Sesso e Musica

di
genere
tradimenti

Sembra che si arrivi sempre allo stesso traguardo anche se si parte da luoghi differenti...
Apro l'ampio e pesantissimo portone del mio palazzo, aspetto 5 minuti l'ascensore n. 2 (il n.1 è guasto) percorro il corridoio super illuminato fino ad arrivare al mio pianerottolo, mi avvicino alla porta e sento la musica alta dentro casa, apro la porta entro, chiudo piano e dopo aver lasciato il cappotto sul divano vado verso la camera, ci sono le note di una bella ballata Rap Americana, entro in camera ed i miei passi si fermano all'istante ed il mio sguardo tanto sorpreso quanto ferito sbatte contro l'ampio letto dove Giulia sta cavalcando un uomo. Subito penso al nostro amico, ma poi dopo un attimo e due passi avanti fatti mi rendo conto che non lo conosco...
Non mi hanno visto, Giulia si muove lenta su di lui, mugola come ama fare ogni volta che scopa con piacere, faccio due passi indietro e torno in sala.
Mi metto le mani nei capelli e dopo un attimo di smarrimento mi avvicino all'ampia finestra che da su Central Park, nella mente ho un caos di domande che non hanno risposte. Chi è? Dove l'ha conosciuto? Siamo tornati al punto di partenza. Poi guardo l'orologio, mi rendo conto di essere tornato a casa molto prima, non avevo avvisato Giulia che la riunione era finita prima del previsto. Anzi pensavo che lei fosse ancora in giro per fare shopping.
La sento che mugola forte e mi riempie la testa nonostante la musica ad alto volume.
Non so cosa fare, sono smarrito e ferito. Giulia la sento sempre più forte, sta godendo molto, conosco mia moglie. Poi un attimo di silenzio.
Ancora silenzio... e all'improvviso vedo sbucare dalla camera questo tipo completamente nudo!
È davanti a me, i suoi occhi si scontrano con i miei, lo sento dire a denti stretti "o cazzo..."
Non posso non notare il suo esagerato pisello... e dire esagerato è poco... è incredibilmente grande, mai visto cosi "vistoso"...
Lui senza dirmi nulla, torna subito in camera e dopo qualche secondo viene di corsa Giulia, mi guarda e mi dice :
"Ma che cazzo !!! Perché non mi hai avvisato che finivi prima...!!! Vaffanculo! Che situazioni imbarazzanti che mi fai vivere! "

Poi subito dopo...

"Oddio scusa Max..."mi viene vicino e mi abbraccia

...a volte mi sembra psicopatica ...

Non dico nulla per qualche istante, poi prendo il cappotto e voltandomi verso Giulia...

"Torno tra 20 minuti, non farmi trovare quell'idiota"

Cammino sul marciapiede che costeggia Central Park, mi fermo su una panchina e guardo il cielo limpido e stellato, è una serata meravigliosa la su, un pò meno qui giù ...
Torno a casa e Giulia mi abbraccia ancora e poi ancora e poi mi bacia.
Parlo poco, lei mi riempie di attenzioni travestendosi da dolce gattina.
Andiamo a letto, lei cerca di baciarmi ancora, ma io evito e una volta nudo mi butto sul suo corpo da "puttana" ed inizio a scoparla forte, non penso a nulla, l'istante di rabbia è adesso ed in questo momento mi sento vuoto e con istinti animali, la scopo con violenza, con la sensazione di non essere li, una sensazione strana di uno spettatore che si gode uno stupro.
È finita cosi quella sera, Giulia dopo la scopata non ha detto nulla.
È cosi difficile essere un uomo degno, a volte non ci riesco e cado in istinti animali e non mi riconosco. Anche quando la scopavo forte, Giulia mi diceva sottovoce

"Dai cornuto...scopa la tua troia!"

Ma quando finisce il gioco ed inizia la realtà?
Non capisco e mi sento confuso e perso come un uomo in ginocchio nella notte buia e non sa dove andare.
L'impressione di un treno che passa e ancora un altro ed io che osservo la mia felicità che se ne va su vagoni merci sporchi.
Forse camminerò ancora su queste sognanti vie di NY e mi chiederò ancora e per sempre dov'è quel pizzico di felicità che mi spetta di diritto dopo "Buone Azioni" fatte e ri-fatte.
Cammino e camminerò e sarà sempre una via piena di sassi tra i piedi che mi sbattono sulle scarpe come piccoli ostacoli. E sentirò forse di non aver mai voluto abbastanza la felicità. Sarà cosi? E questa triste speranza che mi accompagna, questa malinconica sensazione di dover vivere per sempre un sogno ed un incubo mischiati di continuo in un turbine di storie che vivo in continuazione senza fermarmi mai...
Ma passerà anche questa, come il buio all'alba ... e inseguirò ancora questa follia. Giulia
di
scritto il
2010-02-16
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