Battona per caso
di
gfranco
genere
esibizionismo
Era uscita dalla discoteca ed aveva litigato con il fidanzato. Lui stanco dei suoi capricci l'aveva lasciata a piedi, tanto più che ubriaca stava dandogli fastidio.
La Luana era agitata, le scarpe le facevano male e camminava da sola verso casa. Aveva trovato una panchina, si era seduta e in maniera incosciente, non aveva paura di essere sola di notte. Aveva oscenamente aperto le gambe e si era fatta la pipì adosso, quindi si era tolta gli slip bagnati e li aveva gettati nel vicino cestino delle immondizie. Chissà la mattina i commenti di chi li avrebbe visti tra cartacce e bicchieri di plastica.
Si era fermato in auto un signore, sui quaranta anni, un bel signore elegante ed educato. Lei sui venti anni, bella, alta e bionda aveva attirato la sua attenzione e aprendo le gambe le faceva vedere direttamente la vagina leggermente pelosa.
Credendola una delle solite prostitute della zona che si prostituivano all'aperto e quasi di nascosto, le aveva chiesto la tariffa e il suo nome. Stava per arrabbiarsi...scambiata per una prostituta, lei che si atteggiava spesso a grande signora. Ma dentro di se, forse complice una leggera sbornia c'era l'intenzione di vendicarsi per il comportamento del fidanzato...e cosa meglio che farlo cornuto. Quindi rispose subito che per cento euro lo avrebbe accontentato in tutto, l'anale nò. Salita in auto, lui le chiese con delicatezza se voleva fermarsi a casa sua e di corsa accettò, finalmente un uomo e non quel cornuto del suo ragazzo. Salirono, chiese subito i soldi e ricevette due banconote da cinquanta euro. Le mise in borsa, come era facile fare i soldi con le gambe aperte...una vera e propria risorsa economica. Si sarebbe comperata un vestitino. Poi si spogliò e già senza slip fece all'uomo una strana impressione: una battona bella, ma già pronta a consumare altre marchette.
Lui prese un preservativo lo infilò e aprendole le gambe la penetrò. Strana prostituta si lasciava baciare e toccare ovunque, quel pisello entrava e lei godeva, l'impressione era che godesse sul serio e non per finta come fanno le battone, forse era inesperta o alle prime armi.
Poi, mentre era prossima ad urlare per quel grosso pene, più grosso di quello dell'imbecille del fidanzato, lui lo tolse dalla infuocata vagina e le venne sulla peluria che la circondava. Luana con un dito ne assaggiò qualche goccia, lasciando perplesso il presunto cliente. Forse aveva caricato una matta...
Veramente una bella chiavata con una giovane ragazza ed anche bellina, con un fisico niente male. Poi lei si addormentò di colpo, stava per smaltire la sbornia e si mise a russare. L'uomo lasciò fare e si coricò di fianco e sentì la ragazza avvicinarsi, come per essere abbracciata. La mattina, come niente fosse la Luana si rivestì, andò al bagno e se ne andò dandogli un bacio. Tornando in cucina lui vide sul tavolo un biglietto e due banconote da cinquanta euro l'una. Lesse il biglietto per capire che strana prostituta o pazza aveva portato in casa. Rimase stupito: non sono una prostituta, ero leggermente bevuta, avevo litigato col fidanzato e ho voluto fargli un torto. Ho passato una bella notte, ti dò il mio numero di cellulare e telefonami ogni tanto, ho deciso di lasciare quel cretino e così io e te possiamo divertirci, senza che qualcuno mi abbandoni come una scema in discoteca...ciao e mi chiamo Luana. Spero ti sia piaciuta la mia vagina, ma credo che neanche il resto non sia male. Comunque grazie per i cento euro che ti ridò indietro...non sapevo di valere così tanto per mezza ora d'amore, anche se ci ho messo tutto il mio impegno. D'ora in poi, tutto gratis e qualche esperimento nuovo. Non pensare male di me, sono una ragazza normale e se ero senza slip, solo perchè poco prima li avevo cestinati, ma non è mia abitudine farlo e ti prometto che la prossima volta saranno di colore rosso e ti piaceranno. Pensaci e non perdere il numero del mio telefonino...non è uno scherzo.
La Luana era agitata, le scarpe le facevano male e camminava da sola verso casa. Aveva trovato una panchina, si era seduta e in maniera incosciente, non aveva paura di essere sola di notte. Aveva oscenamente aperto le gambe e si era fatta la pipì adosso, quindi si era tolta gli slip bagnati e li aveva gettati nel vicino cestino delle immondizie. Chissà la mattina i commenti di chi li avrebbe visti tra cartacce e bicchieri di plastica.
Si era fermato in auto un signore, sui quaranta anni, un bel signore elegante ed educato. Lei sui venti anni, bella, alta e bionda aveva attirato la sua attenzione e aprendo le gambe le faceva vedere direttamente la vagina leggermente pelosa.
Credendola una delle solite prostitute della zona che si prostituivano all'aperto e quasi di nascosto, le aveva chiesto la tariffa e il suo nome. Stava per arrabbiarsi...scambiata per una prostituta, lei che si atteggiava spesso a grande signora. Ma dentro di se, forse complice una leggera sbornia c'era l'intenzione di vendicarsi per il comportamento del fidanzato...e cosa meglio che farlo cornuto. Quindi rispose subito che per cento euro lo avrebbe accontentato in tutto, l'anale nò. Salita in auto, lui le chiese con delicatezza se voleva fermarsi a casa sua e di corsa accettò, finalmente un uomo e non quel cornuto del suo ragazzo. Salirono, chiese subito i soldi e ricevette due banconote da cinquanta euro. Le mise in borsa, come era facile fare i soldi con le gambe aperte...una vera e propria risorsa economica. Si sarebbe comperata un vestitino. Poi si spogliò e già senza slip fece all'uomo una strana impressione: una battona bella, ma già pronta a consumare altre marchette.
Lui prese un preservativo lo infilò e aprendole le gambe la penetrò. Strana prostituta si lasciava baciare e toccare ovunque, quel pisello entrava e lei godeva, l'impressione era che godesse sul serio e non per finta come fanno le battone, forse era inesperta o alle prime armi.
Poi, mentre era prossima ad urlare per quel grosso pene, più grosso di quello dell'imbecille del fidanzato, lui lo tolse dalla infuocata vagina e le venne sulla peluria che la circondava. Luana con un dito ne assaggiò qualche goccia, lasciando perplesso il presunto cliente. Forse aveva caricato una matta...
Veramente una bella chiavata con una giovane ragazza ed anche bellina, con un fisico niente male. Poi lei si addormentò di colpo, stava per smaltire la sbornia e si mise a russare. L'uomo lasciò fare e si coricò di fianco e sentì la ragazza avvicinarsi, come per essere abbracciata. La mattina, come niente fosse la Luana si rivestì, andò al bagno e se ne andò dandogli un bacio. Tornando in cucina lui vide sul tavolo un biglietto e due banconote da cinquanta euro l'una. Lesse il biglietto per capire che strana prostituta o pazza aveva portato in casa. Rimase stupito: non sono una prostituta, ero leggermente bevuta, avevo litigato col fidanzato e ho voluto fargli un torto. Ho passato una bella notte, ti dò il mio numero di cellulare e telefonami ogni tanto, ho deciso di lasciare quel cretino e così io e te possiamo divertirci, senza che qualcuno mi abbandoni come una scema in discoteca...ciao e mi chiamo Luana. Spero ti sia piaciuta la mia vagina, ma credo che neanche il resto non sia male. Comunque grazie per i cento euro che ti ridò indietro...non sapevo di valere così tanto per mezza ora d'amore, anche se ci ho messo tutto il mio impegno. D'ora in poi, tutto gratis e qualche esperimento nuovo. Non pensare male di me, sono una ragazza normale e se ero senza slip, solo perchè poco prima li avevo cestinati, ma non è mia abitudine farlo e ti prometto che la prossima volta saranno di colore rosso e ti piaceranno. Pensaci e non perdere il numero del mio telefonino...non è uno scherzo.
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