Mamma a Rovigo ed io mi scopo papà.
di
helviadasola21
genere
incesti
Mamma a Rovigo da mio fratello ed io e papà casa. Mio fratello lavora a Rovigo da cinque anni, è sposato con Anna ed ora hanno avuto un bambino. Anna non ha genitori quindi mamma è andata ad aiutarli in occasione del parto. Papà lavora al catasto ed alle quattordici è libero, io sono iscritta al primo anno di università. Non ho un ragazzo dopo averne lasciato uno che era gelosissimo. Con papà ci siamo organizzati benissimo e riusciamo a fare tutto senza patemi. Ogni sera mamma ci spiega quello che dobbiamo fare il giorno successivo rendendosi un pò opprimente. Noi a dire che ce la caviamo benissimo ma lei insiste. Papà quarantacinquenne con la passione del calcetto, fisicamente è messo molto bene, io sono una ragazza normale, discretamente bella ammiratrice sfegatata di papà, andiamo molto d'accordo perché ci piacciono le stesse cose. Lui dorme nel letto grande mentre io me ne sto nella mia cameretta La prima sera non successe niente ma la seconda cominciai ad immaginare di stare a letto con lui. Mi dovetti masturbare, una eccitazione mai sentita ,neanche col primo rapporto col ragazzo che poi ho mollato. Non riuscivo a prendere sonno, mi rigiravo nel letto. ad un tratto decisi di andare in cucina a bere, indossavo il pigiama, lo tolsi ed indossai perizoma e reggiseno, mentre apro il frigo arriva papà "Gioia cosa c'è" "Nulla papà non riesco a prendere sonno"
"Stai bene" "Si sono solo un pò agitata" "Vieni sul letto con papà magari ti calmi"
mette il braccio sulla spalla e mi accompagna in camera. Appena mi tocca sento un rimescolio nella vagina ed inizio a tremare. "Gioia stai poco bene allora tremi tutta"?
"Papà non so che mi succede mi sento strana" "Distenditi ed abbracciati a papà, vedrai che ti calmi" Sentire il suo alito fresco sulla mia bocca fece aumentare il mio tremore tanto che mi strinsi fortemente a lui. La mia figa cominciava a dilatarsi ed a emettere umori, il suo cazzo non era insensibile al mio corpo. Premevo con la figa proprio sul suo cazzo. Non parlava più anche se tremavo più di prima, sentivo crescere quel cazzo,
pensavo di adagiarmi sul suo corpo, chissà che rischio, poteva mandarmi via, non volevo questo. Ci siamo fermati godendoci quel contatto senza dire una parola, anche il respiro si era fermato. Feci un passo decisivo, un bacino sulle labbra e..."Papà ti voglio tanto bene" "Gioia mia anch'io te ne voglio, non so cosa mi succede, scusami mi sto eccitando, ti sto mancando di rispetto" Colsi quell'attimo e salii sul suo corpo "Papà sto benissimo stretta a te, mi sento più donna che mai, sono eccitata" "Gioia anch'io sono eccitato, ma forse dobbiamo fermarci e non fare stupidaggini" Gli diedi una serie di bacini sulla bocca ed il suo cazzo tornò a crescere "Papà perché dobbiamo limitare questa eccitazione stasera"? "Gioia sono tuo padre" "Sei il padre ma sei un meraviglioso uomo, sei desiderabile tanto papà, lasciami fare" Non ha reagito ne ha risposto. Ho iniziato un movimento di bacino sul suo cazzo durissimo, ha iniziato a muoversi anche lui" Restiamo nudi papà ci penso io a toglierti il pigiama" Si è messo totalmente nelle mie mani. Prima ho tolto la maglietta scoprendo il suo meraviglioso petto, poi ho sfilato i calzoncini corti del pigiama e mi è apparso un obelisco a cui non ho resistito e l'ho preso in bocca. Il glande era lucido dal liquido fuoriuscito per l'eccitazione, sono tornata sulla bocca e il cazzo me lo son ritrovata nella figa. "Oh che delizia papà" "Sei speciale Gioia, è brutto dirlo in questo momento ma sei migliore della mamma" "Lasciala mamma, pensiamo a noi due" Una scopata veramente gustosa, un orgasmo simultaneo, una copiosa sborrata ed il cazzo non accennava a calmarsi, è restato durissimo, non so quanto durò la scopata successiva, ma non finiva mai, i miei orgasmi non li contavo più, concluse con un'altra meravigliosa sborrata. "Gioia sei pentita" "Pentita papà? sono letteralmente appagata e voglio che continui tutte le sere fino al ritorno di mamma.... ed anche dopo". Papà colse al volo l'occasione e disse a mamma "Io e Gioia siamo perfettamente autonomi se vuoi stare qualche giorno in più per aiutare Anna fai pure, ti amo non vedo l'ora che torni".
"Stai bene" "Si sono solo un pò agitata" "Vieni sul letto con papà magari ti calmi"
mette il braccio sulla spalla e mi accompagna in camera. Appena mi tocca sento un rimescolio nella vagina ed inizio a tremare. "Gioia stai poco bene allora tremi tutta"?
"Papà non so che mi succede mi sento strana" "Distenditi ed abbracciati a papà, vedrai che ti calmi" Sentire il suo alito fresco sulla mia bocca fece aumentare il mio tremore tanto che mi strinsi fortemente a lui. La mia figa cominciava a dilatarsi ed a emettere umori, il suo cazzo non era insensibile al mio corpo. Premevo con la figa proprio sul suo cazzo. Non parlava più anche se tremavo più di prima, sentivo crescere quel cazzo,
pensavo di adagiarmi sul suo corpo, chissà che rischio, poteva mandarmi via, non volevo questo. Ci siamo fermati godendoci quel contatto senza dire una parola, anche il respiro si era fermato. Feci un passo decisivo, un bacino sulle labbra e..."Papà ti voglio tanto bene" "Gioia mia anch'io te ne voglio, non so cosa mi succede, scusami mi sto eccitando, ti sto mancando di rispetto" Colsi quell'attimo e salii sul suo corpo "Papà sto benissimo stretta a te, mi sento più donna che mai, sono eccitata" "Gioia anch'io sono eccitato, ma forse dobbiamo fermarci e non fare stupidaggini" Gli diedi una serie di bacini sulla bocca ed il suo cazzo tornò a crescere "Papà perché dobbiamo limitare questa eccitazione stasera"? "Gioia sono tuo padre" "Sei il padre ma sei un meraviglioso uomo, sei desiderabile tanto papà, lasciami fare" Non ha reagito ne ha risposto. Ho iniziato un movimento di bacino sul suo cazzo durissimo, ha iniziato a muoversi anche lui" Restiamo nudi papà ci penso io a toglierti il pigiama" Si è messo totalmente nelle mie mani. Prima ho tolto la maglietta scoprendo il suo meraviglioso petto, poi ho sfilato i calzoncini corti del pigiama e mi è apparso un obelisco a cui non ho resistito e l'ho preso in bocca. Il glande era lucido dal liquido fuoriuscito per l'eccitazione, sono tornata sulla bocca e il cazzo me lo son ritrovata nella figa. "Oh che delizia papà" "Sei speciale Gioia, è brutto dirlo in questo momento ma sei migliore della mamma" "Lasciala mamma, pensiamo a noi due" Una scopata veramente gustosa, un orgasmo simultaneo, una copiosa sborrata ed il cazzo non accennava a calmarsi, è restato durissimo, non so quanto durò la scopata successiva, ma non finiva mai, i miei orgasmi non li contavo più, concluse con un'altra meravigliosa sborrata. "Gioia sei pentita" "Pentita papà? sono letteralmente appagata e voglio che continui tutte le sere fino al ritorno di mamma.... ed anche dopo". Papà colse al volo l'occasione e disse a mamma "Io e Gioia siamo perfettamente autonomi se vuoi stare qualche giorno in più per aiutare Anna fai pure, ti amo non vedo l'ora che torni".
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Ho inserito di tutto nella figa escluso il cazzo.
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