Le foto di mamma - 4a parte

di
genere
incesti

Con il passare dei giorni mia madre mi era sempre più sottomessa, le avevo imposto di vestirsi sempre molto sexy in casa. Vestitini molto succinti e niente biancheria intima. Anche quando usciva doveva far risaltare la sua femminilità, non doveva essere volgare, ma doveva in ogni caso farsi notare perchè sapevo che sentirsi ammirata montava ancora di più la sua eccitazione ed una volta a casa scopava con ancora maggior piacere ripensando a questo o quell’uomo che l’aveva mangiata con gli occhi.

Continuai a caricare on-line i video che riuscivo a fare con mia mamma anche le settimane successive, ogni tanto inserivo anche qualche filmato dall’archivio di mio papà, ma molti erano di una qualità decisamente bassa, anni fa probabilmente le tecnologie dell’epoca non permettevano qualità migliori ma oggi risultano poco adatte ad essere condivise in rete.
I miei amici non sono riusciti a stare distante da mia mamma più di qualche giorno. Loro non sapevano che io ero al corrente di tutto e questo li eccitava ancora di più e mia madre gli aveva promesso di essere sempre a loro disposizione se non avessero fatto i coglioni raccontando di lei ad altra gente. Penso proprio siano stati di parola perchè certi voci fanno presto a girare ed invece nessun altro sapeva niente. Hanno capito subito che era meglio scoparsela da soli che non scoparsela affatto.
Anche Marco ci è venuto a trovare un’altra volta, quindi di materiale fresco e di qualità da pubblicare ne avevo.
Nei video gli attori erano sempre gli stessi, ma gli iscritti al profilo di mamma non se ne lamentavano, anzi i commenti erano sempre molto lusinghieri, epurati i soliti cazzari ed haters che non avevano di meglio da fare che denigrare la bellezza o le prestazioni di mia mamma.

Un giorno sul profilo di mamma arriva un messaggio in privato: “Bella signora, vedo che ti piace scopare solo con uomini bianchi, che ne diresti di provare un grande cazzo nero?”
Come al solito ero io che in prima battuta leggevo ogni cosa e questo messaggio mi ha subito eccitato. Mamma alle prese con un enorme cazzo nero. Un sogno!

Per essere sicuro che dall’altra parte non ci fosse qualche depravato o qualche criminale, iniziai uno scambio di messaggi con chi aveva scritto. Controllai anche sui social per capire meglio chi era.
Si chiamava Daniel, un uomo etiope di 35 anni, nato e cresciuto in Italia. Dalle foto che trovai on-line potei vedere subito che era un uomo alto e robusto. Abitava a neanche due ore da casa nostra. Un tipo a posto sembrerebbe. Con lui feci finta di essere il marito di mia mamma, non volevo sconvolgerlo dicendogli la verità. Gli dissi che vedere mia moglie scopata da un uomo di colore sarebbe stato bello ma che allo stesso tempo volevo che lei non sapesse che avevo organizzato tutto io.
Il problema era come presentarlo a mia mamma. Un conto erano i miei amici, un conto Marco che conosceva già, ma portare a casa uno sconosciuto forse non me lo avrebbe permesso. L’arma del ricatto l’avevo ormai abbandonata, ora scopava con me e con gli altri tre senza bisogno di incentivi, solo per il gusto di farlo.

Alla fine mi decisi, un sabato pomeriggio sabotai le tubature del lavello, perchè parlando con Daniel mi aveva detto che da giovane aveva fatto l’idraulico e ancora adesso lo faceva a tempo perso per qualche amico.
Come prevedibile, quando mamma vide l’acqua che usciva sul pavimento mi chiese di chiamare l’idraulico.
Mi misi a smanettare con cellulare, feci finta di fare un paio di telefonate.
Alla fine le dissi che a quest’ora e con così poco preavviso avevo trovato solo Daniel che poteva essere a casa nostra tra un’oretta.
Se lo fece andar bene, piuttosto di vedersi la casa allagata.
Non le dissi che era di colore e con una scusa me ne andai poco prima del suo arrivo.
Ma avevo tutto sotto controllo, da remoto controllavo le varie telecamere nascoste che ormai avevo installato in ogni angolo di casa all’insaputa di mamma.
Avevo istruito Daniel dicendogli di sedurre mia mamma (mia moglie per lui), ero sicuro che gli sarebbe bastato poco per far cadere le sue inibizioni visto quanto l’avevo resa dipendente dal sesso. Per renderla ancora più disponibile era qualche giorno che non la scopavo, era lei a cercarmi ma con la scusa che tra qualche settimana avrei iniziato l’Università e mi dovevo ancora preparare un sacco di cose, la evitavo. Ormai era in crisi di astinenza da sesso e sarebbe stato facile farla cadere tra le braccia di Daniel.

Quando aprì la porta e vide Daniel, mia mamma ne rimase un po’ sorpresa, trovandosi davanti questo omone ben piantato, che la sovrastava di una trentina di centimetri.
“Buonasera, sono l’idraulico. Ho parlato prima al telefono con suo marito per un tubo che perde.”
“Mio marito?” Chiede mia mamma confusa. “Ah, si scusi, è dovuto uscire.” Forse ipotizzando che Daniel mi aveva scambiato al telefono per suo marito.
“Entri pure che le faccio vedere dov’è.”
In 15 minuti Daniel trovò e fissò il tubo che avevo prontamente allentato, sotto lo sguardo interessato di mia mamma, che continuava ad ammirarlo per la sua prestanza fisica.
Era talmente in astinenza da sesso che se lo stava praticamente scopando con gli occhi.
Anche Daniel se ne accorse e colse subito l’occasione per entrare in azione.
Si avvicinò a lei, le mise una mano dietro al collo e la tirò verso di se per baciarla. Mia madre non fece resistenza e sprofondò la sua lingua nella bocca di lui ricambiando un bacio appassionato carico di desiderio sessuale.
Avvinghiati uno all’altro mia mamma guidò Daniel verso la camera da letto.
Una volta entrati, mia mamma si inginocchiò per togliere i pantaloni a Daniel. Appena calati si ritrovò davanti al naso un arnese di ben oltre venti centimetri. Restò diversi secondi ad ammirarlo, per niente spaventata, anzi affascinata da quella verga nera palpitante di prorompente mascolinità. Si mise ad accarezzarla, a prenderne le misure con le mani, quasi non credesse a quello che vedeva davanti ai suoi occhi.
Poi in un attimo appoggiò la bocca su quella lucente cappella nera e iniziò a succhiarlo avidamente, ricoprendolo ben presto per metà dell’asta della sua saliva, lubrificandolo più che poteva, sapendo già dove sarebbe finito da li a poco quell’enorme cazzo.
Si tolse il vestito rimanendo completamente nuda davanti all’uomo. Il suo splendido corpo bianco latte creava un bellissimo contrasto con la lucente pelle nera dell’etiope.
Si distese sul letto e allargò le gambe. In un attimo quel nero arnese su dentro la figa di mia mamma, scivolò dentro di essa senza alcuna fatica, facilitato sia dalla saliva di lei che dalla lubrificazione naturale della figa, già abbondantemente bagnata dall’eccitazione.
Daniel la monta con fare navigato. Più lui spinge e va a fondo più mia madre grida di piacere, il suo viso è sfigurato dall’estasi che sta provando in quel momento.
Dopo diversi minuti, finalmente il nero si sfila da mia mamma.
“Vediamo se sai prenderlo anche in culo!” Le dice.
Mia mamma si gira e si mette a quattro zampe.
L’africano punta la sua enorme cappello sull’ano e lo spinge dentro con un sol colpo.
“Oh siiiii” grida mia mamma “sfondami il culo con il tuo splendido cazzo nero”
Sta veramente andando fuori di testa dal piacere che sta provando a farsi inculare da quella verga smisurata.
Daniel affonda sempre di più il suo cazzo dentro il culo di quella troia che mi ritrovo come mamma fino a che non lo vedo sparire per l’intera lunghezza dentro di lei. E continua così per una decina di minuti con affondi completi e grida soddisfatte di lei.
Quando finalmente l’uomo estrai il suo cazzo dal retto di mia mamma dopo essere venuto, un fiume di sborra inizia a colarle dal suo buchino, che più buchino non è, anzi ora è diventata una galleria, dopo il trattamento appena subito.
“Ti è piaciuto il mio cazzo nero?” Le chiede Daniel.
“Non immagini quanto!” Dice lei parlando a stento, completamente sfatta sul letto.
“Se proprio una vera puttana bianca, proprio come quelle che piacciono a me.”
“Di a tuo marito che è stato un piacere conoscerti e che sa come trovarmi.”
“Mio marito… ah si…” Risponde mia mamma. Poi ripensandoci un attimo e iniziando a capire aggiunge: “Dovevo immaginare che c’era lui dietro a tutto questo!”
“La sistemazione del bagno la offro io.” Dice lui ridendo
Da un altro bacio profondo con la lingua a mia mamma e poco dopo se ne va.

Al mio rientro mia madre mi aspettava sul divano.
“Sei proprio un gran porco!” Mi dice appena mi vede.
“Perchè?” Le chiedo io ancora ignaro di quanto accaduto.
“Hai organizzato per farmi scopare da quel nero!”
“Qualcosa è andato storto? Ti ha fatto del male?”
“No, no. E’ stata una scopata surreale, mai avuti tanti orgasmi in così poco tempo. Alla fine ero talmente stravolta che non sapevo neanche chi ero e dov’ero. Sembravo una drogata con la testa in un altro mondo. Mi ci è voluta mezz’ora prima di riuscire a rimettermi sulle gambe e potermi fare una doccia. Ah, il bagno è a posto ora!”
“Quindi ti è piaciuto. Avresti accettato se te l'avessi proposto in altro modo?”
“Non lo so. Probabilmente no. Ma non farlo più, o almeno me lo dici prima e lasci decidere a me.”
“Va bene mamma, se mi capita un’altra cosa del genere ne parliamo prima assieme. Mi racconti com'è andata?”
E così mia mamma mi ha descritto per filo e per segno la sua scopata con Daniel, come fosse una cosa così naturale raccontare certe cose a suo figlio, ma oramai tra noi due non c’è più nessun tabù.
Alla fine del suo resoconto avevo il cazzo duro da morire, mamma se n'è accorta, si è avvicinata, “Devi accontentarti della mia bocca per stasera, gli altri miei buchi sono in fiamme” e così dicendo sfoga la mia eccitazione con un fantastico pompino.

Una volta in camera mia, mi sono messo a guardare il girato delle telecamere. Ho visto e rivisto quelle scene diverse volte ed ogni volta mi sono dovuto segare perchè il cazzo mi stava esplodendo. Il modo brutale con lui l’ha scopata e il modo altrettanto animalesco di come mia mamma abbia goduto con quel coso dentro di lei erano una delle scene hard più eccitanti che avessi mai visto prima.

Il giorno seguente volevo mettermi d’impegno su quei video per riuscire a tirar fuori del nuovo materiale da pubblicare sul sito di mamma.
Ma dopo poco che ci stavo lavorando sopra un messaggio inaspettato di Daniel mi bloccò.
“Ciao, non ti ho detto tutta la verità. In realtà sono un attore porno. Lavoro principalmente per una casa di produzione specializzata in film con milf (Mother I'd Like to Fuck - mamme che mi piacerebbe scoparmi, n.d.a.) e bbc (big black cock - grande cazzo nero, n.d.a.). Cercando nuove attrici per le nostre produzioni ho visto tua moglie e ho visto in lei un grande potenziale. Volevo vedere di persona le sue qualità ma senza dire chi ero. Sai, molte donne davanti alla telecamera fingono, così preferisco testarle restando anonimo, per capire veramente quanto gli piace fare sesso. Devono essere il più naturali possibile.
E devo dire che lei è proprio il tipo di donna che stiamo cercando.
Se lei è interessata, vedo davanti a lei una promettente carriera nel cinema hard.”

Mia mamma rimase subito perplessa, quasi scandalizzata da questa proposta ma nei giorni seguenti iniziò a cambiare idea.
Dopo un paio di settimane abbiamo ricontatto Daniel e un mese dopo il primo film di mia mamma con Daniel era già on-line.
Ora tutti la conoscono con il nome d’arte di Diana Zilli ma per me lei resterà sempre la mia mamma troia.

FINE


P.S.: Diana Zilli è una bravissima attrice (guardare per credere) e non è assolutamente mia mamma e non è in nessun modo collegata ai protagonisti della storia, che sono tutti invenzioni della mia fantasia. Mi pareva giusto farle questo tributo in quanto è stata fonte di ispirazione per il personaggio di Anna.

Scrivetemi a: crazy_writer@libero.it
scritto il
2023-02-24
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