La commercialista - parte I

di
genere
etero

Conobbi Franca, 42 anni, una commercialista Abruzzese, sposata con una figlia in una chat e fin dalle prime volte capii che aveva una grande carica sessuale sopita. Dopo varie chattate e telefonate per capire chi eravamo, ci scambiammo le foto e dopo pochi giorni decidemmo per un incontro. Mi venne a prendere alla stazione ferroviaria e subito mi accorsi che la foto non le rendeva giustizia...Bella, capelli biondi mossi, un fisico prorompente, anche se appesantito da qualche chilo di troppo, ma che era messo in risalto da un abbigliamento che solo una donna che sta continuamente a contatto col pubblico sà che deve indossare. Salii sulla sua macchina e durante il tragitto parlammo delle nostre vite, mi disse che ero il primo uomo dopo suo marito. Durante il tragitto la feci fermare su una piazzolla dell'autostrada e lì la baciai con foga accarezzando i suoi seni enormi, lei rispose con mugolii di approvazione...decidemmo di darci una calmata e di attendere l'arrivo in albergo che aveva prenotato. Arrivati in stanza non perdemmo tempo e appena chiusi la porta la baciai e la trascinai sul letto, iniziai a toccarla, carezzarla e baciarla, passai a slacciarle la camicetta e il reggiseno. Ne vennero fuori due tette maestose, con due capezzoloni turgidi di desiderio che presi a succhiare con voracità, nel frattempo le tirai giù la gonna e i collant insieme alle mutandine e con mia sorpresa trovai una fica bionda, fresca, profumata e ben curata con una strisciolina di peli che dal pube scendeva ad un clitoride ben pronunciato. Gliela leccai, ficcando la lingua nelle sue pieghe più recondite disegnando tutte le lettere dell'alfabeto. Iniziò a mugolare rumorosamente ed ebbe il suo primo orgasmo e con esso ebbi il piacere di assaggiare i suoi dolci umori. Il suo corpo era scosso da tremiti e quando si calmò i disse che era stato bellissimo e che a suo marito non piaceva farlo, le risposi che avrei voluto passare delle ore a leccargliela ma che ora volevo che ricambiasse. Con un sorriso malizioso si stese tra le mie gambe e iniziò a leccarmelo partendo dalla base per finire alla cappella, all'improvviso ne ingoiò una metà, vedevo le sue mascelle contratte per lo sforzo, arcuò la schiena verso di me e come un serpente che ingoia un topolino se lo infilò tutto in gola..stette così qualche secondo, il viso rosso dallo sforzo....iniziò a sfilarlo e a reingoiarlo...sempre più velocemente...era troppo per me, l'avvertii che stavo per sborrare..se lo sfilò per circa due terzi, circondò la cappella con le labbra e inizio a succhiare mentre con entrambe le mani lo menava velocemente...Con un grido sborrai anche l'anima nella sua bocca...spruzzi violenti che le procurarono dei conati di vomito tanto che alcune gocce di sborra le uscirono dal naso..alla fine vidi che aveva ingoiato tutto e si leccò ciò che era rimasto sulla bocca e sul naso.  "Sono stata brava???"...Brava? risposi "E' stato uno dei migliori pompini che abbia mai avuto", le dissi ed era la verità. "DOve hai imparato?" "A scuola...facevo solo pompini per conservarmi vergine" mi rispose"..ma ora voglio che mi scopi come hai promesso". Tranquilla tesò, te ne farò fare una indigestione...
scritto il
2010-02-19
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