Un noioso pomeriggio
di
Anonimo sociale
genere
etero
Lei è li distesa sul divano, quando entro nella stanza.
È venerdì, mi guarda, con occhio ammiccante, facendomi capire, che è stato uno dei suoi soliti venerdì pomeriggio noiosi.
Capisco dalla sua gonna stropicciata, che ha saputo renderlo piacevole, nell'aria, si percepisce l'odore della sua femminilità, che qualche istante prima ha avuto il suo apice, con l'ennesimo orgasmo che ha saputo procurarsi. Il tutto comincia a provocarmi una certa eccitazione.
Lei lo capisce, e mi fa capire, che avrebbe voglia, di qualcosa di più..
Mi siedo accanto a lei, e iniziò a massaggiarli i piedi, lei gradisce, ed emette dei piccoli mugolii.
Mi faccio coraggio inizio a percorrere, le sue caviglie, attraverso i suoi polacci, mi perdo sulle sue cosce succose, per arrivare, all'oggetto del mio desiderio.
Inizio a giocherellare con le grandi labbra, per poi stimolare il suo clitoride, si sente che è stato appena stimolato, è già lubrificata a dovere, inizia a gemere, il piacere si sta impadronendo di lei.
Inclina la festa indietro, e lascia che le mie mani, inizzino a palparla ovunque.
A questo punto , mi inginocchiò di fronte a lei, mi abbasso di nuovo, e iniziò a leccarle, quel frutto succoso. Lo assaporo con avidità, sento il suo piacere, sulla lingua, i suoi mugolii sono sempre più acuti, mi prende la testa e la preme contro di lei, gemendo e implorando di smettere.
Potrei farlo , potrei abbassarmi i pantaloni, e penetrarla con il mio membro carico di desiderio; ma mi piace sentirla godere, e allora continuo la mia opera, la mia lingua , la sta penetrando, provocandogli un altro orgasmo.
Continuo, ancora, aiutandomi con due dita , e massaggiandogli la parete superiore della vagina, alla ricerca del punto G.
Non so se riuscirò a trovarlo, non è ovvio che sia lì.
Capisco però che ci sono riuscito, perché lei emette un grido e in quell'istantea mia mano viene riempita del suo liquido . Mi accosto la mano al naso, la odoro e la lecco.
Il gusto, mi provoca, un'eccezionale onda di eccitazione, talmente intensa, che decido di togliermi velocemente i pantaloni, estrarre il mio membro, in piena erezione, i ginocchiarmi di nuovo di fronte a lei, e iniziare a penetrarla.
Appoggio le sue gambe alle mie spalle, in maniera tale da affondare più in profondità i miei colpi nella sua oasi di piacere.
Inizio a muovermi , lentamente, lasciando che si abitui, all'intruso, la lubrificazione è talmente tanta, che a volte rischio di uscire fuori, lei lo avverte e restringe i muscoli pelvici per evitarlo.
Nel frattempo i suoi, mugolii, sono stati sostituiti da parole che mi incitano, a penetrarla con forza, urla di piacere, le sue mani mi afferrano al collo, nel tentativo di aiutarmi a mantenere il ritmo. La sento godere, i suoi capelli biondi corti, sembrano danzare al ritmo, dei miei colpi .
Decido di cambiare posizione, anche per interrompere un attimo l'amplesso, in maniera tale da fare prendere fiato a entrambi.
La faccio distendere sul divano su un fianco , io metto una gamba piegata sopra il divano, e l'atra a terra, faccio scorrere la sua coscia in mezzo come per cavalcarla; nel frattempo alzo l'atra sua gamba , in maniera tale da poterla afferrare con entrambe le mani.
In questo modo la penetrazione sarà più profonda e staremo più comodi.
Riprendo i miei movimenti, lei mi guarda degli occhi, il suo sguardo , si posa sui miei pettorali e i miei addominali, che sono in tensione, per l'amplesso in corso.
Sta godendo, me lo dice, più volte, io accarezzo i suoi seni che sono duri , sfioro i capezzoli turgido come il marmo.
Continuò aumentando il ritmo, sempre più voce, fino a che, capendo che sta per venire, non rallentò, le sue grida sembrano strozzate dal piacere, vedo il suo ventre che si contrae, con spasmi sempre più intensi.
Il movimento si ripercuote anche più giù, ha piena padronanza del suo corpo, lo capisco da come riesce ad avvolgere il mio membro, facendomi godere.
Sento che anche io sto per venire, e glielo comunico, lei mi dice semplicemente, "voglio sentire il tuo piacere dentro di me" , non passono che alcuni secondi, che il mio godimento esplode inondandogli tutta la sua fica, che non riesce a contenerlo. I nostri liquidi si miscolano , abbiamo raggiunto l'orgasmo insieme.
Mi fermo e resto dentro quella cavità, ancora un po', mi distendo indietro, e aspetto, che il mio mbro di ritragga, prima di uscire
Ci rivestiamo e ci salutiamo, fossero tutti così i noiosi venerdì.
È venerdì, mi guarda, con occhio ammiccante, facendomi capire, che è stato uno dei suoi soliti venerdì pomeriggio noiosi.
Capisco dalla sua gonna stropicciata, che ha saputo renderlo piacevole, nell'aria, si percepisce l'odore della sua femminilità, che qualche istante prima ha avuto il suo apice, con l'ennesimo orgasmo che ha saputo procurarsi. Il tutto comincia a provocarmi una certa eccitazione.
Lei lo capisce, e mi fa capire, che avrebbe voglia, di qualcosa di più..
Mi siedo accanto a lei, e iniziò a massaggiarli i piedi, lei gradisce, ed emette dei piccoli mugolii.
Mi faccio coraggio inizio a percorrere, le sue caviglie, attraverso i suoi polacci, mi perdo sulle sue cosce succose, per arrivare, all'oggetto del mio desiderio.
Inizio a giocherellare con le grandi labbra, per poi stimolare il suo clitoride, si sente che è stato appena stimolato, è già lubrificata a dovere, inizia a gemere, il piacere si sta impadronendo di lei.
Inclina la festa indietro, e lascia che le mie mani, inizzino a palparla ovunque.
A questo punto , mi inginocchiò di fronte a lei, mi abbasso di nuovo, e iniziò a leccarle, quel frutto succoso. Lo assaporo con avidità, sento il suo piacere, sulla lingua, i suoi mugolii sono sempre più acuti, mi prende la testa e la preme contro di lei, gemendo e implorando di smettere.
Potrei farlo , potrei abbassarmi i pantaloni, e penetrarla con il mio membro carico di desiderio; ma mi piace sentirla godere, e allora continuo la mia opera, la mia lingua , la sta penetrando, provocandogli un altro orgasmo.
Continuo, ancora, aiutandomi con due dita , e massaggiandogli la parete superiore della vagina, alla ricerca del punto G.
Non so se riuscirò a trovarlo, non è ovvio che sia lì.
Capisco però che ci sono riuscito, perché lei emette un grido e in quell'istantea mia mano viene riempita del suo liquido . Mi accosto la mano al naso, la odoro e la lecco.
Il gusto, mi provoca, un'eccezionale onda di eccitazione, talmente intensa, che decido di togliermi velocemente i pantaloni, estrarre il mio membro, in piena erezione, i ginocchiarmi di nuovo di fronte a lei, e iniziare a penetrarla.
Appoggio le sue gambe alle mie spalle, in maniera tale da affondare più in profondità i miei colpi nella sua oasi di piacere.
Inizio a muovermi , lentamente, lasciando che si abitui, all'intruso, la lubrificazione è talmente tanta, che a volte rischio di uscire fuori, lei lo avverte e restringe i muscoli pelvici per evitarlo.
Nel frattempo i suoi, mugolii, sono stati sostituiti da parole che mi incitano, a penetrarla con forza, urla di piacere, le sue mani mi afferrano al collo, nel tentativo di aiutarmi a mantenere il ritmo. La sento godere, i suoi capelli biondi corti, sembrano danzare al ritmo, dei miei colpi .
Decido di cambiare posizione, anche per interrompere un attimo l'amplesso, in maniera tale da fare prendere fiato a entrambi.
La faccio distendere sul divano su un fianco , io metto una gamba piegata sopra il divano, e l'atra a terra, faccio scorrere la sua coscia in mezzo come per cavalcarla; nel frattempo alzo l'atra sua gamba , in maniera tale da poterla afferrare con entrambe le mani.
In questo modo la penetrazione sarà più profonda e staremo più comodi.
Riprendo i miei movimenti, lei mi guarda degli occhi, il suo sguardo , si posa sui miei pettorali e i miei addominali, che sono in tensione, per l'amplesso in corso.
Sta godendo, me lo dice, più volte, io accarezzo i suoi seni che sono duri , sfioro i capezzoli turgido come il marmo.
Continuò aumentando il ritmo, sempre più voce, fino a che, capendo che sta per venire, non rallentò, le sue grida sembrano strozzate dal piacere, vedo il suo ventre che si contrae, con spasmi sempre più intensi.
Il movimento si ripercuote anche più giù, ha piena padronanza del suo corpo, lo capisco da come riesce ad avvolgere il mio membro, facendomi godere.
Sento che anche io sto per venire, e glielo comunico, lei mi dice semplicemente, "voglio sentire il tuo piacere dentro di me" , non passono che alcuni secondi, che il mio godimento esplode inondandogli tutta la sua fica, che non riesce a contenerlo. I nostri liquidi si miscolano , abbiamo raggiunto l'orgasmo insieme.
Mi fermo e resto dentro quella cavità, ancora un po', mi distendo indietro, e aspetto, che il mio mbro di ritragga, prima di uscire
Ci rivestiamo e ci salutiamo, fossero tutti così i noiosi venerdì.
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