Ricordo di gioventù

di
genere
prime esperienze

Questa storia è successa verso la fine degli anni sessanta. Io e Adele eravamo sposati da un anno con matrimonio riparatore perché incinta. Ero operaio in un azienda ortofrutticola, salario appena sufficiente. Avevo fatto domanda per sostenere un concorso in un’azienda pubblica. Finalmente la fortuna mi arrise venni chiamato con procedura d’urgenza, stipendio doppio rispetto a prima.
Ero al settimo cielo, Adele ancora di più. Iniziava una nuova vita, promesse a iosa.
Nel nuovo posto di lavoro venni preso in simpatia in modo particolare Daniele , un ragazzo con qualche anno più di me che mi insegnò tutti i segreti del lavoro tanto che dopo un mese ero del tutto autonomo. Oltre ad essere colleghi cominciammo a frequentarci anche extra lavoro, lui era scapolo e viveva con i genitori, spesso lo invitavo a pranzo, a volte a cena, si instaurò una bella amicizia anche tra lui ed Adele. Era di casa ormai, era più il tempo che passava da noi che a casa sua. Quando entravamo in casa Adele ci correva incontro e ci baciava sulle labbra, si anche
a lui baciava sulle labbra, mi sembrava un ottimo gesto di affetto. Ci chiamava amore ad entrambi, non c’era assolutamente gelosia, li lasciavo anche soli a volte. Un giorno al nostro arrivo corsi in bagno a fare pipì uscendo li vidi abbracciati che si baciavano, non li raggiunsi subito li lasciai fare due o tre minuti, anche perché ebbi una erezione paurosa e non volevo farmi vedere in quello stato. Mi chiamò Adele, fui costretto a raggiungerli in salotto e si accorse del mio stato, mi guardò e sorrise. Forse da quell’episodio Adele si rese conto che poteva esporsi e così fecero.
Quelle che prima erano manifestazioni d’affetto stavano diventando effusioni, ancora peggio per me, mi piaceva vederli. Avevo altre erezioni ma era lo stato di eccitazione quasi estasi che mi procuravano quelle azioni. Anche Daniele si rese conto. Una sera usciti dal lavoro mi chiese di passare nel negozio di dischi. Non feci domande, però ne acquistò uno interpretato da Roberto Carlos, in auge a quel tempo dal titolo ”Mi sono innamorato della donna dell’amico mio”.
Era abbastanza chiaro l’intento, appena a casa lo mise nello stereo a tutto volume. Volevo far finta di non capire, forse non ci riuscii perché per cena Adele doveva fare la pizza, dissi che l’avrei fatta io, volevo lasciarli soli, li sbirciavo a volte sperando di vederli in azione, il cazzo mi scoppiava.
Quasi volevo fare il grande passo e mandarli a scopare in camera, me ne astenni però non li vidi più, erano in camera a fare non so cosa. Riapparvero dopo dieci minuti Adele si era cambiata, ora aveva maglietta e pantaloncini corti. La pizza ormai era pronta, li invitai a sedersi, mangiammo tutto.
Era veramente ottima la pizza. Daniele disse che andava via per stare un po’ con i genitori, ci salutammo, restammo soli io e Adele che esordì “Daniele mi ha detto che mi vuole scopare, ha letteralmente perso la testa per me” “Tu che dici” “Stando all’effetto che ti fa direi proprio di si” “Quale effetto” “Ci siamo accorti che vedendoci abbracciati ti sei eccitato, lui ancora di più, mi ha fatto sentire il cazzo, era di ferro” “Mi piace quando ti comporti da troia” “A me piace molto
di più” “Vorresti scopare solo con lui oppure anche con me” “A lui piace farlo da soli”. Intanto eravamo a letto scopammo intensamente, è più esatto dire , scopai intensamente perché a causa della mia eccitazione sborrai due volte, lei non fece in tempo. Le suggerii “Digli di prendersi un giorno di ferie per impegno con i genitori, io lavoro regolarmente e lui viene a casa” “Sei un genio”. Il giorno dopo Daniele mi disse che il giorno successivo non sarebbe venuto al lavoro per bla,bla,bla. Perfetto pensai, piano riuscito. Quel fatidico giorno ho avuto sempre il cazzo dritto pensando a loro. La sera al rientro trovai Adele sul letto “Cosa hai fatto”? “Dai vieni,
scopami, la mia figa è piena di sborra di Daniele” Invece di scoparla leccai la figa ingoiando tutta la sborra di Daniele e poi scopammo selvaggiamente. Ormai Adele aveva capito la mia indole, aveva capito che mi piaceva guardarla mentre scopava con altri. Effettivamente mi piaceva di più vederla scopare che scoparla, stavo rivelando la mia natura. Mentre leccavo la più volte ho desiderato che Daniele sborrasse direttamente nella mia bocca. Non ci volle molto, Adele si liberò di tutti i limiti, la sera successiva mentre Daniele era in poltrona lei gli tirò fuori il cazzo e lo succhiò davanti a me, approvai con un cenno per tranquillizzarlo, poi Adele mi invitò ad aiutarla. Facemmo un meraviglioso pompino a Daniele dividendoci la sborra. Una vera delizia. Poi Adele compì l’opera “Daniele stasera dormi con noi” Fu l’inizio
di un periodo in cui io e Adele riducemmo Daniele allo stremo, facevamo di tutto, mentre scopavano leccavo cazzo e figa insieme, facevo morire Daniele entrando con la lingua nel
suo ano, li baciavo sulla bocca, insomma sesso senza limiti. Scopavo anche Adele, mi piaceva scoparla con la figa piena di sborra di Daniele. Quel sistema era molto soddisfacente per Adele soprattutto ma anche per me e Daniele, eravamo pieni di voglia di fare sesso continuamente.
A volte la sera rientrava dai suoi genitori ed io e Adele scopavamo alla grande. La domenica mattina venne a trovarci Emma, la mamma di Adele che da diverso tempo non vedeva la figlia, ci alzammo dal letto per salutarla e “Dormite in tre per caso”? “Certo mamma questo è Daniele nostro amico” “Beati voi” fu il laconico commento. Non ho parlato mai del bambino che viveva tranquillamente con noi a cui volevamo un bene dell’anima. Eravamo mamma papà e zio. Non forzammo mai la situazione, se Daniele stava una notte con noi eravamo felici altrimenti eravamo pieni di amore io e Adele. Daniele gradualmente si allontanò perché conobbe una ragazza con cui iniziò a convivere, ci si vedeva si non con la frequenza di prima. Adele non perse il vizio di portare qualcuno nel nostro letto, poi con la crescita del bambino, arrivò anche un’altra di bambina, riconsiderammo la normalità della famiglia. Sono passati oltre
cinquant'anni da quel periodo, solo a ricordarlo mi sono eccitato nonostante la veneranda età.
Adele non ne ha voluto proprio sapere di rinverdire quel periodo, mi ha definito “porco
depravato” Ora!!! Prima le stava bene fare la troia.
scritto il
2023-02-22
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