Una Storia Di Lussuria - 4.
di
LustSmallLady
genere
trio
Premessa: tutti i personaggi ivi descritti sono di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Chiedo inoltre scusa per i vari errori di battitura che possono essermi sfuggiti.
Mi svegliai che era buio. Al mio fianco Valentino dormiva russando, mentre dalla cucina sentivo provenire rumore di qualcuno che cucinava. Ipotizzai fosse Severino.
Mi misi a guardare il soffitto, ripensando al pomeriggio appena passato. Al solo ricordare la mia prima volta di sesso a 3, per di più con due fratelli incestuosi e bisessuali, mi bagnai.
La voglia era tanta, e non resistetti all'impulso di iniziare a masturbarmi.
Mi leccai le dita, bagnandole per bene, poi allargai le gambe e iniziai a titillarmi il clitoride, mentre con l'altra mano mi torturavo un capezzolo. Chiusi gli occhi, ripensando al viso di Valentino in estasi mentre mi scopava e veniva scopato dal fratello.
Improvvisamente la mia mano sul clitoride venne sostituita da un'altra mano, cicciotta e calda. Aprii gli occhi.
Valentino si era svegliato, e ora mi stava masturbando, accarezzando il clito con il pollice e inserendo indice e medio nella figa. Gemetti.
"Sei una troietta, eh? A cosa pensavi?" Chiese.
"A te e...Severino che scopate" risposi, gemendo. Con le dita andò più a fondo, e iniziò a baciarmi. Un bacio bagnato, con un intreccio di lingue selvaggio. Non resistetti e venni, sbrodolando sulla sua mano.
Si staccò dalle mie labbra e leccò via i miei umori dalla sua mano guardandomi negli occhi, per poi alzarsi dal letto, ancora nudo, e andare in cucina.
Decisi di fare lo stesso.
Entrata in cucina vidi Valentino sedersi al tavolo, e Severino ai fornelli, anch'esso completamente nudo. Si voltò.
"Ah. Ecco la nostra maialina. Ben sveglia. Spero che ti fermi a cena, stasera" disse con tono malizioso, e non potei che accettare.
Cenammo con del pollo fritto, patate precotte scaldate in forno e insalata. Per cortesia aiutai a lavare i piatti.
La scena dovette eccitare Severino, che si mise alle mie spalle ed iniziò a massaggiarmi le natiche.
"Che bel culo che hai… lo toccherei tutto il giorno" disse poi, dandomi uno schiaffo sulla chiappa destra. Mi voltai a guardarlo maliziosa, per poi sculettare.
In tutta risposta, sentii il suo cazzo duro farsi strada nel solco dei glutei. Spinsi indietro il bacino per offrirmi, e non se lo fece ripetere due volte. Mi penetrò, scegliendo la figa, che trovò bagnata di umori.
"Mmh, sei proprio una cagna. Sempre così bagnata… Dai, finisci quei piatti che dopo voglio il culo"
Obbedii, continuando a lavare i piatti, fermandomi quando le spinte si facevano così forti da farmeli cadere di mano. Finii di lavare quei maledetti piatti mentre orgasmavo.
"S-Severino, sei fantastico" ansimai, appoggiata al lavello, mentre lui continuava a stantuffarmi con veemenza.
Mi voltai verso Valentino, che era rimasto fin'ora in silenzio, e lo vidi guardarci estasiato, masturbandosi velocemente.
Sentii il cazzo di Severino uscire da me.
Mi prese per un braccio e mi fece mettere a pecora poggiata al tavolo, con il petto che toccava la superfice. Come promesso, poi, mi penetrò il culo.
Gemetti quando iniziò a stantuffarmi come prima.
"Ti piace nel culo, eh. Bella troietta. Senti come gemi"
Non risposi nulla. I miei versi lo fecero per me.
Girai la testa per guardare Valentino. Mi guarda negli occhi, con sguardo voglioso. Aprii la bocca e tirai fuori la lingua come per invitarlo.
"Penso che la puttanella te lo voglia ciucciare" disse Severino. Sorrisi.
Valentino si avvicinò, con il cazzo in mano, masturbandosi ora più lentamente. Poggiò il cazzo sul tavolo, accanto alla mia faccia. Iniziai a leccarlo, dapprima solo la cappella, poi tutta l'asta. Infine lo presi in bocca, iniziando a succhiare.
Valentino mi mi mise una mano sulla testa, dando qualche lieve spinta di bacino per affondare il cazzo nella mia bocca.
"Dio mio, sei fantastica con quella bocca" disse.
"E pensare che ha iniziato da poco a fare pompini… È un talento naturale" esclamò Severino, continuando a scoparmi il culo.
"Gli hai insegnato tu. Il migliore" rispose Valentino, mettendo una mano dietro la testa del fratello per attirarlo a se e baciarlo. Fu un bacio lungo e profondo, le lingue che si cercavano e frullavano nelle loro bocche.
Un bacio che eccitò i fratelli, sentii infatti il cazzo di Valentino farsi, se possibile, ancora più duro nella mia bocca, mentre Severino, con una profonda spinta, scaricava il suo orgasmo nel mio culo.
Eccitata dalla situazione iniziai a masturbarmi forsennatamente, mentre continuavo a lavorare con la lingua il cazzo di Valentino.
Severino, continuando a baciarlo, iniziò a toccargli i testicoli, massaggiandoli e soppesandoli. Valentino si staccò dalla bocca del fratello per prendere fiato.
"S-sto venendo, cazzo" disse poi. Mi sparò tutto il suo sperma nella gola, con un lungo gemito.
"Bravo fratellino" gli disse Severino, accarezzandogli il viso e prendendo con un dito dello sperma che mi usciva dalla bocca, per poi metterselo in bocca.
Presa dall'eccitazione, e non pienamente soddisfatta, volendo venire ancora, iniziai a strusciarmi contro un angolo del tavolo. Lo spigolo mi apriva le labbra della vagina, andando a colpire il clitoride duro e umido. Mi muovevo veloce, volevo venire. Subito.
"Ma guardala, che troietta che sei. Non ti ho mai vista masturbarti così" disse Severino divertito, che per eccitarmi di più iniziò a torturarmi i capezzoli.
Anche Valentino decise di darmi una mano. Si mise dietro di me, e fattami spostare dall'angolo del tavolo, mi mise una mano in mezzo alle gambe, iniziando a masturbarmi.
Resistetti pochissimo. In breve tempo venni urlando.
"A-ah! Si, hai le dita divine!"
Severino mi bació, scambiando saliva che usciva a rivoli dalle nostre bocche.
"Stanotte ti faremo venire ancora più di così. Preparati. Non dormirai nemmeno un secondo" disse.
La presi come una promessa.
Chiedo inoltre scusa per i vari errori di battitura che possono essermi sfuggiti.
Mi svegliai che era buio. Al mio fianco Valentino dormiva russando, mentre dalla cucina sentivo provenire rumore di qualcuno che cucinava. Ipotizzai fosse Severino.
Mi misi a guardare il soffitto, ripensando al pomeriggio appena passato. Al solo ricordare la mia prima volta di sesso a 3, per di più con due fratelli incestuosi e bisessuali, mi bagnai.
La voglia era tanta, e non resistetti all'impulso di iniziare a masturbarmi.
Mi leccai le dita, bagnandole per bene, poi allargai le gambe e iniziai a titillarmi il clitoride, mentre con l'altra mano mi torturavo un capezzolo. Chiusi gli occhi, ripensando al viso di Valentino in estasi mentre mi scopava e veniva scopato dal fratello.
Improvvisamente la mia mano sul clitoride venne sostituita da un'altra mano, cicciotta e calda. Aprii gli occhi.
Valentino si era svegliato, e ora mi stava masturbando, accarezzando il clito con il pollice e inserendo indice e medio nella figa. Gemetti.
"Sei una troietta, eh? A cosa pensavi?" Chiese.
"A te e...Severino che scopate" risposi, gemendo. Con le dita andò più a fondo, e iniziò a baciarmi. Un bacio bagnato, con un intreccio di lingue selvaggio. Non resistetti e venni, sbrodolando sulla sua mano.
Si staccò dalle mie labbra e leccò via i miei umori dalla sua mano guardandomi negli occhi, per poi alzarsi dal letto, ancora nudo, e andare in cucina.
Decisi di fare lo stesso.
Entrata in cucina vidi Valentino sedersi al tavolo, e Severino ai fornelli, anch'esso completamente nudo. Si voltò.
"Ah. Ecco la nostra maialina. Ben sveglia. Spero che ti fermi a cena, stasera" disse con tono malizioso, e non potei che accettare.
Cenammo con del pollo fritto, patate precotte scaldate in forno e insalata. Per cortesia aiutai a lavare i piatti.
La scena dovette eccitare Severino, che si mise alle mie spalle ed iniziò a massaggiarmi le natiche.
"Che bel culo che hai… lo toccherei tutto il giorno" disse poi, dandomi uno schiaffo sulla chiappa destra. Mi voltai a guardarlo maliziosa, per poi sculettare.
In tutta risposta, sentii il suo cazzo duro farsi strada nel solco dei glutei. Spinsi indietro il bacino per offrirmi, e non se lo fece ripetere due volte. Mi penetrò, scegliendo la figa, che trovò bagnata di umori.
"Mmh, sei proprio una cagna. Sempre così bagnata… Dai, finisci quei piatti che dopo voglio il culo"
Obbedii, continuando a lavare i piatti, fermandomi quando le spinte si facevano così forti da farmeli cadere di mano. Finii di lavare quei maledetti piatti mentre orgasmavo.
"S-Severino, sei fantastico" ansimai, appoggiata al lavello, mentre lui continuava a stantuffarmi con veemenza.
Mi voltai verso Valentino, che era rimasto fin'ora in silenzio, e lo vidi guardarci estasiato, masturbandosi velocemente.
Sentii il cazzo di Severino uscire da me.
Mi prese per un braccio e mi fece mettere a pecora poggiata al tavolo, con il petto che toccava la superfice. Come promesso, poi, mi penetrò il culo.
Gemetti quando iniziò a stantuffarmi come prima.
"Ti piace nel culo, eh. Bella troietta. Senti come gemi"
Non risposi nulla. I miei versi lo fecero per me.
Girai la testa per guardare Valentino. Mi guarda negli occhi, con sguardo voglioso. Aprii la bocca e tirai fuori la lingua come per invitarlo.
"Penso che la puttanella te lo voglia ciucciare" disse Severino. Sorrisi.
Valentino si avvicinò, con il cazzo in mano, masturbandosi ora più lentamente. Poggiò il cazzo sul tavolo, accanto alla mia faccia. Iniziai a leccarlo, dapprima solo la cappella, poi tutta l'asta. Infine lo presi in bocca, iniziando a succhiare.
Valentino mi mi mise una mano sulla testa, dando qualche lieve spinta di bacino per affondare il cazzo nella mia bocca.
"Dio mio, sei fantastica con quella bocca" disse.
"E pensare che ha iniziato da poco a fare pompini… È un talento naturale" esclamò Severino, continuando a scoparmi il culo.
"Gli hai insegnato tu. Il migliore" rispose Valentino, mettendo una mano dietro la testa del fratello per attirarlo a se e baciarlo. Fu un bacio lungo e profondo, le lingue che si cercavano e frullavano nelle loro bocche.
Un bacio che eccitò i fratelli, sentii infatti il cazzo di Valentino farsi, se possibile, ancora più duro nella mia bocca, mentre Severino, con una profonda spinta, scaricava il suo orgasmo nel mio culo.
Eccitata dalla situazione iniziai a masturbarmi forsennatamente, mentre continuavo a lavorare con la lingua il cazzo di Valentino.
Severino, continuando a baciarlo, iniziò a toccargli i testicoli, massaggiandoli e soppesandoli. Valentino si staccò dalla bocca del fratello per prendere fiato.
"S-sto venendo, cazzo" disse poi. Mi sparò tutto il suo sperma nella gola, con un lungo gemito.
"Bravo fratellino" gli disse Severino, accarezzandogli il viso e prendendo con un dito dello sperma che mi usciva dalla bocca, per poi metterselo in bocca.
Presa dall'eccitazione, e non pienamente soddisfatta, volendo venire ancora, iniziai a strusciarmi contro un angolo del tavolo. Lo spigolo mi apriva le labbra della vagina, andando a colpire il clitoride duro e umido. Mi muovevo veloce, volevo venire. Subito.
"Ma guardala, che troietta che sei. Non ti ho mai vista masturbarti così" disse Severino divertito, che per eccitarmi di più iniziò a torturarmi i capezzoli.
Anche Valentino decise di darmi una mano. Si mise dietro di me, e fattami spostare dall'angolo del tavolo, mi mise una mano in mezzo alle gambe, iniziando a masturbarmi.
Resistetti pochissimo. In breve tempo venni urlando.
"A-ah! Si, hai le dita divine!"
Severino mi bació, scambiando saliva che usciva a rivoli dalle nostre bocche.
"Stanotte ti faremo venire ancora più di così. Preparati. Non dormirai nemmeno un secondo" disse.
La presi come una promessa.
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