#ilricatto
di
Mi piacerebbe scrivere
genere
incesti
Finalmente compiuta la maggiore età mi è stato concesso di trascorrere il capodanno fuori casa.
Avevo organizzato tutto in ogni piccolo particolare, il piano perfetto per provarci, finalmente, con la tipa del corso accanto, Giulia.
I miei genitori, rassegnati a trascorrere il primo capodanno in mia assenza hanno organizzato una festa a casa nostra, invitando amici e parenti, compreso mia zia Tania, sorella di mia madre, che vive al nord, da poco sposata con Gianni, un ingegnare che lavora per lo più all’estero.
Tania ha lasciato la Calabria presto per l’università ma poi, conosciuto Gianni ha abbandonato tutto e si è sposata. Oggi è un insegnante di pilates, non molto alta ma con le curve al punto giusto specialmente nel sedere, rotondo e dall’apparenza soffice, ma il suo punto forte, a detta di tutti, compreso io, è dato dai suoi colori, capelli di un rosso perfetto e la carnagione chiarissima con qualche lentiggine sul viso che le dà quell’aria da ragazzina, pur avendo ormai i suoi trentotto anni; a me zia Tania piace molto ed essendo molto giovane riesco ad avere uno splendido rapporto.
Anche quest’anno Gianni ha disertato le feste per lavoro e Tania ha aderito alla festa, facendo tappa da noi in Calabria con l’accordo che per la notte del 31 dicembre avrebbe occupato la mia stanza, visto che io avrei dormito fuori.
Unica sfortuna è stata che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare che proprio quella sera il mio capodanno sarebbe andato in fumo. A causa della divampante influenza tutti i miei amici hanno dato forfait, compreso Giulia, ed io ho dovuto trascorrere l’ennesimo capodanno in famiglia.
La serata è trascorsa come da tradizione, tutti i presenti si sono divertiti tra balli, canti e un bel po’ di alcol e mia zia Tania è andata a letto prima degli altri in evidente stato confusionale per la troppa tequila ingerita, normale amministrazione quando si parla di feste di famiglia.
Io restai sul divano per tutta la serata tra una chiacchera forzata con amici dei miei e uno sguardo ad instagram per un paio di like ai miei contatti per le splendide feste che stavano trascorrendo.
Finita la serata, visto che la mia stanza era occupata, mi sistemai sul divano per trascorrere la notte ma i miei genitori mi costrinsero ad andare in camera, tanto la zia Tania stava dormendo come un ghiro e il letto a due piazze avrebbe permesso ad entrambi di dormire serenamente.
Io mi convinsi facilmente perché non avevo alcuna voglia di dormire su quel divano ed entrai in camera, presi il mio pigiama, andai in bagno per cambiarmi e rientrato in camera mi misi sotto le coperte dove mia zia Tania dormiva accovacciata dandomi le spalle.
Non avevo per niente sonno e girandomi nel letto mi accorsi di avere il telefono di zia Tania accanto e sbloccato.
La noia e la curiosità mi portarono a prendere quel telefono e sfogliare la galleria di immagini.
Non avevo mai notato quanto fosse veramente figa la zia Tania, in quelle pose personali, alcune in costume ed altre in biancheria intima.
A quanto pare si piaceva molto e non perdeva occasione di fotografarsi in posizioni per nulla pudiche. Di certo, da quello che vedevo, era una tipa che sapeva che il suo sedere faceva gola a tanti e non perdeva occasione per fotografarlo. Chissà se quelle foto le mandava solo al marito.
D’un tratto mi trovai a sfogliare la galleria con la mano sinistra e ad accarezzarmi il cazzo con la mano destra.
L’ingordigia mi portò a sfogliare le conversazioni whatsapp in cerca di qualcosa di piccante e trovai tra le ultima conversazioni quelle di Don Luigi, il prete di quartiere che ci ha cresciuto un po’ tutti. La cosa mi stranizzò perché ha inviato come ultimo messaggio un bacio.
Ovviamente aprii subito la chat e balzai immediatamente dal letto per quello che vidi.
Zia Tania aveva inviato nel pomeriggio a don Luigi un video mentre si masturbava seduta sul mio letto. E lui contraccambiò inviandone uno mentre sborrava sul telefono.
Quella chat mi arrivò come una scossa elettrica;
tutto quello che pensavo di mia zia era cambiato, adesso non era più la cara zia Tania o, perlomeno, lo era ancora ma con una carica sessuale fuori dal comune ed era accanto a me che dormiva. La volevo ed era accanto a me incosciente, almeno in apparenza.
Non riuscii a finire di leggere tutta la chat che mia zia si svegliò e si girò verso di me.
- Luca ma cosa stai facendo?
Iniziai a balbettare qualcosa tipo – niente, ho visto il tuo telefono accanto a me e te lo stavo porgendo – ma la frittata era ormai fatta e mia zia vide ciò che stavo guardando e soprattutto che avevo il cazzo in mano con il pantalone del pigiama abbassato.
Tania ovviamente non si soffermò sul fatto che io stavo spiando il suo telefono quanto su quello che avevo scoperto.
- comunque non è come pensi – mi disse con estremo imbarazzo – quella non sono io è uno scherzo, avrei dovuto cancellare -
La interruppi subito – zia non raccontarmi balle, tu tradisci Gianni dopo soli due mesi di matrimonio, con don Luigi poi, il nostro prete, ma ti immagini cosa succederebbe se questo video lo vedessero a casa?
E le mostrai subito il video che ormai avevo inoltrato sul mio telefono.
- Ok ho capito Luca – si alzò tremolante, si avviò verso la sua borsa e prese da portafoglio 250 euro, - tieni e cancella il video –
Io sorrisi – zia, ma secondo te, io ti ricatterei mai per dei soldi? Dai vieni qui e rilassati, non lo dirò a nessuno, stai serena di me lo sai che ti puoi fidare – la presi per mano e la accompagnai di nuovo a letto.
- dai sdraiati e rilassati, hai bevuto tanto questa sera, hai bisogno di dormire un po’ – e la feci sdraiare a pancia in giù.
Mia zia ormai era un automa dalla paura che io sapessi il segreto e faceva tutto quello che io le chiedevo.
Mi misi a cavalcioni su di lei, attento a non farle male, ed iniziai a massaggiarle le spalle – hai visto che sei troppo tesa, hai il collo rigido – continuavo a scendere verso la schiena – anche la schiena sembra troppo contratta, io ti devo far rilassare – notai che non aveva il reggiseno sotto il pigiama. Continuai a scendere con il massaggio, arrivai a toccare la mutandina e risalii, poi scesi di nuovo ed entrai con la mano dentro le mutande, quando mia zia scattò con entrambe le mani e mi bloccò – ma sei scemo? Ma cosa stai facendo? sono sempre tua zia, smettila subito e dimenticherò tutto, altrimenti chiamo subito tua madre.
La minaccia ormai non mi scompose di nulla anzi mi eccitò al punto tale che la bloccai subito per i polsi e le inizia ad appoggiare con forza la mia rigogliosa cappella sul culo. – e cosa penserebbero di te? E cosa ne sarebbe del tuo matrimonio? Dai zia, fidati di me, e cancellerò tutto.
Mia zia non rispose più ma smise di far forza sulle braccia e le poggiò sul letto.
A tal punto mi sentii autorizzato a continuare nel mio intento.
Ricominciai a massaggiare il sedere e le tolsi totalmente i pantaloni. La lasciai con quella deliziosa brasiliana rossa che annusai subito e che non ho voluto togliere per godermi ogni singolo momento. Continuai con massaggi circolari, le mie dita entravano ed uscivano poi rientravano dentro la brasiliana a palpare quel culo perfettamente rotondo sempre di più fino a sfiorare l’ano – Così sembri meno contratta, brava zietta.
Mia zia non proferiva parola e stava con la testa in mezzo al cuscino, ma quei capelli rossi e lucenti sbucavano dal cuscino per godersi quel fantastico momento.
Io col cazzo che pulsava e la cappella ormai che stava per esplodere, spostai la brasiliana, mi chinai sulla sua schiena ed iniziai a leccarle l’ano, prima delicatamente poi con movimenti a martello, su e giù, su e giù. Era il gusto migliore che avessi mai provato, entrai la lingua più che potevo e, una volta dentro, facevo movimenti circolari per controllare ogni parte delle sue pareti. Provai a sputarle dentro e risucchiare nuovamente tutto per poi risputarle. Quell’ano che sapeva di sesso, di escrementi, di proibito, era diventato ormai morbidissimo, succoso e pronto per essere allargato.
Mia zia non si muoveva e non proferiva parola.
Ormai troppo gonfio per l’eccitazione uscii il cazzo e provai a spingerlo dentro quel meraviglioso culo di mia zia Tania.
Ovviamente non fui per nulla delicato, anche per la mia evidente inesperienza, la cappella sembrava non potesse entrare e spinsi sempre più, sempre con più forza fin quando mia zia quasi strillò per il dolore, ma ormai ero del tutto dentro. Non riuscii a stare in equilibrio e le caddi letteralmente sopra. Avevo il mio corpo sopra il suo, la mia bocca al suo orecchio e il cazzo totalmente dentro quel culetto soffice.
Non riuscii a fermarmi, anche se la sentivo quasi piangere, e continuai a spingere sempre più forte sempre più forte ed ancora.
Non riuscivo a fermarmi, assestavo colpi decisi, ruvidi e secchi, ogni colpo sentivo ansimare e poi di nuovo e poi di nuovo.
Riuscii a sollevare il mio busto poggiando le braccia sul letto; adesso mia zia era sotto ma non aveva più tutto il mio peso sopra, quindi pensavo che non le facessi più male, seguendo le mie nozioni apprese da pornhub, pertanto, ricominciai ad assestarle ancora colpi sempre più forti, adesso mi veniva ancora più facile, potevo farla godere, e spingevo forte ed ancora colpi su colpi su quel culo ormai martoriato.
Nonostante ciò, Tania non sembrava godesse particolarmente, singhiozzava ad ogni colpo che le infliggevo ma, ripeto, non avrei potuto fermarmi, stavo scopando un culo perfetto e pensavo di farlo nel verso giusto.
Continuai per qualche minuto ancora, fin quando lo sentii arrivare, saliva dallo scroto caldo come lava, stava attraversando tutto il mio corpo fino ad arrivare al cervello per poi ridiscendere come un fulmine ustionando tutti gli organi e spingendomi a colpire sempre più forte, e poi arrivò, un ORGASMO perfetto.
Avrei voluto evitarle, quantomeno, di venirle dentro, ma non riuscii ad uscire da quel buco maledetto e le inondai tutte le viscere.
Caddi nuovamente sopra il suo corpo e restai immobile per qualche secondo.
Cazzo che scopata! Cazzo cosa ho combinato!
Lei continuava a singhiozzare ma non disse nulla.
Io tirai fuori il mio arnese dal suo splendido sedere, presi un kleenex accanto al letto e pulii la cappella sporca di sborra escrementi e sangue. Avrei voluto chiedere scusa ma ormai…. mi voltai e le mandai un messaggio.
- Cancellato! Scusa
Non riuscii a dormire e continuavo a chiedermi cosa avrebbe fatto l’indomani zia Tania
…………………………………..
Avevo organizzato tutto in ogni piccolo particolare, il piano perfetto per provarci, finalmente, con la tipa del corso accanto, Giulia.
I miei genitori, rassegnati a trascorrere il primo capodanno in mia assenza hanno organizzato una festa a casa nostra, invitando amici e parenti, compreso mia zia Tania, sorella di mia madre, che vive al nord, da poco sposata con Gianni, un ingegnare che lavora per lo più all’estero.
Tania ha lasciato la Calabria presto per l’università ma poi, conosciuto Gianni ha abbandonato tutto e si è sposata. Oggi è un insegnante di pilates, non molto alta ma con le curve al punto giusto specialmente nel sedere, rotondo e dall’apparenza soffice, ma il suo punto forte, a detta di tutti, compreso io, è dato dai suoi colori, capelli di un rosso perfetto e la carnagione chiarissima con qualche lentiggine sul viso che le dà quell’aria da ragazzina, pur avendo ormai i suoi trentotto anni; a me zia Tania piace molto ed essendo molto giovane riesco ad avere uno splendido rapporto.
Anche quest’anno Gianni ha disertato le feste per lavoro e Tania ha aderito alla festa, facendo tappa da noi in Calabria con l’accordo che per la notte del 31 dicembre avrebbe occupato la mia stanza, visto che io avrei dormito fuori.
Unica sfortuna è stata che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare che proprio quella sera il mio capodanno sarebbe andato in fumo. A causa della divampante influenza tutti i miei amici hanno dato forfait, compreso Giulia, ed io ho dovuto trascorrere l’ennesimo capodanno in famiglia.
La serata è trascorsa come da tradizione, tutti i presenti si sono divertiti tra balli, canti e un bel po’ di alcol e mia zia Tania è andata a letto prima degli altri in evidente stato confusionale per la troppa tequila ingerita, normale amministrazione quando si parla di feste di famiglia.
Io restai sul divano per tutta la serata tra una chiacchera forzata con amici dei miei e uno sguardo ad instagram per un paio di like ai miei contatti per le splendide feste che stavano trascorrendo.
Finita la serata, visto che la mia stanza era occupata, mi sistemai sul divano per trascorrere la notte ma i miei genitori mi costrinsero ad andare in camera, tanto la zia Tania stava dormendo come un ghiro e il letto a due piazze avrebbe permesso ad entrambi di dormire serenamente.
Io mi convinsi facilmente perché non avevo alcuna voglia di dormire su quel divano ed entrai in camera, presi il mio pigiama, andai in bagno per cambiarmi e rientrato in camera mi misi sotto le coperte dove mia zia Tania dormiva accovacciata dandomi le spalle.
Non avevo per niente sonno e girandomi nel letto mi accorsi di avere il telefono di zia Tania accanto e sbloccato.
La noia e la curiosità mi portarono a prendere quel telefono e sfogliare la galleria di immagini.
Non avevo mai notato quanto fosse veramente figa la zia Tania, in quelle pose personali, alcune in costume ed altre in biancheria intima.
A quanto pare si piaceva molto e non perdeva occasione di fotografarsi in posizioni per nulla pudiche. Di certo, da quello che vedevo, era una tipa che sapeva che il suo sedere faceva gola a tanti e non perdeva occasione per fotografarlo. Chissà se quelle foto le mandava solo al marito.
D’un tratto mi trovai a sfogliare la galleria con la mano sinistra e ad accarezzarmi il cazzo con la mano destra.
L’ingordigia mi portò a sfogliare le conversazioni whatsapp in cerca di qualcosa di piccante e trovai tra le ultima conversazioni quelle di Don Luigi, il prete di quartiere che ci ha cresciuto un po’ tutti. La cosa mi stranizzò perché ha inviato come ultimo messaggio un bacio.
Ovviamente aprii subito la chat e balzai immediatamente dal letto per quello che vidi.
Zia Tania aveva inviato nel pomeriggio a don Luigi un video mentre si masturbava seduta sul mio letto. E lui contraccambiò inviandone uno mentre sborrava sul telefono.
Quella chat mi arrivò come una scossa elettrica;
tutto quello che pensavo di mia zia era cambiato, adesso non era più la cara zia Tania o, perlomeno, lo era ancora ma con una carica sessuale fuori dal comune ed era accanto a me che dormiva. La volevo ed era accanto a me incosciente, almeno in apparenza.
Non riuscii a finire di leggere tutta la chat che mia zia si svegliò e si girò verso di me.
- Luca ma cosa stai facendo?
Iniziai a balbettare qualcosa tipo – niente, ho visto il tuo telefono accanto a me e te lo stavo porgendo – ma la frittata era ormai fatta e mia zia vide ciò che stavo guardando e soprattutto che avevo il cazzo in mano con il pantalone del pigiama abbassato.
Tania ovviamente non si soffermò sul fatto che io stavo spiando il suo telefono quanto su quello che avevo scoperto.
- comunque non è come pensi – mi disse con estremo imbarazzo – quella non sono io è uno scherzo, avrei dovuto cancellare -
La interruppi subito – zia non raccontarmi balle, tu tradisci Gianni dopo soli due mesi di matrimonio, con don Luigi poi, il nostro prete, ma ti immagini cosa succederebbe se questo video lo vedessero a casa?
E le mostrai subito il video che ormai avevo inoltrato sul mio telefono.
- Ok ho capito Luca – si alzò tremolante, si avviò verso la sua borsa e prese da portafoglio 250 euro, - tieni e cancella il video –
Io sorrisi – zia, ma secondo te, io ti ricatterei mai per dei soldi? Dai vieni qui e rilassati, non lo dirò a nessuno, stai serena di me lo sai che ti puoi fidare – la presi per mano e la accompagnai di nuovo a letto.
- dai sdraiati e rilassati, hai bevuto tanto questa sera, hai bisogno di dormire un po’ – e la feci sdraiare a pancia in giù.
Mia zia ormai era un automa dalla paura che io sapessi il segreto e faceva tutto quello che io le chiedevo.
Mi misi a cavalcioni su di lei, attento a non farle male, ed iniziai a massaggiarle le spalle – hai visto che sei troppo tesa, hai il collo rigido – continuavo a scendere verso la schiena – anche la schiena sembra troppo contratta, io ti devo far rilassare – notai che non aveva il reggiseno sotto il pigiama. Continuai a scendere con il massaggio, arrivai a toccare la mutandina e risalii, poi scesi di nuovo ed entrai con la mano dentro le mutande, quando mia zia scattò con entrambe le mani e mi bloccò – ma sei scemo? Ma cosa stai facendo? sono sempre tua zia, smettila subito e dimenticherò tutto, altrimenti chiamo subito tua madre.
La minaccia ormai non mi scompose di nulla anzi mi eccitò al punto tale che la bloccai subito per i polsi e le inizia ad appoggiare con forza la mia rigogliosa cappella sul culo. – e cosa penserebbero di te? E cosa ne sarebbe del tuo matrimonio? Dai zia, fidati di me, e cancellerò tutto.
Mia zia non rispose più ma smise di far forza sulle braccia e le poggiò sul letto.
A tal punto mi sentii autorizzato a continuare nel mio intento.
Ricominciai a massaggiare il sedere e le tolsi totalmente i pantaloni. La lasciai con quella deliziosa brasiliana rossa che annusai subito e che non ho voluto togliere per godermi ogni singolo momento. Continuai con massaggi circolari, le mie dita entravano ed uscivano poi rientravano dentro la brasiliana a palpare quel culo perfettamente rotondo sempre di più fino a sfiorare l’ano – Così sembri meno contratta, brava zietta.
Mia zia non proferiva parola e stava con la testa in mezzo al cuscino, ma quei capelli rossi e lucenti sbucavano dal cuscino per godersi quel fantastico momento.
Io col cazzo che pulsava e la cappella ormai che stava per esplodere, spostai la brasiliana, mi chinai sulla sua schiena ed iniziai a leccarle l’ano, prima delicatamente poi con movimenti a martello, su e giù, su e giù. Era il gusto migliore che avessi mai provato, entrai la lingua più che potevo e, una volta dentro, facevo movimenti circolari per controllare ogni parte delle sue pareti. Provai a sputarle dentro e risucchiare nuovamente tutto per poi risputarle. Quell’ano che sapeva di sesso, di escrementi, di proibito, era diventato ormai morbidissimo, succoso e pronto per essere allargato.
Mia zia non si muoveva e non proferiva parola.
Ormai troppo gonfio per l’eccitazione uscii il cazzo e provai a spingerlo dentro quel meraviglioso culo di mia zia Tania.
Ovviamente non fui per nulla delicato, anche per la mia evidente inesperienza, la cappella sembrava non potesse entrare e spinsi sempre più, sempre con più forza fin quando mia zia quasi strillò per il dolore, ma ormai ero del tutto dentro. Non riuscii a stare in equilibrio e le caddi letteralmente sopra. Avevo il mio corpo sopra il suo, la mia bocca al suo orecchio e il cazzo totalmente dentro quel culetto soffice.
Non riuscii a fermarmi, anche se la sentivo quasi piangere, e continuai a spingere sempre più forte sempre più forte ed ancora.
Non riuscivo a fermarmi, assestavo colpi decisi, ruvidi e secchi, ogni colpo sentivo ansimare e poi di nuovo e poi di nuovo.
Riuscii a sollevare il mio busto poggiando le braccia sul letto; adesso mia zia era sotto ma non aveva più tutto il mio peso sopra, quindi pensavo che non le facessi più male, seguendo le mie nozioni apprese da pornhub, pertanto, ricominciai ad assestarle ancora colpi sempre più forti, adesso mi veniva ancora più facile, potevo farla godere, e spingevo forte ed ancora colpi su colpi su quel culo ormai martoriato.
Nonostante ciò, Tania non sembrava godesse particolarmente, singhiozzava ad ogni colpo che le infliggevo ma, ripeto, non avrei potuto fermarmi, stavo scopando un culo perfetto e pensavo di farlo nel verso giusto.
Continuai per qualche minuto ancora, fin quando lo sentii arrivare, saliva dallo scroto caldo come lava, stava attraversando tutto il mio corpo fino ad arrivare al cervello per poi ridiscendere come un fulmine ustionando tutti gli organi e spingendomi a colpire sempre più forte, e poi arrivò, un ORGASMO perfetto.
Avrei voluto evitarle, quantomeno, di venirle dentro, ma non riuscii ad uscire da quel buco maledetto e le inondai tutte le viscere.
Caddi nuovamente sopra il suo corpo e restai immobile per qualche secondo.
Cazzo che scopata! Cazzo cosa ho combinato!
Lei continuava a singhiozzare ma non disse nulla.
Io tirai fuori il mio arnese dal suo splendido sedere, presi un kleenex accanto al letto e pulii la cappella sporca di sborra escrementi e sangue. Avrei voluto chiedere scusa ma ormai…. mi voltai e le mandai un messaggio.
- Cancellato! Scusa
Non riuscii a dormire e continuavo a chiedermi cosa avrebbe fatto l’indomani zia Tania
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