Giulio e Ivan
di
Giulio 86
genere
gay
Ciao a tutti mi chiamo Giulio e sono nato e cresciuto in un piccolo paese sperduto nelle montagne del cosentino. Non ho mai voluto nascondere la mia omosessualità e ho pagato un prezzo altissimo per questo:umiliazioni, violenze fisiche e verbali e, soprattutto, solitudine e tristezza hanno segnato la mia adolescenza. A diciotto anni sono scappato dalla Calabria e nella caotica Milano è iniziata la mia trasformazione. Il ragazzino gracile che desiderava solo scomparire si è trasformato, anche grazie alla nuova passione per il nuoto, in un trentenne dal fisico statuario e dalla forte personalità. Eppure quel ragazzino disperato a volte riemerge nei miei incubi e urla nel cuore della notte convinto di essere ancora torturato dai tanti bulli del paese. Il terrore più nero mi assale quando sogno Ivan, un ragazzo tanto bello quanto spietato, che era stato il re delle mie seghe adolescenziali ma anche, purtroppo, delle mie paure. Io lo odiavo ma ero anche terribilmente attratto dalla sua pelle bianchissima, da quelle vene che segnavano bicipiti d'acciaio, da quei terribili e bellissimi occhi di ghiaccio. Ivan esercita su di me un'attrazione perversa che mi ha portato a cercarlo spesso sui social e a sborrare guardando le sue foto avvinghiato alle tante donne che ha avuto negli anni. Tutte le volte che lo sogno mi asale un'angoscia indicibile che svanisce solo quando il mio cazzone sprofonda nel culo di un uomo. E immagino che sia Ivan a godere come una vacca e a supplicarmi di fare piano mentre i miei 23 cm sfonfano quel culo. E Che sia Ivan a perdere il respiro quando il mio minchiobe riempe ogni millimetro della bocca del mio amante. E, soprattutto, immagino che sia di Ivan la faccia sconvolta dal piacere da cui la mia abbondante sborra cola piano piano. E solo così mi calmo. Almeno fino ad un nuovo incubo.
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