Finalmente sono diventato un cornuto - Capitolo 4
di
Anna&Alex
genere
tradimenti
Finalmente cornuto – Capitolo 4
La mattina successiva mandai un messaggio whatsapp ad Anna: ''Amore, per stasera credo di avere una bellissima sorpresa per te. Indossa un completino molto sexy e trucco pesante. Appena rientro da lavoro, beviamo un drink insieme e mentre io vado a sdocciarmi, tu pensi al trucco e a vestirti. Poi mi aspetti in camera.''
La sua risposta fu: ''mmmmhhhh....mi sto già bagnando. Va bene, amore. A stasera''.
Rientrato a casa, tutto proseguì come pianificato: drink, doccia e una volta entrato in camera da letto la trovai seduta sul letto, truccata come una donna da strada. Indossava un mini dress nero completamente trasparente senza indossare gli slip. Le mostrai la benda per gli occhi e lei sorrise maliziosamente. I suoi occhi emanavano una luce di lussuria, di passione, di desiderio.
Dentro di me, conoscendola bene, sapevo che quel film l'aveva turbata.
Le dissi di fare esattamente qualsiasi cosa le avessi chiesto e lei annuì col capo.
Le misi la benda (che poi proprio benda non era: si trattava di una maschera blind fold. Le vendono ovunque. C'è chi le usa per dormire e chi le usa per scopare) sugli occhi e lentamente la feci adagiare di schiena sul letto.
Iniziai una magistrale leccata di fica: lentamente, partendo dall'interno coscia, salii fino alle grandi labbra infilandomele in bocca e succhiandole quasi fossero cazzi. Erano gonfie di eccitazione. Vedevo i primi umori sgorgare dalla sua fica e ancora non avevo iniziato a leccargliela come piace a lei. Quello fu un altro segnale importante: colava umori e io non la stavo toccando a tal punto da portarla a quel tipo di eccitazione. Dentro di me, avevo la certezza che lei, in quel momento, nella sua mente stesse rivedendo il film della mattina precedente.
iniziai a leccarle clito e piccole labbra fino a simulare una scopata con la mia lingua. Nel giro di pochi minuti esplose in un orgasmo spettacolare. I suoi umori erano biancastri e densi: sembrava sborra.
La ripulii con maestria e immenso piacere (immaginanodo che si trattasse della sborra di un altro cazzo).
A quel punto mi armai di coraggio e le dissi: ''amore, adesso un'altra bella leccata di fica ma sappi che la lingua non sarà la mia''.
Non disse niente: aprii le gambe offrendomi la sua fica che aveva ripreso a grondare umori.
Ripresi a leccarla nuovamente e notai che stavolta, nonostante la lingua fosse la mia, il modo di leccarla fosse il mio, godeva con più intensità contorcendosi su se stessa e tenendomi per i capelli mi spingeva la faccia contro la sua fica.
Mentre la leccavo le chiesi: ''Come lecca il nostro amico?''
Lei, gemendo a voce decisamente alta, disse: ''Lecca divinamente. Digli di non smettere ti prego. Digli di continuare a leccarmi.''
Io dissi: ''Per favore, Lorenzo (nome inventato al momento) continua a leccare la fica di mia moglie e falla godere come una troia''.
Le infilai due dita in fica e premendo contro il monte di venere continuai a leccarle il clito. Dopo poco lei mi sfilò le dita dalla sua fica ed esplose in uno squirt che finì (per fortuna) interamente nella mia bocca.
Come nel film, mi alzai e le tolsi la benda. Le diedi un fallo in lattice e le dissi: ''Questo è il mio cazzo. Succhiamelo mentre lui ti scopa la fica''.
Infilai un condom e simulando di essere lui, la scopai in svariate posizioni fino a procurarle numerosi orgasmi.
Lei era fuori controllo: sentivo la sua fica larga come un tunnel e un'incredibile quantità di umori mi colava sui coglioni.
Mentre la scopavo vedevo anche con quale voracità succhiava quel fallo in lattice e le dicevo ''Si, amore mio stupenda, succhiami il cazzo mentre Lorenzo ti sfonda la fica'' e lei rispose: ''mmmhhhh..amore, mi state facendo impazzire e Lorenzo me la sta scopando divinamente. Sento ogni vena del suo cazzo contro le pareti della fica. Mi sta facendo impazzire. Ha un cazzo meraviglioso e lo sa usare benissimo''.
Quelle parole generavano in me un'eccitazione fuori dal normale: non avevo mai sentito Anna parlare in quel modo immaginando un terzo nel nostro letto.
Quello stato di eccitazione faceva si che il mio cazzo fosse più duro del solito: le assestavo colpi profondi e decisi alternandoli a corse lentissime fino a quasi estrarre il cazzo dalla sua fica per poi farlo scivolare nuovamente dentro con estrema lentezza.
Avevamo perso il conto degli orgasmi che aveva raggiunto quando ad un certo punto Anna mi dice: ''Lorenzo, per favore, scopami fino a farmi esplodere in un altro orgasmo. E tu, cornuto, guarda tua moglie godere nel cazzo di un altro uomo''.
Quelle parole mi diedero un senso di ubriachezza. Ero fuori controllo. Anna mi aveva chiamato ''cornuto''. Nel sentire quella parola esplosi insieme a lei in un orgasmo mai provato prima.
Restammo abbracciati per un pò fino a quando il mio cazzo cominciò ad ammosciarsi e scivolò fuori dalla fica di Anna.
Anna mi sfilò il profilattico e mi fece notare l'incredibile quantità di sborra che conteneva, dicendo: ''Lorenzo ha sborrato come un cavallo. credo proprio che la mia fica gli sia piaciuta parecchio''.
Io risposi: ''A me sembra che pure a te sia piaciuto abbastanza il suo cazzo''.
Anna rispose: ''Si, amore mio. Mi è piaciuto tantissimo farti cornuto''.
Non doveva dire quella parola. Appena mi apostrofò ''cornuto'' per la seconda volta, il mio cazzo riprese a pulsare e lentamente a riprendere vigore (non avevo mai avuto un tempo di recupero così corto) e Anna se ne accorse dicendomi: ''Vedo che ti eccita essere cornuto, o mi sbaglio, amore mio?''
Io risposi: ''Si, troia adultera. Mi eccita essere il tuo cornuto e adesso verrai punita per l'adulterio commesso''.
La feci mettere alla pecorina, versai del gel lubrificante sul foro anale e la penetrai senza tanti complimeti. Mentre le sfondavo il culo l'apostrofavo con parole tipo lurida vacca, troia, sei una moglie puttana...e lei rincarava la dose rispondendo ''siiiii, sono una moglie troia. Sono la tua moglie troia che ti ha fatto diventare un cornuto''.
Quella situazione, quel turpiloquio, il fatto che la stessi inculando per punirla dell'adulterio appena consumato, formarono nella mia mente un vortice di emozioni mai provate prima ed esplosi una quantità invredibile di sborra tutta nel suo intestino.
Ognuno andò nel proprio bagno per sdocciarsi e quando ci rincontrammo in cucina, ci abbracciamo con passione, amore e tenerezza. Ci scambiammo baci delicati alternati a baci passionali con grovigli di lingue e saliva. Ci facemmo un altro drink e accendemmo una sigaretta. Mentre fumavamo la sigaretta le chiesi ''Ti è piaciuto il nuovo gioco?''
Lei rispose: ''Moltissimo''.
Mi feci coraggio e le chiesi: ''A me piacerebbe realizzarlo per davvero. E' un mio profondo desiderio''.
Lei rispose in maniera vaga con un ''Più avanti vedremo. Sono un pò combattuta. Questa fantasia mi eccita in maniera incredibile ma sinceramente io sono sessualmente stra appagata da te e non ho bisogno di altri cazzi. Comunque, non corriamo e non prendiamo decisioni affrettate. Vedremo.''
Quel ''vedremo'' per me voleva dire tutto. Non mi aveva detto di no. Aveva lasciato uno spiraglio aperto. Questa cosa mi fece rizzare nuovamente il cazzo, andai in bagno e mi feci una sega ripensando alle sue parole e immaginandola alle prese con un cazzo diverso dal mio.
Nel capitolo successivo, racconterò di come ho dato via libera al mio ingegno per raggiungere lo scopo di diventare finalmente cornuto.
La mattina successiva mandai un messaggio whatsapp ad Anna: ''Amore, per stasera credo di avere una bellissima sorpresa per te. Indossa un completino molto sexy e trucco pesante. Appena rientro da lavoro, beviamo un drink insieme e mentre io vado a sdocciarmi, tu pensi al trucco e a vestirti. Poi mi aspetti in camera.''
La sua risposta fu: ''mmmmhhhh....mi sto già bagnando. Va bene, amore. A stasera''.
Rientrato a casa, tutto proseguì come pianificato: drink, doccia e una volta entrato in camera da letto la trovai seduta sul letto, truccata come una donna da strada. Indossava un mini dress nero completamente trasparente senza indossare gli slip. Le mostrai la benda per gli occhi e lei sorrise maliziosamente. I suoi occhi emanavano una luce di lussuria, di passione, di desiderio.
Dentro di me, conoscendola bene, sapevo che quel film l'aveva turbata.
Le dissi di fare esattamente qualsiasi cosa le avessi chiesto e lei annuì col capo.
Le misi la benda (che poi proprio benda non era: si trattava di una maschera blind fold. Le vendono ovunque. C'è chi le usa per dormire e chi le usa per scopare) sugli occhi e lentamente la feci adagiare di schiena sul letto.
Iniziai una magistrale leccata di fica: lentamente, partendo dall'interno coscia, salii fino alle grandi labbra infilandomele in bocca e succhiandole quasi fossero cazzi. Erano gonfie di eccitazione. Vedevo i primi umori sgorgare dalla sua fica e ancora non avevo iniziato a leccargliela come piace a lei. Quello fu un altro segnale importante: colava umori e io non la stavo toccando a tal punto da portarla a quel tipo di eccitazione. Dentro di me, avevo la certezza che lei, in quel momento, nella sua mente stesse rivedendo il film della mattina precedente.
iniziai a leccarle clito e piccole labbra fino a simulare una scopata con la mia lingua. Nel giro di pochi minuti esplose in un orgasmo spettacolare. I suoi umori erano biancastri e densi: sembrava sborra.
La ripulii con maestria e immenso piacere (immaginanodo che si trattasse della sborra di un altro cazzo).
A quel punto mi armai di coraggio e le dissi: ''amore, adesso un'altra bella leccata di fica ma sappi che la lingua non sarà la mia''.
Non disse niente: aprii le gambe offrendomi la sua fica che aveva ripreso a grondare umori.
Ripresi a leccarla nuovamente e notai che stavolta, nonostante la lingua fosse la mia, il modo di leccarla fosse il mio, godeva con più intensità contorcendosi su se stessa e tenendomi per i capelli mi spingeva la faccia contro la sua fica.
Mentre la leccavo le chiesi: ''Come lecca il nostro amico?''
Lei, gemendo a voce decisamente alta, disse: ''Lecca divinamente. Digli di non smettere ti prego. Digli di continuare a leccarmi.''
Io dissi: ''Per favore, Lorenzo (nome inventato al momento) continua a leccare la fica di mia moglie e falla godere come una troia''.
Le infilai due dita in fica e premendo contro il monte di venere continuai a leccarle il clito. Dopo poco lei mi sfilò le dita dalla sua fica ed esplose in uno squirt che finì (per fortuna) interamente nella mia bocca.
Come nel film, mi alzai e le tolsi la benda. Le diedi un fallo in lattice e le dissi: ''Questo è il mio cazzo. Succhiamelo mentre lui ti scopa la fica''.
Infilai un condom e simulando di essere lui, la scopai in svariate posizioni fino a procurarle numerosi orgasmi.
Lei era fuori controllo: sentivo la sua fica larga come un tunnel e un'incredibile quantità di umori mi colava sui coglioni.
Mentre la scopavo vedevo anche con quale voracità succhiava quel fallo in lattice e le dicevo ''Si, amore mio stupenda, succhiami il cazzo mentre Lorenzo ti sfonda la fica'' e lei rispose: ''mmmhhhh..amore, mi state facendo impazzire e Lorenzo me la sta scopando divinamente. Sento ogni vena del suo cazzo contro le pareti della fica. Mi sta facendo impazzire. Ha un cazzo meraviglioso e lo sa usare benissimo''.
Quelle parole generavano in me un'eccitazione fuori dal normale: non avevo mai sentito Anna parlare in quel modo immaginando un terzo nel nostro letto.
Quello stato di eccitazione faceva si che il mio cazzo fosse più duro del solito: le assestavo colpi profondi e decisi alternandoli a corse lentissime fino a quasi estrarre il cazzo dalla sua fica per poi farlo scivolare nuovamente dentro con estrema lentezza.
Avevamo perso il conto degli orgasmi che aveva raggiunto quando ad un certo punto Anna mi dice: ''Lorenzo, per favore, scopami fino a farmi esplodere in un altro orgasmo. E tu, cornuto, guarda tua moglie godere nel cazzo di un altro uomo''.
Quelle parole mi diedero un senso di ubriachezza. Ero fuori controllo. Anna mi aveva chiamato ''cornuto''. Nel sentire quella parola esplosi insieme a lei in un orgasmo mai provato prima.
Restammo abbracciati per un pò fino a quando il mio cazzo cominciò ad ammosciarsi e scivolò fuori dalla fica di Anna.
Anna mi sfilò il profilattico e mi fece notare l'incredibile quantità di sborra che conteneva, dicendo: ''Lorenzo ha sborrato come un cavallo. credo proprio che la mia fica gli sia piaciuta parecchio''.
Io risposi: ''A me sembra che pure a te sia piaciuto abbastanza il suo cazzo''.
Anna rispose: ''Si, amore mio. Mi è piaciuto tantissimo farti cornuto''.
Non doveva dire quella parola. Appena mi apostrofò ''cornuto'' per la seconda volta, il mio cazzo riprese a pulsare e lentamente a riprendere vigore (non avevo mai avuto un tempo di recupero così corto) e Anna se ne accorse dicendomi: ''Vedo che ti eccita essere cornuto, o mi sbaglio, amore mio?''
Io risposi: ''Si, troia adultera. Mi eccita essere il tuo cornuto e adesso verrai punita per l'adulterio commesso''.
La feci mettere alla pecorina, versai del gel lubrificante sul foro anale e la penetrai senza tanti complimeti. Mentre le sfondavo il culo l'apostrofavo con parole tipo lurida vacca, troia, sei una moglie puttana...e lei rincarava la dose rispondendo ''siiiii, sono una moglie troia. Sono la tua moglie troia che ti ha fatto diventare un cornuto''.
Quella situazione, quel turpiloquio, il fatto che la stessi inculando per punirla dell'adulterio appena consumato, formarono nella mia mente un vortice di emozioni mai provate prima ed esplosi una quantità invredibile di sborra tutta nel suo intestino.
Ognuno andò nel proprio bagno per sdocciarsi e quando ci rincontrammo in cucina, ci abbracciamo con passione, amore e tenerezza. Ci scambiammo baci delicati alternati a baci passionali con grovigli di lingue e saliva. Ci facemmo un altro drink e accendemmo una sigaretta. Mentre fumavamo la sigaretta le chiesi ''Ti è piaciuto il nuovo gioco?''
Lei rispose: ''Moltissimo''.
Mi feci coraggio e le chiesi: ''A me piacerebbe realizzarlo per davvero. E' un mio profondo desiderio''.
Lei rispose in maniera vaga con un ''Più avanti vedremo. Sono un pò combattuta. Questa fantasia mi eccita in maniera incredibile ma sinceramente io sono sessualmente stra appagata da te e non ho bisogno di altri cazzi. Comunque, non corriamo e non prendiamo decisioni affrettate. Vedremo.''
Quel ''vedremo'' per me voleva dire tutto. Non mi aveva detto di no. Aveva lasciato uno spiraglio aperto. Questa cosa mi fece rizzare nuovamente il cazzo, andai in bagno e mi feci una sega ripensando alle sue parole e immaginandola alle prese con un cazzo diverso dal mio.
Nel capitolo successivo, racconterò di come ho dato via libera al mio ingegno per raggiungere lo scopo di diventare finalmente cornuto.
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