Un anno senza sesso!
di
I
genere
etero
Tutto iniziò durante una cena a casa della mia ragazza, prima di iniziare però bisogna tornare un po’ indietro.
Io e la mia ragazza, Anna, stavamo insieme da un anno oramai, io ero davvero preso da lei e come darmi torto, lei era davvero stupenda, era molto bassa e fisicamente era piuttosto formosa, il suo viso era liscio ed evidenziava alla perfezione il suo lato saccente e snob, aveva dei lunghi capelli ricci e castani, grandi occhi a palla scuri che con un solo sguardo ti pietrificavano, il naso era piccolo e leggermente all’insù, le sue labbra erano allungate e davvero carnose, aveva un petto molto formoso con un seno davvero abbondante, il suo ventre invece sporgeva leggermente, le sue gambe erano piuttosto grosse e sostenevano il suo stupendo culo.
Insomma le cose andavano piuttosto bene, ma, c’era un problema, dopo un anno di relazione non avevamo ancora fatto sesso.
Inizialmente mi andava bene rispettare i suoi tempi ma dopo un po’ la mia voglia saliva e l’attesa diventava stressante, lei non era d’aiuto con i suoi vestiti appariscenti e i suoi modi di fare particolarmente eccitanti.
Purtroppo non parlo solo di sesso, in un anno sono arrivato solo a farle un ditalino nel bagno di una discoteca mentre eravamo entrambi ubriachi fradici, quella sera credevo di poter finalmente concludere qualcosa ma tornai comunque a casa deluso.
Arriviamo a questa fantomatica cena, prima di cena eravamo soli a casa sua, non era la prima volta che capitava una cosa del genere ma sentivo che qualcosa potesse andare bene quella sera, eravamo sul suo letto a pomiciare, lei era sotto di me e mi stringeva le gambe attorno ai fianchi, la situazione sembrava perfetta quindi decisi di scendere con la mano un po’ più giù e iniziai a strofinare la sua figa anche se attraverso i leggings, all’inizio sembrava apprezzasse e continuai ma poco dopo mi fermò dicendo che non era il caso di esagerare, a quel punto persi un po’ la pazienza e finimmo per litigare, eravamo alle solite, lei continuava a dire che non si sentiva pronta e che non dovevo metterle fretta, oramai ero abituato a sentire quel discorso almeno una volta a settimana.
Mentre eravamo intenti a discutere sua madre tornò a casa e ci chiamò a tavola, arrivati in cucina la tensione era palpabile, fortunatamente Cira (sua madre) non ci chiese il perché di tanto astio, sarebbe stato imbarazzante da spiegare.
Finimmo di cenare e ci spostammo tutti e tre in salone a conversare, a quel punto si erano anche calmate le acque tra me e Anna quindi procedeva tutto serenamente, però, ad un tratto Anna ricevette una chiamata, cambiò stanza per rispondere al telefono e quando tornò in salone disse che doveva raggiungere un’amica per una cosa urgente, mi chiese se preferivo tornare a casa o aspettarla li visto che a detta sua ci sarebbe voluto poco, optai per la seconda opzione e decisi di aspettarla a casa sua, alche lei uscì di casa come un razzo.
Rimasi in salone a chiacchierare con sua madre, inizialmente era una conversazione normalissima ma poi sua madre mi fece la domanda che tanto temevo, mi chiese come mai stavamo discutendo prima di cena, potevo benissimo uscire da quella situazione mentendo ma non so perché fini per dirle la vera motivazione, in effetti quando parlavo con Cira ero sempre in difficoltà, lei era una stupenda donna di 44 anni, era piuttosto alta con un fisico atletico, il suo viso era liscio e ben curato, aveva dei gonfi capelli ricci piuttosto corti di colore nero, grandi occhi scuri e rotondi, un naso piccolo e a punta, le sue labbra erano a forma di cuore ed erano molto carnose, il suo ventre era piatto e il suo seno piuttosto abbondante ma purtroppo non era neanche la metà di quello di sua figlia, mentre le sue gambe erano belle slanciate e sode ma soprattutto sostenevano il suo culone sodo che superava di gran lunga quello di sua figlia.
Ammetto che mi attraeva molto e non mi sentivo neanche in colpa, dopotutto era colpa di Anna se i miei desideri sessuali erano alle stelle e poi era solo una fantasia dopotutto.
In ogni caso quando venne a sapere di sua figlia rimase leggermente scioccata, io mi sentivo un’idiota ad averle detto la vera motivazione, però poi lei mi stupì dicendomi:
“povero ragazzo, deve essere difficile avere una ragazza così bella che non ti tocca nemmeno.”
Inizialmente lei era seduta sulla poltrona difronte al divano mentre io ero sul divano, ma subito dopo aver detto questa cosa si sposto affianco a me e appoggiò la sua mano sulla mia coscia proprio affianco al mio cazzo, non appena poso la mano il mio cazzo divenne di marmo e lei lo notò subito, spostò la mano e iniziò a massaggiarmi il cazzo, ero eccitatissimo ma dovetti comunque fermarla, ero innamorato di Anna e sarebbe stato un brutto colpo per la nostra relazione, lei capì e se ne andò in camera sua, però prima di andare disse:
“sappi che non avrai altre possibilità, non sei stupido rifletti bene su quello che vuoi.”
Rimasi seduto sul divano a pensare a quello che aveva detto per qualche minuto, continuavo a riflettere e riflettere e poi arrivai ad una conclusione, amavo Anna però volevo fare sesso e a lei non interessava dei miei bisogni.
Mi alzai e andai in camera di Cira, bussai alla porta e quando lei la aprì vidi che indossava solo dell’intimo di pizzo nero, appena mi vide sorrise e poi mi tiro dentro la stanza e mi spinse sul letto, si mise a cavalcioni sopra di me e iniziò a leccarmi il collo, era così eccitante e anche così perverso, poco dopo iniziò a togliermi i pantaloni e poi prese il mio cazzo in mano, iniziò a segarlo e nel mentre sentivo il suo caldo respiro sul mio cazzo, dopo un po’ si stufo di usare la mano e iniziò ad usare la bocca, iniziò leccando la cappella e poi lo prese in bocca, iniziò succhiando solo la punta e piano piano scendeva sempre più giù fino a prenderlo tutto in bocca, era davvero stupendo e dopo tutta quell’astinenza fini per sborrare senza nemmeno rendermene conto, riempì la sua bocca di sperma e lei dopo avermi fissato con lo sperma che colava dalla lingua lo ingoiò tutto.
Subito dopo mi disse di alzarmi e che era il momento di ricambiare il favore, si tolse le mutandine e si stese sul letto a gambe aperte, le misi due dita nella figa e iniziai a farle un ditalino, andai avanti per un po’ ma non sembrava abbastanza per lei quindi iniziai a leccarle la figa e lei iniziò a gemere, poco dopo in preda ai gemiti mi disse:
“ti pregoo, scopami!”
Non me lo feci dire due volte, ci togliemmo i pochi vestiti che avevamo ancora addosso e lei si mise a quatto zampe sul letto e io iniziai a scoparla, era fantastico e anche lei stava godendo tantissimo, dopo un po’ cambiammo posizione, lei si stese e io mi misi sopra di lei, iniziai a scoparla e nel mentre le stringevo le tette, lei finì per venire prima di me e finì il lavoro con la sua bocca, oramai ero al limite anche io e finì per riempire di sborra le sue tette.
Alla fine ci stendemmo sul letto sudati ed esausti, era stato magnifico ma la soddisfazione durò poco perché all’improvviso sentimmo la porta di casa aprirsi.
Continua ---->
Io e la mia ragazza, Anna, stavamo insieme da un anno oramai, io ero davvero preso da lei e come darmi torto, lei era davvero stupenda, era molto bassa e fisicamente era piuttosto formosa, il suo viso era liscio ed evidenziava alla perfezione il suo lato saccente e snob, aveva dei lunghi capelli ricci e castani, grandi occhi a palla scuri che con un solo sguardo ti pietrificavano, il naso era piccolo e leggermente all’insù, le sue labbra erano allungate e davvero carnose, aveva un petto molto formoso con un seno davvero abbondante, il suo ventre invece sporgeva leggermente, le sue gambe erano piuttosto grosse e sostenevano il suo stupendo culo.
Insomma le cose andavano piuttosto bene, ma, c’era un problema, dopo un anno di relazione non avevamo ancora fatto sesso.
Inizialmente mi andava bene rispettare i suoi tempi ma dopo un po’ la mia voglia saliva e l’attesa diventava stressante, lei non era d’aiuto con i suoi vestiti appariscenti e i suoi modi di fare particolarmente eccitanti.
Purtroppo non parlo solo di sesso, in un anno sono arrivato solo a farle un ditalino nel bagno di una discoteca mentre eravamo entrambi ubriachi fradici, quella sera credevo di poter finalmente concludere qualcosa ma tornai comunque a casa deluso.
Arriviamo a questa fantomatica cena, prima di cena eravamo soli a casa sua, non era la prima volta che capitava una cosa del genere ma sentivo che qualcosa potesse andare bene quella sera, eravamo sul suo letto a pomiciare, lei era sotto di me e mi stringeva le gambe attorno ai fianchi, la situazione sembrava perfetta quindi decisi di scendere con la mano un po’ più giù e iniziai a strofinare la sua figa anche se attraverso i leggings, all’inizio sembrava apprezzasse e continuai ma poco dopo mi fermò dicendo che non era il caso di esagerare, a quel punto persi un po’ la pazienza e finimmo per litigare, eravamo alle solite, lei continuava a dire che non si sentiva pronta e che non dovevo metterle fretta, oramai ero abituato a sentire quel discorso almeno una volta a settimana.
Mentre eravamo intenti a discutere sua madre tornò a casa e ci chiamò a tavola, arrivati in cucina la tensione era palpabile, fortunatamente Cira (sua madre) non ci chiese il perché di tanto astio, sarebbe stato imbarazzante da spiegare.
Finimmo di cenare e ci spostammo tutti e tre in salone a conversare, a quel punto si erano anche calmate le acque tra me e Anna quindi procedeva tutto serenamente, però, ad un tratto Anna ricevette una chiamata, cambiò stanza per rispondere al telefono e quando tornò in salone disse che doveva raggiungere un’amica per una cosa urgente, mi chiese se preferivo tornare a casa o aspettarla li visto che a detta sua ci sarebbe voluto poco, optai per la seconda opzione e decisi di aspettarla a casa sua, alche lei uscì di casa come un razzo.
Rimasi in salone a chiacchierare con sua madre, inizialmente era una conversazione normalissima ma poi sua madre mi fece la domanda che tanto temevo, mi chiese come mai stavamo discutendo prima di cena, potevo benissimo uscire da quella situazione mentendo ma non so perché fini per dirle la vera motivazione, in effetti quando parlavo con Cira ero sempre in difficoltà, lei era una stupenda donna di 44 anni, era piuttosto alta con un fisico atletico, il suo viso era liscio e ben curato, aveva dei gonfi capelli ricci piuttosto corti di colore nero, grandi occhi scuri e rotondi, un naso piccolo e a punta, le sue labbra erano a forma di cuore ed erano molto carnose, il suo ventre era piatto e il suo seno piuttosto abbondante ma purtroppo non era neanche la metà di quello di sua figlia, mentre le sue gambe erano belle slanciate e sode ma soprattutto sostenevano il suo culone sodo che superava di gran lunga quello di sua figlia.
Ammetto che mi attraeva molto e non mi sentivo neanche in colpa, dopotutto era colpa di Anna se i miei desideri sessuali erano alle stelle e poi era solo una fantasia dopotutto.
In ogni caso quando venne a sapere di sua figlia rimase leggermente scioccata, io mi sentivo un’idiota ad averle detto la vera motivazione, però poi lei mi stupì dicendomi:
“povero ragazzo, deve essere difficile avere una ragazza così bella che non ti tocca nemmeno.”
Inizialmente lei era seduta sulla poltrona difronte al divano mentre io ero sul divano, ma subito dopo aver detto questa cosa si sposto affianco a me e appoggiò la sua mano sulla mia coscia proprio affianco al mio cazzo, non appena poso la mano il mio cazzo divenne di marmo e lei lo notò subito, spostò la mano e iniziò a massaggiarmi il cazzo, ero eccitatissimo ma dovetti comunque fermarla, ero innamorato di Anna e sarebbe stato un brutto colpo per la nostra relazione, lei capì e se ne andò in camera sua, però prima di andare disse:
“sappi che non avrai altre possibilità, non sei stupido rifletti bene su quello che vuoi.”
Rimasi seduto sul divano a pensare a quello che aveva detto per qualche minuto, continuavo a riflettere e riflettere e poi arrivai ad una conclusione, amavo Anna però volevo fare sesso e a lei non interessava dei miei bisogni.
Mi alzai e andai in camera di Cira, bussai alla porta e quando lei la aprì vidi che indossava solo dell’intimo di pizzo nero, appena mi vide sorrise e poi mi tiro dentro la stanza e mi spinse sul letto, si mise a cavalcioni sopra di me e iniziò a leccarmi il collo, era così eccitante e anche così perverso, poco dopo iniziò a togliermi i pantaloni e poi prese il mio cazzo in mano, iniziò a segarlo e nel mentre sentivo il suo caldo respiro sul mio cazzo, dopo un po’ si stufo di usare la mano e iniziò ad usare la bocca, iniziò leccando la cappella e poi lo prese in bocca, iniziò succhiando solo la punta e piano piano scendeva sempre più giù fino a prenderlo tutto in bocca, era davvero stupendo e dopo tutta quell’astinenza fini per sborrare senza nemmeno rendermene conto, riempì la sua bocca di sperma e lei dopo avermi fissato con lo sperma che colava dalla lingua lo ingoiò tutto.
Subito dopo mi disse di alzarmi e che era il momento di ricambiare il favore, si tolse le mutandine e si stese sul letto a gambe aperte, le misi due dita nella figa e iniziai a farle un ditalino, andai avanti per un po’ ma non sembrava abbastanza per lei quindi iniziai a leccarle la figa e lei iniziò a gemere, poco dopo in preda ai gemiti mi disse:
“ti pregoo, scopami!”
Non me lo feci dire due volte, ci togliemmo i pochi vestiti che avevamo ancora addosso e lei si mise a quatto zampe sul letto e io iniziai a scoparla, era fantastico e anche lei stava godendo tantissimo, dopo un po’ cambiammo posizione, lei si stese e io mi misi sopra di lei, iniziai a scoparla e nel mentre le stringevo le tette, lei finì per venire prima di me e finì il lavoro con la sua bocca, oramai ero al limite anche io e finì per riempire di sborra le sue tette.
Alla fine ci stendemmo sul letto sudati ed esausti, era stato magnifico ma la soddisfazione durò poco perché all’improvviso sentimmo la porta di casa aprirsi.
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