Le foto di mamma - 2a parte
di
Crazy_Writer
genere
incesti
Non dissi a mamma che avevo trovato anche le altre foto.
Decisi di pubblicarle nel sito in un’area privata a pagamento.
Negli ultimi giorni i follower della mamma avevano superato i 500, qualche porco di sicuro avrebbe pagato per vedere la figa, su cui si masturbavano ogni giorno, fare sesso.
Anche se i gestori del sito si trattenevano il 50% dell’abbonamento, qualche soldino iniziò ad arrivare anche nelle mie tasche. Non molto a dire il vero ma sempre meglio di niente.
Il passo successivo fu quello di contattare Marco e di raccontargli tutta la verità. Che ero io, il figlio di Anna a gestire la pagina del sito, che mamma lo sapeva e non aveva niente in contrario e alla fine gli dissi anche che me la scopavo.
In chat non ho potuto vedere la sua faccia quando ho lanciato una bomba così, sarà rimasto interdetto ma poi l’ha buttata sul ridere.
“Devo proprio dire tale padre, tale figlio. Insomma, stai portando avanti la tradizione di famiglia!”
“Eh si! Mamma ha ancora del gran potenziale. Papà l’aveva capito ma non l’aveva sfruttato fino in fondo.”
“Capisco. In effetti Anna era unica. Ho conosciuto poche donne a cui piaceva fare sesso quanto piaceva a lei.”
“Ti piacerebbe scopartela di nuovo?” Gli chiedo a bruciapelo.
“Mi piacerebbe molto.” Mi dice. “Assieme a te?” Aggiunge.
“Anche assieme. Ma mi piacerebbe vedervi scopare dal vivo… guardare mia mamma negli occhi mentre viene scopata da un altro uomo.”
“Perverso… ma molto intrigante! Scopare una donna davanti a suo figlio. Cazzo, meglio che davanti a suo marito. Mi è già venuto duro al solo pensiero.”
“Dimmi quando puoi essere qui che organizzo per bene la serata.”
“Dammi un paio di giorni. A presto.”
Marco è di parola ed un paio di giorni organizziamo la serata con mamma.
Non ho detto niente a mamma per farle una sorpresa.
Dopo cena Marco si presenta alla porta, va ad aprire mamma che quando lo vede resta di sasso.
“Maaaa…. rco, che cosa ci fai qui?” Gli chiede.
“Ciao Anna, mi ha invitato tuo figlio.”
“Mio figlio?”
“Si mamma, l’ho invitato io.” Intervenendo personalmente.
“Si, ci siamo conosciuti per caso e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto rivederti per ricordare le belle serate passate assieme qualche anno fa.” Aggiunge Marco.
Mamma non sa più cosa dire.
“Vieni Marco, accomodati.” Gli dico io. “Mamma, apri un bottiglia mentre Marco ci racconta qualcosa.”
“Si caro.” Mi dice inebetita ed ancora incredula da quello che sta succedendo nel suo salotto.
“Dimmi Marco, come vi siete conosciuti?” Gli chiedo.
“Ho conosciuto tuo papà una decina di anni fa. Per lavoro. Io seguivo le manutenzioni nell’azienda in cui lui lavorava. C’è stata subito una bella intesa tra noi. Una sera mi invitò a cena proprio in questa casa, ricordo che c’era una partita della nazionale di calcio. Ma non avevo idea di come sarebbe finita la serata.”
“Marco!” Interviene mia mamma alzando le sopracciglia, sperando che basti questo per interrompere il suo racconto.
“No, no, continua dai, voglio sapere com’è andata a finire.” Insisto io.
“Beh, la cena è stata ottima, il dopocena ancora meglio! Ricordo che eravamo seduti su questo divano a guardare la partita. Tua madre al centro ed io e tuo padre ai lati. Ad un certo punto sento la mano di tua madre sopra il mio pacco. Li per li non so cosa fare. Mi giro verso tuo padre e lui mi fa un leggero cenno di assenso con la testa. Quindi mi rilasso e lascio fare. Quando tua mamma sente il mio cazzo indurirsi nei pantaloni lo tira fuori e inizia a succhiarmelo. Mmmmm che bocca che aveva… Dopo un po’ si tira su, si gira e inizia a succhiare il cazzo a tuo papà, mi ritrovo il suo didietro praticamente davanti al naso. Me lo ricordo come fosse oggi, quel suo bel culetto appena coperto dal vestito che indossava e sotto senza intimo, una visione! ‘Scopala’ mi dice tuo papà. Non me lo faccio ripetere. Mi alzo e la prendo da dietro. Il mio cazzo scivola dentro alla sua figa bagnata facilmente. Fu una scopata eccezionale, vedere tua madre che succhiava il cazzo a tuo papà mentre io le spingevo il mio cazzo nella figa e lei urlava come una matta, è stata una delle cose più belle della mia vita, forse anche perchè fu la prima volta di un’esperienza simile. Tuo papà le venne in bocca e anch’io poco prima di venire lo tolsi da dentro di lei e riversai la mia sborra nella sua bocca. Sai, alla fine ricordo che l’Italia vinse 2 a 0 con la Francia, una serata da ricordare… non solo per quello.”
Mamma era sconvolta da con quanta naturalezza Marco stava raccontando quella storia.
“Tranquilla mamma, so già tutto, ho conosciuto Marco tramite il tuo profilo. E’ uno dei tuoi follower e ti ha riconosciuta. E mi ha raccontato dei particolari molto interessanti delle serate che tu e papà organizzavate con i vostri amici e mi pareva carino rievocare quei momenti.”
“Non vorrai mica che io…” Mi chiede mia mamma stupita.
“Invece si mamma. Voglio proprio vederti scopare con Marco. Qui! Ora!. Marco…” Concludo facendo un gesto eloquente al nostro ospite.
Marco si apre i pantaloni e tira fuori il suo cazzo.
“Su Anna, come ai vecchi tempi.” La incita.
Mamma si avvicina a Marco e inizia a fargli un pompino. Sapienti leccate si susseguono lungo la sua asta, all’inizio quasi svogliate, ma una dopo l’altra sempre con più lussuria. Mamma inizia a guardarmi mentre lecca quel cazzo, uno sguardo da vera troia, da assatanata di sesso. A solo guardarla così ho il cazzo che mi scoppia nei pantaloni. Vedere mamma che fa uno spettacolo hard solo per me è di una sensazione indescrivibile.
Dopo un po’ inizia a spogliarsi e completamente nuda monta a cavalcioni di Marco. Con la mano dirige il suo membro verso la sua figa e poi lo lascia scivolare dentro. Entra senza difficoltà completamente lubrificata dal desiderio di sesso proibito. Inizia a cavalcare l’ospite, lentamente, con gli occhi sempre fissi su di me, quasi a volermi sfidare, mentre io con la mano inizio a segarmi il cazzo, rispondendo al suo sguardo. Questo incrocio di sguardi tra madre e figlio eccita entrambi. Se ne accorge anche Marco che sente i movimenti di mia mamma farsi sempre più sensuali. Ora capisco perchè papà adorava vedere mamma scopata da altri uomini e godeva nel solo riprenderla e fotografarla. Sto ritrovando nelle sue espressioni di ora quelle che ho visto nelle centinaia di fotografie scattate da papà.
Mi alzo e mi porto dietro di lei. Le metto una mano sulla schiena in modo che fermi il suo saliscendi. Lei capisce, si allarga le natiche e mi offre il suo buchino. Punto il mio cazzo sul suo ano e con un colpo secco lo faccio entrare. Un leggero ‘ahi’ da parte sua, sento lo sfintere che si chiude intorno al mio membro qualche secondo per poi rilassarsi e lasciare che la mia asta si muovi liberamente dentro di lei. Sensazione fantastica. Sento il cazzo di Marco contro il mio, separati solo da un leggero strato di pelle. I gemiti di mia mamma aumentano di intensità al pari delle mie spinte dentro di lei.
“Oh si dai, scopatemi, dai su!” Ci incita. “Che bello sentire i vostri cazzi dentro di me.”
“Sei proprio una gran puttana mamma!” Le afferro la testa la giro verso di me e le ficco la lingua in bocca. Lei ricambia il bacio in maniera vorace e volgare, completamente succube del suo piacere.
Ancora poche profonde spinte e alla fine vengo dentro il suo culo, riempiendola con il mio sperma. Dopo qualche secondo anche Marco trova il suo orgasmo rilasciando il suo carico di sborra nel ventre di mia madre. Ci accasciamo esausti e sudati sul divano con mia mamma con entrambi i buchi colanti di liquido seminale.
“Mamma, sei davvero fantastica!” Le dico.
“Ha ragione Anna, sei stata fantastica. Direi meglio di anni fa.” Aggiunge Marco.
Mia madre non dice niente, ancora in estasi dalle sensazioni appena provate. Forse si è resa conto che fare sesso davanti al proprio figlio e con il proprio figlio ha scatenato in lei un desiderio di perversione incontrollabile. Le ha provocato emozioni forti come mai aveva provato gli anni scorsi con mio papà.
Le chiedo, anzi ordino, di ravviare il membro di Marco esaurito dalla scopata appena fatta, mentre la mia giovane età mi permette di essere di nuovo attivo dopo solo pochi minuti. Si prodiga di buona lena a farlo tornare duro, azione che le riesce senza particolari sforzi, si vede che Marco non vede l’ora di riscoparla di nuovo.
Gli dico di mettersi dietro di lei mentre lei affonda il suo viso tra le mie gambe e inizia a succhiarmi avidamente il cazzo. Le sussurro qualcosa nell’orecchio, cosa che poi le riferisce a Marco.
“Marco, scopami il culo, sfondami mentre succhio il cazzo al mio bambino.”
Quelle frasi che escono dalle sue labbra eccitano tutti e tre.
Marco affonda il cazzo nel culo di mia mamma già aperto da me e ancora lubrificato dalla mia sborra che cola dal suo buco.
Gliela lascio scopare così mentre lei continua a succhiarmi il cazzo e mi fissa con uno sguardo da vera maiala, come stesse venerando il suo idolo. Le sue leccate si fanno via via più languide mentre il suo corpo si contrae sotto i colpi imperiosi di Marco. Non resisto molto e le vengo sul viso ricoprendola completamente con una maschera lattiginosa. Liquido che lei sapientemente raccoglie con le dita e si porta in bocca fino all’ultima goccia.
Dopo poco Marco svuota la sua dose di sperma nell’intestino di mamma all’apice di un appagante orgasmo.
Salutiamo Marco promettendo di risentirci ancora e lui ci ringrazia per la bella e bizzarra serata passata assieme.
Mi butto sotto la doccia. Mamma mi raggiunge dopo poco e facciamo di nuovo sesso sotto l’acqua che scorre, con i nostri corpi che sbattono l’uno contro l’altro sotto lo sciabordio dell’acqua.
Se non fossimo madre e figlio potremmo sembrare due teneri amanti che fanno la cosa più naturale del mondo.
“Siamo due pazzi.” Mi dice lei.
“Cosa c’è di male nel fare l’amore con una persona che ami?” Le chiedo.
“Questo non è amore, questo è sesso, lussuria, perversione, scandalo. Qualcosa di proibito. Si, ti amo come figlio… ma ti desidero come uomo. Il mio corpo è fatto per godere nell’essere posseduto… penso tu te ne sia accorto.”
“Si mamma, ho visto. L’ho visto nei tuoi occhi!”
“In questi giorni hai riacceso in me quelle sensazioni che solo con tuo papà provavo, anzi le hai portate ad un livello superiore. Non avevo mai provato degli orgasmi di tali intensità come quelli di stasera.”
Dopo queste parole capii che avevo mia mamma in pugno. L’unico limite era la mia fantasia.
Scrivete a: crazy_writer@libero.it
Decisi di pubblicarle nel sito in un’area privata a pagamento.
Negli ultimi giorni i follower della mamma avevano superato i 500, qualche porco di sicuro avrebbe pagato per vedere la figa, su cui si masturbavano ogni giorno, fare sesso.
Anche se i gestori del sito si trattenevano il 50% dell’abbonamento, qualche soldino iniziò ad arrivare anche nelle mie tasche. Non molto a dire il vero ma sempre meglio di niente.
Il passo successivo fu quello di contattare Marco e di raccontargli tutta la verità. Che ero io, il figlio di Anna a gestire la pagina del sito, che mamma lo sapeva e non aveva niente in contrario e alla fine gli dissi anche che me la scopavo.
In chat non ho potuto vedere la sua faccia quando ho lanciato una bomba così, sarà rimasto interdetto ma poi l’ha buttata sul ridere.
“Devo proprio dire tale padre, tale figlio. Insomma, stai portando avanti la tradizione di famiglia!”
“Eh si! Mamma ha ancora del gran potenziale. Papà l’aveva capito ma non l’aveva sfruttato fino in fondo.”
“Capisco. In effetti Anna era unica. Ho conosciuto poche donne a cui piaceva fare sesso quanto piaceva a lei.”
“Ti piacerebbe scopartela di nuovo?” Gli chiedo a bruciapelo.
“Mi piacerebbe molto.” Mi dice. “Assieme a te?” Aggiunge.
“Anche assieme. Ma mi piacerebbe vedervi scopare dal vivo… guardare mia mamma negli occhi mentre viene scopata da un altro uomo.”
“Perverso… ma molto intrigante! Scopare una donna davanti a suo figlio. Cazzo, meglio che davanti a suo marito. Mi è già venuto duro al solo pensiero.”
“Dimmi quando puoi essere qui che organizzo per bene la serata.”
“Dammi un paio di giorni. A presto.”
Marco è di parola ed un paio di giorni organizziamo la serata con mamma.
Non ho detto niente a mamma per farle una sorpresa.
Dopo cena Marco si presenta alla porta, va ad aprire mamma che quando lo vede resta di sasso.
“Maaaa…. rco, che cosa ci fai qui?” Gli chiede.
“Ciao Anna, mi ha invitato tuo figlio.”
“Mio figlio?”
“Si mamma, l’ho invitato io.” Intervenendo personalmente.
“Si, ci siamo conosciuti per caso e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto rivederti per ricordare le belle serate passate assieme qualche anno fa.” Aggiunge Marco.
Mamma non sa più cosa dire.
“Vieni Marco, accomodati.” Gli dico io. “Mamma, apri un bottiglia mentre Marco ci racconta qualcosa.”
“Si caro.” Mi dice inebetita ed ancora incredula da quello che sta succedendo nel suo salotto.
“Dimmi Marco, come vi siete conosciuti?” Gli chiedo.
“Ho conosciuto tuo papà una decina di anni fa. Per lavoro. Io seguivo le manutenzioni nell’azienda in cui lui lavorava. C’è stata subito una bella intesa tra noi. Una sera mi invitò a cena proprio in questa casa, ricordo che c’era una partita della nazionale di calcio. Ma non avevo idea di come sarebbe finita la serata.”
“Marco!” Interviene mia mamma alzando le sopracciglia, sperando che basti questo per interrompere il suo racconto.
“No, no, continua dai, voglio sapere com’è andata a finire.” Insisto io.
“Beh, la cena è stata ottima, il dopocena ancora meglio! Ricordo che eravamo seduti su questo divano a guardare la partita. Tua madre al centro ed io e tuo padre ai lati. Ad un certo punto sento la mano di tua madre sopra il mio pacco. Li per li non so cosa fare. Mi giro verso tuo padre e lui mi fa un leggero cenno di assenso con la testa. Quindi mi rilasso e lascio fare. Quando tua mamma sente il mio cazzo indurirsi nei pantaloni lo tira fuori e inizia a succhiarmelo. Mmmmm che bocca che aveva… Dopo un po’ si tira su, si gira e inizia a succhiare il cazzo a tuo papà, mi ritrovo il suo didietro praticamente davanti al naso. Me lo ricordo come fosse oggi, quel suo bel culetto appena coperto dal vestito che indossava e sotto senza intimo, una visione! ‘Scopala’ mi dice tuo papà. Non me lo faccio ripetere. Mi alzo e la prendo da dietro. Il mio cazzo scivola dentro alla sua figa bagnata facilmente. Fu una scopata eccezionale, vedere tua madre che succhiava il cazzo a tuo papà mentre io le spingevo il mio cazzo nella figa e lei urlava come una matta, è stata una delle cose più belle della mia vita, forse anche perchè fu la prima volta di un’esperienza simile. Tuo papà le venne in bocca e anch’io poco prima di venire lo tolsi da dentro di lei e riversai la mia sborra nella sua bocca. Sai, alla fine ricordo che l’Italia vinse 2 a 0 con la Francia, una serata da ricordare… non solo per quello.”
Mamma era sconvolta da con quanta naturalezza Marco stava raccontando quella storia.
“Tranquilla mamma, so già tutto, ho conosciuto Marco tramite il tuo profilo. E’ uno dei tuoi follower e ti ha riconosciuta. E mi ha raccontato dei particolari molto interessanti delle serate che tu e papà organizzavate con i vostri amici e mi pareva carino rievocare quei momenti.”
“Non vorrai mica che io…” Mi chiede mia mamma stupita.
“Invece si mamma. Voglio proprio vederti scopare con Marco. Qui! Ora!. Marco…” Concludo facendo un gesto eloquente al nostro ospite.
Marco si apre i pantaloni e tira fuori il suo cazzo.
“Su Anna, come ai vecchi tempi.” La incita.
Mamma si avvicina a Marco e inizia a fargli un pompino. Sapienti leccate si susseguono lungo la sua asta, all’inizio quasi svogliate, ma una dopo l’altra sempre con più lussuria. Mamma inizia a guardarmi mentre lecca quel cazzo, uno sguardo da vera troia, da assatanata di sesso. A solo guardarla così ho il cazzo che mi scoppia nei pantaloni. Vedere mamma che fa uno spettacolo hard solo per me è di una sensazione indescrivibile.
Dopo un po’ inizia a spogliarsi e completamente nuda monta a cavalcioni di Marco. Con la mano dirige il suo membro verso la sua figa e poi lo lascia scivolare dentro. Entra senza difficoltà completamente lubrificata dal desiderio di sesso proibito. Inizia a cavalcare l’ospite, lentamente, con gli occhi sempre fissi su di me, quasi a volermi sfidare, mentre io con la mano inizio a segarmi il cazzo, rispondendo al suo sguardo. Questo incrocio di sguardi tra madre e figlio eccita entrambi. Se ne accorge anche Marco che sente i movimenti di mia mamma farsi sempre più sensuali. Ora capisco perchè papà adorava vedere mamma scopata da altri uomini e godeva nel solo riprenderla e fotografarla. Sto ritrovando nelle sue espressioni di ora quelle che ho visto nelle centinaia di fotografie scattate da papà.
Mi alzo e mi porto dietro di lei. Le metto una mano sulla schiena in modo che fermi il suo saliscendi. Lei capisce, si allarga le natiche e mi offre il suo buchino. Punto il mio cazzo sul suo ano e con un colpo secco lo faccio entrare. Un leggero ‘ahi’ da parte sua, sento lo sfintere che si chiude intorno al mio membro qualche secondo per poi rilassarsi e lasciare che la mia asta si muovi liberamente dentro di lei. Sensazione fantastica. Sento il cazzo di Marco contro il mio, separati solo da un leggero strato di pelle. I gemiti di mia mamma aumentano di intensità al pari delle mie spinte dentro di lei.
“Oh si dai, scopatemi, dai su!” Ci incita. “Che bello sentire i vostri cazzi dentro di me.”
“Sei proprio una gran puttana mamma!” Le afferro la testa la giro verso di me e le ficco la lingua in bocca. Lei ricambia il bacio in maniera vorace e volgare, completamente succube del suo piacere.
Ancora poche profonde spinte e alla fine vengo dentro il suo culo, riempiendola con il mio sperma. Dopo qualche secondo anche Marco trova il suo orgasmo rilasciando il suo carico di sborra nel ventre di mia madre. Ci accasciamo esausti e sudati sul divano con mia mamma con entrambi i buchi colanti di liquido seminale.
“Mamma, sei davvero fantastica!” Le dico.
“Ha ragione Anna, sei stata fantastica. Direi meglio di anni fa.” Aggiunge Marco.
Mia madre non dice niente, ancora in estasi dalle sensazioni appena provate. Forse si è resa conto che fare sesso davanti al proprio figlio e con il proprio figlio ha scatenato in lei un desiderio di perversione incontrollabile. Le ha provocato emozioni forti come mai aveva provato gli anni scorsi con mio papà.
Le chiedo, anzi ordino, di ravviare il membro di Marco esaurito dalla scopata appena fatta, mentre la mia giovane età mi permette di essere di nuovo attivo dopo solo pochi minuti. Si prodiga di buona lena a farlo tornare duro, azione che le riesce senza particolari sforzi, si vede che Marco non vede l’ora di riscoparla di nuovo.
Gli dico di mettersi dietro di lei mentre lei affonda il suo viso tra le mie gambe e inizia a succhiarmi avidamente il cazzo. Le sussurro qualcosa nell’orecchio, cosa che poi le riferisce a Marco.
“Marco, scopami il culo, sfondami mentre succhio il cazzo al mio bambino.”
Quelle frasi che escono dalle sue labbra eccitano tutti e tre.
Marco affonda il cazzo nel culo di mia mamma già aperto da me e ancora lubrificato dalla mia sborra che cola dal suo buco.
Gliela lascio scopare così mentre lei continua a succhiarmi il cazzo e mi fissa con uno sguardo da vera maiala, come stesse venerando il suo idolo. Le sue leccate si fanno via via più languide mentre il suo corpo si contrae sotto i colpi imperiosi di Marco. Non resisto molto e le vengo sul viso ricoprendola completamente con una maschera lattiginosa. Liquido che lei sapientemente raccoglie con le dita e si porta in bocca fino all’ultima goccia.
Dopo poco Marco svuota la sua dose di sperma nell’intestino di mamma all’apice di un appagante orgasmo.
Salutiamo Marco promettendo di risentirci ancora e lui ci ringrazia per la bella e bizzarra serata passata assieme.
Mi butto sotto la doccia. Mamma mi raggiunge dopo poco e facciamo di nuovo sesso sotto l’acqua che scorre, con i nostri corpi che sbattono l’uno contro l’altro sotto lo sciabordio dell’acqua.
Se non fossimo madre e figlio potremmo sembrare due teneri amanti che fanno la cosa più naturale del mondo.
“Siamo due pazzi.” Mi dice lei.
“Cosa c’è di male nel fare l’amore con una persona che ami?” Le chiedo.
“Questo non è amore, questo è sesso, lussuria, perversione, scandalo. Qualcosa di proibito. Si, ti amo come figlio… ma ti desidero come uomo. Il mio corpo è fatto per godere nell’essere posseduto… penso tu te ne sia accorto.”
“Si mamma, ho visto. L’ho visto nei tuoi occhi!”
“In questi giorni hai riacceso in me quelle sensazioni che solo con tuo papà provavo, anzi le hai portate ad un livello superiore. Non avevo mai provato degli orgasmi di tali intensità come quelli di stasera.”
Dopo queste parole capii che avevo mia mamma in pugno. L’unico limite era la mia fantasia.
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