La stitichezza di mamma.

di
genere
incesti

Casualmente ho scoperto il sistema per avere sempre l'intestino pulito, infatti un giorno che avevo difficoltà ad evacuare presi il tubo della doccia, tolsi il soffiatore, lo appoggiai all'ano cercando di far penetrare piccole quantità di acqua calda nel retto. Col movimento dei muscoli dello sfintere tipo "apri e chiudi" riuscii nell'intento di svuotare completamente l'intestino. Da quel giorno la mia evacuazione avviene in quel modo solo che la prima volta scaricai tutto nella vasca da bagno con la conseguenza di raccogliere , pulire e disinfettare il tutto, successivamente sostituendo il tubo della doccia con uno più lungo, l'operazione avviene direttamente nel water. Il prologo è stato necessario per spiegare il modo per avere sempre l'intestino pulito.
Quando mamma ha palesato la sua stitichezza non ho avuto il coraggio di consigliarle il mio metodo. Il problema per lei era ricorrente, aveva tanta difficoltà ad evacuare fino
al giorno in cui eravamo soli in casa e l'avvisai che forse avevo la soluzione al suo problema. Le spiegai tutto per filo e per segno il metodo da me usato non ritenendolo
utile, anzi disse che poteva essere pericoloso. Non se ne parlò per diversi giorni poi fu lei stessa a chiedermi di voler provare. Come prima volta fu abbastanza difficile la
prova soprattutto per la sua ritrosia a mostrarsi nuda. Le feci la battuta "Se vuoi mi metto nudo anch'io" "Deficiente" fu la sua risposta. la feci sedere sul bordo della vasca, le spiegai i movimenti da fare con la muscolatura, finalmente dopo svariati tentativi riuscì nell'intento di evacuare. Credendo di aver finito stava per alzarsi,
la invitai ad attendere per dare tempo al colon di svuotarsi completamente ed infatti
avvenne proprio così. La lavai per bene poi indossò la vestaglia e voleva pulire la
vasca "Mamma ci penso io, vai sul letto a riposare" dopo aver pulito e disinfettato la raggiunsi in camera. Mi accolse con un largo sorriso "Non mi sono sentita mai così bene,
ho la pancia totalmente vuota guarda" mi prese la mano e la portò sulla sua pancia.
Il lembo della vestaglia si spostò ed oltre alla pancia mi fece vedere la figa. "Che sbadata, scusami" "Ti dovrei scusare per avermi fatto vedere quella meraviglia mamma, ti dovrei ringraziare". Volle sapere come avevo scoperto quel sistema, le spiegai tutto e
le consigliai di fare l'operazione almeno una volta al giorno scegliendosi un orario, senza aspettare che il retto si riempisse totalmente. Da quel giorno fu sempre così, da quel giorno provvedevo a quella operazione. Già dal terzo giorno non avveniva più nella vasca bensì direttamente nel water evitando così le operazioni di pulizia. Però ormai
la complicità con mamma raggiunse livelli impensabili, si perché ora restava completamente nuda, tutte le fasi avvenivano nella massima libertà con l'aggravante che
per averla portata a quel benessere fisico mi stava sempre più vicino. Voleva sempre che
le facessi tutto io ed una mattina mentre l'asciugavo, forse volutamente, il mio dito
indice le sfiorò la figa, emise un leggero gemito. La lasciai nel bagno perché volle fare la doccia. Era sempre più felice. Aveva scelto il primo pomeriggio per svuotarsi
perché in quell'ora io ero a casa e papà al lavoro quindi potevamo agire liberamente.
A volte era lei ad invogliarmi a toccarla, teneva le gambe più aperte quando l'asciugavo
ed io cercavo di spingere il dito sempre verso la figa. Lei rispondeva col solito gemito
poi nuda tornava sul letto. Mi chiamò, volle che le mettessi la crema sull'ano perché forse si era irritato, o forse era la scusa per farsi toccare? Le chiesi un attimo di tempo perché avevo bisogno di una doccia, subito dopo la raggiunsi in accappatoio. Lei
deliziosamente nuda porgendomi il vasetto della crema si mise girata di pancia mostrando
il suo meraviglioso culetto. Cominciai a spalmare, mi incitò ad entrare nell'ano con le
dita, gemeva in continuazione, vidi degli umori uscire dalla sua figa, era eccitata, lo
ero anch'io in un attimo successe tutto, ci trovammo uno sull'altra, l'accappatoio si era aperto ed il cazzo svettava furibondo, lo prese infilandolo nella figa. Un amplesso
bellissimo tra mamma e figlio senza alcuna remora, gemeva sempre più forte pervasa da continui orgasmi fino a quando la mia sborrata incipiente la invase riversandosi in buona parte sul letto. "Cosa abbiamo fatto"? si chiese. "In questi momenti mamma si perde l'uso del cervello, io non sono pentito" "Neanch'io sono pentita, è stato bello".
Gli interrogativi ed i timori sparivano tutti i giorni perché ogni giorno si scopava.
Forse era diventata più necessaria la scopata che l'evacuazione, però alla fine un
senso di pentimento ci assaliva che durava fino al giorno successivo quando venivamo
sopraffatti dalla voglia di scopare. Mi diceva che aveva migliorato anche i rapporti sessuali con papà. In seguito diventò autonoma nelle varie operazioni, riprendemmo le
nostre posizioni di mamma e figlio anche se ci guardavamo con occhi diversi.
scritto il
2023-02-18
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