Una fame da lupi
di
Anonimo sociale
genere
dominazione
Sono le 13, ho una fame da urlo, passo di fronte a casa sua e stranamente l'auto e lì.
Le mando in messaggio, "sei in casa?" " Lei risponde"si".
Le chiedo se ha già pranzato e vuole venire a fare uno spuntino con me, mi risponde"sali su, sto preparando il pranzo, e se ti va mangiamo insieme ".
Ok dico io, parcheggio, salgo le scale ed entro, lei mi accoglie, mi porta in cucina, va ai fornelli e continua a prepare.
Indossa una vestaglia molto aderente che non lascia scampo alla fantasia, nonostante la copra fino a sotto i ginocchi. La cintura stretta ai fianchi fa risaltare le sue natiche.
Le si accorge, del mio sguardo e da perfetta seduttrice, si attarda nel terminare la preparazione del cibo.
Si volta, ovviamente lo scollo, il suo pezzo forte, lascia intravedere i seni che turbano i miei sogni, la osservo e noto che la vestaglia a leggermente aperta sotto la cintura, e si intravedono gli stivali che sono alti fino alle cosce.
Impossible che si sia vestita così per me, troppo poco tempo è passato dalla telefonata al mio ingresso in casa.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare, mi ha preparato qualcosa di leggero, e indicando verso il piano della cucina, mi dice di aver comprato delle fragole freschissme.
Durante la conversazione, parliamo del più e del meno, come sempre ci scappaxqialche battutina un po' piccante, noto però che non è brillante come sempre, non gradisce molto le mie battute, le chiedo cosa farà nel pomeriggio
Lei mi dice, che non ha impegni, particolari impegni , aveva un appuntamento, ma lo ha disdetto poco prima.
Istintivamente le domando "con chi", lei un po' stizzita risponde, "che cazzo te ne frega"
Adesso , cominciò a capire, e le cose tornano, non ero io il fortunato, devo aver infranto i suoni piani, le chiedo scusa, e mi alzo la saluto e faccio per andarmene.
Lei che nel frattempo si è alzata ed è andata a prendere le fragole, mi richiama, e mi dice, " dai resta assaggia queste fragole sono speciali" la sua voce da indispettita si è fatta sensuale, ne prende una e gli da un morso, il rosso della fragola, si mischia a quello del suo rossetto che copre le labbra carnose; mi incanto a guardarla come paralizzato, è a 10 cm da me.
Me la porge e mi sussurra in un orecchio "assaggiala senti come è succosa" io divorò quel frutto e lecco le sue dita.
Il gioco mi piace, adesso ne prendo una io e faccio come lei, che avidamente succhia le mie dita.
Continuiamo così fino a che non finiscono, siamo stati in piedi l'uno di fronte all'altro legati da quel frutto saporito.
I nostri corpi, sembravano non esistere, adesso però, iniziò a sentire che qualcosa si sta muovendo dentro i miei pantaloni, lei che con il suo ventre lambisce il mio pube se ne accorge.
Allora , mi afferra per il collo e mi bacia, stringendomi a lei, per sentire la mia virilità.
Lascia lingua si insinua dentro la mia bocca, alla ricerca della mia.
Si trovano si intrecciano, iniziano una danza, che ci porta alle eccitazione.
Le mie mani hanno aperto la sua vestaglia, mentre le sue hanno sbottonato la mia camicia, e stanno aprendo i miei pantaloni.
Sento che la sua mano sta sfiorando la mia asta, mentre io sto stimolando il suo clitoride.
Le nostre lingue continuano a giocare.
Ad un certo punto lei si scosta da me e si appoggia ad una colonna , si mette le mani dietro la schiena, e mi fissa negli occhi, chiudendo la sua bocca rosso fuoco.
Io mi avvicino, mi inginocchiò e iniziò a leccargliela, dopo poco sento un fiume di umori esce dalla sua isola di piacer, li sento scorrermi lungo la gola, lei a questo punto piega leggeile gambe e afferma la mia testa con le sue mani, prendendosela addossso.
Io continuo, sentendo l'orgasmo che la sta attraversando,alzo leggermente gli occhi e vedo i suoi seni durissimi, e la sua bocca, che sta emettendo un urlo.
Mi sollevo, lasciando scorrere mio corpo sul suo, incrocio ancora il suo sguardo che mostra la sua voglia di essere penetrata.
Le sollevò una gamba, e con l'altra mano, accompagnò il mio membro dentro il suo antro di piacere.
Lei ha un primo sussulto quando affondo il primo colpo, e poi, inizia a gemere, mentre io con ritmi lenti ma decisi, continuo a penetrarla.
Solleva le braccia sopra le testa, e inarca la schiena per aumentare l'angolo di penetrazione.
La posizione non è semplice, ma il piacere che ci sta dando ci fa resistere.
Lei ha l'ennesimo orgasmo , sento che anche io sto per provare quella sensazione, ma voglio aspettare, è giusto che chi le ha rovinato il periggio, sostituendosi a qualcun'altro, si faccia perdonare.
Allora lo sfilò e vedo a destra la tavola ancora apparecchiata, le faccio avvicinare, sorseggiamo un goccio di vino, ci riprendiamo un attimo, i nostri corpi sono completamente sudati.
La faccio girare, e appoggiare le braccia al tavolo, le tolgo la vedtaglia , che è intrisa di piacere, e decido di penetrarla da dietro, non c'è bisogno che ce lo accompagni, e talmente lubrificata, che il mio membro ci scivola dentro velocemente, iniziò a stantufffarla, la posizione mi piace, e anche lei gradisce
Inizio ad affondare i mie colmi sempre più profondamente, lei ogni volta geme, la frequenza aumenta come anche la profondità, voglio fargli sentire ogni centimetro della mia voglia.
Gode , e godo, tantissimo, lei ogni tanto inarca la schiena per godere maggiormente io le afferro i capelli per avvicidlnarmela di più.
La sto montando con una foga incredibile, frutto questo anche di cosa era successo venerdì scorso, glielo dico "ti è piaciuto giocare sporco ora prenditi la tua punizione"
Ad un certo punto sento i suoi spasmi più frequenti, ha un orgasmo eccezionale, decido allora di dare tregua alla mia preda.
Lei è li, respira affannosamente, trascorrono alcuni istanti e appena riprende fiato, mi sussurra, "sono stata perfida ed ora ho avuto la mia punizione, ma non è abbastanza, voglio essere punita ancora più forte".
E, con le mani , si afferra le natiche e le allarga, mostrandomi l'atro pertugio, io esco , mi abbasso e iniziò a leccargliela per lubrificarlo.
L'eccitazione mi sta assalendo, quella breve pausa mi ha aiutato.
Quando mi accorgo che la lubrificazio è buona, appoggio la cappella al buco e piano piano entro, all'inizio lei sente dolore, ma di dice di continuare, lentamente tutta la mia asta è inghiottita da da quel cunicolo stretto, resto fermo un attimo per farla abituare e poi lentamente cominciò il mio su e giù.
Lei sta godendo, me lo dice più volte incitandomi ad aumentare la profondità, io allora lo affondo tutto dentro e aumento la velocità, urla di piacere
Lei e distesa completamente sul tavolo, con le praccia apere e la tesa girata di un lato, grida di piacere, sento di essere al culmine esco e le inodo la schiena e le natiche del mio seme caldo, lei è sudata, lo sbalzo termico del mio sperma sulla sua schiena raffreddata dal sudore, la fa sobbalzare
Resta lì per alcuni attimo , a godere delle sensazioni intense provate, io sono di fronte a lei in piedi , con il respiro affannato, ho in mano il mio membro che pulsa per il piacere che ha ricevuto, siamo esausti entrambi.
Lei si alza si volta, e si rimette la vestaglia, non prima di essersi data una sistemata ai capelli, e tirato su gli stivali che erano calati.
Io inizio a rivestirmi resto con la camicia da abbottonare e mi siedo, sorseggio un altro po' di vino lei , fa altrettanto, sedendosi accavalla le gambe e si accende una sigaretta.
Restiamo ancora un po' in silenzio, la sua faccia è appagata e soddisfatta.
Mi resta in testa il dubbio, di chi aspettava e chi non ha potuto gustare quella bellezza, vinco ogni timore e glielo chiedo.
Lei sorride, arrossisce, fa un tiro di sigaretta dice " aspettavo un ragazzo che sa scrivere storie erotiche che mi fanno eccitare, doveva portarmi il suo ultimo racconto, ma per oggi o preferito la realtà alla fantasia, magari gli racconterò questa, visto che mi ha preso a musa ispiratrice "
La saluto ed esco, il sapore del suo piacere mi resta nella bocca e nel naso il resto della giornata, la sera, mentre mi addormento il pensiero va a quel pomeriggio, per tutta la nottei tiene compagnia.
Le mando in messaggio, "sei in casa?" " Lei risponde"si".
Le chiedo se ha già pranzato e vuole venire a fare uno spuntino con me, mi risponde"sali su, sto preparando il pranzo, e se ti va mangiamo insieme ".
Ok dico io, parcheggio, salgo le scale ed entro, lei mi accoglie, mi porta in cucina, va ai fornelli e continua a prepare.
Indossa una vestaglia molto aderente che non lascia scampo alla fantasia, nonostante la copra fino a sotto i ginocchi. La cintura stretta ai fianchi fa risaltare le sue natiche.
Le si accorge, del mio sguardo e da perfetta seduttrice, si attarda nel terminare la preparazione del cibo.
Si volta, ovviamente lo scollo, il suo pezzo forte, lascia intravedere i seni che turbano i miei sogni, la osservo e noto che la vestaglia a leggermente aperta sotto la cintura, e si intravedono gli stivali che sono alti fino alle cosce.
Impossible che si sia vestita così per me, troppo poco tempo è passato dalla telefonata al mio ingresso in casa.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare, mi ha preparato qualcosa di leggero, e indicando verso il piano della cucina, mi dice di aver comprato delle fragole freschissme.
Durante la conversazione, parliamo del più e del meno, come sempre ci scappaxqialche battutina un po' piccante, noto però che non è brillante come sempre, non gradisce molto le mie battute, le chiedo cosa farà nel pomeriggio
Lei mi dice, che non ha impegni, particolari impegni , aveva un appuntamento, ma lo ha disdetto poco prima.
Istintivamente le domando "con chi", lei un po' stizzita risponde, "che cazzo te ne frega"
Adesso , cominciò a capire, e le cose tornano, non ero io il fortunato, devo aver infranto i suoni piani, le chiedo scusa, e mi alzo la saluto e faccio per andarmene.
Lei che nel frattempo si è alzata ed è andata a prendere le fragole, mi richiama, e mi dice, " dai resta assaggia queste fragole sono speciali" la sua voce da indispettita si è fatta sensuale, ne prende una e gli da un morso, il rosso della fragola, si mischia a quello del suo rossetto che copre le labbra carnose; mi incanto a guardarla come paralizzato, è a 10 cm da me.
Me la porge e mi sussurra in un orecchio "assaggiala senti come è succosa" io divorò quel frutto e lecco le sue dita.
Il gioco mi piace, adesso ne prendo una io e faccio come lei, che avidamente succhia le mie dita.
Continuiamo così fino a che non finiscono, siamo stati in piedi l'uno di fronte all'altro legati da quel frutto saporito.
I nostri corpi, sembravano non esistere, adesso però, iniziò a sentire che qualcosa si sta muovendo dentro i miei pantaloni, lei che con il suo ventre lambisce il mio pube se ne accorge.
Allora , mi afferra per il collo e mi bacia, stringendomi a lei, per sentire la mia virilità.
Lascia lingua si insinua dentro la mia bocca, alla ricerca della mia.
Si trovano si intrecciano, iniziano una danza, che ci porta alle eccitazione.
Le mie mani hanno aperto la sua vestaglia, mentre le sue hanno sbottonato la mia camicia, e stanno aprendo i miei pantaloni.
Sento che la sua mano sta sfiorando la mia asta, mentre io sto stimolando il suo clitoride.
Le nostre lingue continuano a giocare.
Ad un certo punto lei si scosta da me e si appoggia ad una colonna , si mette le mani dietro la schiena, e mi fissa negli occhi, chiudendo la sua bocca rosso fuoco.
Io mi avvicino, mi inginocchiò e iniziò a leccargliela, dopo poco sento un fiume di umori esce dalla sua isola di piacer, li sento scorrermi lungo la gola, lei a questo punto piega leggeile gambe e afferma la mia testa con le sue mani, prendendosela addossso.
Io continuo, sentendo l'orgasmo che la sta attraversando,alzo leggermente gli occhi e vedo i suoi seni durissimi, e la sua bocca, che sta emettendo un urlo.
Mi sollevo, lasciando scorrere mio corpo sul suo, incrocio ancora il suo sguardo che mostra la sua voglia di essere penetrata.
Le sollevò una gamba, e con l'altra mano, accompagnò il mio membro dentro il suo antro di piacere.
Lei ha un primo sussulto quando affondo il primo colpo, e poi, inizia a gemere, mentre io con ritmi lenti ma decisi, continuo a penetrarla.
Solleva le braccia sopra le testa, e inarca la schiena per aumentare l'angolo di penetrazione.
La posizione non è semplice, ma il piacere che ci sta dando ci fa resistere.
Lei ha l'ennesimo orgasmo , sento che anche io sto per provare quella sensazione, ma voglio aspettare, è giusto che chi le ha rovinato il periggio, sostituendosi a qualcun'altro, si faccia perdonare.
Allora lo sfilò e vedo a destra la tavola ancora apparecchiata, le faccio avvicinare, sorseggiamo un goccio di vino, ci riprendiamo un attimo, i nostri corpi sono completamente sudati.
La faccio girare, e appoggiare le braccia al tavolo, le tolgo la vedtaglia , che è intrisa di piacere, e decido di penetrarla da dietro, non c'è bisogno che ce lo accompagni, e talmente lubrificata, che il mio membro ci scivola dentro velocemente, iniziò a stantufffarla, la posizione mi piace, e anche lei gradisce
Inizio ad affondare i mie colmi sempre più profondamente, lei ogni volta geme, la frequenza aumenta come anche la profondità, voglio fargli sentire ogni centimetro della mia voglia.
Gode , e godo, tantissimo, lei ogni tanto inarca la schiena per godere maggiormente io le afferro i capelli per avvicidlnarmela di più.
La sto montando con una foga incredibile, frutto questo anche di cosa era successo venerdì scorso, glielo dico "ti è piaciuto giocare sporco ora prenditi la tua punizione"
Ad un certo punto sento i suoi spasmi più frequenti, ha un orgasmo eccezionale, decido allora di dare tregua alla mia preda.
Lei è li, respira affannosamente, trascorrono alcuni istanti e appena riprende fiato, mi sussurra, "sono stata perfida ed ora ho avuto la mia punizione, ma non è abbastanza, voglio essere punita ancora più forte".
E, con le mani , si afferra le natiche e le allarga, mostrandomi l'atro pertugio, io esco , mi abbasso e iniziò a leccargliela per lubrificarlo.
L'eccitazione mi sta assalendo, quella breve pausa mi ha aiutato.
Quando mi accorgo che la lubrificazio è buona, appoggio la cappella al buco e piano piano entro, all'inizio lei sente dolore, ma di dice di continuare, lentamente tutta la mia asta è inghiottita da da quel cunicolo stretto, resto fermo un attimo per farla abituare e poi lentamente cominciò il mio su e giù.
Lei sta godendo, me lo dice più volte incitandomi ad aumentare la profondità, io allora lo affondo tutto dentro e aumento la velocità, urla di piacere
Lei e distesa completamente sul tavolo, con le praccia apere e la tesa girata di un lato, grida di piacere, sento di essere al culmine esco e le inodo la schiena e le natiche del mio seme caldo, lei è sudata, lo sbalzo termico del mio sperma sulla sua schiena raffreddata dal sudore, la fa sobbalzare
Resta lì per alcuni attimo , a godere delle sensazioni intense provate, io sono di fronte a lei in piedi , con il respiro affannato, ho in mano il mio membro che pulsa per il piacere che ha ricevuto, siamo esausti entrambi.
Lei si alza si volta, e si rimette la vestaglia, non prima di essersi data una sistemata ai capelli, e tirato su gli stivali che erano calati.
Io inizio a rivestirmi resto con la camicia da abbottonare e mi siedo, sorseggio un altro po' di vino lei , fa altrettanto, sedendosi accavalla le gambe e si accende una sigaretta.
Restiamo ancora un po' in silenzio, la sua faccia è appagata e soddisfatta.
Mi resta in testa il dubbio, di chi aspettava e chi non ha potuto gustare quella bellezza, vinco ogni timore e glielo chiedo.
Lei sorride, arrossisce, fa un tiro di sigaretta dice " aspettavo un ragazzo che sa scrivere storie erotiche che mi fanno eccitare, doveva portarmi il suo ultimo racconto, ma per oggi o preferito la realtà alla fantasia, magari gli racconterò questa, visto che mi ha preso a musa ispiratrice "
La saluto ed esco, il sapore del suo piacere mi resta nella bocca e nel naso il resto della giornata, la sera, mentre mi addormento il pensiero va a quel pomeriggio, per tutta la nottei tiene compagnia.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un noioso pomeriggio
Commenti dei lettori al racconto erotico