Nostra figlia Romina.

di
genere
incesti

Con Ada, ora mia moglie, abbiamo trovato subito cosa vuol dire scoprire il sesso, in giovanissima età per lei, tre anni in più per me. Le prime scoperte le facemmo sui nostri corpi.
Inesperti si, ma in questa pratica gli apprendimenti sono veloci. Dal primo giorno scopammo a ruota libera sena sapere a cosa andavamo incontro. I primi due mesi non ci furono conseguenze, le abbondanti sborrate nella figa la esaltavano a dare sempre di più, insomma quello che si può definire porca. Le piaceva fare tutto. “Tanto va la gatta al lardo…..” Al terzo mese Ada incinta.
Nessuno dei nostri genitori ha mai pensato all’aborto, erano felici di avere un nipotino in così giovane età. Ci aiutarono, ci consentirono di vivere insieme nella casa dei genitori di lei, insomma un clima addirittura festoso. Nacque Romina, straordinariamente bella, come la mamma se non di più. I nostri genitori quasi litigavano perché volevano tenerla.
Finita la scuola iniziammo a lavorare entrambi, riuscimmo a comprare un appartamento tra mutuo ed aiuti dei nostri, Romina cresceva e diventava sempre più bella. La differenza di età con Ada era di solo quindici anni, sembravano sorelle. Innamoratissimo di Ada adoravamo Romina e nessuno poteva cambiare il corso delle cose.
Avere due donne in casa bisogna avere un certo tipo di comportamento, Ada che non si poneva tanti problemi a coprirsi dava l’esempio a Romina che la imitava in tutto. Ada comunque sessualmente era una sanguisuga, mi prosciugava fino all’ultima goccia di sborra e sicuramente Romina intuiva quello che facevamo. Ormai aveva diciassette anni, studiava con profitto, frequentava il 4° liceo. Le chiesi un chiarimento sui logaritmi, andammo nella sua cameretta, mentre girava le pagine apparve un ritaglio di giornale con un titolo significativo: Padre e figlia vengono sorpresi in atteggiamento inequivocabile. Lei coprì subito il ritaglio, ma il mio cuore aumentò i battiti tanto che non capii più nulla di quello che mi spiegava. Quella visione stravolse la mia vita. La mia testa ormai era in balia di quel ritaglio al punto che quando scopavo con Ada, spesso immaginavo di farlo con Romina.
Probabilmente anche lei si rese conto del mio disagio ed invece di distogliermi mi provocava.
La situazione non era delle migliori, Ada mi sentiva cambiato, me lo fece notare chiaramente.
A volte immaginavo di averle insieme al mio fianco, sicuramente lei avrebbe rifiutato una proposta così oscena. Una cosa era chiara a me e Romina, un desiderio reciproco di possederci. In casa aumentavano le provocazioni, spesso anche davanti ad Ada fino a quando mi sentii costretto a coinvolgerla nel mio dilemma: “Non so se ti sei accorta del comportamento di Romina nei miei confronti” “Certo che mi sono accorta, provoca anche me” “Come provoca anche te” “Spesso si fa trovare nuda, mi chiede consigli su cosa indossare, preferisce intimo particolare, insomma cerca di coinvolgermi in qualcosa che non ho ancora capito” “Agisce allo stesso modo nei miei confronti, addirittura ho pensato che volesse fare l’amore con me, e poi un ritaglio di giornale tra i suoi libri era abbastanza esplicito, si parlava di un rapporto sessuale tra padre e figlia. Non so cosa fare sono in difficoltà” “Ho un’idea, prestiamoci al suo gioco riferendoci naturalmente gli sviluppi, se vuole fare l’amore con te cerca di assecondarla, lo stesso farò io” “Amore dovrei scopare Romina, non ti sembra di esagerare” “Affatto ho capito che muori dalla voglia di farlo” “Una moglie straordinaria, una mamma affettuosa che consentiva tutto pur di conservare l’armonia della famiglia.
Quando si presentava l’occasione lei ci lasciava soli, evidentemente voleva che succedesse. Io sempre più spesso frequentavo la sua cameretta, l’aiutavo a studiare, i contatti aumentavano e lei mai li rifiutava, anzi li accentuava fino a quando le nostre bocche erano a pochi millimetri, non ci baciammo, mi sussurrò “Papà giochiamo a carte scoperte, ti desidero” “Anch’io ti desidero stella” In quel momento scoprimmo le carte, scoprimmo i nostri corpi e scoprimmo cosa significa quando due persone si desiderano ardentemente” Era già pronta perché prese un preservativo dal suo armadietto, lo infilò con difficoltà sul mio cazzo e se lo mise nella figa.
“Da quando tempo aspettavo questo momento papà” Scopammo con tutta la forza possibile, dopo il primo orgasmo ne seguì subito un altro. “Papà sei irresistibile, non so come ho fatto ad aspettare tanto tempo. Il ritaglio di giornale era un chiaro segnale di quello che volevo” “Tesoro di papà con mamma come la mettiamo”? “Papà ti sembrerà strano, sono innamorata anche di mamma e vorrei avere rapporti anche con lei ma soprattutto con voi due assieme, non desidero altro, la mia vita siete voi”. Non so come la prenderà, andiamo in camera nostra, e restiamo nudi sotto le coperte, ora la chiamo al telefono, ascolta” in vivavoce “ Amore quando torni”?
“Cinque minuti e sono a casa. Perché me lo chiedi”? “Quando rientri, raggiungici nuda nel nostro letto, c’è una sorpresa” “Ho già capito” Arrivò in tre minuti la stringemmo fra noi in una dolce ammucchiata. Mi lasciarono guardare, un rapporto saffico così bello da lasciarmi stupefatto.
Finalmente, così giovani, così belli e così trasgressivi. Un incanto di famiglia. Ben presto mi accorsi che mamma e figlia erano scatenate sessualmente, il mio cazzo raramente era libero quando eravamo in casa, sempre nelle loro fighe o nelle loro bocche. Mi sorprendevo io stesso a tanta resistenza, più lo usavo e più rispondeva, il mio cazzo non mi deludeva mai, ne a me e naturalmente neanche loro, anche se avevano la possibilità di congiungersi tra loro.
Artefice di tutto è stata Ada, il sogno di una vita per tanti.
scritto il
2022-12-10
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