La lontana cugina diventa il sogno incestoso
di
LO zia aericano
genere
incesti
Oh, che bella. Incredibile, mi viene quasi da farti qualche proposta.
La conoscevo poco quella lontana cugina, aveva avuto guai con un marito violento, finita in ospedale, la madre mi aveva chiesto aiuto, mi ero mosso da avvocato anziano, ed avevo aiutata bene. Marito allontanato, recuperati soldi e casa, e le migliori cure. E’ venuta a trovarmi in studio, bella donna, elegante, un corpo splendido, scollatura,si intravede un bel seno, fianchi armonici, cosce da urlo.
Ho delle sensazioni da ragazzo, eppure donne non me ne mancano. Viene a ringraziarmi, ma no, per te tutto quello che posso, non ti conoscevo prima, ma sono fiero di avere una così bella cuginetta.
Si accosta e mi abbraccia, cara cuginetta, io resto sempre un maschietto, ma ho 70 anni, e credo che tu debba trovare uno giovane come te, e non farai fatica.
Non mi interessano, mi interessi tu. Solo perché ti ho aiutato? “No, c’è molto altro”, risponde. E mi bacia sulle labbra. Mette la testa sulle spalle, è commossa, ma perché? - Dovresti essere felice, sei bellissima, libera, non hai necessità economiche. - Non capisci.
“Dai sarò cavaliere con te, andiamo a cena in un bel locale in collina, e poi,se vuoi, possiamo passare il fine settimana insieme dove vuoi tu. O un posto a sorpresa.
Così non pensi ai tuoi guai e poi, un anziano gentiluomo come me, starà ben attento a rispettarti.”
Accetta con gioia, non pensavo di trovarmi cosi bene con lei, avevamo tantissime cose in comune, quasi una figlia. Scacciai il pensiero, con sua mamma avevo avuto dei rapporti, più di 40 anni prima, ma era sposata e mi allontanava per non farsi ingravidare. Conoscevo la sua età, quindi un po collimava con il periodo dei rapporti con la mamma, ora 75enne. Ma no, non può essere. Una conoscente si ferma per salutare e dice che ho proprio una bella figlia, ci somigliamo. Uffa, non so che dire, e non voglio far sapere i cazzi miei. Non ci penso più, lei in macchina si avvicina molto a me, poi quando la accompagno, si ferma in un bacio appassionato, che mi carica di eccitazione ed emozione, e poi mi da appuntamento per il fine settimana assieme.
Ragiono, non è minorenne, è bella e mi piace tanto, l’unico rischio che corro è di fare brutta figura a letto, deve essere caldissima. Vediamo. Sabato mattina, qui è inverno, dove mi porti ? Andiamo a Tunisi ? Come? Due ore di volo e ci siamo, ho a disposizione una bella villa, e staremo vicino al mare, torniamo lunedi mattina”. E siccome ti metti il velo, penseranno che sei una vecchietta come me. E’ meravigliata ma felice. Passati i controlli di frontiera , prendiamo una macchina a nolo, e andiamo alla villa, in macchina la primavera ci spinge spesso a toccarci e baciarci, lontano dalla città, siamo diventati diversi. La villa, ho pagato un po, ma ne vale la pena è dentro un giardino murato magnifico e guarda sulla spiaggia vicina, sul mare.
Stavolta la bacio io trovandola disponibile, caldissima , appassionata. Mi lascio travolgere, quel seno che mi preme sul petto mi moltiplica le energie. Ora la desidero, e mi sento a mio agio.
Passammo il resto della mattina passeggiando abbracciati sulla spiaggia deserta, osai farle vedere che mi aveva eccitato, ne apparve felice.
E poi così si confermò, quando presi in bocca quel seno magnifico, quando mi trovai avvolto dalle sue labbra, quando finalmente ci unimmo in una lunga, intensa sessione d’amore, dove avevo recuperato tutte le mie energie giovanili, ed ebbi modo di vedere i suoi orgasmi ripetuti.
Scherzò, in attimo di riposo, zio, se mio marito fosse stato forte come te, chissà. MI chiamava zio con malizia, diventammo un po complici, anche se io a volte Le chiedevo cosa diavolo la portasse a venire a letto con me, anziano zio. Rispondeva sempre caldissima, era felice del mio desiderio per lei, e qualcosa ci legava in modo particolare, qualcosa che non sapevo individuare.
Recuperai forze e passione, fui amante molto caldo, e lei corrispondeva in un modo forte e ancora più appassionato di me.
Zio, hai anche un bel cazzo, mi sfotteva, se le mie coetanee sapessero che i 70enni sono come te, correrebbero a farseli tutti. E tu hai una figa che mi stravolge. E ricominciavamo.
Fra corse sulla spiaggia, ristoranti a Tunisi, e le nostre notti d’amore, i due giorni volarono, in aereo era triste. E ora che faremo?
Io ti desidero, ma saremo degli amanti segreti, il nostro segreto è il nostro rapporto, mi disse.
Ci trovavamo a casa sua, arrivavo tardi, avevamo delle noti esaltanti, c’era confidenza.
Una sera mi chiese se non mi sentissi incestuoso, come per scherzo. Ma no, siamo parenti alla lontana, tua mamma è una cugina, e a te non ti avevo mai vista, non abitavate qui e i rapporti son tua madre si erano interrotti molti anni fa.
Sorrise, e quella sera fu molto calda, rideva spessa contenta. Come sempre non potevo finire dentro di lei, era fertile, e mi tirai dietro, non avevo indossato il preservativo, ma stranamente mi fece rientrare in quella bella figa che aveva, calda e profumata. Riuscii a rallentare, le dissi che non volevo metterla incinta, mi disse che sarebbe stato bello per lei, finii travolto dentro di lei. Mi trattenne dentro di se con una passione che non avevo mai sentito cosi forte, e francamente stordi anche me.
Non ci pensai, ma mi proposi di non farlo più, un figlio avrebbe rovinato il rapporto, lei doveva poter trovare un uomo adatto a lei, troppa la differenza di età con me. Mi bruciava, ma pensavo a lei, ammesso che campassi ancora molto, non volevo imporle la compagna di un 80enne magari.
Ero cambiato, la gente si chiedeva quale misteriosa donna mi facesse sembrare così giovane.
L’affinità anche sessuale e sensuale con lei era meravigliosa. Pensavo che si sarebbe annoiata e avrebbe trovato qualche giovane adatto a lei, ma erano passati un paio d’anni, e continuava.
Non che mi dispiacesse, ma volevo che si togliesse da quel rapporto con un uomo anziano, e le dissi, te lo dico come un padre.
Allora sei incestuoso, mi disse, guardandomi fisso. Cosa vuoi dire? Ti ricordi quella conoscente che ti ha detto che hai una bellissima figlia? Cosa pensasti? Scacciai il pensiero, io, si , ho avuto rapporti con tua madre, forse qualcosa sai, se mi guardi così, ma non puoi essere mia figlia, lei , sai, faceva come noi, due, ecco, facevo in modo di non fecondarla. Eppure era sposata, già con tuo padre.
“Già, rispose, da adolescente pensavo che io a quel padre non assomigliavo in nulla, e anche mia mamma capiva.”
Cosa vuoi dire? Io sono sicuro di essermi sempre fermato. “ no, non ti sei fermato, abbiamo saputo dopo che il mio padre ufficiale non era fertile, e tu, una sera, come hai fatto con me l’unica volta che l’ho voluto, non ti sei fermato con mia madre. “
“Non ho voluto l’incesto, ho amato una donna che non sapevo fosse mia figlia”
“E io si, l’ho voluto, non ero certa, ma poi mia madre me l’ha confermato.” Quando ho visto che ti sei impegnato per me, ho ritrovato un padre. E ho scoperto un amante. E che amante “
“ Ora non potrei più, vorrei sognare non fosse vero tutto questo, ma anche io ho avuto l’amante più calda che potessi sognare. Mi avvio alla mia fine, ti amerò finché vivo, ma, non posso più, con te.”
Riflettei. “Ma tu come hai avuto quel coraggio, se sapevi, le chiesi”
“Padre incestuoso, figlia incestuosa, mi rispose ridendo, dai, paparino, ti ho dato tutti i motivi per non doverti ne pentire, ne giustificare. Ma ero innamorata di te, e nulla poteva impedirmi di averti.”
Beh, spero ti cercherai un uomo. “Ah si, sono loro che cercano me.”
Mi guardò, “ora neanche io posso avere più rapporti con te, ma non credere che smetto di amarti. Il nostro rapporto sarà il più complice che ci sia.” E se peccheremo ancora, non sarà per errore
La conoscevo poco quella lontana cugina, aveva avuto guai con un marito violento, finita in ospedale, la madre mi aveva chiesto aiuto, mi ero mosso da avvocato anziano, ed avevo aiutata bene. Marito allontanato, recuperati soldi e casa, e le migliori cure. E’ venuta a trovarmi in studio, bella donna, elegante, un corpo splendido, scollatura,si intravede un bel seno, fianchi armonici, cosce da urlo.
Ho delle sensazioni da ragazzo, eppure donne non me ne mancano. Viene a ringraziarmi, ma no, per te tutto quello che posso, non ti conoscevo prima, ma sono fiero di avere una così bella cuginetta.
Si accosta e mi abbraccia, cara cuginetta, io resto sempre un maschietto, ma ho 70 anni, e credo che tu debba trovare uno giovane come te, e non farai fatica.
Non mi interessano, mi interessi tu. Solo perché ti ho aiutato? “No, c’è molto altro”, risponde. E mi bacia sulle labbra. Mette la testa sulle spalle, è commossa, ma perché? - Dovresti essere felice, sei bellissima, libera, non hai necessità economiche. - Non capisci.
“Dai sarò cavaliere con te, andiamo a cena in un bel locale in collina, e poi,se vuoi, possiamo passare il fine settimana insieme dove vuoi tu. O un posto a sorpresa.
Così non pensi ai tuoi guai e poi, un anziano gentiluomo come me, starà ben attento a rispettarti.”
Accetta con gioia, non pensavo di trovarmi cosi bene con lei, avevamo tantissime cose in comune, quasi una figlia. Scacciai il pensiero, con sua mamma avevo avuto dei rapporti, più di 40 anni prima, ma era sposata e mi allontanava per non farsi ingravidare. Conoscevo la sua età, quindi un po collimava con il periodo dei rapporti con la mamma, ora 75enne. Ma no, non può essere. Una conoscente si ferma per salutare e dice che ho proprio una bella figlia, ci somigliamo. Uffa, non so che dire, e non voglio far sapere i cazzi miei. Non ci penso più, lei in macchina si avvicina molto a me, poi quando la accompagno, si ferma in un bacio appassionato, che mi carica di eccitazione ed emozione, e poi mi da appuntamento per il fine settimana assieme.
Ragiono, non è minorenne, è bella e mi piace tanto, l’unico rischio che corro è di fare brutta figura a letto, deve essere caldissima. Vediamo. Sabato mattina, qui è inverno, dove mi porti ? Andiamo a Tunisi ? Come? Due ore di volo e ci siamo, ho a disposizione una bella villa, e staremo vicino al mare, torniamo lunedi mattina”. E siccome ti metti il velo, penseranno che sei una vecchietta come me. E’ meravigliata ma felice. Passati i controlli di frontiera , prendiamo una macchina a nolo, e andiamo alla villa, in macchina la primavera ci spinge spesso a toccarci e baciarci, lontano dalla città, siamo diventati diversi. La villa, ho pagato un po, ma ne vale la pena è dentro un giardino murato magnifico e guarda sulla spiaggia vicina, sul mare.
Stavolta la bacio io trovandola disponibile, caldissima , appassionata. Mi lascio travolgere, quel seno che mi preme sul petto mi moltiplica le energie. Ora la desidero, e mi sento a mio agio.
Passammo il resto della mattina passeggiando abbracciati sulla spiaggia deserta, osai farle vedere che mi aveva eccitato, ne apparve felice.
E poi così si confermò, quando presi in bocca quel seno magnifico, quando mi trovai avvolto dalle sue labbra, quando finalmente ci unimmo in una lunga, intensa sessione d’amore, dove avevo recuperato tutte le mie energie giovanili, ed ebbi modo di vedere i suoi orgasmi ripetuti.
Scherzò, in attimo di riposo, zio, se mio marito fosse stato forte come te, chissà. MI chiamava zio con malizia, diventammo un po complici, anche se io a volte Le chiedevo cosa diavolo la portasse a venire a letto con me, anziano zio. Rispondeva sempre caldissima, era felice del mio desiderio per lei, e qualcosa ci legava in modo particolare, qualcosa che non sapevo individuare.
Recuperai forze e passione, fui amante molto caldo, e lei corrispondeva in un modo forte e ancora più appassionato di me.
Zio, hai anche un bel cazzo, mi sfotteva, se le mie coetanee sapessero che i 70enni sono come te, correrebbero a farseli tutti. E tu hai una figa che mi stravolge. E ricominciavamo.
Fra corse sulla spiaggia, ristoranti a Tunisi, e le nostre notti d’amore, i due giorni volarono, in aereo era triste. E ora che faremo?
Io ti desidero, ma saremo degli amanti segreti, il nostro segreto è il nostro rapporto, mi disse.
Ci trovavamo a casa sua, arrivavo tardi, avevamo delle noti esaltanti, c’era confidenza.
Una sera mi chiese se non mi sentissi incestuoso, come per scherzo. Ma no, siamo parenti alla lontana, tua mamma è una cugina, e a te non ti avevo mai vista, non abitavate qui e i rapporti son tua madre si erano interrotti molti anni fa.
Sorrise, e quella sera fu molto calda, rideva spessa contenta. Come sempre non potevo finire dentro di lei, era fertile, e mi tirai dietro, non avevo indossato il preservativo, ma stranamente mi fece rientrare in quella bella figa che aveva, calda e profumata. Riuscii a rallentare, le dissi che non volevo metterla incinta, mi disse che sarebbe stato bello per lei, finii travolto dentro di lei. Mi trattenne dentro di se con una passione che non avevo mai sentito cosi forte, e francamente stordi anche me.
Non ci pensai, ma mi proposi di non farlo più, un figlio avrebbe rovinato il rapporto, lei doveva poter trovare un uomo adatto a lei, troppa la differenza di età con me. Mi bruciava, ma pensavo a lei, ammesso che campassi ancora molto, non volevo imporle la compagna di un 80enne magari.
Ero cambiato, la gente si chiedeva quale misteriosa donna mi facesse sembrare così giovane.
L’affinità anche sessuale e sensuale con lei era meravigliosa. Pensavo che si sarebbe annoiata e avrebbe trovato qualche giovane adatto a lei, ma erano passati un paio d’anni, e continuava.
Non che mi dispiacesse, ma volevo che si togliesse da quel rapporto con un uomo anziano, e le dissi, te lo dico come un padre.
Allora sei incestuoso, mi disse, guardandomi fisso. Cosa vuoi dire? Ti ricordi quella conoscente che ti ha detto che hai una bellissima figlia? Cosa pensasti? Scacciai il pensiero, io, si , ho avuto rapporti con tua madre, forse qualcosa sai, se mi guardi così, ma non puoi essere mia figlia, lei , sai, faceva come noi, due, ecco, facevo in modo di non fecondarla. Eppure era sposata, già con tuo padre.
“Già, rispose, da adolescente pensavo che io a quel padre non assomigliavo in nulla, e anche mia mamma capiva.”
Cosa vuoi dire? Io sono sicuro di essermi sempre fermato. “ no, non ti sei fermato, abbiamo saputo dopo che il mio padre ufficiale non era fertile, e tu, una sera, come hai fatto con me l’unica volta che l’ho voluto, non ti sei fermato con mia madre. “
“Non ho voluto l’incesto, ho amato una donna che non sapevo fosse mia figlia”
“E io si, l’ho voluto, non ero certa, ma poi mia madre me l’ha confermato.” Quando ho visto che ti sei impegnato per me, ho ritrovato un padre. E ho scoperto un amante. E che amante “
“ Ora non potrei più, vorrei sognare non fosse vero tutto questo, ma anche io ho avuto l’amante più calda che potessi sognare. Mi avvio alla mia fine, ti amerò finché vivo, ma, non posso più, con te.”
Riflettei. “Ma tu come hai avuto quel coraggio, se sapevi, le chiesi”
“Padre incestuoso, figlia incestuosa, mi rispose ridendo, dai, paparino, ti ho dato tutti i motivi per non doverti ne pentire, ne giustificare. Ma ero innamorata di te, e nulla poteva impedirmi di averti.”
Beh, spero ti cercherai un uomo. “Ah si, sono loro che cercano me.”
Mi guardò, “ora neanche io posso avere più rapporti con te, ma non credere che smetto di amarti. Il nostro rapporto sarà il più complice che ci sia.” E se peccheremo ancora, non sarà per errore
0
voti
voti
valutazione
0
0
Commenti dei lettori al racconto erotico