Vacanza intensa

di
genere
trio

08:00, venerdì.
Avevo da poco preso il mio caffelatte e letto alcune notizie su Twitter, solita routine prima di avvisarmi a lavoro.
Le ultime settimane erano state devastante tra le vacanze natalizie, i nipoti, la famiglia, gli amici. Nemmeno un attimo di tregua, nemmeno un momento di "Hey sono in vacanza lasciatemi morire sul divano in compagnia del mio nuovo regalino vibrante, non voglio altro".
Dovevo prendermi una vacanza dalle vacanze natalizie.
Nei momenti che rubavo per me stessa stavo cercando un hotel in qualche posticino tranquillo in montagna. Non volevo mica sciare o altro, semplicemente rilassarmi.
Il lavoro mi succhiava l'energia come una puttana durante un pompino e questo mi faceva incazzare perché la sola idea di mettermi in tiro per farmi scopare non mi passava nemmeno per idea. Stavo diventando una suora.
Eppure non era da me!

Verso sera presi la macchina e partii per un weekend in solitaria. Arrivai tardi e dopo una doccia bollente crollai seduta stante. Solo al mattino di resi conto della vista mozzafiato che avevo dal mio balconcino.
Scesi giù per fare colazione e incontrai solo un paio di coppie.
L'albero era accogliente e caldo e la Neve fuori faceva venire voglia di starsene a letto tutto il giorno ma inspiegabilmente avevo voglia di uscire.
Finii per prendermi una cioccolata calda in un barettino tutto di legno e chiacchierai con la barista del più e del meno.
Questa vacanza era all'insegna della noia.
Beh ma erano questi i piani...più o meno.

Tornata in albergo la prima cosa che notai fu una bella macchina da cui scesero due uomini alti e brizzolati. Abbastanza sexy e uno di loro aveva anche un cerchietto all'orecchio.
La reazione immediata della mia passera mi sconvolse!
"Beh pensavo avessi appeso le scarpette al chiodo ma a quanto pare sei tornata più puttana di prima " lo dissi tra me e me.
Ci trovammo nella hall tutti e tre e la prima cosa che pensai fu "Eva trova un modo per farti notare!"
Non fu difficile, mi bastò salutare con voce provocante la receptionist e avanzai con lo sguardo verso i due uomini sorridendogli.
Non presi l'ascensore, ma scelsi le scale fino al secondo piano. I due uomini invece arrivarono prima di me e si fermarono a due porte prima della mia. Gli passai di fianco ed uno dei due mi salutò di nuovo.
"Buongiorno"
"Buongiorno a lei"
Per infilare la chiave ci misi più tempo e nel frattempo sentivo lo sguardo dei miei nuovi vicino addosso
"Anche lei in vacanza?"
"Oh sì, ne avevo proprio bisogno. Giusto un weekend e poi si ritorna alla vita di sempre"
"La capisco. Anche noi siamo qui in vacanza. Non vediamo l'ora di farci qualche pista domani. Lei scia?"
"Oh no per carità! Questa vacanza prevede del sano riposo e magari un pomeriggio alla spa "
"Beh accattivante anche questo itinerario. Se ha voglia di condividere la spa noi siamo d'accordo, vedo Matte? "
"Certo Simo. Saremo più che felici."
"Si certo. Magari questo pomeriggio?"
"Io sono Matteo comunque e questo è il mio numero" mi porge il suo biglietto da visita " lui è Simone il mio migliore amico. Se vuoi il tempo che sistemiamo i bagagli e scendiamo nella spa insieme, ti va?"
"Perfetto. Metto il costume e vi aspetto?"
"Certo! "
Entrata in camera la prima cosa che feci è passare il rasoio sulla passera. Avevo da poco cominciato a far crescere un triangolino di ciuffetti sul monte di venere ma pensai che forse in quel momento una bella figa liscia sarebbe stata più sexy.
Passai la crema di cocco su tutto il corpo e scelsi un bikini a triangolo nero e un perizoma dello stesso colore. Che poi era l'unico che avevo portato. Aspettai cinque minuti e non vedendoli tornare misi su un accappatoio dato in dotazione e bussai alla loro porta.
Simone fu quello che mi aprì. Aveva su una t-shirt a maniche corte e sotto un paio di boxer bianchi. Un senso di eccitazione attraversò il mio corpo.
"Entra, stavamo giusto mettendo su un costume"
Entrai e vidi matteo sfilarsi i jeans. "Oh ciao. Prego siediti" mi indicò uno dei due lettini.
"Comunque io sono Eva, prima non mi sono presentata"
"Che bel nome " Simone si era seduto vicino mentre infilava un pantaloncino rosso.
" Ti va di bere qualcosa così poi scendiamo?"
"Ma si certo!"
Dal frigo estrassero una bottiglia di spumante che finimmo in un attimo.
"Non sono abituata a bere!" Sorrisi ad entrambi prima di buttare giù l'ultimo sorso.
"Non vogliamo approfittarne di te eh " matteo era chiaramente più maniaco di quanto pensassi
"Ah no?" Risi alla battuta ma era chiaro che avevo voglia di farmi fare di tutto
"Beh poi dipende...solo se vuoi "
"Matteo stai buono! Farai spaventare la nostra ospite !'
"Ma assolutamente no! Non mi spaventano mica due uomini eh.. anzi!"
Accavallai le gambe lasciandole scoperte e lo sguardo di entrambi venne catturato dal gesto
"Anzi cosa?" Sussurrò Simone
"So tenere a bada gli uomini "
"Bella come sei lì tieni a guinzaglio piuttosto!" Matteo si sedette di fianco a me e posó una mano sul mio ginocchio nudo.
Sentii un formicolio dentro la passera e sui capezzoli che improvvisamente divennero duri come granito.
"Potrei ma preferisco lasciarli liberi di fare ciò che vogliono "
"E se volessero...non so...toccarti? Li lasci fare?"
"Si perché no? Se a me piace non capisco perché dovrei proibirmi ciò "
"Hai capito la ragazza simo!" La mano di matteo scivola lungo la mia coscia che leggermente divarico pur tenendole accavallate.
"Mica scema. Sa quello che vuole! Poi bella com'è può permettersi tutto ciò che vuole, no?"
"Beh se permetti mi prendo tutto ciò che mi spetta." Poggio la mia mano su quella di Simone che la porto sull'altra coscia. Decido di liberare la cosce e lasciarle semi aperte cosicché l'apertura dell'accappatoio faccia notare le mie gambe toniche e lisce.
I due non fanno altro che mugulare apprezzamenti e gemere ad ogni centimetro che lascio scoperto. Sento l'eccitazione che prende il sopravvento, un fuoco che scivola via dalla passera bagnando lo striminzito nylon che copre a malapena le mie grazie. Mi vesto da mignotta ogni volta che posso. Adoro lo sguardo degli uomini su di me. Il loro modo disinvolto di farti capire che hanno voglia di affondare dentro di te con brutalità.
Adoro farmi desiderare e adesso sento l'odore della mia figa bagnata che ulula come una pazza.
Non ricordo come faccio a ritrovarmi sdraiata senza l'accappatoio e con una coppa del bikini spostato così da lasciare il capezzolo duro tra le zanne di Simone. Lo lecca e succhia provocandomi spasmi di piacere. Con l'altra mano schiaffeggia l'altro seno e il dolce dolore mi fa saltare sul posto. Matteo mi divarica le cosce si posiziona in mezzo con il naso che sfiora il clitoride. Il suo alito caldo mi fa venire i brividi e nonostante io voglia essere mangiata non dico una parola.
Non sposta il perizoma, lo lascia lì, prendendolo il bocca e succhiando via i miei succhi. Geme come un porco e la cosa mi fa sbrodolare ancora di più. Continua come un ossesso a leccarmi il clitoride senza realmente toccarlo ed io vengo subito. Mi lasciano lì tremante sul letto, con i capezzoli e il perizoma bagnati di saliva . Mi sento profondamente bene e per niente sazia tant'è che mi alzo e lascio scivolare giù quel che resta del mio costume. Matteo e Simone di sdraiano l'uno di fianco all'altro entrambi con i pantaloncino del costume addosso. L'erezione è notevole su tutti e due così non mi lascio scappare l'occasione e li denudo. I cazzo che mi si palesano di fronte mi fanno letteralmente sbavare sul pavimento di legno. Il cazzo di Simone è un signor cazzo leggermente curvato, sottile ma lungo almeno venti centimetri. La cappella che spunta leggermente è rossa e bagnata del miele che tanto amo leccare, mentre il cazzo di Matteo è grosso, lungo il giusto, ha le palle grosse e pendente e il pelo rasato. Penso di essermi innamorata. Amo le sue palle. Mi avvicino, mettendomi a carponi sulle loro gambe e li prendo entrambi in mano. Non voglio essere di parte ma Matteo ha il cazzo più bello tra tutti i cazzi che ho preso. E sono tanti.
L'odore che emanano mi fanno vibrare dall'interno. Mi diletto in un pompino che lascia Simone senza forza. Lo succhio fino a toccare con il naso il suo ventre. Dopodiché scendo giù con la lingua fino alle palle che lecco un paio di volte, continuando a segarlo, finché una pioggia di sborra si schianta sul suo addome peloso. Ops. Lo ripulisco tutto.
"Mamma mia che puttana golosa che sei ..."
È il turno di Matteo. Prendo immediatamente le palle in bocca. Le amo così grosse e pesanti. L'odore di uomo mi fa impazzire. Succhio come una voragine e con un dito raccolgo gli umori e la saliva e lo strofinò sul buchetto dietro. Matteo geme rumorosamente, segno che la cosa lo sta facendo impazzire. Continuo finché non vedo che il suo cazzo è più grosso e piange miele. Lo pompo fino alle lacrime, ci sputo sopra e ricomincio.
Nel frattempo Simone si posiziona alle mie spalle e comincia a leccarmi il buco del culo. Con due dita mi stimola il clitoride e con la lingua fa magie.
"Mmmm ti prego...sfondami!!!" Mormoro con la bocca piena di cazzo.
"Adesso ti preparo questo bel culetto stretto ok puttana? Ti apro in due e dovrai godere come una cagna!"
Oh signore! Sono d'accordissimo con Simone ma non ho modo di pronunciare alcuna parola. Ho la bocca spanata da un cazzo grosso. Matteo è un toro!
Mi tiene ferma la testa e mi scopa così forte che ad un certo punto smetto di respirare. Se sto per morire lasciatemelo fare! Tra le lacrime e la saliva, che oramai impasticcia tutta la mia faccia, riesco a mormorare "ti prego...ho voglia di te"
"Adesso ti accontento piccola"
Si alza e insieme a Simone mi lanciano sul letto e pancia all'insù. Uno mi divora la figa e l'altro passa il cazzo completamente viscido e bagnato sui miei piedi. Lo massaggia e lo fa passare sulle dita, sul dorso. Sento che ci sputa sopra e dopo mi mordicchia l'alluce.
Cazzo che goduria.
La lingua di Simone è stata creata apposta per dare piacere ad una donna. La lecca con ardore e con l'indice viola il mio culo che goloso lo accoglie.
Mi sento così vogliosa, così puttana.
Penso di perdere i sensi perché poi Simone lo ritrovo su di me mentre di tromba la figa. Lo fa con brutalità. Avanti e indietro. Tutto dentro fino alle palle. Sento il rumore degli umori che colano direttamente nel buco dietro.
"Simo alzala! Devo scoparle il culo altrimenti qui impazzisco! " Matteo si siede sul lette, con la schiena poggiata ai cuscini. Mi trascina su di lui e pieno si fa spazio nel mio culo.
È così grosso che mi sforzo per non piangere. Lo sento che le pareti fanno fatica a distendersi così tanto. Il bruciore iniziale mi lascia sopraffatta ma il piacere che subentra dubito dopo mi manda ko. Resto lì inerme mentre Simone mi tiene le gambe in alto e matteo mi apre in due il culo. Vedo Simone che ci sputa sopra facilitandomi l'inculata.
"Sputa ancora ...ti prego " lo supplico
Lui lo fa e subito dopo mi riempie la figa che già grondava di umori.
Gli bastano due botte, letteralmente che lo spingo via con tutta la forza che ho e squirto come una fontana.
Non ho mai squirtato cosi velocemente e nemmeno così intensamente da bagnare completamente Simone. Come se fosse stato in trance, Simone mi fissa negli occhi e mi sorride. Sono ancora seduta sul cazzo di matteo che è rimasto lì fermo immobile dentro di me. Penso di averli destabilizzati un po'.
"Wow... Mi sa che mi hai fatto una bella doccia bimba...wow...non posso crederci..." In un attimo si tuffa con la bocca sulla figa e lecca via tutto. Lo squirt, gli umori, il suo miele... Nel frattempo Matteo riprende ad incularmi ferocemente. Non capisco più niente. Urlo incurante del fatto che siamo in un albergo e che qualcuno possa sentirci.
Simone infila due dita dentro e dopo un paio di ditalini squirto di nuovo. Stavolta è niente. Come una leggera pipì che scivola lungo le labbra arrossate. Simone è entusiasta e riprende a leccarmi.
Sento che Matteo è quasi al limite così incito Simone a scoparmi di nuovo.
Si riposiziona dentro di me. Sono piena dei loro cazzi. È così intenso che mi basta strofinarmi il clito che vengo di nuovo e a ruota fanno tutti e due. Dentro di me. Senza chiedermi il permesso, proprio come amo che facciano gli uomini con me .
Passai la notte con loro e pure il resto del weekend. Nessuno andò a sciare oppure alla Spa ma con grande mio rammarico tornai a casa più distrutta di prima, ma felice. Tanto felice.
Li incontrai altre volte. Erano entrambi sposati quindi non fu facile metterci d'accordo ma ci riuscimmo. L'ultima volta fui io a gestire l'amplesso. Che bei ricordi.
Eva.
scritto il
2023-01-12
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