Letto a tre piazze
di
gfranco
genere
trio
Due sorelle, entrambe carine. Erano gemelle e si somigliavano molto tra loro. Le divideva solo qualche neo sul corpo, in più o in meno, per il resto potevano essere confuse tra loro e persino i genitori a volte si sbagliavano nel riconoscerle.
Lorella e Lidia erano belline, un corpo stupendo e due seni da concorso. Dicono che i gemelli spesso hanno gli stessi desideri e e le stesse sensazioni. Era ancora capitato che provassero affetto per lo stesso ragazzo, ma per non farsi un torto decidevano spesso di non coinvolgerlo nelle loro storie d'amore, dato che una sola ne sarebbe risultata vincitrice. Poi per evitare di soffrire o di restare insoddisfatte decisero di scambiarsi i ruoli e spesso la cosa era intrigante, se non piacevole.
Ugo, un compagno dell'ultimo anno delle superiori era diventato il loro sogno. Il ragazzo veniva a fare i compiti a casa loro e una volta che la Lidia si era assentata, tra lui e l'altre c'era stata una lezione infuocata. Ugo aveva baciato la ragazza e di fatto si erano messi assieme. Per quanto biricchina, la Lorella era più pudica della Lidia e si lasciava andare alle toccatine di Ugo senza strafare e raccontava tutto alla sorella, che essendo di libere vedute al posto suo sarebbe andata oltre e non solo.
Un giorno l'Ugo andò a casa loro e in assenza della Lorella, l'altra si sostituì a lei. Lo aveva portato a letto e aprendo le gambe si era lasciata penetrare, con grande soddisfazione e piacere: amava farsi penetrare e lo aveva fatto con altri, persino con il cugino che era più vecchio di lei di dieci anni. Durante l'orgasmo sembrava una indemoniata, tanto era bello ricevere nella vagina quel pene. Lui le era venuto sui seni e la ragazza felice si era spalmata lo sperma sul ventre e sulla parte davanti del corpo.
Ugo era soddisfatto, quella che lui credeva la Lorella era una ragazza calda, a cui piaceva fare l'amore. Fino a prima aveva quasi creduto l'incontrario, almeno da come la ragazza si comportava con lui.
Quando le due ragazze si parlarono, quasi litigarono. Alla fine decisero che entrambe avrebbero fatto l'amore con Ugo, rendendolo edotto di quanto stava per succedere ed evitando inutili e dolorosi scambi.
Un giorno la Lorella portò il ragazzo in camera. La Lidia, già nuda era sotto le coperte, si spogliò pure lei e grande fu lo stupore di Ugo. Le due sorelle avevano deciso di concedersi entrambe e per lui era un colpo di fortuna. Credeva che certe cose succedessero solo al supermercato quando si acquistano due prodotti e si paga solo uno. Entrambe si misero a masturbarlo dandosi a volte il turno. Poi la Lorella si girò e gli chiese di penetrarla, ma con dolcezza perchè era vergine. L'Ugo si ricordò dell'inghippo, l'altra Lorella (che poi era la Lidia) non era vergine, anzi nel penetrarla aveva trovato il buchino fin troppo percorribile.
La Lidia, dopo averlo messo in bocca e preso in mano il pene del ragazzo l'aveva aiutato a centrare la vagina della sorella. La Lorella all'inizio aveva provato un leggero dolore, ma poi il pene era entrato. Intanto la sorella mettendosi sopra, quasi in piedi si faceva leccare la vagina. Il pene entrava spedito e la Lella provava un forte orgasmo. Poi tolto il pene, la Lidia lo aveva preso e se lo era messo in bocca, per poi ingoiare tutto lo sperma. Non contenta baciò la Lorella e travasò nella sua bocca parte dello sperma. Ugo era felice, ma non era facile accontentare assieme tutte e due. A volte usciva con l'una o con l'altra e se si trattava di fare l'amore le due ragazze se lo scambiavano senza problemi. L'Ugo aveva imparato a conoscerle: la Lidia da nuda aveva una decina di nei in più tra il pube e la pancia, quindi nel chiamarle per nome, almeno da spogliate non sbagliava più persona. La Lorella era più dolce e riflessiva, la Lidia più ruspante e calda, amava il pisello e non si perdeva in quelle che riteneva inutile chiaccere. E l'Ugo? Spompato come non mai, con due sanguisughe che da lui pretendevano di tutto e lo mettevano continuamente in crisi. Aveva voluto la bicicletta? Ed ora doveva imparare a pedalare.
Lorella e Lidia erano belline, un corpo stupendo e due seni da concorso. Dicono che i gemelli spesso hanno gli stessi desideri e e le stesse sensazioni. Era ancora capitato che provassero affetto per lo stesso ragazzo, ma per non farsi un torto decidevano spesso di non coinvolgerlo nelle loro storie d'amore, dato che una sola ne sarebbe risultata vincitrice. Poi per evitare di soffrire o di restare insoddisfatte decisero di scambiarsi i ruoli e spesso la cosa era intrigante, se non piacevole.
Ugo, un compagno dell'ultimo anno delle superiori era diventato il loro sogno. Il ragazzo veniva a fare i compiti a casa loro e una volta che la Lidia si era assentata, tra lui e l'altre c'era stata una lezione infuocata. Ugo aveva baciato la ragazza e di fatto si erano messi assieme. Per quanto biricchina, la Lorella era più pudica della Lidia e si lasciava andare alle toccatine di Ugo senza strafare e raccontava tutto alla sorella, che essendo di libere vedute al posto suo sarebbe andata oltre e non solo.
Un giorno l'Ugo andò a casa loro e in assenza della Lorella, l'altra si sostituì a lei. Lo aveva portato a letto e aprendo le gambe si era lasciata penetrare, con grande soddisfazione e piacere: amava farsi penetrare e lo aveva fatto con altri, persino con il cugino che era più vecchio di lei di dieci anni. Durante l'orgasmo sembrava una indemoniata, tanto era bello ricevere nella vagina quel pene. Lui le era venuto sui seni e la ragazza felice si era spalmata lo sperma sul ventre e sulla parte davanti del corpo.
Ugo era soddisfatto, quella che lui credeva la Lorella era una ragazza calda, a cui piaceva fare l'amore. Fino a prima aveva quasi creduto l'incontrario, almeno da come la ragazza si comportava con lui.
Quando le due ragazze si parlarono, quasi litigarono. Alla fine decisero che entrambe avrebbero fatto l'amore con Ugo, rendendolo edotto di quanto stava per succedere ed evitando inutili e dolorosi scambi.
Un giorno la Lorella portò il ragazzo in camera. La Lidia, già nuda era sotto le coperte, si spogliò pure lei e grande fu lo stupore di Ugo. Le due sorelle avevano deciso di concedersi entrambe e per lui era un colpo di fortuna. Credeva che certe cose succedessero solo al supermercato quando si acquistano due prodotti e si paga solo uno. Entrambe si misero a masturbarlo dandosi a volte il turno. Poi la Lorella si girò e gli chiese di penetrarla, ma con dolcezza perchè era vergine. L'Ugo si ricordò dell'inghippo, l'altra Lorella (che poi era la Lidia) non era vergine, anzi nel penetrarla aveva trovato il buchino fin troppo percorribile.
La Lidia, dopo averlo messo in bocca e preso in mano il pene del ragazzo l'aveva aiutato a centrare la vagina della sorella. La Lorella all'inizio aveva provato un leggero dolore, ma poi il pene era entrato. Intanto la sorella mettendosi sopra, quasi in piedi si faceva leccare la vagina. Il pene entrava spedito e la Lella provava un forte orgasmo. Poi tolto il pene, la Lidia lo aveva preso e se lo era messo in bocca, per poi ingoiare tutto lo sperma. Non contenta baciò la Lorella e travasò nella sua bocca parte dello sperma. Ugo era felice, ma non era facile accontentare assieme tutte e due. A volte usciva con l'una o con l'altra e se si trattava di fare l'amore le due ragazze se lo scambiavano senza problemi. L'Ugo aveva imparato a conoscerle: la Lidia da nuda aveva una decina di nei in più tra il pube e la pancia, quindi nel chiamarle per nome, almeno da spogliate non sbagliava più persona. La Lorella era più dolce e riflessiva, la Lidia più ruspante e calda, amava il pisello e non si perdeva in quelle che riteneva inutile chiaccere. E l'Ugo? Spompato come non mai, con due sanguisughe che da lui pretendevano di tutto e lo mettevano continuamente in crisi. Aveva voluto la bicicletta? Ed ora doveva imparare a pedalare.
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