Il farmaco miracoloso.

di
genere
incesti

Al rientro da scuola trovai il pranzo pronto sul tavolo, mamma non c’era. Strano solitamente mi avvisa se ha impegni. Comunque con leggera apprensione pranzai, misi tutto in ordine ed andai in camera. Passando davanti alla sua la vidi che dormiva, totalmente nuda con la figa che colava un liquido che sembrava sborra. Non sapevo se eccitarmi o preoccuparmi perché dormiva profondamente. Decisi di svegliarla “Mamma, mamma, svegliati” nulla di nulla- “Mamma svegliati” la spostai appena, ebbe una leggera reazione, aprì leggermente gli occhi, forse neanche mi riconobbe, mi abbracciò baciandomi sulla bocca. “Mamma che fai, mamma sono Roby, mamma smettila”. Forse stava tornando in se “Cosa è successo”? Disse. “Mamma reagisci” Si accorse di essere nuda, cercava di coprirsi, non si rendeva conto di nulla. Chiamai papà al telefono, lo invitai a tornare. Quando vide papà la prima cosa che disse ”Franco scopami ho troppa voglia” . Non era mamma, aveva subito qualcosa. Ora urlava “Franco scopami muoio, scopami forte” Papà cercando di calmarla si piegò alla sua richiesta, mi pregò di uscire. Mamma urlava, gemeva, ora anche papà urlava di piacere. Ero tentato di chiamare il 118. Si stava facendo buio e loro scopavano ancora. Poi il silenzio, aprii leggermente la porta, dormivano nudi ed abbracciati. Li lasciai, mi distesi sul letto, era stato un pomeriggio disastroso, ripensando a mamma nuda, a mamma e papà nudi che scopavano, l’eccitazione ebbe il sopravvento e mi masturbai. Il sonno arrivò anche per me.
La mattina sentivo voci provenire dalla cucina, pensavo fosse tornata la normalità invece vidi ancora entrambi nudi, papà seduto sulla sedia e mamma a cavallo col cazzo nella figa. Papà mi guardava implorando, come dire “Aiutami Roby, questa è assatanata, mi ha demolito”.
“Ascolta disse papà io vado al lavoro ho impegni, magari salta la scuola, vai sul letto ora te la porto e scopala tu” la fine del mondo papà mi autorizzava a scopare mamma per calmarla. Sembra ironia, lo ritenni un sacrificio però mi sottoposi alla prova. Nella mattinata mamma demolì anche me, era veramente insaziabile. Per lei ventiquattro ore di scopate e ne voleva ancora. Sentii suonare il campanello, aprii era Romolo, mi chiese “Come sta tua madre? Si è calmata?” “Cosa ne sai tu”?
“Cosa ne so stamattina mi ha chiamato che aveva bisogno di aiuto, si è fatta trovare nuda mi ha spinto sul letto mi ha scopato riducendomi male, sono riuscito a scappare. Ora dov’è”? “Sul letto ha appena finito di scopare me. A papà l’ha letteralmente disintegrato, è fuggito al lavoro. Non sappiamo cosa fare, ma non capiamo cosa le è successo”. Finalmente la portammo al pronto soccorso. Dall’esame del sangue risultava una sostanza a cui forse lei era allergica e le aveva dato quella reazione. Si era appena calmata. Papà aprì il cassettino del suo comodino trovò un blister dove mancavano tre pastiglie di un farmaco per togliere l’emicrania. Problema risolto? Non tutto.
Io mamma e papà non avevamo più segreti, mamma si era ripresa ed era tranquilla ed appagata.
Quelle pillole mamma le conservò, “Magari le userò ancora, non tre perché l’eccitazione è durata troppo ma una la prendo volentieri all’occorrenza per i miei due maschioni”. Avvisammo anche Romolo se ce ne fosse stata la necessità. Forse era piaciuto a tutti, la più felice era mamma, lo diceva davanti a tutti” Non ho mai goduto come in questi due giorni”.
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scritto il
2022-11-27
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