Trio superlativo.
di
clodio
genere
trio
Io ed Ulisse amici da sempre praticamente, abbiamo frequentato le stesse scuole ed anche al liceo ora stavamo insieme. Nella stessa classe con noi c’era Marcella. Questa era contesa un po’ da tutti, per la sua bellezza ed anche per la sua simpatia. Marcella sapeva della nostra amicizia, ed io e Ulisse spesso parlavamo di lei, fino a quando un giorno la incontrai da sola. Nella mia testa mi proponevo di cementare la nostra amicizia fino poi a scoprire se poteva avere un seguito.
Rimasi di stucco quando fu lei a dire che avrebbe avuto piacere dare inizio alla nostra frequentazione. Fui felicissimo e alla prima cosa che pensai fu quella di avvertire Ulisse, che un po’ mi deluse. Forse mi aspettavo una reazione diversa, non da saltarmi al collo, almeno esprimere un parere. Nulla di tutto questo tanto che il nostro rapporto subì un leggero distacco. Di contro balzo mi confidai con Marcella che chiarì subito che mi aveva preceduto nella mia idea ma lei lo aveva disilluso. Oh cazzo ora capisco la sua reazione. Chiarii subito la mia posizione, spiegai che Marcella poteva scegliere e qualora avesse scelto lui mi sarei fatto da parte. Fu la stessa a toglierci dall’impaccio, lei lo disse chiaro e tondo che voleva frequentare noi due contemporaneamente.
L’amicizia radicata fa brutti scherzi, decidemmo di frequentarla assieme. Fino a quando si trattava di andare a spesso va bene ma il rapporto prevede anche altro e quando Marcella volle che andassimo entrambi a casa sua perché era sola per due giorni , nessuno di noi immaginava l’esito. Si fece scopare da entrambi per tutto il pomeriggio. Una maiala di tale calibro non l’avevamo letto neanche sui rotocalchi. In fondo il pomeriggio trascorse meravigliosamente, scopammo all’infinito.
La sera voleva farci restare con lei, non fu possibile per le rispettive famiglie. Ne deducemmo io e Ulisse che la troia voleva due cazzi, non pensavamo certo all’epilogo della storia. Si imponeva col suo carattere forte Marcella che prima sembrava una ragazzina delicata e succube degli altri, invece era un drago, sottoponeva chiunque ai suoi voleri. Il diploma pose fine al primo periodo di studi con l’intento di proseguire, lei non fu d’accordo “Ragazzi andate a lavorare che iniziamo la convivenza” Dopo 60 giorni iniziò la nostra vita in comune. In tre nella stessa casa, in tre nella stessa cucina ed in tre finalmente nello stesso letto, un figata straordinaria si scopava all’impazzata nonostante io ed Ulisse fossimo in due mentre lei era sola. Nel corso dei giorni capimmo che addirittura io ed Ulisse forse eravamo pochi. Per lei l’uno o l’altro non faceva differenza ma ci preferiva in coppia.
Provammo tutte le varianti sessuali possibili eravamo all’apice del godimento terreno. Ragazzi si espresse Marcella, prima o dopo dobbiamo dare uno scopo al nostro rapporto, voglio un figlio da ciascuno di voi. Era il cemento ”armato” alla nostra unione. Non ci sembrava fuori dal mondo una proposta del genere, fino a quando fummo invitati a pranzo dai suoi genitori con la sorpresa di trovare anche i nostri. Tutti insieme pretendevano i nipoti. Il nostro rapporto stava benissimo anche a loro.
Marcella aveva una mente superiore pilotava tutto e tutti.
Per concludere nessuno di noi tre pensava si potesse vivere per così tanto tempo (sempre) insieme senza screzi. Marcella dice sempre” Ci sono donne che per avere due uomini devono usare sotterfugi a ripetizione, io ho fatto tutto alla luce del sole e ne sono felicissima, ed anche iper soddisfatta sessualmente”
Rimasi di stucco quando fu lei a dire che avrebbe avuto piacere dare inizio alla nostra frequentazione. Fui felicissimo e alla prima cosa che pensai fu quella di avvertire Ulisse, che un po’ mi deluse. Forse mi aspettavo una reazione diversa, non da saltarmi al collo, almeno esprimere un parere. Nulla di tutto questo tanto che il nostro rapporto subì un leggero distacco. Di contro balzo mi confidai con Marcella che chiarì subito che mi aveva preceduto nella mia idea ma lei lo aveva disilluso. Oh cazzo ora capisco la sua reazione. Chiarii subito la mia posizione, spiegai che Marcella poteva scegliere e qualora avesse scelto lui mi sarei fatto da parte. Fu la stessa a toglierci dall’impaccio, lei lo disse chiaro e tondo che voleva frequentare noi due contemporaneamente.
L’amicizia radicata fa brutti scherzi, decidemmo di frequentarla assieme. Fino a quando si trattava di andare a spesso va bene ma il rapporto prevede anche altro e quando Marcella volle che andassimo entrambi a casa sua perché era sola per due giorni , nessuno di noi immaginava l’esito. Si fece scopare da entrambi per tutto il pomeriggio. Una maiala di tale calibro non l’avevamo letto neanche sui rotocalchi. In fondo il pomeriggio trascorse meravigliosamente, scopammo all’infinito.
La sera voleva farci restare con lei, non fu possibile per le rispettive famiglie. Ne deducemmo io e Ulisse che la troia voleva due cazzi, non pensavamo certo all’epilogo della storia. Si imponeva col suo carattere forte Marcella che prima sembrava una ragazzina delicata e succube degli altri, invece era un drago, sottoponeva chiunque ai suoi voleri. Il diploma pose fine al primo periodo di studi con l’intento di proseguire, lei non fu d’accordo “Ragazzi andate a lavorare che iniziamo la convivenza” Dopo 60 giorni iniziò la nostra vita in comune. In tre nella stessa casa, in tre nella stessa cucina ed in tre finalmente nello stesso letto, un figata straordinaria si scopava all’impazzata nonostante io ed Ulisse fossimo in due mentre lei era sola. Nel corso dei giorni capimmo che addirittura io ed Ulisse forse eravamo pochi. Per lei l’uno o l’altro non faceva differenza ma ci preferiva in coppia.
Provammo tutte le varianti sessuali possibili eravamo all’apice del godimento terreno. Ragazzi si espresse Marcella, prima o dopo dobbiamo dare uno scopo al nostro rapporto, voglio un figlio da ciascuno di voi. Era il cemento ”armato” alla nostra unione. Non ci sembrava fuori dal mondo una proposta del genere, fino a quando fummo invitati a pranzo dai suoi genitori con la sorpresa di trovare anche i nostri. Tutti insieme pretendevano i nipoti. Il nostro rapporto stava benissimo anche a loro.
Marcella aveva una mente superiore pilotava tutto e tutti.
Per concludere nessuno di noi tre pensava si potesse vivere per così tanto tempo (sempre) insieme senza screzi. Marcella dice sempre” Ci sono donne che per avere due uomini devono usare sotterfugi a ripetizione, io ho fatto tutto alla luce del sole e ne sono felicissima, ed anche iper soddisfatta sessualmente”
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