pronta” Mi sorride e mi accarezza
“ Bravo schiavetto. Su, comincia a darti da fare”
“ Subito padrona” Mentre lei inizia a fare colazione, io so ciò che devo fare. Comincio a baciare tutto il suo corpo e presto arrivo sul suo enorme cazzo che è già pronto. Lo lecco con tutto l’amore possibile e poi lo ingoio. Se lei non dovesse essere soddisfatta del pompino, potrebbe picchiarmi e l’ultima volta che lo ha fatto è stato tremendo. Mi ha dato una decina di schiaffi tremendi tanto che sono svenuto e mi sono svegliato diverse ore dopo. Il cazzo di Lucrezia è talmente grosso che non c’entra nella mia bocca e quindi devo alternare ingoio e leccate. Ci starei ore ma sento che sta per venire. La sua mano sul mio collo mi dà il ritmo e finalmente sento il suo piacere. Questo è il primo pompino della giornata ed è anche quello con una quantità di sperma superiore agli altri e me lo godo con immenso piacere. Il sapore è delizioso e poi posso pulire con la lingua quel cazzo possente. Alzo lo sguardo su di lei e sento lo schioccare delle dita. Significa che la mia meravigliosa padrona ha voglia di fumare e corro a prenderle una sigaretta, la metto tra le sue splendide labbra e glie l’accendo
“ Ho deciso di usarti come portacenere. Apri la bocca” Non me lo faccio ripetere e inizio a ingoiare la cenere della sua sigaretta e sono felice di poterle essere utile. Quando ha finito mi sputa in bocca e poi mi spegne la sigaretta sulla lingua
“ Grazie padrona” le dico
“ Dai, voglio andare a fare la doccia” Oh, so cosa vuol dire e per me è un momento meraviglioso. Entriamo nella doccia e comincio a insaponarle tutto il corpo e mi soffermo sui senni massaggiandoglieli a lungo. Sono meravigliosi, duri come il marmo. Poi mi ferma “In ginocchio, devo pisciare”
“ Subito padrona” Prendo con le dita il suo cazzone e lo dirigo verso la mia bocca. Mi usa sempre come cesso ma per me è un grande onore bere l’urina della mia meravigliosa padrona. La vedo sorridere soddisfatta. E’ conscia del mio amore e del suo enorme potere su di me. Riprendo a insaponarla e naturalmente mi inginocchio quando è ora di insaponare quel meraviglioso cazzo. Avrei voglia di riprenderlo in bocca ma vedo che si scansa
“ Stai diventando troppo voglioso. Sei proprio una troietta. Più tardi. Adesso leccami il culo”
“ Sì padrona” Mi metto nella giusta posizione e inizio a far entrare la mia lingua nel suo splendido orifizio. Sono diventato bravo e la sento mugolare di piacere. Leccandole il culo, anche il suo cazzo diventa di nuovo turgido. Mi fa infatti tornare davanti a lei e me lo indica. Mi getto sul cazzo della mia amata come potrebbe fare un affamato con un piatto di pasta
“ Bravo il mio succhiacazzi. Stai diventando uno schiavetto obbediente. Se continui così potrei anche tenerti con me”
“ Farò di tutto per rimanere con lei. Io la amo, mia bellissima padrona” Mi stringo a lei. Solo il pensiero di perderla mi fa sentire male. Ma intanto il suo bel cazzo sussulta per la seconda volta in pochi minuti. E anche stavolta ingoio tutto. Mi afferra e mi bacia
“ Non puoi proprio fare a meno di me”
“ No padrona. Senza di lei non posso vivere” Mi bacia di nuovo. Ho il cazzo durissimo e lei lo guarda soddisfatta
" Vuoi venirtene?"
" Voglio quello che vuole lei”
“ Vediamo se mi ami come dici. Ho in mente una cosa. Adesso usciamo dalla doccia e asciuga il mio corpo” Obbedisco ma sono un po’ agitato. Cosa avrà in mente la mia padrona? Mi ordina di rimanere nudo in ginocchio e lei entra in camera da letto. Attendo sempre più agitato e finalmente esce dalla nostra stanza. Ed è una visione. Dire che è bellissima non rende bene l’idea. E’ semplicemente perfetta e sensuale alla massima potenza. Ha indossato un pantalone di lattice rosso aderentissimo e un top che a malapena copre solo una parte dei suoi floridi seni. Ai piedi ha stivali alti fino al ginocchio naturalmente coi tacchi altissimi e a spillo. Il suo volto è truccato alla perfezione a cominciare dalla sua bocca rossa. Sono senza parole ma per me è quasi una prassi perché ogni volta che si presenta ai miei occhi è bella da perdere il fiato. Mi fa cenno di alzarmi e come al solito mi sento tremendamente minuscolo al suo confronto. Le arrivo ai seni ed è davvero umiliante per me sapere che lei è migliore di me in tutto. E’ più intelligente di me, è ovviamente mille volte più bella, possiede almeno tre volte la mia forza fisica, è autoritaria. Io posso solo ambire al ruolo di schiavo e ringrazio il cielo un milione di volte al giorno che lei mi consideri anche una specie di fidanzato. Schiocca le dita e corro a prenderle una sigaretta ma mentre glie la sto per accendere mi blocca il polso. Conosco la sua forza e so che potrebbe spezzarmelo senza fatica
“ Adesso facciamo un gioco, schiavetto. Vediamo se tu mi desideri come dici. Voglio che tu, senza toccarti, te ne venga soltanto osservandomi. Sono talmente bella e sexy che potresti farcela. Se non ci riuscirai entro un minuto, ti punirò duramente. Altrimenti avrai una ricompensa” Oh mio Dio, ma come farò? Mi sembra assurdo. La guardo mentre fuma in tutta la sua sensualità. Quanto è bella! Mi sorride e il mio cazzetto inizia a crescere. Immagino di toccare il suo corpo perfetto, il suo sedere delizioso e di prendere in bocca il suo meraviglioso cazzo. La guardo, bellissima e sexy come lei aveva detto di essere e il mio cazzo diventa sempre più duro. Immagino di poter essere tra le sue braccia e di essere baciato e sento che posso farcela. La sua bocca rossa disegna nuvole col fumo della sigaretta mentre si sistema i capelli. Il suo corpo strizzato nei pantaloni di lattice è incredibilmente sensuale e forte. Poi sento la sua voce “Adesso schiavo. Voglio che tu venga adesso” La sua voce così autoritaria mi dà il colpo di grazia ed emetto un flotto di sperma inusitato. E’ incredibile! Solo guardando quella meravigliosa creatura e ascoltando la sua voce me ne sono venuto. Lei si avvicina soddisfatta
“ Lo sapevo che ce l’avresti fatta. Tu non puoi resistermi” Mi inginocchio ai suoi piedi e glie li bacio con devozione
“ No padrona, non posso resisterle. Lei è una dea” Mi fa cenno di rialzarmi e mi afferra il viso con le sue mani. Si deve abbassare parecchio considerando l’enorme differenza di altezza e poi sento le sue labbra sopra le mie
“ Ti porterò a pranzo fuori. Sei contento?”
“ Oh sì padrona. Sono felicissimo” le dico gettando le mie braccia sul suo collo. Lei mi bacia nuovamente facendomi assaggiare il suo rossetto
“ Lo sai che vestita così farò rigirare tutti, vero?”
“ Lo so padrona. Ed è giusto. Lei è bellissima. Quale uomo non la desidererebbe?”
“ Ora vai a vestirti. Dopodiché usciamo. Voglio godermi questo sabato” E me lo godrò anche io insieme a questa meravigliosa creatura. Se avevo ancora qualche dubbio, oggi ho compreso quanto è grande il suo potere su di me. Potrebbe farmi fare qualsiasi cosa e io le obbedirei sperando che lei sia soddisfatta di me e che mi conceda di succhiare il suo cazzo o che me lo metta interamente nel culo per farmi sentire di sua proprietà. E ormai io posso considerarmi una cosa di sua proprietà. La amo immensamente e lei può tutto su di me. Farei qualsiasi cosa pur di rimanere lo schiavo di Lucrezia e posso solo sperare che lei mi voglia ancora a lungo accanto a sé.
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