La mia padrona (2)

di
genere
feticismo

finché dopo la fine delle lezioni mi avvicinai con tono sommesso, abbracciando la mia padrona con flagrante erezione, da dietro come sapevo la facesse impazzire...così mi sussurrò all'orecchio che ero il suo porcellino e mi trascinò fino alla macchina di sua madre, a cui disse che restavo a pranzo da loro essendo suo amico ormai.
Durante il pranzo, all'ombra della tovaglia la mia padrona mi massaggiava il cazzo con i suoi piedini sudati e stanchi dopo aver trascorso la mattinata a lamentarsi del poggiapiedi del banco di scuola....così dopo aver terminato di mangiare fuggimmo in camera sua, giustificandoci con il ripasso per la verifica di inglese...lei mi abbassò subito lo slip e prese a leccarmi il membro mentre lo manteneva con la sua manina morbida dal profondo profumo di crema...dopo lo mise in bocca dove lo leccava e ciucciava, finendo per masturbarlo tra le tette dove mi fece venire.
Poi iniziò davvero a fare i compiti e mi affidò il compito di farle da poggiapiedi, massaggiandoli, annusandoli e leccandoli per poi passarle lo smalto nero che mi fa tanto impazzire una volta terminato l'ultimo assegno, poi.....
di
scritto il
2022-12-09
2 . 8 K
visite
4
voti
valutazione
5.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

La mia padrona
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.