Era proprio la mia collega.
di
manganello
genere
etero
Da poco trasferito a Roma da Venezia, promosso a Ispettore di una nota assicurazione, ho un ufficio come nei film di Fantozzi con poltrona di cuoio molto elegante ed addirittura una pianta di ficus ma non ho un acquario con nuotanti i miei ,circa venti. Di segretarie ne ho addirittura due: una mora, gran figona formosissima e l'altra rossa, carina ma molto poco formosa...piatta come una tavola però molto efficente, precisa mentre la sventolona sta lì a solo adornare l'ufficio e sculetta negli spostamenti facendo sbavare gli impiegati. Apprezzo moltissimo la rossa e le dò gli incarichi più delicati che lei svolge magnificamente...la gnoccolona mi lancia occhiate seducenti ma io sono lì a dare il massimo all'assicurazione per fare carriera e me ne frego di cadere nella sua rete di seduttrice. Col tempo mi sento a mio agio a Roma e comincio a pensare che è ora di trovarmi una figona da scopare senza storie d'amore ma solo sesso, così vedo su internet gli incontri facili e mi attira l'inserzione di una quarantenne desiderosa di provare forti emozioni. La contatto subito e lei risponde che intende vivere esperienze da masochista e non disdegna l'essere scudisciata, sculacciata, maltrattata a dovere, così, maledettamente incuriosito, la raggiungo a casa sua e, dopo una chiacchierata in salotto, ci spostiamo in una stanza arredata con strumenti di tortura e lei ...ah, dimenticavo: mi aveva anche avvisato che mi avrebbe ricevuto indossando una maschera nera che avrebbe così ben celato il suo viso,... ci teneva alla sua privatezza! Si spogliò subito ed io rimasi quasi deluso nel vederle poche curve ma assai eccitante ugualmente, al solo pensiero per me di doverla frustare, eccetera, mai fatto in vita mia! Mi spogliai anch'io e, dopo baci in bocca, palpate di culetto e dita nella fighina, lei mi pose in mano una frusta e mi pregò di colpirla alle natiche; quindi iniziai subito a frustarla e, dopo venti colpi decisi e sonori col "ciaff" di continuo, la feci mettere sulle mie gambe e la sculacciai, notando come stava godendo dall' eccessivo uscire degli umori che le uscivano dalla fighetta. dopo un lungo tempo dedicato a farla gridare di dolore, io stavo sempre più ad eccitarmi e quando il cazzo divenne indomabile, date le dimensioni notevoli, glielo infilai tutto in figa e, dopo colpi decisi, passai a sfondarle il culetto che lei tentò di stringere per non essere posseduta analmente ma il mio batacchione difficilmente si arrendeva e così le fui dentro il culo facendola gridare piangendo a squarciagola ma non m'impietosii tutto preso dal procurarle solo e solamente dolore e vi assicuro che ci riuscii bestialmente bene! La scopai poi fino a sborrarle dentro fiumi e lei gridò che voleva arrendersi ed allora le ordinai di farmi un bocchino per ripulirmi tutto il mio strumento di notevoli dimensioni. Poi lei si sdraiò sul letto sfinita ed io andai a sdraiarmi accanto a lei. Dopo che chiarì subito di non fare sesso violento per soldi, mi disse che voleva togliersi la maschera, dato che in fondo già ci si conosceva ed io rimasi un attimo allibito ma lei mi chiamò Dottore e poi Ispettore e subito sgamai che dietro la maschera c'era la rossa che avevo definito un poco "piatta" e non formosa ma, cribbio, quanta carica erotica possedeva da giocarci insieme, quindi, dopo che svelò la sua identità, le feci i complimenti per come era abile nel lavoro e poi nei giochi di sesso. Chiaro che da quel giorno dopo il lavoro davamo vita a casa sua a giochi erotici sadomaso da rabbrividire. Ma la storia non finisce qui!
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Commenti dei lettori al racconto erotico