Battesimo del primo volo
di
Nik73
genere
prime esperienze
Sono un comandante di aereo sui voli ITA Milano Malpensa Catania Fontanarossa e faccio spesso questa tratta andata e ritorno. Sapete la vicenda di crisi dell'Alitalia. Con tutti i movimenti di personale si sono inserite nuove attività con nuovi piloti neofiti. La storia che vi racconto è piacevole perchè è un'avventura fuori programma. Un girono recente mi assegnano una primo ufficiale bellina, delicata con gli occhi azzurri e capelli neri. Aveva una bocca ed un sorriso che incantavano. Abbiamo fatto il briefing di routine e vedevo che lei si avvicinava a me per chiedere molte precisazioni. Dopo l'incontro con l'equipaggio ci siamo imbarcati ed abbiamo condotto le attività previste dalle check list fino al momento del decollo. Era il mio turno di pilotare: ho portato l'aereo 737 in pista ed ed abbiamo chiesto il take-off. Alla risposta della torre ho dato manetta ed ho chiesto alla collega di darmi una mano nel tenere il comando del motore per portarlo al massimo. Ho visto che titubava nello spingere in avanti le leve di accelerazione. Allora ho appoggiato la mia mano destra sulla sua ed insieme abbiamo accelerato ed effettuato il decollo. quando ho toccato la sua mano ho sentito un brivido che mi ha attraversato tutto il corpo. Il suo calore sembrava una scossa elettrica che mi pervadeva fino a causarmi un'erezione inaspettata. Lei era molto tesa per l'emozione del primo volo e tratteneva a stento un fremito nervoso. Pur tuttavia comunicava, con la voce strozzata, con i controllori di volo che si avvicendavano via radio. Raggiunta la quota di crociera ho inserito il pilota automatico. Abbiamo fatto i controlli di routine e continuavamo a rispondere alla radio ed a controllare che tutto fosse normale. Nei momenti di pausa ho potuto chiederle se stesse bene, se avesse problemi e perché avesse quella reazione nervosa. Lei rispose a monosillabi che era la tensione per il primo volo di linea e che era tornato tutto nella norma, di non preoccuparmi perché sarebbe stata più tranquilla in seguito. Così trascorse il tempo fino alla fase di atterraggio a Catania. Siamo stati sempre insieme a chiacchierare, la mia tentazione era di abbracciare quel corpicino esile e sentire i suoi fremiti che sembrava perdurassero. Mi venne l'idea di dirle che in questi casi del primo volo di linea nella compagnia alle "matricole" si faceva pagare un pegno e che quindi lei era in debito. Ci mettemmo a ridere, scambiandoci battute sulla posta in gioco e come sarebbe potuto avvenire il pagamento. Scherzando scherzando ci siamo affiatati e ci siamo sentiti più in sintonia per trascorrendo quelle ore di attesa per il volo di ritorno. Abbiamo rifatto le riunioni di routine con lei e poi con i colleghi comunicando che stavolta il decollo l'avrebbe effettuato il primo pilota. Lei è sbiancata un pò ma non ha profferito parola. Alla partenza solite operazioni ed al ready to take off lei mi ha guardato ansiosa ed io l'ho tranquillizzata stavolta tenendole volentieri la mano sulle manette per accelerare e portare l'aereo su seguendo tutte le operazioni del caso. Arrivati in quota abbiamo inserito l'auto pilota per i trentamila piedi. Ci siamo tolte le cinture ed io mi sono alzato per avvicinarmi al lei e parlare. Lei si mosse dal sedile e mi strinse la mano effettuando una torsione per abbracciarmi. Fu inevitabile che le nostre bocche si toccassero facendoci emettere un fremito. Allora ho riprovato a baciarla avendo, dopo qualche titubanza, una risposta positiva e voluttuosa. A quel punto le dissi di alzarsi e così ci potemmo abbracciare a lungo. io cominciai i palpeggiamenti a cui lei non si opponeva, anzi dimostrava di gradirli attaccandosi di più al mio corpo. Era un'estasi acrresciuta dalla sensazione del volo a quell'altezza. Allora le dissi sorridendo "pensi che si questo il pegno delle matricole?". Lei rispose che l'avrei gradito pure io. A quel punto, mi assicurai della chiusura della porta di ingresso e mi misi adosso a lei abbassandole i pantaloni e gli sleep e facendola adagiare sulla mia giacca. Fu un incontro di sessi e di pensieri con sensazioni nuove sulla pelle sulle bocche con un ritmo crescente fino al suo grido di godimento seguito dal mio urlo smorzato. baci e carezze non si sprecarono ed erano pieni di graditudine e voglia. In quel momento ci siamo accorti della chiamata alle cuffie e quindi abbiamo ripreso tono. Lei si sistemò alla meglio gli abiti, si rimise la giacca ed io feci altrettanto. Fu un prosieguo di dolci ed affettuose parole accompagnate da carezze a distanza. Lei affrontò l'atterraggio con grande attenzione e perizia. Ci siamo promessi di rifare tutto e meglio a terra e senza pegno.
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